Albus Silente sorrideva a tutti e a tutti sembrava il ritratto della felicità,un uomo che pareva non conoscere il sapore delle lacrime.Ma sarà stato davvero così?

La verità è che il Preside della scuola di magia più prestigiosa del Regno Unito non era felice,ormai da tanto tempo,ma non poteva permettersi di mostrarlo.Lui era il capo,quello che non aveva paura di niente,quello che non si faceva prendere dal panico ed era forte anche per gli altri,doveva esserlo.Per Hogwarts,per gli studenti,per Harry e per Severus.

Avevano pianto davanti a lui,Harry e Severus:sembravano indistruttibili,loro due:avevano la forza di non crollare di fronte a Voldemort,eppure,davanti a lui,si lasciavano andare.Perché lui era la loro roccia,la roccia dell'intera parte buona del Mondo Magico.

E la sua roccia?Dov'era la sua roccia?
Il suo unico sostegno,la sua roccia,il suo bastone,era rinchiuso in una prigione altissima,assieme alla sua felicità.

Dopo la morte di sua sorella,si era rotto tutto:Albus aveva provato a giustificare Gellert in tutti i modi,perché lo amava,ma quando Ariana era "scomparsa",non aveva più potuto accampare scuse.Allora aveva messo il "Bene Superiore",quello di Hogwarts e dell'intero Mondo Magico,di fronte alla sua felicità e si era sacrificato per ciò che era giusto.

Ma non aveva mai smesso di amare Gellert.

Gellert Grindelwald non sorrideva da tanto tempo.A cosa sarebbe servito?Non aveva più nessuno a cui far risplendere la giornata,donandogli un suo sorriso.

La verità è che il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi non era felice,ormai da tanto tempo e non si preoccupava di nasconderlo:non aveva più la responsabilità di indossare una maschera e far finta che tutto fosse a posto,per Albus.

Albus non c'era più:era vivo,questo sì,ma non lo vedeva ormai da oltre cinquanta anni e da oltre cinquanta anni Gellert non parlava:che senso avrebbe avuto parlare con un muro?L'unico con cui aveva parlato veramente,con cui si sentiva a suo agio,era Albus.Ma Albus non c'era più.

Gellert sapeva che Albus era un'anima pura,buona,eppure era stato egoista e aveva cercato in tutti modi di trascinarlo dalla sua parte,nel Lato Oscuro,"per il Bene Superiore",gli diceva:"Quando avremo i Doni della Morte,saremo i padroni di questo schifo di mondo e
resteremo insieme.Per sempre." 
Sì,Gellert era stato decisamente egoista,ma solo perché amava Albus più di ogni altra cosa.Forse la colpa,però,non era stata tutta sua,forse lui ed Albus non erano destinati a stare insieme:erano come quel muro di cui aveva letto in un giornale tanti anni prima,gli pareva si chiamasse il Muro di Berlino,un muro che divideva in due parti,che erano troppo
diverse per stare insieme,pur appartenendo allo stesso Paese,la Germania.

Dopo la morte di Ariana era cambiato tutto:Gellert aveva visto il dolore più atroce negli occhi di Albus e si era reso conto di non essere più una fonte di gioia per il ragazzo,ma solo di tanta tristezza.Così aveva deciso di mettere da parte i Doni della Morte e aveva perso:si era fatto rinchiudere in una prigione per il resto della sua vita per il "Bene Superiore",quello di Albus

Ma non aveva mai smesso di amarlo.


'Severus... ti prego...' (Voglio andare da Gellert!)
Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente.
‘Avada Kedavra!’.*

'Allora uccidimi, Voldemort, io accetto volentieri la morte! Ma la mia morte non ti darà quello che cerchi... ci sono tante cose che non capisci...' (Albus,sto arrivando!)**


E il Muro crollò.


Angolino della folle:
Ciao a tutti!Oggi mi andava di scrivere una OS su una delle mie ship preferite in assoluto,la Grindeldore.Albus e Gellert hanno sofferto entrambi,a modo loro,per un amore che non li ha mai lasciati andare,nemmeno alla fine e questa OS parla un po' del loro dolore/amore.Grazie a chiunque abbia letto questa fanfiction e,se vi va,scrivetemi una recensione con quello che pensate,mi aiuta a migliorare!Alla prossima,
Queen

*escluse le parentesi,HP6;pag.538-539.
**escluse le parentesi,HP7;pag.411.