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Autore: Salvo1122    10/09/2015    0 recensioni
Mark un giovane guerriero che combatte per la salvezza del mondo con la sua Mifrit.
Contro un tiranno assetato di sangue!
L'ultimo della sua specie, l'unico a poter salvare il mondo!
Ispirato al libro di Lucia Troisi " Le cronache del mondo emerso"
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole sorgeva ed inondava la pianura. L'erba sbatteva forte contro le mura della città come l'acqua sbatte in una scogliera. Nella terrazza di una torre, della città di West Town, nella terra del Fuoco, Mark, un ragazzo dai capelli blu mare e dalle orecchie a punta, si godeva il vento mattutino. Era disteso con lo sguardo rivolto alle nuvole, che sembravano correre, la spada di legno al suo fianco, e rifletteva in silenzio. Pensava al perché esistesse l'odio, perché il tiranno cercava di conquistare il mondo e perché tutti i ragazzi lo prendevano in giro e cercavano di picchiarlo. La sua riflessione venne interrotta da un rumore proveniente da dietro la porta della terrazza, scattò subito in piedi, afferrò la sua spada, si mise in posizione d'attacco, strinse l'elsa ed attese. La porta si aprì di botto, uscirono una decina di ragazzi, alcuni avevano dei bastoni, altri invece delle spade di legno come quella di Mark, e si gettarono addosso a lui. Mark li osservò, sorrise e pensò Eccoli di nuovo. Corse verso di loro, saltò in aria e con un abile gesto disarmò tre di loro. A quel punto si trovò accerchiato, si guardò intorno cercando la soluzione migliore, niente era chiuso, doveva per forza battersi contro di loro. Il primo scatto verso di lui, Mark si abbasso e lo colpì alla pancia facendolo cadere senza fiato. Li guardo negli occhi, sorrise, i ragazzi iniziarono ad urlare e scapparono giù per le scale. Iniziò a correre dietro di loro, appena varcò la porta vide che tre di loro erano scivolati, passandogli accanto li calpestò. Arrivato all'ultimo gradino si guardò intorno, vide gente ovunque, era giunto al mercato della città, pensò che li aveva persi ma all'improvviso vide uno di loro correre fra la gente

-Fermati! Codardo!-

Gridò, ma il ragazzo non si fermò, continuava a scappare, allora lo decise di inseguirlo. Corse più veloce che poté, facendosi largo fra la gente, fece cadere due casse di mele ed una signora, non gli importava nulla, lo doveva prendere. Durante la corsa si accorse che il ragazzo si fermò, aspettò un attimo e saltò giù dalla finestra,situata fra le mura che racchiudono la città. Appena arrivò alla finestra, si fermò ed osservò cosa ci fosse al di sotto della finestra. Vide che c'erano dei carri e un mucchio di paglia, poi vide anche una stalla, dove al suo interno c'erano dei cavalli, e anche un bosco oltre il fiume. Decise di saltare giù. L'atterraggio fu attutito dalla paglia, sentì un crack e non capì da dove provenisse, si alzò e si guardò intorno, nessuna traccia del ragazzo, andò nella stalla ma non lo trovò, si erano perse le sue traccie. Pensò che fosse andato a rifugiarsi nel bosco. Durante la strada di ritorno a casa si accorse che la sua spada si era rotta, pensò che fosse successo al momento dell'atterraggio, ecco cos'era quel rumore. Adesso era nei guai, se sua madre venisse a sapere che si fosse azzuffato si sarebbe infuriata, era meglio che trovasse una scusa al più presto. 

   
 
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