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Autore: Nanek    10/09/2015    4 recensioni
Perché, nonostante questo, Mary piange davanti allo schermo del suo portatile? Perché ancora una volta si lascia schiacciare dall’insicurezza? Perché crede che Bryana dovrebbe stare con Ashton e non lei? Perché, ancora una volta, crede agli altri e non all’unica persona che conta?
Un messaggio per Ashton.
“Forse dovremmo lasciarci.”
*
Più passano i minuti, più la voce di Michael sembra avere ragione per l’ennesima volta, dato che Layla è appena sparita e lei è ad una festa da sballo, completamente sola.
La sua amica si sta allontanando con un ragazzo che mai ha visto, senza ricordarsi di lei, del fatto che sia lì davanti, come se fosse solo un'ombra.
Un messaggio a Michael.
“Ti prego, vieni qui, vieni a prendermi.”
*
Luke è sempre stato il suo più grande sogno e, da ingenua, ha sempre creduto che lui fosse quello per lei, colui che ci sarebbe sempre stato, colui che l'avrebbe amata davvero, colui che non avrebbe mai cambiato i suoi sentimenti così forti.
Non avrebbe mai creduto di arrivare a pensare che lui... potrebbe davvero cambiare idea su di lei.
Un messaggio per Luke.
“Non voglio che ti stanchi di me.”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Fly away
 
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Counting down these seconds
Jumping off these fences
Find another place to start again
The cracks in the sidewalk
I'm over all the small talk
Taking off like fire in the wind.

I won't waste another day wishing this would fade away
Running we're not looking back.

I want a little bit of California
With a little bit of London sky
I wanna take my heart to the end of the world
And fly away tonight
I want a little bit of open ocean
With a New York state of mind
I wanna take my heart to the end of the world
And fly away
Fly away tonight.


 
Seven Hills, Australia.
 
Forse, poteva risparmiarsela quella ricerca fatta in internet.
Forse, invece di cercare cose che le riempiono gli occhi di lacrime, avrebbe potuto chiamarlo, semplicemente, e chiedergli di uscire, data la serata calda che avvolge il loro quartiere.
Bastava un semplicissimo messaggio, giusto per cercarlo qualche volta, giusto per non perdere neanche un secondo in sua compagnia, dato che non starà a lungo a casa, come sempre, del resto. Non l’ha evitata, anzi, tutt’altro; fosse per lui passerebbe ogni momento in sua compagnia, ma lei si fa prendere sempre dai sensi di colpa: la sua famiglia ha bisogno di lui, Lauren ed Harry lo aspettano sempre impazienti, sua madre desidera avere il suo “bambino” un po’ per sé, e lei non può biasimarla.
Lo sbuffare da parte di lui, dopo queste parole, si fa spazio piano nella sua mente, in questo momento, ma sfuma piano, si allontana, per lasciare spazio a pensieri più tristi.
Forse, Mary, dovrebbe imparare a smetterla di farsi domande, problemi e troppe paranoie. Ma che ci può fare se è la ragazza del batterista della band più acclamata del momento? Che ci può fare lei, se Ashton Irwin è così bello da abbassare sempre di più la sua autostima? Che ci può fare lei, se lui ha sempre frequentato modelle bionde, dai capelli lunghi e invidiabili, dai corpi stretti –fin troppo- ma ben formosi in alcuni punti –tutto grazie al fotoritocco o di qualche chirurgo- e che tutti considerano sexy da paura?
Che ci può fare lei, che non è nemmeno bionda –e mai si tingerà i capelli di biondo-, che ha i capelli corti dalla fine del collo e una frangetta sbarazzina che un po’ nasconde i suoi occhi scuri; lei che ha un sorrisetto ordinario che tende sempre a non mostrare, lei che più si guarda allo specchio più è convinta che Ashton abbia avvero bisogno degli occhiali quando le fa un complimento, lei che è così… invisibile, comune, come se la folla la ingoiasse per la sua semplicità. Che ci può fare lei, se ancora adesso, dopo due anni di relazione, crede che Ashton abbia fatto un grande sbaglio ad interessarsi a lei?
Sospira, mentre una lacrima le solca la guancia, mentre davanti ai suoi occhi ricompare una vecchia pagina, una pagina sugli ultimi aggiornamenti di “Ashton e Bryana” , pagina che ormai potrebbe anche essere cancellata, dato che quella bionda –e cretina- è sparita dalla circolazione da diversi anni.
Eppure, c’è qualcuno che ancora ci spera. C’è qualcuno che la rivorrebbe indietro, qualcuno che crede che quella “Mary di Sydney” non si meriti neanche un quarto di quello che sta vivendo. Come se quelle quattro cretine la conoscessero, come se loro sapessero tutto di lei e di Ashton: dei loro baci, delle loro carezze, dei loro litigi insensati che risolvono con le coccole o con qualche sorpresa degna di un sogno da parte di lui.
Loro non sanno un cazzo di loro due insieme, loro non sanno un cazzo di lei, non sanno e si permettono pure di mettersi in mezzo, di nuovo, non rendendosi neanche conto di quanto possa ferire un insulto da parte di chi non la conosce nemmeno. Mary non si considera la perfezione fatta a persona, non si considera migliore di nessuno: è un'anima buona, fragile, così delicata che basta davvero poco a frantumarla, basta davvero poco a far sparire il suo sorriso timido.
Eppure, loro non sembrano capirlo, loro sanno solo comportarsi da immature, perché hanno uno schermo davanti, insultando, offendendo, tirando in ballo ancora lei, quella Bryana, quella lì che ha sempre creato così tanti casini, a differenza sua, che sembra sempre non voler essere un peso per il suo ragazzo e per i suoi impegni con la band.
Tuttavia, Ashton gliel’ha sempre ripetuto: non si può piacere a tutti, non tutti sono in grado di vedere quello che vede lui, con i suoi occhi che cambiano colore, con i suoi occhi innamorati di lei e di nessun'altra. L'unica cosa che conta è la loro felicità, loro due insieme, uniti, mentre il resto è solo rumore ovattato.
Eppure, perché nonostante questo, Mary piange davanti allo schermo del suo portatile? Perché ancora una volta si lascia schiacciare dall’insicurezza? Perché, adesso, crede che Bryana dovrebbe stare con Ashton e non lei? Perché, ancora una volta, crede agli altri e non all’unica persona che conta?
Non lo sa neanche lei, ad essere sincera, ma il danno ormai l’ha fatto, perché tra i messaggi inviati, ce n’è uno che è stato spedito esattamente un minuto fa.
Un messaggio per Ashton.
Forse dovremmo lasciarci.”

*

Noahs Backpackers, Australia.
 
Questa festa è la festa più figa che potessero trovare.
Una festa sulla spiaggia, musica a tutto volume che toglierà al sonno ai poveri sfortunati che vivono lì vicino, le luci colorate che illuminano chi sta ballando vicino alle casse, corpi attaccati tra di loro, il caldo di quella notte che fa diventare i visi rossi e la gola secca. Tre chioschi per prendere da bere a disposizione, circondati da fin troppa gente, ma Jade, davanti a tale spettacolo, non sembra minimamente preoccuparsi.
Gli occhi verdi di lei brillano, mentre corrono veloci su quello che la circonda, il cuore non lo sente più nel petto, perché la musica rimbomba più forte, l’adrenalina, che sente andare in circolo solo per il semplice fatto di essere lì, le provoca un sorriso fin troppo grande, entusiasta come una bambina.
Sente qualcuno appoggiarsi alla sua spalla, sente la voce di Layla sul suo orecchio, mentre urla per farsi sentire «Che ti dicevo? È una bomba» e per una volta deve ammettere di aver fatto bene a seguirla.
O meglio, ad aver seguito quel tipo che Layla non riesce proprio a togliersi dalla testa.
Layla è sempre stata un po’ così… testarda.
Pure un po’ ingenua in fatto di ragazzi, ma Jade tende sempre a non giudicarla, a sopportare le sue fissazioni, a seguirla verso avventure che quasi sempre ricorda con un sorriso. Anche se, a volte, vorrebbe riprenderla su certi atteggiamenti troppo frequenti, come trascinarla ad una festa, trovarsi un ragazzo e lasciarla a reggere la candela per tutta la serata.
Succedeva qualche volta, in passato, che fosse Layla a fare la terza incomoda, quando Jade lasciava che qualche ragazzo le si avvicinasse ma, a differenza sua, il senso di colpa la invadeva, leggeva negli occhi di Layla l’impazienza, la delusione, -l’invidia-, e si vedeva costretta a mandare tutto all’aria solo per non lasciarla sola.
Ma Jade, da ormai due anni, non si abbassa più a certe cose, perché nella sua vita, lui è arrivato davvero: Michael Clifford non poteva essere più reale di così.
Chi l’avrebbe mai detto che lei, Jade, l’unica ragazza al mondo che non sogna il principe azzurro e un castello pieno di marmocchi, avrebbe sconvolto il suo mondo solo per Michael Clifford? Che poi, mica uno a caso, niente meno che il chitarrista della sua band preferita, l’unico ragazzo per cui avrebbe fatto i salti mortali, l’unico che si sarebbe meritato quella parte di lei che non ha mai voluto mostrare a nessuno: quel lato dolce, sensibile, rinchiuso per bene dalla corazza che la tiene distante da delusioni, rimpianti e prese in giro.
Chi l’avrebbe mai detto che Michael l’avrebbe amata così tanto?
Chi l’avrebbe mai detto che, forse, per una volta, si sarebbe sentita bella per qualcuno? Bella agli unici occhi verdi che avrebbe sempre guardato.
Occhi verdi che, però, non sono lì al suo fianco, non a quella festa.
«Michael, da grande sfigato che è, si perde tutto questo ben di Dio!» commenta acidamente Layla, facendo sussultare Jade a quel nome, tanto che si tocca i capelli viola –appena tinti- con fare nervoso, ricordando la piccola discussione avvenuta qualche ora prima con lui.
Le sente ancora le sue parole, lo sente ancora quello sguardo di rimprovero mentre si rivolgeva a lei.
Il problema di Michael non è tanto Jade alle feste, il problema è Jade alle feste con Layla. È da quando si conoscono che lui non ha mai mostrato simpatia verso la sua compagna di avventure, e la cosa è più che reciproca, dato che quel drogato lì –o così lo definisce Layla- l’ha portata ad essere felice e appagata della sua vita, senza più bisogno di feste, di camminate all’alba e della sua amicizia.
E Michael glielo ripete spesso che quella lì è solo invidiosa di loro due, perché Jade, l’eterna numero due, l’eterna ombra di Miss Mondo, ha finalmente trovato qualcuno che la considera la sua regina, qualcuno che l’ha vista nella sua piccolezza, e l’ha voluta come se fosse la ragazza più preziosa sulla faccia della terra.
Queste parole sono state protagoniste della loro ultima litigata, parole che hanno portato Jade a mandare a fanculo pure lui, lui che non ha il minimo rispetto per la sua amica, lui che passa tutto il giorno in casa, un eremita, un asociale, uno che pretende di chiuderla in gabbia perché, tanto, lui ha tutto il mondo da girare quando parte per il tour.
Eppure, la rabbia provata sembra svanire mano a mano che entrano nel vivo della festa.
Eppure, più passano i minuti, più la voce di Michael sembra avere ragione per l’ennesima volta, dato che Layla è appena sparita e lei è ad una festa da sballo, completamente sola.
Jade la cerca con lo sguardo, sente il cuore già in gola per l'ansia, non riesce a mantenere la calma in questo momento, perché Layla è come scomparsa dalla circolazione.
Chiama il suo nome, lo sussurra, fino ad urlarlo un po' troppo forte, mentre quegli occhi verdi non si danno pace, occhi che, finalmente, scorgono un dettaglio, un viso familiare.
Il viso della sua amica.
La sua amica che, adesso, si sta allontanando con un ragazzo che mai ha visto, senza ricordarsi di lei, del fatto che sia lì davanti, come se fosse solo un'ombra.
Ed è questione di un attimo, prima che anche nel cellulare di Jade ci sia un nuovo messaggio inviato da appena qualche secondo.
Un messaggio a Michael.
Ti prego, vieni qui, vieni a prendermi.”

*

Phillips Ave, Australia.
 
«Andate tutti a fanculo, cazzo.»
Chiude la porta alle sue spalle, la chiude a chiave, onde evitare che qualcuno abbia voglia di seguirla, andando incontro a morte certa, dato che in questo momento sarebbe capace di sfondare un muro.
Si butta sul letto a pancia in giù, appoggiando gli occhiali sul comodino per poter immergere il viso sul cuscino, le mani lo stringono forte mentre lascia che un urletto resti soffocato, urletto che poi, viene piano piano dominato dai singhiozzi.
Sente già gli occhi pizzicare, quegli occhi blu che cercano di resistere ma che, in quella camera, ormai, si sentono liberi di sfogare la rabbia che pesa sul petto e in testa.
Ennesima litigata con i suoi.
Ennesima discussione sul suo futuro.
E pensare che lei neanche voleva continuare l’università, una volta finiti i tre anni.
E pensare che lei aveva già deciso di lasciare libri, lezioni ed esami per trovare lavoro, per dare una svolta alla sua vita, per iniziare a mettere da parte qualche soldo, giusto per non continuare a pesare sulla sua famiglia… o su Luke.
Invece no, si ritrova ancora una volta intrappolata in una scelta non troppo ragionata, una scelta basata su consigli e suggerimenti che, dannazione, sono sembrati ancora una volta affidabili e pieni di senso logico, il pensiero degli altri riuscirà sempre ad avere la meglio su di lei, sui suoi sentimenti, sulle sue scelte.
Se poi si conta che pure lui, Luke, ha dato del suo per spronarla a non essere pigra, a continuare quell'avventura universitaria che tanto le piace -anche se in questo momento odia ammetterlo-, a studiare per garantirsi un futuro migliore... allora che le cose peggiorano.
Il problema di Vanessa, purtroppo per lei, è sempre e solo uno: lei non torna mai indietro sulle proprie scelte, per il semplice fatto che lei detesta essere una che molla, una che lascia tutto per qualche momento di crisi passeggero... lei che si odierebbe a morte se vedesse un velo di delusione nelle persone che credono in lei e nella sua forza di volontà.
E considerando che in mezzo a quelle persone c'è niente meno che Luke Hemmings, le lacrime si fanno ancora più vive.
Ennesima discussione, ma sta volta per un argomento ancora così lontano dalla sua vita, dato che ha appena cominciato il primo anno di magistrale: il suo futuro.
Che poi, chi a ventidue anni pensa al futuro, se il futuro più vicino si basa su libri, appunti, lezioni, esami e scleri da esaurita?
I suoi genitori amano metterla in difficoltà, a parlare di certe cose.
Il suo futuro.
Ma che lavoro farai? Ma ti sembra normale non saperlo ancora? Ma ti sembra il caso di sognare come un'adolescente? E con Luke, poi? Cosa credi, che lui non pensi al vostro futuro? Lui ha un lavoro, lui gira il mondo, credi che non si renda conto di quanto tu sia infantile? Non sai neanche che vuol dire essere responsabile, non sai neanche cosa farai con lui, non sai mai nulla! Ma ti sembra normale, a ventidue anni, essere ancora così fuori dal mondo?
Il “vaffanculo” sussurrato a denti stretti non gliel'ha fermato neanche il contare fino a dieci e i milioni di sospiri a fondo: se lo meritavano e basta.
Come se fosse una novità, quella.
Come se non fosse già risaputo che lei, Vanessa, non sa mai nulla riguardo al suo avvenire, per il semplice fatto che il presente la tiene fin troppo occupata.
Che, poi, cosa gliene frega a loro di lei e Luke?
Cosa importa sapere cosa faranno in futuro? Dato che lui ha ancora -solo- diciannove anni e una carriera appena cominciata che lo porta sempre lontano?
Che hanno in testa i suoi genitori? Già una convivenza? Un matrimonio? Dei figli?
Perché stanno sbagliando completamente strada, dato che lei deve ancora finire di studiare e, una volta terminata pure la dura vita da studentessa, dovrà cercare lavoro, uno fisso possibilmente e, poi, forse, verrà il resto… ma si parla di anni da passare, ne deve passare di tempo...
Forse è proprio il tempo a preoccuparli.
Vanessa cerca di fermare le lacrime e i singhiozzi, come se in questo pensiero ci fosse una soluzione a tutto.
Come se... il tempo potesse cambiare le cose in modo radicale.
Come se... Luke non fosse disposto a sprecare troppo tempo con una persona che non sa mai nulla della sua vita, una persona senza ambizioni, una persona che probabilmente resterà per sempre a Sydney, perché teme ad andarsene, perché il mondo non le piace quanto casa sua... perché lei non potrà mai condividere i sogni che lui desidera davvero.
Se fosse questa la paura dei suoi genitori? Se fosse paura di vederla sola, abbandonata, lasciata senza sogni e senza vie di fuga, perché troppo presa a piangere un ragazzo che conosce il mondo e non ha paura dei cambiamenti?
E se le lacrime avevano cessato di bagnarle le guance, ora tornano fuori più di prima, perché non ci aveva mai pensato.
Stanno insieme da due anni, stanno insieme da quando la sua carriera è entrata nel vivo, ne hanno passate così tante in due anni: da fan isteriche e prive di buon senso -o semplicemente prive di educazione- a gelosie, a nostalgie troppo forti; da litigi faccia a faccia, a chiamate nel cuore della notte per non perdersi mai... eppure, Vanessa non ha mai creduto che, con il tempo, Luke potesse cambiare idea su di lei.
Semplicemente, Luke è sempre stato il suo più grande sogno e, da ingenua, ha sempre creduto che lui fosse quello per lei, colui che ci sarebbe sempre stato, colui che l'avrebbe amata davvero, colui che non avrebbe mai cambiato i suoi sentimenti così forti per lei.
Non avrebbe mai creduto di arrivare a pensare che lui... potrebbe davvero cambiare idea su di lei.
Potrebbe stancarsi di lei, delle sue indecisioni, delle sue crisi da studentessa, del suo essere sempre così insicura e alla ricerca nel suo posto nel mondo, come se stesse aspettando una qualche illuminazione dal cielo.
Stancarsi di lei.
No, Vanessa non lo ha mai creduto possibile, forse fin troppo convinta del suo sogno.
E le lacrime scendono ancora calde sul suo viso, lacrime che tenta di nascondere portandosi le mani al viso, mentre il cellulare ha appena spedito un messaggio.
Un messaggio per Luke.
Non voglio che ti stanchi di me.”
 



 
Note di Nanek
Se non si fosse capito, Sì SONO ANCORA ALL’UNIVERSITààààààààà LALALALA
Ho iniziato questa mini long quando il mio destino era ancora incerto, ossia proprio quando non sapevo che fare della mia vita LOL
Ma tralasciamo, ste cose magari vi annoiano e basta.
Questa mini doveva essere una os, poi una cosa da 2 capitoli, e ora è una mini di 4 capitoli yeeee per la felicità vostra e di Jade e Mary <3 che RINGRAZIO per il banner u.u ringrazio Mary per avermi sopportato mentre lo faceva lol sono una spacca palle, ma ringrazio anche Jade per averlo fatto in movimento u.u belle voi <33333 sempre a darmi una mano <3
Sono 4 capitoli, sono 3 ragazze, 3 ragazzi, 3 storie completamente diverse, che spero vi piacciano almeno un po’ <3
Fly away è la canzone del primo capitolo, i prossimi avranno 3 delle nuove canzoni dei 5SOS ;) chi vuole tirare ad indovinare di che canzoni parlo? :D se volete dirmelo in una recensione, scegliete tra:
  • She’s kinda hot
  • Over and Out
  • The girl who cried wolf
  • Safety pin
  • Broken Pieces
  • Lost in reality
  • Jet black Heart
Scegliete 3 canzoni e associatene una per coppia tra Mash (Mary e Ashton), Made (Michael e Jade) e Lune (Luke e Vane) e vediamo chi indovina ahahah
Mi metto pure a fare i giochetti, sto impazzendo.
Spero che questa mini vi piaccia, non temete per Tomorrow never dies o How I met your mother, arriveremo/arriverò presto con nuovi capitoli pure lì! Purtroppo l’università mi porta via tempo, ma riuscirò a gestirmi u.u
Detto questo, vi do appuntamento al prossimo aggiornamento <3
A presto <3
Nanek
  
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