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Autore: piumafenice_99    10/09/2015    5 recensioni
Tratto dalla storia:
Tra la tanta gente presente quel giorno, c’erano cinque ragazze che si facevano strada per arrivare in tempo al binario undici, da cui sarebbe partito il treno che le avrebbe condotte a Milano dove, il giorno dopo, si sarebbe tenuto l’evento in cui avrebbero avuto l’occasione di conoscere finalmente i loro idoli.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Big Time Rush
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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OUR STORY
28 Novembre 2015(Firenze)
 
Il sole se ne stava alto nel cielo, accompagnato da qualche nuvola, mentre il rumore della folla riempiva la stazione.
Tra la tanta gente presente quel giorno, c’erano cinque ragazze che si facevano strada per arrivare in tempo al binario undici, da cui sarebbe partito il treno che le avrebbe condotte a Milano dove, il giorno dopo, si sarebbe tenuto l’evento in cui avrebbero avuto l’occasione di conoscere finalmente i loro idoli.
Dopo varie spinte e qualche parola poco carina, arrivarono al binario desiderato.
<< Mio Dio, ancora non riesco a credere che li incontreremo! >> aveva esclamato la bionda mentre salivano per prendere posto sul treno.
<< Neanch’io Ella! Sembra un sogno! >> disse la seconda.
<< Abbiamo aspettato così tanto, e finalmente è arrivato il grande giorno! >> continuò una terza.
<< Ci è voluto un po’, ma per fortuna siamo riuscite a convincere i nostri genitori >> fece notare un’altra.
<< Vi capisco ragazze! E’ da anni che sogniamo questo momento! >>  affermò l’ultima, dai capelli castano chiaro con qualche ciocca bionda, accomodandosi sul posto che le era stato assegnato. La bionda si sedette accanto a lei, mentre le altre due, di fronte.
<< E tu Ile? Dove ti metti? >> chiese la mora all’amica che era rimasta in piedi.
<< Ora vediamo Lucy >> rispose l’interessata, controllando sul suo biglietto che posto aveva.
Si guardò un attimo intorno per poi sedersi su uno dei sedili vicino alle amiche, accanto a quello che sembrava essere un uomo d’affari.
<< Qui >> disse mentre si legava i capelli neri in una coda veloce, lasciando sfuggire, però, qualche ciocca tinta di blu.
<< Forte! Siamo anche tutte vicine >> esclamò la ragazza che sedeva di fronte a Lucy, facendo una alzata di spalle.
Tutte le altre annuirono, tranne una che aveva gli occhi puntati sullo schermo del suo cellulare.
<< Didi? >> la chiamò l’amica accanto a lei. Quest’ultima alzò lo sguardo assumendo una espressione interrogativa.
<< Che stai facendo? >> le chiese curiosa.
<< Niente di che, controllo dei messaggi >> spiegò semplicemente lei.
L’altra annuì, per poi rivolgersi a Lucy, la ragazza che aveva di fronte.
<< Allora Lu…agitata? >> le chiese, pur conoscendo già la risposta.
<< E me lo chiedi anche? Tanto, lo sono davvero tanto! Domani potrò finalmente incontrare Kendall, Logan, Dustin, James…e soprattutto Carlos! >> esclamò con aria sognante lei.
Giulia si limitò a ridere e scuotere rassegnata la testa.
<< Ehi che c’è? Non dirmi che anche tu non vedi l’ora di vedere il tuo Jamie! >> continuò. L’altra arrossì di colpo azzittendosi, mentre Lucy assumeva un sorrisino soddisfatto, consapevole di aver colpito il punto giusto.
<< Voi due! La smettete di punzecchiarvi a vicenda? >> chiese Gabriella.
<< Almeno abbassate la voce. Disturbate gli altri passeggeri >> spiegò.
Le due interessate si lanciarono uno sguardo, capendosi al volo. Non era finita lì.
<< E va bene Ella…la smettiamo >> rispose Giulia per poi far cadere il piccolo gruppo nel silenzio.
<< Ragazze… >> le chiamò ad un tratto Diana.
Loro si voltarono verso di lei, con espressione interrogativa.
<< Ma solo io trovo divertente quando le persone si mettono a litigare su un gruppo WhatsApp? >> domandò mostrando loro il cellulare che rivelava un’interessante dibattito a cui lei era estranea.
<< No, non sei la sola. E’ per questo che io non mi sono ancora tolta dal gruppo di classe >> rispose Lucy divertita.
Il viaggio continuò tranquillo tra risate e chiacchere, e in men che non si dica arrivarono a Milano.
Andarono a Villa Xenia, il B&B in cui avevano prenotato una stanza, per depositare le valige e andarsi a fare un giro per la città, facendo shopping e scattando foto. Ad un tratto si fermarono davanti ad un grazioso negozio che vendeva abiti piuttosto sbarazzini e loro, incuriosite, decisero di provarne qualcuno. Iniziarono Ilenia e Giulia, entrando nel camerino con degli abiti molto colorati e lunghi. Uscirono insieme dai due camerini, improvvisando una specie di sfilata accompagnate dalle risate delle altre. Però, Giulia, durante una giravolta, inciampò nel vestito e cadde addosso ad Ilenia che le era davanti, finendo inevitabilmente entrambe a terra.
Ci fu un attimo di silenzio e poi si scatenarono le risate delle loro amiche.
<< O mio Dio ragazze! >> cercava di dire Lucy accasciandosi su Ella.
<< Troppo divertente! >> continuò la sopracitata tenendosi una mano sulla pancia.
<< Ma come avete fatto? >> chiese Didi senza smettere di ridere.
Le altre due, invece, erano tutte rosse dalla vergogna, però accennavano delle risate anche loro, contagiate.
<< Non c’è niente da ridere! >> esclamò Ilenia cercando di darsi un tono, ma senza troppo successo.
<< Voglio vedere se c’eravate voi al posto nostro! >> proseguì Giulia, con lo stesso tono dell’amica, incrociando le braccia al petto.
<< Dai, è stato divertente, non potete negarlo >> disse Ella iniziando a calmarsi, così come Diana e Lucy.
<< Infatti, dovevate vedervi! Era tutta una altra cosa >> affermò Didi.
<< Un vero spasso! E poi, consolatevi, vi abbiamo viste solo noi >> le diede manforte Lucy.
<< Ora andiamo a cambiarci, abbiamo dato abbastanza spettacolo di noi >> disse Giulia ad Ilenia, cercando di ignorare i commenti delle sue amiche. Lei annuì e tornarono nei camerini. Poco dopo ne uscirono e andarono a posare i vestiti che avevano provato.
Uscirono dal negozio che si era fatto mezzogiorno.
<< Io ho fame! Che dite, andiamo a cercare un posto dove mangiare? >> chiese Ilenia.
<< Sì! Anch’io ho fame! >> esclamò Ella.
<< Tutto questo camminare ci ha messo appetito >> proseguì Didi.
Iniziarono a cercare e alla fine si fermarono in una pizzeria. Mangiarono in tutta tranquillità e dopo di che tornarono in albergo a riposarsi. Posarono le buste accanto alle valige e si buttarono ognuna sul proprio letto.
Dopo un po’ si sentì la voce di Ilenia soffocata dal cuscino.
<< Ragazze… >>
<< Sì? >> chiese Lucy voltandosi dalla sua parte.
<< Cosa ci mettiamo domani? >> domandò mettendosi a pancia in su.
<< Ah non lo so…dovremmo pensarci bene >> rispose Ella mentre si attorcigliava una ciocca di capelli intorno al dito.
<< Qualcosa di semplice ma elegante… >> rifletté Ilenia poggiandosi il pollice e indice sul mento.
<< Didi? Ciù? Voi non dite nulla? >> le chiamò Lucy spostando lo sguardo su di loro.
<< Che cosa state facendo?! >> chiese poi vedendole entrambe sul letto di Didi, concentrate su qualcosa che tenevano in mano mentre parlavano fitto fitto tra di loro.
<< Niente! >> risposero all’unisono, nascondendo qualcosa dietro la schiena.
<< Ci nascondete qualcosa per caso? >> domandò Ella assottigliando gli occhi.
<< Assolutamente no >> rispose Ciù nervosa.
<< Allora alzatevi dal letto >> disse Ile mettendosi in piedi.
<<  Perché? Qui si sta tanto comode! >> replicò Didi.
<< Se non avete nulla da nascondere alzatevi >> continuò Lucy affiancandosi  ad Ilenia, così come Ella.
Le due sbuffarono e fecero come gli era stato detto, mostrando così una rivista sulle coperte.
Le altre si avvicinarono e non appena lessero di che rivista si trattava fecero di tutto per trattenere le risate.
<< ”Pony in passerella”? Siete serie? >> chiese Ella.
Didi e Ciù fecero una alzata di spalle.
<< Ci interessa la moda dei pony, qualche problema? >> esclamò Ciù cercando di difendere quel minimo di dignità che le era rimasto.
Le loro amiche scossero la testa in segno di negazione e poi scoppiarono a ridere.
<< O mamma, questo è cento volte meglio della figuraccia che avete fatto voi! >> esclamò Lucy indicando Ilenia e Ciù.
Poco dopo, superato l’imbarazzo iniziale, vennero coinvolte tra le risate anche le interessate ai pony.
<< E ora che si fa? >> chiese Ilenia calmate le risa.
<< Dobbiamo decidere il look per domani! >> esclamò Ella.
<< Allora diamoci da fare! >> usò lo stesso tono Didi, alzandosi e mettendosi le mani sui fianchi.
Ci volle un po’, ma alla fine erano i pronti i completi per il giorno dopo.
Il resto della giornata lo passarono a divertirsi, scherzare e fantasticare su ciò che avrebbero volto accadesse al Teen Festival.
Si fece presto la sera e quindi, dopo una cena leggera, aver parlato abbondantemente ed aver impostato la sveglia per le otto, andarono a letto, sicure che non sarebbero riuscite ad addormentarsi  per la troppa agitazione.
La mattina dopo erano tutte cariche al massimo, si fecero una doccia per poi vestirsi con i completi scelti il giorno prima, si truccarono e acconciarono i capelli. Quando furono tutte pronte, scesero a far colazione e tornarono di sopra a prendere borse, cellulari, quaderni, CD e magliette.
Presero un taxi che le portò al Fabrique, ovvero il posto dove il loro sarebbe divenuto realtà da lì a qualche ora. Arrivarono giusto in tempo, c’erano già parecchie ragazze, tutte con il VIP Pack, come loro.
Fecero la fila e dopo un po’ entrarono. Cominciarono subito a guardarsi intorno, meravigliate, fin quando Lucy non gridò verso un punto poco lontano da loro.
Tutte si voltarono e non riuscirono a non contenere gridolini eccitati alla vista dei loro idoli.
<< Eccoli lì! >> gridò Ciù stritolando il braccio ad Ella, che era accanto a lei.
<< Sono proprio loro! >> esclamò la sopracitata senza lamentarsi del braccio che stava per staccarle l’amica.
<< Datemi un pizzico! >> disse Ilenia continuando a fissarli.
<< E’ incredibile che siano davvero qui, in Italia! >> affermò Didi.
<< Li ho visti per prima! >> continuava a ripete Lucy saltellando sul posto, come una bambina.
Cominciarono a camminare a passo spedito verso di loro. Si misero in fila e aspettarono che le ragazze davanti a loro finissero. Ilenia si guardò un attimo indietro e si accorse che dopo di loro non c’era nessuno.
<< Ragazze! Penso proprio che noi siamo le ultime! >> gridò per farsi sentire.
<< Meglio! >> gridò in risposta Ciù.
<< Almeno non abbiamo fretta e possiamo starci di più! >> proseguì Ella.
Poco dopo toccò a loro e, quando ci si trovarono faccia a faccia, rimasero paralizzate. La prima a trovare il coraggio di parlare fu Ilenia che non staccava gli occhi da Kendall neanche per un istante.
<< C-ciao, io sono Ilenia, piacere… >> si presentò balbettando. Loro le rivolsero un ampio sorriso e le strinsero la mano che porgeva loro.
<< E voi invece? >> chiese James guardandole una ad una.
<< I-io sono G-Giulia… >> disse arrossendo come non mai quando James posò lo sguardo su di lei.
<< G-Gabriella… >> mormorò lei e i ragazzi si voltarono subito a guardarla e sorriderle.
<< E loro due? >> domandò Carlos riferendosi a Diana e Lucy che non avevano ancora aperto bocca, ma tenevano gli occhi puntati su Logan e Carlos.
Ciù, che era accanto a Didi, le assestò una leggera gomitata sul fianco, incitandola a parlare.
<< S-sono Diana, è un p-piacere conoscervi… >> disse, assumendo subito dopo un simpatico color pomodoro, per via del sorriso che le aveva rivolto Logan.
<< Io invece m-mi chiamo L-Lucy >> si presentò torturandosi le mani.
<< Non c’è bisogno di essere nervose! Siamo solo dei ragazzi >> cercò di smorzare la tensione Kendall, sorridendo divertito alle quattro ragazze.
Loro cercarono di rilassarsi, e fecero firmare ai BTR e a Dustin alcune cose che si erano portate da casa. Fecero anche delle foto e le ragazze sembravano sul punto di impazzire per essere lì con loro.
Prima di andare via, Ella estrasse dalla sua borsa una lettera e la consegno ai ragazzi.
<< E’ una l-lettera da parte nostra…s-speriamo vi piaccia >> balbettò prima di salutarli ed allontanarsi con le altre.
I cinque aprirono la busta e presero a leggere in silenzio. Via via che andavano avanti, i loro cuori battevano sempre più veloci, era una lettera dolcissima e piena di ricordi, momenti significativi, gioie e dolori. Quando lessero la frase finale, un sorriso comparve automaticamente sui loro volti.
It’s the only life you’ve got so you gotta live it big time!
Rimasero in silenzio, si guardarono un attimo negli occhi e si capirono al volo. Riposero immediatamente la lettera nella busta e si misero alla ricerca di quelle cinque ragazze. Non appena le trovarono si avvicinarono a loro, che rimasero stpite di trovarseli ancora davanti.
<< Grazie per la lettera >> disse Kendall.
<< E’ bellissima >> proseguì Logan.
Gli altri tre annuirono in accordo con loro, e le ragazze sorrisero.
<< Ma vi pare? La abbiamo scritta con il cuore >> disse Lucy.
<< Speriamo vi abbia fatto capire >> continuò Diana.
<< Sì, tranquille. Ora ci è tutto più chiaro >> rispose Carlos.
<< Abbiamo fatto male a separarci, ma ormai ognuno di noi si è fatto una nuova carriera >> spiegò James.
<< E non si può tornare indietro >> terminò Logan.
<< Lo sappiamo…ma per noi è già importante che abbiate capito cosa proviamo noi, così come tutte le Rushers >> disse Ilenia.
<< Potete stare certi che, anche se ormai siete divisi, noi vi sosterremo sempre. Anche nelle vostre carriere individuali >> proseguì Ciù.
<< Grazie, per tutto >> disse grato Kendall.
<< Grazie a voi…ci avete insegnato cose che non credevamo possibili, ci avete aiutato a crescere e fatto provare emozioni fortissime >> mormorò Lucy.
Dopo questo le ragazze puntarono i loro occhi in quelli dei ragazzi, cercando di trasmettergli tutto l’affetto che provavano nei loro confronti.
Ad interrompere il silenzio che si era creato, ci pensò Ella.
<< Bene…tra poco dovete esibirvi, quindi vi salutiamo ora, sarà difficile rivedersi dopo… >>
<< Spero di potervi rivedere un giorno… >> mormorò Ciù.
<< Nulla è impossibile e, sono certo, ci rivedremo ancora >> le disse James avvicinandosi a lei.
<< E dove le troviamo delle altre fan come voi? >> chiese retorico Kendall mentre si avvicinava ad Ilenia.
<< Siete state dolcissime e vi ringraziamo per tutte le volte che ci avete sostenuto, senza mai abbandonarci >> disse Logan facendo un passo verso Diana.
<< Voi fan siete importantissime per noi… >> fece notare Carlos puntando i suoi occhi castani in quelli verdi di Lucy.
<< Non dimenticatelo mai >> mormorò infine Dustin sorridendo a Gabriella.
Si abbracciarono e le ragazze affondarono il viso nell’incavo dei loro colli, trattenendo a stento le lacrime, mentre i ragazzi affondavano il viso nei loro capelli, chiudendo gli occhi e rilassandosi.
Quando si staccarono, consegnarono un bigliettino a ciascuna ragazza, per poi allontanarsi e andare verso il palco.
Controllarono emozionate. Erano i loro numeri di telefono.
 
 
 
Le ragazze, qualche mese dopo aver conosciuto i loro idoli ed esserci diventate amiche, vennero presentate ad un produttore, amico dei ragazzi, che dopo averle sentite cantare le ingaggiò, facendole trasferire a Los Angeles con i propri genitori che vivevano qualche isolato più avanti della loro casa.
 
 
 
29 Novembre 2016(Los Angeles)
 
<< Arrivo! >> gridò Ilenia mentre si attorcigliava un asciugamano sulla testa, per far asciugare i capelli.
Aprì la porta e si trovò davanti ai volti sorridenti di Kendall Schmidt, Logan Henderson, James Maslow e Carlos Pena.
<< Sei uscita dalla doccia? >> le chiese divertito Kendall, indicando il turbante.
Lei annuì ridendo.
<< Sì lo so! Non è un bello spettacolo! >> esclamò facendosi di lato per farli passare.
<< Dove sono le altre? >> chiese Logan guardandosi intorno. Ilenia stava per rispondere, quando Diana saltò sulla schiena del moro e lui si mise a ridere.
 << Ma da dove spunti? >> le chiese tenendole le gambe che erano ben fissate intorno alla sua vita, in stile koala.
<< Dalla cucina, no? >> rispose lei ridendo.
<< Stava aiutando Ciù e Lucy a fare la crostata alla nutella! >> spiegò Ella raggiungendoli e facendo un cenno di saluto a tutti.
<< Aspetta! Hai detto “crostata alla nutella”? >> chiese Carlos spalancando gli occhi.
<< Sì! >>
Gli si illuminarono gli occhi come ad un bambino e si diresse verso la cucina.
<< Ciù! Lu! Sto arrivando! >>
Gli altri si misero a ridere e Didi scese dalla schiena di Logan per andarsi ad accomodare sul divano.
<< Come mai da queste parti? >> chiese Ilenia raggiungendo la sua amica.
<< Tu non avevi le prove? >> si rivolse poi a Kendall.
<< Uhm…in teoria, ma poi le hanno rimandate >> rispose semplicemente andandosi a sedere con loro.
<< Stavo venendo con Dustin, a farvi una sorpresa, ma poi, quando ero proprio al cancello, ho incontrato Logan, Carlos e James >>
<< Li ho invitati io! >> prese le loro difese Ciù dalla cucina.
<< Volevo che assaggiassero la mia crostata >> proseguì venendo da loro con quella meraviglia tra le mani.
<< E perché a me non mi hai invitato? >> chiese Kendall con gli occhi spalancati. Ciù poggiò la crostata sul tavolo e gli rivolse una occhiataccia.
<< Amico, forse volevi dire “perché non CI hai invitatati?”! >> esclamò Dustin.
<< Già! E sentiamo un po’…che hai da dire ora? >> disse Kendall.
<< Schmidt, non vi ho invitati perché credevo che avevate le prove >> rispose semplicemente, azzittendoli.
Tagliò la crostata e ne porse una fetta, con un tovagliolo, ad ognuno di loro.
<< Comunque… >> iniziò Kendall cercando di togliersi dall’imbarazzo, mentre gli amici ridacchiavano.
<< Sono qui perché, non so se ve ne siete resi conto, ma oggi è ufficialmente un anno che ci conosciamo e siamo diventati amici! >> esclamò.
Gli altri annuirono, per niente sorpresi, facendogli cenno di andare avanti.
<< Stavo pensando…che ne dite se stasera andiamo a cena tutti insieme per festeggiare? >>
<< Che bella idea! Io ci sto! >> esclamò Ella.
<< Pure io! >> concordò Lucy.
E via via si accodarono tutti gli altri.
<< Perfetto! Siamo tutti d’accordo! >> esclamò Kendall entusiasta.
<< E dove andiamo? >> chiese curiosa Didi.
<< Pensavo di portarvi da Hatfield’s >>
<< Uhm…non ho presente >> disse Ilenia cercando di ricordare.
<< Infatti voi non ci siete mai state >> spiegò Carlos.
<< Meglio, almeno sarà un sorpresa per tutte! >> esclamò Ciù sorridente.
<< Perfetto, allora noi andiamo. Vi veniamo a prendere alle otto >> disse James facendo l’occhiolino a Ciù che arrossì fino alla punta dei capelli.
<< Ovvero tra quattro ore! Ciao! >> cercò di sbrigarsi Ella cacciandoli tutti fuori.
Non appena chiuse la porta le ragazze incominciarono ad urlare.
<< Siii andiamo a cena con loro! >> urlò emozionata Lucy.
<< Sarà bellissimo! >> affermò Ile.
<< Finalmente è la nostra occasione! >> fece notare Ciù.
<< Esatto! Forza, andiamo a prepararci! >> esclamò Didi.
Detto questo corsero tutte nella propria camera a lavarsi e vestirsi. Le otto arrivarono con niente e loro aspettavano impazienti che arrivassero, continuando a controllarsi allo specchio.
Ad un tratto suonò il campanello e saltarono sul divano. Andarono ad aprire e si trovarono i ragazzi in tutto il loro splendore. Rimasero tutti a bocca aperta, i ragazzi per come erano vestite le loro compagne, e viceversa.
Il ristorante era elegante e curato nei minimi dettagli, il servizio veloce ed efficiente. Mangiarono benissimo, ricordando i momenti e le pazzie che avevano affrontato insieme nell’ultimo anno. Si erano divertiti come non mai, e quando uscirono il gruppo si divise per coppie, per andare a fare una passeggiata al chiaro di luna.
 
 
Ilenia’s moment
 
Camminavano l’uno accanto all’altra, sfiorandosi di tanto in tanto. Ad un tratto, però, Kendall si fermò e prese Ilenia per mano. Lei stava per dire qualcosa, ma lui le fece segno di far silenzio. Si avviarono ad una stradina che conduceva in un parchetto che, Ilenia lo sapeva bene anche se non ci era mai stato, era ben illuminato e controllato. Lei poteva sentire chiaramente lo scroscio dell’acqua, evidentemente proveniente da una fontanella. Poté averne la conferma quando arrivarono, ma quella non fu l’unica cosa che la sorprese. Esattamente in mezzo al prato, c’era una bellissima quercia, secolare e maestosa. Tutto intorno, potevi notare delle lucciole che rendevano l’atmosfera ancora più intima. La condusse vicino all’albero, e lei notò, scritto in piccolo, “ K&I forever ”.
Spalancò la bocca sorpresa, ma Kendall le impedì di dire alcunché, visto che dopo neanche due secondi, aveva  poggiato le labbra sulle sue, in un bacio dolce e passionale.
Quando si staccarono sorrisero entrambi, guardandosi attentamente negli occhi.
<< Ile, sai, mi chiedevo… >>
<< Shh…non dire altro >> sussurrò lei poggiandogli un dito sulle labbra.
<< La risposta è sì >> lui ampliò il sorriso a quelle parole, per poi riprendere a baciarla lì, sotto le stelle.
 
 
 
Gabriella’s moment
 
Lei e Dustin, in quel momento, si trovavano in una casetta su un albero che, le aveva raccontato lui, era stata costruita da suo nonno prima di venire a mancare.
C’era una strana atmosfera intorno a loro, imbarazzante, quasi.
<< Dustin…c’è qualcosa che non va? Mi sembri così pensieroso… >>
<< Sì…vedi, c’è una ragazza di cui sono innamorato, ma non so se lei ricambia, e quindi non so che fare… >> spiegò lui. A quelle parole Ella si rattristì, ma provò a non darlo a vedere.
<< Ecco…secondo me dovresti provare a dirglielo, male che vada ti dirà di no. Non è la fine del mondo >> provò a consigliargli lei.
<< Tu dici? >>
Ella annuì.
<< Sì. Tanto vale provarci…e poi, se è intelligente, non ti rifiuterà… >>
<< Grazie, penso che seguirò il tuo consiglio >> le disse sorridendo.
Lei accennò un sorriso.
<< Bene, vogliamo andare? Si sta facendo tardi >> disse. Non vedeva l’ora di uscire.
Dustin annuì e lei fece per avviarsi verso l’uscita, ma lui la prese per un braccio, facendola voltare e attirandola a sé.
Non fece in tempo a dire nulla che lui la baciò. Si staccarono e lei lo guardava incredula.
<< Questo vuol dire che… >> tentò di dire Ella.
<< Sì, insomma, significa… >> provò Dustin.
<< Che stiamo insieme? >> chiesero insieme.
Si sorrisero e lei lo abbracciò stretto per poi depositargli un leggero bacio sulle labbra.
<< Vuoi ancora tornare a casa? >> le domandò Dustin.
Ella scosse la testa in segno di negazione, per poi mettersi a guardare con lui le stelle.
 
 
 
Giulia’s moment
 
James la aveva portata in uno spazio aperto, una coperta sul prato e il cielo stellato sopra di loro, senza l’impiccio degli alberi ad impedire la visuale. Avevano parlato, scherzato e adesso erano in silenzio ad ammirare le stelle.
<< Ciù… >> la chiamò ad un tratto interrompendo il silenzio.
<< Dimmi >> gli disse voltandosi verso di lui.
<< La vedi quella stella lassù? Ti piace? >> le chiese indicandole quella che sembrava essere la più luminosa.
<< Sì, perché? >> gli chiese confusa.
<< Per questo… >> estrasse un foglio dalla tasca e glielo porse. Non appena lesse ciò che ci era scritto rimase a bocca aperta.
<< J-James…tu…i-insomma… >> cercò di dire, balbettando.
<< Ti ho regalato una stella, sì >> le disse sorridendo.
<< Tu un giorno morirai, ma questa stella porterà per sempre il tuo nome >> continuò e, vedendo i suoi occhi inumidirsi, le passò una mano sul viso.
<< Ehi, non piangere… >> proseguì.
<< James…non so che dire…questo è il più bel regalo che mi abbiano mai fatto! >> esclamò buttandoglisi addosso e baciandogli la guancia, ma lui, quando stava per baciargliela, si voltò, ed il bacio finì sulle labbra.
Quando si staccarono lei cominciò a piangere dalla gioia e lui, invece, rideva divertito. Passarono la serata lì, stesi su quel telo, a scambiarsi coccole e parole dolci.
 
 
 
Lucy’s moment
 
Lei e Carlos, al momento, si trovavano a girovagare per le strade illuminate, con in mano un bel gelato nonostante fosse novembre. Infatti la gente li guardava in modo strano, e loro ridevano delle loro espressioni sorprese e confuse. Ad un tratto Carlos spalancò gli occhi ed indicò un punto dietro Lucy.
<< Oh mio Dio! Guarda lì! >> esclamò. Lei si voltò immediatamente, e quando tornò a guardare verso Carlos per dirgli che non c’era nulla, lui le macchiò il naso di panna. Lo guardò malissimo, e cominciò ad inseguirlo, ma lui, improvvisamente si fermò e, quando ormai era a pochi passi da lui, la fermò, baciandole il naso per togliere il residuo di panna.
<< Eri sporca >> disse ridendo.
<< Chissà perché! >> esclamò ironica.
Erano ancora piuttosto vicini, e Carlos si avvicinò nuovamente, per depositarle un lieve bacio all’angolo della bocca, che fece diventare Lucy dello stesso colore della lava.
<< Ero sporca anche lì? >> chiese a bassissima voce.
<< No…ecco, vedi, tu mi piaci Lu…era da un po’ che volevo dirtelo, ma non ne trovavo il coraggio…però, ora che siamo da soli, ne ho approfittato… >>
Lei lo guardava incredula.
<< Carlos…io… >>
<< Tranquilla…non ti costringo a stare con me… >> disse abbassando lo sguardo.
<< No…volevo dirti che anch’io provo lo stesso per te… >> confessò cercando di non guardarlo negli occhi.
Lui le prese il mento tra le dite, e la fece voltare verso di sé.
<< Allora vuoi essere la mia ragazza? >> le chiese. Lucy annuì vigorosamente con la testa.
<< Certo che voglio! >> esclamò abbracciandolo stretto, mentre lui la faceva volteggiare, ridendo entrambi felici.
 
 
 
Diana’s moment
 
Erano sulla moto di Logan, diretti non si sa dove, o per lo meno lei non lo sapeva. Logan non voleva rovinarle la sorpresa, e quindi le aveva anche bendato gli occhi, e ora lei era attaccata alla sua schiena, stringendosi forte. Dopo all’incirca una mezzoretta percepì la moto rallentare su un terreno morbido, non erano più sull’asfalto, e lui la aiutò a scendere.
Con ancora la benda sugli occhi, la conduceva per mano, assicurandosi di non farla finire per terra.
Fecero una piccola salita e poi si fermarono. A quel punto Logan le sfilò la benda e lei rimase a bocca aperta. Erano su una bellissima collinetta, su cui si affacciava un bellissimo lago su cui si riflettevano la luna e le stelle, facendolo brillare.
Era ancora incantata da quel paesaggio, che non si accorse di Logan che la invitava a sedersi sotto al salice che avevano alle spalle.
Si accomodò accanto a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla, ed inspirando a fondo l’aria fresca.
<< Didi... >> la chiamò ad un tratto.
Lei si voltò guardandolo interrogativa e perdendosi nei suoi profondi occhi castani, che brillavano incredibilmente con la luce della luna.
<< Senti…volevo chiederti una cosa >> iniziò.
Didi annuì sorridendogli incoraggiante.
<< Dimmi. Non mordo mica >> disse ridacchiando appena, imitata da lui.
<< So che siamo entrambi famosi e che sarà difficile, ma vorrei che noi restassimo insieme… >>
Lo guardò leggermente confusa.
<< Ma noi stiamo già insieme…sei il mio migliore amico >>
<< E’ questo il problema…io non voglio essere il tuo migliore amico >>
Lei stava per parlare nuovamente, ma lui la interruppe.
<< Vorrei essere il tuo ragazzo >>
Didi lo guardava con gli occhi spalancati e le guance in fiamme, mentre lui si grattava la nuca imbarazzato.
<< Capirò se non vuoi, però… >> non lo lasciò neanche finire la frase che si butto sulle sue labbra, con un coraggio che non sapeva neanche di avere.
Si staccò imbarazzata e lui non la smetteva di fissarla.
<< Questo è un sì? >> le chiese per assicurarsene.
Lei gli sorrise.
<< Certo che è un sì! Erano anni che aspettavo questo momento! E mi sembra un sogno! >> esclamò con gli occhi che luccicavano.
Logan ricambiò il sorriso, prima di tornare a baciarla.




Angolo dell'autrice:
Ehila! Eccomi qui con questa one shot dedicata alle mie rushers preferito! Spero vi sia piaciuta e, so che state leggendo, ora boglio quattro unicorni u.u
Ci vuole intendere intenda!
Ci vediamo alla prossima!
Un bacio a tutti,

Diana
   
 
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