Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Akarai92    08/02/2009    10 recensioni
Il lupo profumava di bosco e di selvaggio, poteva sentirlo da quella distanza, e qualunque sforzo per ignorare quell'essenza sarebbe stato vano. [Edward/Jacob]
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Feeding My Flame
Fandom: Twilight
Pairing: Edward Cullen/Jacob Black (perchè, ammettiamolo, sono una suicida)
Rating: PG
Riassunto: Il lupo profumava di bosco e di selvaggio, poteva sentirlo da quella distanza, e qualunque sforzo per ignorare quell'essenza sarebbe stato vano.
Note: Non che io non tenga alla mia vita, sia ben chiaro, ma insomma, ho questa fissa per codesti fringuelli, e non posso farci niente è.é Il titolo e il testo in corsivo vengono da Eyes on Fire dei Blue Foundation, parte della colonna sonora di Twilight. Guardacaso u.u
Warning: Slash (ovviamente è.è), e le solite, ormai conosciute - e adorabili - pippe mentali di Eddy u.ù
Disclaimer: Per quanto lo desideri, non sono miei. E forse il mondo è più tranquillo così.






I won’t soothe your pain
I won’t ease your strain
You’ll be waiting in vain
I got nothing for you to gain

Non c’era nulla, assolutamente nulla. Niente che potesse turbarlo, o in qualche modo distruggere la compostezza che aveva costruito in decenni, nel corso di una infinita vita.

Bella lo turbava, Bella lo distruggeva e lo ricomponeva nello stesso istante, lo lasciava sull’orlo del precipizio senza preoccuparsi di salvarlo o terminare la sua esistenza.

Bella era – stata? – il centro del suo universo, del suo stesso io, il sole del suo immortale sistema solare.

Eppure. Eppure c’era qualcosa che strisciava, ai margini dei pianeti, della luce del sole, intaccando di tanto in tanto, nell’ombra, la sua perfezione. Era un ringhio sommesso, una costante presenza calda che invadeva la sua vita con una sfrontatezza che Bella sognava solo di possedere; era l’unica crepa nel suo mosaico di felicità.

Una faglia che si andava allargando sempre più, facendo sprofondare il suo amore per la donna della sua vita, per la sua compagna, la sua “cantante” in una tenebra sempre più fitta.

La cosa agghiacciante era che lui, Edward, non avrebbe fatto nulla per salvarlo; perché quell’ombra lo attraeva come un magnete, il suo polo opposto.

E quell’attrazione lo portava, ogni giorno, quando il mattino si faceva lentamente strada per riconquistare il mondo, nella foresta della riserva, a camminare pensoso nel fogliame profumato di rugiada, fino a giungere – per caso, avrebbe detto poi – al confine tra i due territori avversari, dove l’odore dei lupi era forte come la loro indole.

Aspettava, minuto dopo minuto, fermo sotto gli alberi attenti, con le iridi dorate fisse nella boscaglia, finchè una figura scura, i capelli lunghi sulle spalle e le mani infilate nelle tasche dei pantaloni, fosse apparsa in lontananza, senza apparentemente degnarlo della minima attenzione. Neanche allora avrebbe compiuto alcun movimento, limitandosi a fissarlo con le sopracciglia aggrottate, fino all’ultimo passo esattamente dove l’invisibile limite li separava.

Il lupo profumava di bosco e di selvaggio, poteva sentirlo da quella distanza, e qualunque sforzo per ignorare quell’essenza sarebbe stato vano. Lentamente, come fossero stati obbligati, gli occhi neri dell’indiano si alzavano verso di lui, taglienti e intriganti come la sua lingua.

Un solo, singolo passo da una parte o dall’altra, e l’ordine del loro universo sarebbe stato corrotto inesorabilmente - per l’ennesima volta poi – .

C’era vento nella foresta, portava gli ululati del branco come le foglie in autunno, e spingeva il sapore inebriante ancora più a fondo verso di lui. I vampiri non sono fatti per resistere alle tentazioni, nascono da queste e con queste devono convivere, e Edward Cullen non era nessuno per tirarsi fuori da ciò.

Basta una falcata, ampia e decisa, per spezzare il soffio di brezza gelida che li separava, per azzerare in un respiro i chilometri tra le loro labbra di ghiaccio e di fuoco e mandare i collisione tutti i pianeti con il sole, che esplode senza un grido di dolore.

Edward era solo sull’orlo della scogliera, sentiva di cadere senza speranza di appiglio, e Jacob Black era pronto a annegare con lui.


  
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Akarai92