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Autore: CarolPenny    08/02/2009    5 recensioni
"Tutta colpa di quelle montagne"
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '¿Love hurts'
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Al destino non si comanda


                                                                         COME JACK PER ENNIS...



In mano aveva una faccina dorata , che luccicava. Il teatro era pieno, le luci accese e accecanti. Le persone, (amici, colleghi, registi e chiunque lavorasse per il cinema), mostravano una certa eccitazione ed emozione, attraverso sorrisi, risa, sorpiri profondi...Un ragazzo biondo, seduto giusto davanti a lui si girò all'indietro. Heath osservò prima il premio, poi Jake.
"Io e te facciamo i conti dopo, Jack Fucking Twist!" e gli fece l'occhiolino.
Il moro rise "Non vedo l'ora!" rispose prima che Michelle potesse sentire la loro conversazione.
Quel ricordo, benchè allegro, non riuscì a fargli tornare il sorriso. Il momento in cui era stato fatto il suo nome come miglior attore non protagonista era di sicuro stato uno dei migliori della sua vita! E l'aveva vinto grazie a Brokeback Mountain...
Brokeback Mountain...
Due parole...quelle due parole servirono a farlo tremare...
Capì che era il momento di fare chiarezza su ciò che gli stava accadendo. Era tutta la notte che non riusciva a dormire.
Aveva conosciuto Heath un pomeriggio. Ang Lee aveva fatto le presentazioni e aveva detto loro
"Pronti ad innamorarvi l'uno dell'altro?"
Il biondo aveva abbassato lo sguardo, forse imbarazzato, e aveva riso. Lui aveva esibito il suo sorriso perfetto e poi aveva porso la mano al ragazzo
"Molto piacere!" 
Si erano conosciuti, avevano passato del tempo insieme, erano diventati amici...
Ma l'esperienza di Brokeback Mountain, (come Jake aveva sempre amesso), aveva cambiato loro la vita...
Giorno dopo giorno si erano adocchiati, sorrisi e punzecchiati sempre di più.
Per non farsi dominare dall'imbarazzo, spesso, ridevano o si davano scherzosi ed affettuosi calci. E le scene che giravano non potevano fare altro che metterli sempre in situazioni che si potevano fraintendere...
Anche se all'inizio non riusciva ad ammetterlo a se stesso, Jake si era accorto di sentirsi attratto da Heath.
Come Jack per Ennis. Ma lui aveva sempre odiato fare quel paragone.
Durante la scena di "sesso", che Ang gli aveva fatto ripetere decine di volte, era così nervoso da non voler parlare neanche con il ragazzo. Gli prese la mano, gliela strinse forte e se la portò sulla pancia. Se fu un suo gesto o dell'altro, questo non lo capì mai, ma le mani scivolarono più in basso.
"Che cazzo fai? Dove metti quella mano Heath?"
"Dove la metti tu, Jake!"
"STOP" urlò Ang Lee.
Le luci si accesero, Heath si alzò e lo stesso fece anche lui.
"Cosa è successo? Dove avete messo quelle mani?" chiese loro il regista per niente arrabbiato.
Tutti i membri della truope risero.
Heath imbarazzato alzò le braccia "Sulla pancia di Jake, dove altrimenti?" rispose.
"Non vi fate strane idee voi!" finì il moro "Sono solo scivolate..."
Ma Ang non lo fece continuare
"Stendetevi, forza!"
Tutti risero di nuovo e il nervosismo di entrambi i ragazzi aumentò.
Jake non seppe spiegarsi come riuscì a resistere così a lungo. Sentire il sesso di Heath sfiorargli il fondoschiena lo eccitava...e stava li, ad ansimare con lui senza che stessero facendo niente e, senza poter fare niente...
Dopo aver finalmente visto la scena finita, ancora un pò scossi, si separarono senza neanche salutarsi. Jake se ne pentì appena entrato nella ruolotte. Si pentì di non aver dato un ultimo sguardo al bel viso dell'amico. Si sfogò quella notte.
Non riusciva a capire come doveva comportarsi...Si era creata una grande complicità tra loro, ma allo stesso tempo (entrambi) non riuscivano a stare troppo vicini, se non per girare il film.
"Jake..." aveva fatto Heath un pomeriggio, verso il tramonto. La troupe stava smontando e portando via diverse attrezzature.
"Perdona la mia timidezza, ma non ho mai detto una cosa del genere a nessuno!" e si grattò la testa.
"O cazzo! E ora cosa vorrà dirmi!" pensò tra se Jake, alquanto allarmato, si trattasse o no di quello che stava pensando: una dichiarazione. No, era praticamente assurdo!
"Dopo aver girato tutte queste scene" conitnuò Heath "Direi che ci siamo conosciuti quasi in tutto e per tutto!" e si interruppe.
Ci fu un attimo di silenzio. Gli occhi del biondo alla luce del sole rosso erano diventati quasi dorati e Jake non potè non notarlo, perchè erano bellissimi...
"Insomma..." fece di nuovo l'australiano "Volevo dirti che sei un bravo ragazzo e un buon amico..." sospirò.
"Grazie" rispose subito Jake
"Grazie a te! Perchè mi sento in buona compagnia..." finì Ledger e avvicinandosi a lui, per un attimo esitante, lo abbracciò.
Il moro sentì la stessa sensazione di quando si ha freddo e qualcuno ci avvolge una coperta addosso. Con la mano sinistra diede due pacche dietro la schiena di Heath
"Figurati" disse "Anche io sono in buona compagnia quando ci sei tu..." e si staccò.
Non avrebbe voluto farlo, ma si accorse di avere gli occhi di tutti puntati addosso.
"Che c'è?" esclamò rivolto a loro "Adesso tra amici non ci si può neanche abbracciare?!" e fece l'occhiolino al biondo, che rise.
"Non  preoccuparti Jake...nessuno potrà pensare più cose strane...visto che io e Michelle ci siamo fidanzati!"
Il sorriso del moro si spense. Sentì una strana sensazione. Una pesantezza allo stomaco. Per non sembrare scortese, comunque, sorrise di nuovo "E' una speldida notizia!" gli disse.
"Ora scusami però...devo...devo fare un servizio..." e si allontantò in fretta.
E mentre correva, vide proprio la ragazza a circa qualche metro di distanza da lui. Fece finta di non essersi accorto di lei e si chiuse nella roulotte. Si stese sul letto con tutte le scarpe.
"Cosa cazzo stai facendo Jake?" si disse prendendo il cuscino e scaraventandolo a terra. "Si sono fidanzati...dovresti essere contento per loro..."
Non ci riusciva...
Forse si era lasciato prendere troppo dalla storia di Brokeback Mountain. Si, doveva essere così...

Una bella amicizia. Era questo che si vedeva da fuori.
Jake Gyllenhaal e Heath Ledger erano migliori amici. Anche se non erano di certo mancate le critiche e le fantasie da parte dei giornalisti e dei fan.
Quanto avevano ragione! E non lo sapevano...
Jake aveva saputo recitare. Aveva fatto finta di niente, era stato contentissimo del fidanzamento dell'amico e si era divertito molto a girare quel film. Solo quando tutti erano distratti, osservava Heath di nascosto, desiderando con tutto il cuore di poterlo avere con se.
Si, lo desiderava...
Come Jack desiderava Ennis.
Il biondo ricambiava quasi sempre i suoi sguardi, e spesso, facendogli l'occhiolino, gli sussurrava di smetterla altrimenti qualcuno avrebbe potuto sospettare per davvero.
Jake la smetteva solo ed esclusiavemente perchè da un momento all'altro gli sarebbe potuto saltare addosso.
Ma questa storia non sarebbe durata a lungo in questo modo. Si doveva fare chiarezza.
Una sera, Heath, bussò alla porta della sua roulotte.
"Jake...sono qui...apri!"
Il moro ebbe un attimo di esitazione ma poi dopo altri due pugni sulla porta da parte dell'altro, si alzò e lo aprì.
"Finalmente...pensavo ti fossi addormentato..."
Heath salì in fretta e lo superò. Jake chiuse la porta e ritornò esattamente dov'era poco prima.
"Volevi parlarmi" fece subito il biondo una volta che l'altro si fu seduto. "Beh...eccomi qui!" e allargò le braccia.
Jake fece un sospiro profondo. Alzò un attimo lo agurdo ma poi subito lo riabbassò.
"Tu non hai niente da dirmi?" chiese ad Heath.
L'altro si grattò la testa
"In che senso scusa? Prima a cena, tu hai detto di volermi parlare di una cosa importante..."
Jake annuì.
"E' successo qualcosa? Ti vedo preoccupato..." Heath fece per avvicinarsi, ma l'altro si mosse nel lato opposto, schivandolo.
"Si può sapere cosa cazzo c'hai?" Heath incominciò a perdere la pasienza. Si grattò freneticamente un braccio.
Il moro si fece coraggio, e lo guardò.
"Si...è che...forse non vedo Kirsten da molto e sento mancanza di affetto...o forse perchè mi sono lasciato trascinare troppo da questa storia e dal mio personaggio...però quando ti vedo insieme a Michelle...io mi sento un pò geloso..." poi si corresse da solo "Anzi...direi molto..."
Heath lo guardò con aria confusa e Jake continuò.
"Sapere che lei sia riuscita a conquistarti...che possa averti con se...m...mii fa impazzire!!!" la sua voce tremava. Con nervosismo spostò uno sgabello vicino al letto, facendolo quasi cadere.
Il biondo ora lo stava guardando con sorpresa sopratutto dopo avergli visto una lacrima scendergli sul viso.
"Sono innamorato di te cazzo!" finì Gyllenhaal.
Heath si passò una mano tra i capelli e sbuffò. Poi subito si diresse verso l'uscita.
Jake lo guardò e pensò che quello che aveva appena detto avrebbe rovinato per sempre il loro rapporto d'amicizia.
Ma Heath non aprì la porta...la chiuse a chiave. Con foga, poi raggiunse il moro.<--
"Jake Fucking Gyllenhaal" sussurrò e poi lo baciò.
I battiti del cuore di Jake aumentarono immediatamente. Non solo perchè era rimasto sopreso del gesto, ma anche perchè lo aveva desiderato tanto! Un qualcosa che solo fino a qualche istante prima aveva ritenuto impossibile! Le lacrime ora, scendevano da sole sul viso, tanto che lò sentì completamente bagnato. Fu Heath ad asciugarglielo con le maniche della sua felpa, una volta staccate le labbra dalle sue
"Credevo di essere stato l'unico a cadere in questo tranello..." e lo abbracciò.
L'altro lo strinse forte e rispose "Ma ora stai con Micelle...è...è troppo tardi per..."
"No..." lo interruppe il biondo e sorrise "Non è mai troppo tardi per amare..." e lo baciò di nuovo.
Jake non ribattè. Aveva così desiderato quel momento, da non dare minimamente ascolto alla ragione. Non era più il cervello a guidarlo, ma il cuore....
Heath lo aveva portato pian piano vicino al letto e insieme si erano stesi. Le loro labbra non riusciavo a staccarsi se non per qualche seondo. Il biondo gli tolse la maglietta e incominciò a baciarlo, dal collo, fino all'ombelico. Jake non seppe resistere più a lungo. Lo svestì quasi con violenza e si affrettò a farlo anche lui...
Era stato come la primissima volta che lo aveva fatto. O forse, anche più bello. Perchè lo aveva desiderato con tutto se stesso, perchè lo aveva fatto di nascosto, e con un uomo....Heath...

Aveva acceso una sigaretta, e insieme l'avevano finita in meno di 5 minuti, guardandosi e senza dire una parola.
"Che ore sono?" aveva fatto Heath ad un certo punto.
"Ti prego, non andare via...resta..." aveva risposto Jake sussurrando.
"E' quello che avevo pensato..." finì il biondo e lo abbracciò forte, poggiando la testa sul suo petto.
Il moro spense la lampada sul comodino affianco al letto e strinse Heath tra le sue braccia.
"E ora che facciamo?"
"Beh, non c'è molto da fare..." rispose il biondo, meccanicamente.
Entrambi scoppiarono a ridere, poi Jake gli diede un bacio sul capo.
Rimasero in silenzio. Un silenzio che fece capire loro che sarebbe dovuta andare così. Che la loro storia sarebbe stata come quella di Jack ed Ennis.

Quando era nata Matilda Rose Ledger, Jake aveva abbandonato ogni cosa e si sera precipitato a New York. Michelle era profondamente addormentata, mentre lui, Heath, non riusciva a togliere lo sguardo dalla creaturina che aveva in braccio. Un sorriso solare, che mostrava tanta felicità!
"E' la mia bimba..." continuava a ripetere.
Jake l' aveva prenderla in braccio anche se per poco ed aveva provato un'incredibile sensazione di tenerezza...Non vedeva l'ora che fosse nato anche il figlio di sua sorella Maggie...

Poi, un'infermiera disse ad Heath di dover prendere Matilda e lui, un pò contrariato, dovette affidarla a lei.
"Pensavo di aspettare che Michelle si svegli, per salutarla, prima di andare via..."
Dopo un minuto di silenzio Heath guardò il moro.
 "Non prendermi in giro Jake...tanto lo so che non sei venuto qui solo per Matilda..." e tirò fuori dalla tasca un paio di chiavi.
"Beh invece credici, sono venuto qui per tua figlia..." rispose il moro, tranquillo.
"Mia figlia, si..." mormorò il biondo con lo sguardo fisso nel vuoto.
"Prendi..." poi fece porgendo a Gyllenhaal un mazzo di chiavi. "Sono le chiavi di casa. Stasera con Michelle resterà suo fratello, che dovrebbe arivare a New York tra un paio d'ore..."
"Heath, in questo momento non sono io la cosa più importante..." gli sussurrò Jake.
"Apettami li..." rispose l'altro come se il moro non avesse proprio parlato e mettendogli le chiavi in mano. "Ho bisogno di festeggiare..." e si diresse verso la stanza di Michelle.
"Anche io voglio festeggiare..." Jake si sentì improvvisamente molto imbarazzato "Ma è la cosa giusta?"
Heath si girò a guardarlo per un attimo, ma non rispose.

Ansimavano, entrambi. Heath si staccò delicatamente dal corpo dell'altro. Jake allora gli voltò le spalle, si coprì con le lenzuola e fece un ultimo e profondo sorpiro.
"Heath..." la voce del moro era debole  "Cos'è che vuoi veramente?"
Il biondo si sistemò meglio anche lui tra le lenzuola, ma non rispose.
Jake ormai ci aveva fatto l'abitudine. Aveva capito che Heath era fatto così.
Quando non sapeva cosa rispondere, non rispondeva. Quando non voleva, non lo faceva...
Ed invece, l'australiano, spense la sigaretta e gli diede una bacio su una spalla.
"Io voglio stare con te Jake..." gli sussurrò "Ma in questo momento, o almeno fino a quando Matilda non sarà diventata abbastanza grande, vorrei prendermi cura di lei e di Michelle..."
Al moro venne una fitta allo stomaco, come se Heath gli avesse detto di volerlo lasciare. Si girò verso di lui, si avvinghiò al suo petto e lo strinse forte.
Il biondo avvertì il disagio dell'altro e lo abbracciò anche lui.
"Jake...io non voglio lasciarti..." disse come se gli avesse letto nella mente, sempre sussurrando, e gli baciò il capo "Non ne avrei la forza..."

E Heath glielo aveva dimostrato. Durante la stagione delle premiazioni, (e successivamente), aveva sempre trovato, anche se si trattava di un solo minuto, un momento in cui potevavo stare insieme, senza gli sguardi indiscreti di nessuno addosso...Ma le cose non erano andate come lui avrebbe voluto...
L'ultima volta che si erano visti, prima del 22 Gennaio era stato dopo il suo ventisettesimo compleanno.
Jake aveva festeggiato insieme alla famiglia e a Reese, la sua compagna, che ovviamente, non era assolutamente a conoscenza del fatto che lui avesse un rapporto sentimentale con Heath Ledger.
Migliori amici: è quello che credevano tutti.
Jake, all'insaputa di tutti (tranne della sua guardia del corpo) era partito per l'Australia, il 20 Dicembre. Era il 2007.
Il suo aereo, il numero 2008,arrivò li alle 01:22 di notte.
Era eccitato: non vedeva Heath da molti mesi. Le riprese del film "Batman The Dark Knight, erano state molto impegnative ed Heath non era riuscito a liberarsi. D'altro canto, anche Jake era stato molto impegnato.
Il moro attraverò l'aereoporto in fretta, cercando e spreando di non essere visto da nessuno. Per fortuna (e lui aveva scelto di arrivare di notte proprio per questo), non c'era quasi nessuno lì.
Arrivò davanti ad una scalinata e si apprestò a scenderla quando intravide proprio alla fine di essa una figura che conosceva.
"Jack Fucking Twist!"
Nessun'altro a parte Heath avrebbe potuto chiamarlo in quel modo. Quasi inciampò nei gradini e poi si abbandonò tra le braccia del biondo. Aveva un forte odore di mare, che gli entrò subito nei polmoni.
"Ciao..."
Heath se lo trascinò fuori.
"Hai portato una moto?" Jake fu un pò sorpreso nel vedere Heath prendere le chiavi per togliere il lucchetto alla catena di una grande motocicletta.
Il biondo gli diede una pacca sulla spalla e poi gli porse una bustina di plastica.
"Buon compleanno Jake!"
Il moro la osservò.
"Sinceramente a me non è che piaccia tanto, ma so che è tuo stile..." fece Heath grattandosi il capo (come faceva di solito quando era nervoso).
Nella bustina c'era un anello.
"Grazie..." rispose debolmente Gyllenhaal facendosi rosso. Non si aspettava un regalo da lui.
"Ora è meglio sbrigarci prima che ci veda qualcuno (se non siamo già stati beccati!)"
Ma in giro, proprio come nell'aereoporto, non c'era anima viva...
Jake annuì, sorridendogli, ancora un pò imbarazzato e poi salì sulla moto. Heath fece lo stesso e con una brusca partenza, si avviarono verso casa Ledger.
"Perchè mi hai regalato questo anello Heath?"
"Non posso fare un regalo al mio ragazzo nemmeno quando è il suo compleanno?"
Erano davanti la porta.
"Il tuo ragazzo?" gli sussurò Jake "Credevo di essere il tuo amante..." e rise.
Heath aprì la porta, accese una luce e se lo trascinò dentro. Non gli lasciò neanche il tempo di sfilarsi lo zainetto che aveva con se, che lo baciò.
"Lo sai che quando fai queste battute non resisto..." e risero entrambi.
"Facciamo piano..." disse di nuovo il biondo abbassando la voce. "Qui c'è gente che dorme..." e gli fece l'occhiolino.
"A proposito...dov'è che devo sistemarmi io?" gli chiese Jake. "Qui? Sul divano?" gli aveva visto sopra un cuscino e delle lenzuola.
"No, ipoteticamente dovrei dormirci io..."
"Ipoteticamente?"
Ma Jake aveva capito già tutto e non c'era bisogno di avere altre spiegazioni...
Heath lo prese per mano e lo portò in camera sua. Il moro si sentì bene come non gli era mai capitato di essere. Gli piaceva stare mano nella mano con Heath...Non lo erano mai stati, se non una sola volta, su a Brokeback Mountain...
Il biondo lo lasciò entrare e poi chiuse la porta a chiave. La stanza era in ordine: un letto (abbastanza grande), una piccola libreria, una scrivania e una piccola poltrona.
"Chi altro c'è, a parte noi in casa?"
"Direi più o meno tutti...per fortuna, per queste vacanze natalizie hanno deciso di unirsi tutti come la famiglia di una volta..." ma nelle parole di Ledger c'era un pò di maliconia.
" Beh, è una bella cosa..." Jake si tolse di dosso lo zainetto e lo poggiò a terra.
Heath gli sorrise e poi lo strinse forte.
"Mi sei mancato tanto tesoro mio..."
Il moro sentì il cuore battergli forte come se da un momento all'altro fosse scoppiato. Finalmente si baciarono. Ed entrambi, non avrebbero voluto staccarsi mai più.

"Heath...fa piano, altrimenti potrebbero sentirci..."
"L'unico che ci rimetterebbe sei tu Jake..." gli sussurrò il biondo e non diede sengno di voler rallentare...

La notte era passata in fretta, ed il sole caldo era comparsi in tutto il suo splendore sull'Australia...
"Come sono andate le riprese di Batman?"
Heath fumava la sua solita sigaretta.
"Molto bene direi...mi sono divertito. E tua sorella è molto simpatica!"
Jake gli accarezzò i capelli, mentre l'altro spense la sigaretta.
"Ha il tuo stesso meraviglioso sguardo..." disse Heath riferendosi ancora a Maggie Gyellenhaal.
Il moro sorrise e lo baciò. Era vero. Lui e sua sorella avevano gli stessi occhi. Ma non riusciva a trovare nessuno che invece avesse lo stesso sguardo di Heath...
Tranne, Matilda...
"Come sta Matilda? Passerai qualche giorno con lei?"
Il biondo divenne improvvisamente serio e Jake avvertì subito che qualcosa non andava.
"No..." rispose Heath con un filo di voce "Michelle ha deciso di no..." e sospirò gravemente.
"Non avete ancora chiarito?"
"Non vuole darmi ascolto..."
"Ci ha scoperti?"
Il biondo si grattò il naso, ma non rispose. Jake si mise seduto.
"E' così? E per questo che non ha voluto che tu vedessi Matilda?"
Ancora silenzio.
"Heath...io non voglio che tu faccia tutto questo per me...che rinunci alla persona che ami di più al mondo, perchèso che è tua figlia. Non voglio che per colpa mia tu ri rinuncia..."
"Ma non dire cazzate Jake!" quasi lo aggredì l'altro "Quando ho deciso di stare con te ho pensato anche alle eventuali conseguenze...brutte e belle... e se sono nella merda, è solo colpa mia!"
Heath si alzò dal letto, con le lacrime agli occhi. Jake si alzò subito anche lui e lo abbraciò forte, impedendogli in ogni modo di staccarsi. Quella situazione gli sembrò familiare. Era come se fossero tornati li sulle montagne e fossero di nuovo Jack ed Ennis...
"Heath, io sono qui...non ti lascio andare...sono pronto a rinunciare a qualsiasi cosa per farti stare bene!"
Anche l'altro lo strinse.
"Tu hai già fatto troppi sacrifici per me, Jake...e meriti qualcosa di importante.." si asciugò le lacrime. "So cosa devo fare! Devo parlare chiaramente con Michelle...devo dirgli che niente o nessuno potrà mai impedirmi di vedere mia figlia...e gli dirò di noi...lo dirò a tutti!"
Jake sgranò gli occhi, incredulo: non credeva sarebbe mai arrivato quel momento.
"Vuoi dichiarare a tutti che stiamo insieme? Ma, Heath...questo significherà..."
"Non mi importa Jake...non ho più paura dello scandalo!"

Heath era stato a Londra nelle settimane successive, ed era tornato in America, nel suo appartamento di New York verso la metà di Gennaio. Aveva chiamato Jake e gli aveva detto di avere un assoluto bisogno di lui. L'altro gli aveva promesso di liberarsi il prima possibile, perchè era impegnatissimo con le riprese del film "Brothers". Ma il 22,sul set, qualcuno lo chiamò in disparte.
"Jake...hanno appena chiamato da New York...è successa una cosa terribile...era nel suo appartamento..."
"Cosa stai dicendo??? COSA CAZZO..." ma non riuscì a continuare.
"Heath è morto..."
Jake incominciò a tremare, ad avere il respiro affannoso. Improvvisamente vide tutto sfocato e per un attimo barcollò su se stesso.
Di quel giorno non ricordava più nulla, solo di essere corso fuori a cercare un posto, dove nessuno lo avrebbe disturbato, dove avrebbe potuto pingere...

Ad un anno di distanza dal 22 Gennaio 2008, Jake sentì di nuovo dentro di se quel vuoto, che non lo aveva mai abbandonato del tutto...
Anche il 22 Gennaio 2009 non era stato bene, anche se il giorno precedente (sotto suggerimento di Reese) era andato al centro medico, per qualche innoquo controllo.
Nello specchio osservò i suoi occhi rossi: aveva pianto tutta la notte, senza interruzione, e Heath non era li, ad asciugarli le lacrime, come aveva sempre fatto...
Sarebbero dovuto andare insieme a parlare con Michelle e avrebbero dichiarato a tutti di stare insieme...Più ci pensava, più stava male...
Non aveva mantenuto la sua promessa...Non era stato con Heath quando lui ne aveva bisogno, ed ora, stava soffrendo come non mai...
Forse se lo meritava...Heath invece, avrebbe detto di no...
Jake era andato avanti, quasi come se non fosse successo nulla. E si sentiva in colpa per questo...
Ma durante la notte ci aveva pensato. Nel pianto, nella disperazione era riuscito a ragionare. Aveva capito cosa fare.
Heath aveva amato sua figlia sopra ogni altra cosa, e non si meritava di essere dimenticato così...
Nessuno avrebbe saputo di Jake Gyllenhaal e Heath Ledger, tranne lei.
Il moro decise che, una volta diventata grande, le avrebbe raccontato tutto. Che avesse mantenuto o no il segreto, non sarebbe stato importante...
Jake e Heath erano stati come fratelli. Migliori amici e allo stesso tempo amanti. Forse, anche se Heath non fosse morto, sarebbe arrivato il momento di scegliere se essere l'una o l'altra cosa?
No...


"Jake...sai di cosa ho voglia?"
"No...di cosa Heath?..."
"Di andare in montagna..."
"Montagna? E perchè?..."
"Non lo so...è che in montagna c'è TRANQUILLITA'. Silenzio, solitudine e nessuno che ti giudichi...e ho tutto il tempo che voglio per guardarti..."
Jake rise e lo strinse forte a se "Non sarà anche perchè è grazie a certe montagne che ci siamo innamorati?"
Anche Heath rise...
"Molto probabile..." e chiuse gli occhi.
"Tutta colpa di quelle montagne..."



   
 
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