"You are my wonderwall"

Era la mia canzone preferita, mi colpiva profondamente il suo significato. La stavo ascoltando mentre camminavo verso scuola, con i capelli davanti agli occhi, il naso arrossato per il freddo e lo zaino sulle spalle. Sono arrivata appena in tempo stamattina, la prof. non aveva ancora fatto l'appello. Così sono entrata e mi sono seduta nel solito banco vuoto vicino all'armadietto dove nessuno si siede mai, poi ho posato lo zaino sopra la sedia accanto alla mia. La professoressa chiede se siamo tutti e se può iniziare l'appello, gli risponde Holly, la secchiona della classe, è stata per due anni di seguito vicepresidente del consiglio studentesco, ma quest'anno non l'ha votata quasi nessuno, comunque è la rappresentante della classe e si sente in dovere di fare la leccac***. La professoressa comincia a fare l'appello, mi chiama -Margot Doolittle- -Presente- rispondo io. Finchè non arriva alla fine e chiama un nome del tutto nuovo, una persona che non faceva parte della nostra classe, almeno non ancora... so di non essere esattamente "una ragazza amichevole e che conosce tutti", non sono come Kelly Shurter della classe accanto, che conosce ogni singola persona di questo college, no, non esattamente così. Però ero abbastanza certa che quel nome, la professoressa, non l'avesse mai chiamato all'appello.

-Ah, già. Ragazzi Nathan Young è un vostro nuovo compagno, viene dall' Irlanda , dovrebbe arrivare a minuti, la preside gli sta facendo fare il giro della scuola.

Infatti avevo indovinato; La docente ora stava aprendo il registro evidentemente per segnare i nomi degli assenti, quando bussano alla porta. -Si avanti- risponde la prof.

Appare un volto angelico, con due occhi verdi e delle labbra rosso ciliegia. -Salve mi hanno detto che starò in questa classe-

Si presenta alla classe poi la professoressa lo invita a sedersi e lui comincia a osservare l'aula, finchè i suoi occhi non cadono sul mio banco. Perchè? Nessuno vuole mai sedersi qui, eppure lui è così diverso.. Sposto il mio zaino e lo poso in terra, così che lui possa sedersi accanto a me. Mi saluta con un gesto della mano e dice di chiamrsi Kyle. -Sì, l'avevi già detto- gli rispondo con aria molto riservata e mi volto dall'altra parte. -Simpatica- lo guardo malissimo e continua -Che ti ho fatto?- io gli rispondo -Ti sei seduto qui, nessuno si siede mai accanto a me, ecco tutto- mi sorride, noto che ha le fossette, è veramente carino. Poi mi risponde -Beh,vorrà dire che lo farò ogni giorno-

Suona la ricreazione e io mi dirgo in cortile verso il muretto. Accendo l'Ipod e ascolto la solita musica, prendo una sigaretta e fumo. In quel momento arriva Nathan e si siede vicino a me. Sono la prima a rivolgergli la parola.

-Oh, quindi hai deciso di puntare verso la morte

-cosa?- mi risponde stupito.

-la gente dice che porto solo guai, e che sono una persona da evitare-.

un attimo di silenzio, poi risponde

-Io penso invece, che tu sia una persona interessante-

non capisco, -interessante, tipo come?-

-tipo che sei una che sembra aver capito tutto della vita, non c'è nessuna ragazza come te, sei unica nel tuo genere.-

non riuscivo a capire cosa fosse quello, un complimento? o una frase detta così per farmi sentire meglio?.

poi continua -Comunque ancora non mi hai detto come ti chiami.-

gli rispondo con freddezza -Margot-

mi guarda -carino-

-mh-

è incerto su come rispondere -non ti piace parlare molto eh?-

-non proprio.-

Finisco la sigaretta, la butto in terra e la spengo con la suola dello stivale , poi suona la campanella e rientriamo in classe insieme. Era una giornata diversa quella, c'era qualcosa di diverso nell'aria.... che sia il profumo di Nathan?

EII PERSONCINE, COME STATE? VI PIACE COME INIZIO? VI ASSICURO CHE LA SVILUPPERO' MEGLIO, QUESTA E' SOLO UNA SORTA DI INTRODUZIONE :)