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Autore: __cory__    13/09/2015    3 recensioni
La raccolta è incentrata sulla nascita e lo sviluppo dell'amicizia tra Peeta e Delly.
Dal primo capitolo: "La bambina si avvicinò di più e osservò con curiosità i cartoni che si trovavano vicino a lui. Sfiorò con delicatezza il petalo di un fiore, poi guardò le altre immagini.
Peeta si innervosì un po': nessuno aveva mai prestato così tanta attenzione ai suoi dipinti.
« Sei proprio bravo, sai? Sono i disegni più belli che abbia mai visto. » commentò lei, sorridendogli."
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Delly, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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KEEP YOUR MIND WIDE OPEN


 
1. Di fragole, errori e primi incontri
 
La prima volta che vide Delly Cartwright aveva quattro anni e sedeva in un angolo della panetteria, da solo, cercando di fare il meno rumore possibile, proprio come sua madre gli aveva raccomandato qualche ora prima.
Il padre gli aveva dato dei coloranti scaduti e delle vecchie scatole di cartone per poter passare il tempo senza annoiarsi, così iniziò a osservarsi intorno pensando a quali soggetti avrebbe potuto illustrare.
Dipingere era la cosa che gli piaceva di più in assoluto, ma soltanto poche volte aveva il permesso di farlo, così quando poteva utilizzare i coloranti non voleva perdere tempo e sprecare il poco materiale a sua disposizione per riprodurre un qualcosa che non gli interessava o che ancora non riusciva a rappresentare nel migliore dei modi.
Ma inesperto e piccolo com'era, erano poche le cose che riusciva a raffigurare senza commettere errori: non era ancora capace di ritrarre i volti delle persone, ad esempio, anche se gli sarebbe piaciuto riuscire ad imprimere su carta il modo in cui la fronte di suo padre si aggrottava quando era contrariato e pensieroso, o le fossette che comparivano sul volto di suo fratello Julian quando sorrideva; aveva più volte provato a realizzare i loro profili su alcune pietre con dei pezzetti di legno bruciati, ma i risultati erano stati poco soddisfacenti.
Così anche quella volta finì per abbozzare le uniche cose che riusciva a disegnare senza sbagliare e di cui era molto orgoglioso: le torte glassate.
Dopo aver completato i vari schizzi, iniziò a decorare la prima torta con dei piccoli fiorellini colorati sul bordo, ricoprì la seconda con dello sciroppo di more e l'ultima - quella che stava dipingendo in quel preciso momento - con uno strato di crema e delle piccole frag...

« Sono proprio buone, » disse una voce sconosciuta. « Le hai mai mangiate? »

La voce cristallina che lo aveva disturbato apparteneva ad una bimba un po' paffuta dai corti capelli biondi e dai grandi occhi azzurri, proprio come i suoi.
A causa dello spavento un po' di colore schizzò sul foglio, rovinando il disegno: al posto della fragola che stava delineando, si era formata una macchia nera davvero brutta.
Si intristì subito, fissando l'errore che non avrebbe dovuto compiere: non dopo tutte le volte che aveva provato a disegnarle a scuola o sulle pietre nel retro della panetteria!
Ma era impreciso e si distraeva troppo, non sarebbe mai diventato un pittore, aveva ragione sua mamma: doveva imparare ad impastare, invece di perdere tempo inutilmente.

« Le fragole, intendo. » proseguì lei.

Alzò gli occhi dalla torta ormai rovinata e guardò la bambina davanti a sé. Aveva un'aria allegra e simpatica e un vestitino azzurro che sembrava essere stato comprato da poco tempo. Doveva sicuramente essere la figlia di qualche commerciante: i bambini del Giacimento erano quasi sempre sporchi e vestiti male.

« Soltanto una volta » rispose lui.

L'anno precedente, nel giorno della Mietitura, il negozio aveva guadagnato più del solito, così suo padre era riuscito a comprare un piccolo cesto di fragole da un uomo del Giacimento.
« L'uomo che ha sposato la ragazza di cui sono sempre stato innamorato », gli aveva sussurrato facendogli l'occhiolino.
Da quel giorno, però, non avevano più potuto comprarne delle altre, ma il sapore di quei piccoli frutti era rimasto indelebile nella sua mente.

La bambina si avvicinò di più e osservò con curiosità i cartoni che si trovavano vicino a lui. Sfiorò con delicatezza il petalo di un fiore, poi guardò le altre immagini.
Peeta si innervosì un po': nessuno aveva mai prestato così tanta attenzione ai suoi dipinti.

« Sei proprio bravo, sai? Sono i disegni più belli che abbia mai visto. » commentò lei, sorridendogli.

Ma prima che potesse ringraziarla, o chiederle il suo nome, la bambina sparì dalla sua vista.
Il bambino arrossì, strofinandosi le mani sui pantaloni, e sorrise, dimenticandosi di tutti i suoi timori e dell'errore commesso in precedenza; perché le parole di quella bambina erano riuscite a scaldargli il cuore e a renderlo felice come mai prima d'ora: continuava a ripetersele ogni volta che pensava di smettere di disegnare, ogni volta che la sfiducia si impossessava del suo cuore.
Ci pensava spesso, perché per lui erano state il miglior regalo del mondo: meglio delle fragole, meglio della neve il giorno di Natale e meglio di tutte le torte glassate del mondo.
Perché forse c'era ancora speranza. Forse, con un po' di pratica, poteva imparare a dipingere per davvero.



***


NdA: Il primo capitolo di questa raccolta partecipa ai seguenti contests: 'Head Canon Contest - fin dove si spinge l'Immaginazione' indetto da Maiko_chan sul forum di Efp, 'Meno di Mezza Stagione!' indetto da PrettySweetLolita e a 'Dimmi cosa ti piace e ti dirò chi sei' indetto da ame tsuki.
 
NdA2: La frase "Sei proprio bravo, sai? Sono i disegni più belli che abbia mai visto." è una citazione più o meno fedele de "Un ponte per Terabithia". E' proprio guardando questo film, e soprattutto la scena in cui compare la frase sopra citata, che ho avuto l'idea di scrivere questa one shot (che farà parte di una raccolta intitolata "Keep your mind wide open" - titolo della colonna sonora del film - incentrata sempre sull'amicizia tra Peeta e Delly e sull'importanza della pittura e dell'immaginazione).

In alcuni punti Peeta potrebbe sembrare un po' più grande dei suoi quattro anni, ma ho pensato che in un contesto come quello del Distretto 12 sia abbastanza normale "maturare" un po' prima (basti pensare alle poche descrizioni sull'infanzia di Katniss che abbiamo potuto leggere.
  
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