Storie originali > Giallo
Segui la storia  |      
Autore: xstarryskyx    13/09/2015    0 recensioni
Un elenco.
10 nomi.
10 cause.
Solo Connie sa cosa succederà e chi sarà il prossimo.
Genere: Drammatico, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Connie volteggiava tra i piccoli fili d'erba di quel pratone come aveva sempre fatto da piccola. Era ricoperto di margherite, le sue preferite. Le piaceva la primavera, era l'unica stagione in cui si sentiva più libera da ciò  che succedeva attorno a lei. Guardava le rondini passarle sopra la testa tra le bianche nuvole che macchiavano il cielo e chiudeva gli occhi immaginando di essere una di loro. I lunghi capelli svolazzavano con il lieve vento che animava la giornata e tutto pareva così felice che Connie finalmente aveva l'anima in pace.
Ormai aveva deciso ciò che avrebbe fatto di li a poco.
Si stava solamente preparando al dopo, quando le persone non l' avrebbero più guardata con i soliti sguardi assenti. No, perché lei sapeva ci sarebbe riuscita, avrebbe trionfato su quella gente ignara e cosí avrebbe continuato a sentirsi come in primavera.

D'un tratto sospirò stanca d'aver saltellato e corso per ore, camminò di nuovo verso la sua postazione e si distese sulla coperta a quadri che si era portata dietro. Appoggiò una mano fuori da essa e accarezzò uno dei tanti fiori bianchi che le facevano compagnia.

"Coco vieni a casa!" urlò qualche minuto più tardi il fratello.

Nate l'aveva sempre chiamata così, era una cosa dolce pensava lei.
Si girò a pancia in giù e rivolse il suo sguardo verso la finestra dove lui la stava chiamando.

"Arrivo" rispose.

Si alzò piegando la coperta a terra per poi fare quei pochi passi che la separavano dalla casa.

"Non capisco perché passi tutti i pomeriggi qua fuori quando potresti uscire con qualcuno, qualche amica, non so e andare a fare dei giri" parlò Nate quando chiuse la porta.

Lei non disse niente e andò in camera sua ma prima di entrare suo fratello le ricordò "Mamma e papà torneranno tra poco"
Annuí chiudendosi dentro.

Doveva pensare.
Non poteva farsi scoprire. I fogli erano ancora là, nel fondo del cassetto, sotto i libri di scuola. Nessuno avrebbe mai guardato in quel posto. L'elenco era chiaro, tutti i nomi erano stati scritti insieme a ciò che gli sarebbe aspettato.
Dal meno colpevole al peggiore.
Le dita strinsero i bordi del piccolo quaderno blu scuro pronte e sicure.
Aveva imparato a memoria ogni singolo caso.

Sentì un rumore in sottofondo, la porta d'ingresso era appena stata chiusa, i suoi genitori erano arrivati.

Nascose di nuovo il quaderno e si cambiò vestiti, indossando un pigiama. A passo svelto uscì dalla stanza e sorrise fintamente andando incontro a loro.

"Ciao tesoro" la salutò la madre togliendosi i tacchi.

"Tutto bene voi due?" chiese il padre sorridendo e posando le chiavi della macchina sul mobile affianco.

Ogni sera le stesse scene. Connie era stufa di fingere e Nate lo sapeva.
Quest'ultimo annuí e disse di aver preparato la cena, così l'intera famiglia si raggruppò a tavola.

Dopo il primo boccone il padre non resistette e iniziò a fare i complimenti al fratello "È ottimo il tacchino. La scelta migliore per fare un arrosto come si deve, dico bene Carol?" si voltò verso la moglie.

"Mmh davvero squisito"

Che Nate sapesse cucinare bene era una cosa ovvia ormai, preparava sempre lui i pasti quando finivano di lavorare tardi.

"Dovresti aiutarlo qualche volta, cosa dici?"

Connie non voleva prendere parte di una conversazione soprattutto se riguardava le bravure altrui. Si escludeva dal principio.
Non si accorse nemmeno della domanda posta dal padre finché non la richiamò.

"Che c'è?" alzò il mento portando l'attenzione alla famiglia.

"Sarebbe carino se la prossima volta cucinassi con tuo fratello, no?"

Decise di rispondere secca, in questo modo avrebbe concluso quelle stupide chiacchiere "Ci posso provare" e ritornò al suo piatto.

Dopo cena mentre i suoi se ne stavano sul divano e suo fratello ad ascoltare musica nella sua camera, Connie si era messa una tuta ed era intenta ad aprire la finestra ed uscire di nascosto. Non ci avrebbe messo molto.
Nella tasca portava il poco necessario per la prima vittima.

John Ferdinand.

Casa sua era a dieci minuti dalla sua. John e lei andavano nella stessa scuola.
Aveva scelto lui per primo perché da quel giorno cambiò tutto. Era una cosa da niente ma lui aveva aperto le danze e quindi gli toccava.

Fuori nel piccolo vialetto c'era la sua macchina, poteva riconoscere il rosso metallizzato. Si guardò intorno anche se sapeva che a quell'ora nessuno sarebbe uscito da casa, era troppo buio.
Tirò su il cappuccio della felpa, mise i guanti per non lasciare impronte e s'inginocchiò di fronte alla ruota, la bucò con un cacciavite per poi fare lo stesso con le altre tre.
Rimise l'oggetto al suo posto e si alzò di scatto.
Guardò ancora una volta le strade e le case per essere sicura e poi corse via.

La finestra era ancora aperta e lentamente rientrò dentro.

Era fatta.

Si buttò a peso morto sul materasso. Il cuore pulsava ancora a un ritmo veloce, l'adrenalina ancora nelle vene.
Sorrise, era fiera di se stessa. Per la prima volta aveva fatto qualcosa per se stessa. Cancellò il primo nome dalla pagina e si spogliò, mettendo a lavare la tuta. Bussò alla porta del fratello maggiore e senza aspettare entrò.
Nate tolse le cuffiette e rivolse tutte le attenzioni alla sorella.

"Non mi importa della tua stupida cucina. Non ti aiuterò domani"

Egli si alzò e la raggiunse chiudendo la porta alle sue spalle.

"Perché? Sarà divertente" parlò sorridente posando le mani sulle spalle di lei.

"Togli subito queste mani" lo rimproverò severa.

Fece come ordinato e sbuffando disse "Come sei acida sorellina"

"Me ne vado" indietreggiò portandosi le braccia al petto.

"Dovresti coprirti. Non fa ancora così caldo per stare in intimo" sogghignò lui.

"È casa mia e ci giro come mi pare" dopo questo sbatté la porta e andò sotto le coperte chiudendo gli occhi.
Il giorno dopo l'intera scuola sarebbe venuta a sapere di John e doveva prepararsi.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: xstarryskyx