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Autore: Bekii96    14/09/2015    0 recensioni
"Julie, ragazza dolce, timida e di una bellezza mozzafiato deve cominciare la quarta liceo.
Al suo fianco per affrontare l'anno scolastico c'è il suo migliore amico Harry Styles, con il quale non c'è sempre e solo amicizia.
Cosa succederà quando arriverà un misterioso ragazzo che cambierà per sempre la vita della nostra protagonista? Come la prenderà Hazz e quali decisioni prenderà Julie?
Amore, gelosia, ansia, felicità, un turbine di emozioni si intrecceranno nella vita dei protagonisti."
Spero di avervi fatto un curiosire almeno un pochettino**
Passate, non ve ne pentirete ♥.
Un bacio.
ATTENZIONE: FAN FICTION IN FASE DI AGGIORNAMENTO
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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20.)
The lunch


Dove eravamo rimasti?
«Ehi» salutò Zayn per poi prendere una sedia e mettersi vicino a me, donandomi un sorriso d’intesa che mi fece perdere un battito.
Rimasi imbambolata a fissarlo per almeno cinque minuti, rendendomi conto di quanto può essere bello osservarlo mangiare una brioche al cioccolato.
Mi sto rincoglionendo di brutto, non c’è niente da fare. Scuoto la testa per riprendermi e poi giro lo sguardo per cercare quello di Harry. Mi ero completamente dimenticata di lui, e di dove avesse dormito la notte appena passata. Decisi così di alzarmi e di andare da lui.
«Ciao ricciolino» lo salutai dandogli un bacio sulla guancia.
«Ehi» rispose un po’ imbronciato.
Mi morsi il labbro inferiore e lo fissai per qualche istante.
«Mi dispiace» sussurrai in modo che solo lui potesse sentirmi, abbassando la testa e contemplando le mie mani.
Poco dopo, sentii una mano accarezzarmi la guancia e sollevarmi il mento.
«Ehi, tranquilla, non importa» mi disse con uno sguardo tenero.
Vedere quello sguardo mi fece capire quanto lui tiene a me, mi fece capire quanto io lo stia facendo soffrire spiattellandogli la mia pseudo relazione con Zayn in faccia, dopo così poco tempo da quando mi ha confessato di provare qualcosa per me.
Una lacrima mi rigò la guancia e decisi di correre via, lasciando tutti confusi.
Corsi in bagno presa da un attacco di panico e scoppiai in un pianto liberatorio.
Da quando ero così emotiva (?)
Dopo una decina di minuti che ero seduta per terra, mi accorsi di avere uno strano crampo alla pancia.
Ottimo, ci mancava solo il ciclo!
 
Dopo essermi sistemata, andai a cercare gli altri dove li avevo lasciati, ma lì non c’era più nessuno.
Decisi quindi di controllare il telefono.
10 chiamate perse e 5 messaggi.
Merda.
Prima controllai le chiamate, che ovviamente erano da parte di Harry, Eve e Zayn, poi aprii i messaggi.
 
FROM: HAZZ<3 ORE: 9.01
Dove sei scappata? Ho fatto qualcosa di male? :(
 
FROM: HAZZ<3 ORE: 9.10
Ehi, non escludermi… io voglio solo aiutarti cucciola… ti prego non farmi stare peggio di quanto io non stia già…
 
FROM: EVE** ORE: 9.18
Dove ti sei cacciata rossa? Tutto bene? Tra poco dobbiamo andare a visitare il centro… e il professor Smith ci ammazza se non ti troviamo!
 
FROM: ZAYN ORE: 9.23
Mi sono perso qualcosa?
 
FROM: ZAYN ORE: 9.34
Cazzo, rispondi per favore!
 
Okay, ero proprio nei guai.
Non sapendo a chi rispondere per primo, decisi di inviare a tutti e tre un diplomatico “arrivo”. Non appena varcai la porta dell’ascensore mi accorsi che non c’era più nessuno in albergo e così corsi fuori dove trovai tutti presi a rispondere all’appello.
«Qualcuno sa dove sia la signorina Tomlinson?» chiese il professor Smith con fare accusatorio.
Vidi Eveline ed Harry cominciare a balbettare qualcosa tipo “sta arrivando”, “è in bagno” e così per toglierli da quella situazione imbarazzante corsi fino a raggiungerli.
«Eccomi professore! Mi scusi, mi sentivo poco bene e non ho pensato ad avvisarla» dissi abbassando lo sguardo.
«Che cos’ha signorina? Preferisce rimanere in albergo?» chiese addolcendosi leggermente.
«La ringrazio, ma penso di potercela fare» sorrisi gentile.
«D’accordo. Bene ragazzi, ora che ci siamo tutti direi che possiamo andare».
Detto questo il professore cominciò a camminare tranquillo seguito da tutto il gruppo. Eveline ed Harry furono i primi ad affiancarmi.
«Ma dov’eri? Davvero stavi male?» chiese quest’ultimo con aria preoccupata.
Arrossii di colpo per ciò che dovevo rispondere.
«Beh si, ecco… mi… mi è arrivato… il…-».
«Ok, ok. Ho capito Julls non c’è bisogno che tu aggiunga altro» mi interruppe quasi immediatamente con un sorrisetto vispo, per poi scoppiarmi a ridere in faccia. Si meritò quindi una bella sberla sul braccio, da parte mia, che ovviamente fece più male a me che a lui.
«Idiota!» lo insultai assottigliando lo sguardo. A quel punto Harry rise ancora più forte regalandomi la visione di entrambe le fossettine ai lati della bocca. Non potei fare a meno di sorridergli di rimando per poi continuare a camminare e, ovviamente, inciampare.
«Ahhh Tomlinson, non cambierai mai» disse Harry sorridendo nuovamente e sorreggendomi per un braccio in modo tale da farmi ristabilire l’equilibrio.
Eveline, che aveva assistito a tutta la scena in uno strano silenzio, mi prese per l’altro braccio e mi fece fermare, facendo invece al riccio il segno di proseguire.
«Che ti prende?» le domandai confusa.
Lei non rispose a parole, ma con un segno del capo. Voltai a mia volta la testa nella medesima direzione per ritrovarmi di fronte uno Zayn che fumava e stava a braccetto con Ashley.
Quel ragazzo era davvero impossibile da gestire! Un secondo prima si comportava da amante modello, e il secondo dopo io, per lui, non esistevo minimamente.
Sbuffai indignata da quella scena e poi mi rivoltai verso Eve.
«Guarda io non lo capisco! Ma se stavolta pensa che andrò io da lui, si sbaglia di grosso! Ha deciso di ignorarmi? BENE. Io fare uguale» esplosi.
«In effetti, il suo atteggiamento non ha senso… vedremo fin dove si spingerà con questo teatrino» affermò Eve.
«Ben detto! Vedremo».
 
Passarono un paio d’ore, nelle quali visitammo tutti i principali siti della città. Io stetti tutto il tempo con Eve e Harry, mentre Zayn stette con Ashley ed altre sue amiche (oche).
Dire che ero nervosa era davvero “minimizzare” la situazione dato che, oltre alla rabbia che mi aveva fatto salire Zayn, si era aggiunto il terribile dolore che avevo alla pancia.
Era ormai mezzogiorno, quindi decidemmo che ero giunto il momento di fermarci a pranzare da qualche parte. Fu proprio in quel momento che scorgemmo un Mc Donald’s e dopo un sondaggio veloce per vedere se andava bene a tutti, entrammo.
Ovviamente, ci dividemmo in piccoli gruppetti. Con mia grande sorpresa, mentre ero in coda sentii due mani avvolgermi i fianchi. In un primo momento mi spaventai, ma quando girai lo sguardo e mi accorsi di chi fossero quelle mani mi rilassai leggermente.
«Oh guarda, ti sei ricordato che esisto» esclamai indifferente continuando a guardare di fronte a me.
«Non posso dire lo stesso di te» rispose prontamente cominciando ad accarezzarmi il fianco piano piano.
«Ho visto che eri impegnato» dissi acidamente lanciando un’occhiataccia nella direzione di Ashley e le sue fedeli compagne.
«Potevi venire comunque, sai che mi interessa più di te che di loro» replicò mentre mi spostava i capelli dalla spalla per lasciarvi un leggero bacio.
Mi vennero immediatamente i brividi, ma cercai comunque di mantenere un po’ di controllo.
Decisi di non rispondere e rimanere in silenzio mentre avanzavamo ancora un po’ con la fila.
«Davvero non sei stata bene?» chiese facendo sbucare la testa dalla mia spalla in modo tale da guardarmi in viso.
«G-già».
«Mi dispiace, cos’avevi?» domandò facendomi il labbruccio.
Come si fa a resistergli quando è così tenero?
«Beh, ecco… avevo mal di pancia…» dissi arrossendo.
«Oh povera la mia piccola, sei entrata nella settimana ketchup?» mi strinse a sé dolcemente.
«Non avevo mai pensato a chiamarla in questo modo, ma si…».
«Scusami se sono venuto da te solo adesso» esordì fissandomi dritta negli occhi.
«Sono un coglione».
«Sì, lo sei» confermai per poi sorridergli.
«Soprattutto perché con tutte le persone che ci sono, hai deciso di lasciare via libera proprio ad Ashley e alle sue amichette» aggiunsi con disprezzo.
«Ehi, che hanno che non va?» chiese con un sopracciglio alzato.
«Andiamo! Ma hai visto come sono vestite?» domandai retorica alzando gli occhi al cielo.
«Non è che ho guardato molto i vestiti».
«Cretino!» lo insultai tirandogli uno schiaffo dietro la nuca.
Lo sentii ridere per poi accorgermi che la fila era finalmente terminata.
«Buongiorno cosa volete?» chiese il cameriere.
«Alloraa, vorrei un chicken burger, un cheeseburger con bacon, un hamburger, e poi patatine e coca media» risposi osservando concentrata i cartelloni alle sue spalle.
«Bene, apposto così?» chiese sorridendomi in modo un po’ “provocante”.
«Si-». «No, aggiungi anche tre chicken burger, due hamburger e una coca cola grande» rispose Zayn interrompendomi.
«Ehi!» cercai di replicare.
«Fanno 10 sterline» ci interruppe il cameriere, ora un po’ impacciato.
Feci per tirare fuori il mio portafoglio, ma Zayn fu più veloce e pagò per entrambi.
Scossi la testa innervosita e lo fulminai con lo sguardo.
«Andiamo, pensavi davvero che ti avrei lasciata pagare?» disse alzando gli occhi al cielo.
«Almeno la mia parte, pensavo di si».
«Su angioletto, non ti arrabbiare, non ti fa bene» rispose accarezzandomi la guancia, mentre io sospiravo di nuovo.
Una volta pronte le nostre ordinazioni, ci andammo a sedere in un tavolino piuttosto isolato.
«Ma dove sono finiti tutti?» chiesi guardandomi in giro, notando che non c’era nessuno dei nostri compagni.
«Saranno al piano di sopra» rispose tranquillo Zayn mentre addentava uno dei suoi panini.
«Ti spiace passare un po’ di tempo da sola con me?» chiese fingendo di essere ferito da tale possibilità.
«Assolutamente no, però mi dispiace aver abbandonato i miei amici… mi sembrava fossero dietro di me prima che arrivassi tu».
«Infatti lo erano».
«Oh mio Dio! Li hai uccisi!» dissi spalancando la bocca e mettendoci davanti la mano in modo melodrammatico.
«Ora che l’hai scoperto dovrò uccidere anche te» rispose avvicinandosi piano piano con le mani ai miei fianchi.
«Alt! Se hai intenzione di uccidermi con il solletico, fermati subito perché ho mal di pancia e piegarmi per difendermi peggiorerebbe solo le cose» lo avvertii.
«Veramente io volevo ucciderti di baci, ma se preferisci che mantengo le distanze, d’accordo» disse alzando le mani e ritornando dritto sulla sua sedia.
Mi morsi il labbro inferiore, pensando a come sarebbe stato morire per i suoi baci. Credo che l’avrei fatto molto volentieri effettivamente.
«Smettila» lo sentii sussurrare.
«Di fare cosa?» domandai perplessa.
Zayn si avvicinò pian piano fino a far sfiorare i nostri nasi e poi con il pollice fece in modo che i miei denti dessero libertà al labbro.
«Di morderti il labbro, mi rendi difficile fare quello che ho appena detto».
«Ovvero?».
«Mantenere le distanze».
«A me sembra che tu abbia già rotto questa promessa».
«In effetti hai ragione» rispose in un sussurro prendendo poi il mio viso tra le manie cominciando a muovere le sue labbra sulle mie a ritmo sostenuto. Dopo poco sentii la sua lingua chiedere il permesso per entrare nella mia bocca, cosa che ricevette all’istante. Cominciai a sentire il battito accelerare e i brividi salire lungo la schiena. Infilai una mano tra i suoi capelli e lo avvicinai ancora un po’ a me. Lui emise un gemito a quel gesto e poco dopo, mi sollevò le gambe sopra le sue e con un rapido movimento fece in modo che io mi ritrovassi completamente seduta su di lui. Eravamo vicinissimi. Praticamente appiccicati, e non avevo mai provato una sensazione migliore.



HOLA RAGAZZE ♥ Dopo un po' di tempo, eccomi di nuovo qui :3 come al solito, mi vorrei scusare per l'attesa. Purtroppo ero impegnata a studiare per i test dell'università e non ho avuto molto tempo :( spero che voi ci siate ancora... per la storia :D Questo Zayn è un po' problematico, ma alla fine è un tenerone ♥.♥
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE :3
GRAZIE PER ESSERE ANCORA QUI :) ♥
BACIONI.


 
   
 
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