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Autore: drunk_hotstepper    14/09/2015    1 recensioni
Haruka ha già ventott'anni e non può più permettersi di ignorare i suoi doveri nella società. Come avere una famiglia.
Genere: Introspettivo, Romantico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Forever


 

Makoto stava ancora dormendo beatamente nel letto caldo.
Fuori c'era pioggia e nebbia, di certo non sarebbe uscito volentieri dal piumone.
Non era giorno libero, era solo di picchetto, ma in una giornata del genere era raro un incendio. Certo in caso di allagamento o caduta di alberi in strada lo avrebbero potuto chiamare, ma conoscendo i suoi colleghi ora stavano bevendo il caffè allegramente.

Sentì una ventata continua d'aria calda in faccia dall'odore poco piacevole.
Kuso lo stava fissando dal bordo del letto scodinzolante. 
"Cosa vuoi? Oggi non devo alzarmi presto..."
"Woof!"
"Ooaah, ho capito... arrivo!"
Il cane uscì contento dalla stanza mentre Makoto si alzò lamentandosi e iniziò a cercare i boxer per la stanza.

*

"Haru, quanto dici che ci metterà Makoto a svegliarsi?"
"In effetti non ci sta mettendo un po' tanto, Haru?"
Haruka sospirò e guardò i suoi ospiti.
Una donna sulla trentina dai lunghi capelli scuri legati sedeva al tavolo con in braccio un bambino di tre o quattro anni.
Un uomo della stessa età era accanto a lei, vestito impeccabilmente con un completo blu scuro.
"Lo sapete, è sempre stato un pigrone."
La donna fece un sorriso malizioso.
"Non è che ieri sera avete fatto un po' troppo casino."
Il moro stava girato di schiena in silenzio, fingeva di interessarsi di più alla cottura del pesce.
"Non dire così! Dopotutto ha ormai quarant'anni! Sta invecchiando anche lui!"
La rimproverò l'uomo. 
"Quarant'anni... non riesco ad immaginarlo. Già rivedere Haru invecchiato mi fa stranissimo!"
"Ehi! Non sono vecchio!"
Haru si girò di scatto leggermente seccato verso i due quando notò che lentamente si stava avvicinando una figura con la camminata da zombie.
Makoto si affacciò alla cucina con le sole mutande e gli occhi semichiusi.
"'Giorno Haru..."
"FRATELLONE! BUON COMPLEANNO!!!"
Makoto spalancò gli occhi.
"Ran? Ren?"
"Certo! Cavolo, allora è vero che sei diventato vecchio!"
Makoto ricordava i due fratelli come due bambini saltellanti.
"Sarai anche invecchiato ma hai sempre lo stesso fisico da favola! Fratellone dimmi come fai!"
Ren gli saltò addosso abbracciandolo, l'energia dei due non era andata persa.
"Accidenti Ren, sei più alto di me!"
Ran si avvicinò con il pargolo in braccio.
"A me non mi saluti?"
Makoto le sorrise e si abbassò a baciarla sulla guancia. 
"E questo pargoletto? Dovete raccontarmi un bel po' di cose!"

Makoto scoprì tutto ciò che si era perso dei suoi fratellini.
Ren lavorava in una banca a Londra e l'anno successivo sarebbe tornato in Giappone per sposarsi.
Ran aveva studiato economia e ora viveva in California con il marito e il figlio.
"Certo che avete viaggiato voi due!"
"Già, abbiamo dovuto attraversare il mondo per trovare la nostra anima gemella!"
Dissero in coro guardandoli con gelosia.
"Almeno voi l'avete trovata..."
Makoto ed Haruka guardavano in basso abbattuti.
I due gemelli si guardarono straniti, ma decisero di fare finta di niente.

Rimasero tutto il pomeriggio a casa loro per festeggiare il compleanno di Makoto e quando finalmente se ne andarono Haruka poté rilassarsi sul divano. L'età si faceva sentire anche per lui.
Makoto si sdraiò accanto a lui appoggiando la testa sulle sue gambe.
"Ahah, come sono cresciuti..."
Il moro lo guardò con un mezzo sorriso. 
"E pensare che noi siamo ancora scapoli..."
"Ahah... beh sposarsi sarebbe stato bello, Haru, ma non saremmo più potuti rimanere così vicini..."
"Già..."
Haruka giocava con una ciocca di capelli, sempre più chiari, del castano.
Il telefonino di Makoto vibrò rumorosamente facendolo trasalire.
"Cos'è ora?"
Si sedette e notò che era una email.
Da parte di Rin.
Haruka si avvicinò curioso e guardò.
'Auguroni vecchio! Guarda cos'ho trovato in una vecchia videocamera?
Buon 30 esimo anniversario!
Rin Matsouka.'

Era un video di un paio di minuti.
Lo fece partire.

Nel video si vedevano Makoto e Haruka all'età di dieci anni.
Si sentiva la voce di Rin in sottofondo.
'Ecco, è partita!'
Makoto e Haruka ora si guardavano in faccia tenendosi le mani intrecciate. Makoto sorrise felice. 
'Haru, vuoi sposarmi?'
Il piccolo moro annuì e diede un bacio sulla guancia del castano.
Rin rideva in sottofondo.
'Non ci credo... ora siete sposati! Scommetto che non vi separerete mai più! '
Haruka e Makoto si abbracciarono e poi si diressero verso Rin per spegnere la videocamera.

I due adulti guardarono increduli il video. Non avevano mai pensato il motivo per cui non riuscivano a separarsi era perché erano sempre stati uniti da qualcosa di più di una forte amicizia. 
Haruka sorrise.
"Allora non siamo proprio scapoli..."
Makoto rimandò il sorriso e si risdraiò sulle gambe dell'altro.
"A quanto pare no..."
Entrambi si guardarono e risero. 
Il cane sentendolo fare casino corse verso di loro.
I due si sedettero a terra per accarezzarlo.
In quel momento il moro notò che il cane stava masticando qualcosa.
Una busta. La strappò dalle grinfie del golden retriver che era troppo impegnato a farsi fare le coccole per arrabbiarsi.
Dalla busta tirò fuori una lettera vecchia e sbavata, ma ancora leggibile. Era datata più di dieci anni prima.
 

A Tachibana Makoto,

Siamo estremamente dispiaciuti per ciò che è accaduto l'altro giorno.
Abbiamo sbagliato. 
Chiediamo perdono a te e a nostro figlio.
Ci scusiamo molto per la nostra reazione. Eravamo parecchio sorpresi poiché avevamo altre aspettative.
Ora ne abbiamo parlato tra noi e abbiamo deciso di accettare la vostra scelta.
Se questo è ciò che nostro figlio ha scelto per sé non possiamo far altro che essere felici per lui.
Accetteremo te e il vostro cucciolo senza problemi e vi auguriamo tutto il bene possibile.
Non pretendiamo il vostro perdono, ma saremmo lieti di passare ancora del tempo insieme.
Ricorda ad Haruka che gli vogliamo bene e ti ringraziamo di cuore per tutto ciò che hai fatto per lui.

Nanase.
 

Il moro fissò la lettera per molto tempo prima che l'altro la notò. 
"Cos'è Haru?"
Questo non rispose e continuava a fissarla. Quando l'altro si avvicinò per vedere cosa fosse Haruka la piegò e se la mise in tasca.
"Niente, un vecchio bollettino pagato."
Makoto gli sorrise e gli lasciò un bacio sulla guancia.

*

Ora di sera la pioggia e le nuvole si erano dileguate lasciando spazio a un limpido cielo notturno. Le stelle non si riuscivano a vedere bene a causa della luce in città, ma la luna piena era perfettamente in bella vista davanti a loro.
Stavano seduti sul balconcino con Kuso sdraiato sui loro piedi a tenergli caldo.
Makoto continuava a tenere una mano attorno a quella di Haruka.
"Makoto... per il tuo compleanno volevo regalarti delle parole..."
Makoto lo guardò sorridente.
"Dimmi, Haru."
Il moro si avvicinò abbastanza da sussurargli all'orecchio.
"Ti amo."
 

FINE




N.d.A
Ecco la fine di questa breve stoia durata 13 anni... scusatemi se é molto spiccia ma... boh. Spero vi sia piaiuta e grazie mille per averla letta fino alla fine!
Sono soddisfatta anche io di avere finamente scritto una storia dove non muore troppa gente ^^
Cappellate a parte... grazie ncora e... bye!
~Drunk

   
 
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