Cat stava osservando la sua coinquilina da qualche minuto.
La bionda era sdraiata sul divano a fissare dei pezzi di carta che l’altra non vedeva.
“Stai bene?” le chiese.
“Sì” rispose Sam, distogliendosi momentaneamente dalla sua occupazione.
Appoggiò i “pezzi di carta” sulle sue ginocchia, rivoltati, in modo che non si vedessero.
“Più o meno” aggiunse.
“Vuoi parlarne?”
Nessuna risposta. Cat stava per parlare di nuovo, ma fu interrotta dall’altra.
“Ehi…Cat…tu…tu guardavi iCarly?”
“Certo, sempre, mi divertivo tantissimo, era fantastico, perché?”
“Stamattina stavo…diciamo…pulendo la moto e ho trovato alcune foto che mi sono ricordata di aver messo lì quando sono partita…Sono delle vecchie foto di me e i miei amici di iCarly. E…niente, stavo solo pensando”
Cat sembrava star riflettendo sulle parole dell’amica.
“Sai, Sam…”
“Sì?” la bionda alzò lo sguardo.
“Tu non parli mai del tuo passato”
Ed ecco che si abbassa di nuovo.
“Voglio dire – continuò la rossa – una che ha fatto un famoso web-show dovrebbe avere tanto da raccontare no? Invece tu ti comporti come se tutto quello non fosse mai accaduto”
“Sono colpita dalla tua perspicacia” commentò Sam, con una punta di sarcasmo.
“Abitiamo insieme da almeno tre anni e praticamente non so niente di te”
“Io…ci metto tanto a fidarmi delle persone. Quando…io e Carly ci siamo conosciute ci ho messo tanto a fidarmi completamente di lei”
“Sam?”
“Sì?”
“Io…sono la tua migliore amica?”
“Sì…certo”
“Ma anche Carly lo è…”
“Sì. No. Non lo so. È in Italia, non la sento da tre anni…non so se si possa definire una migliore amica”
“Ma…tu ti fidi di me?”
“Certo…ma non è quello che intendevo. Dicevo solo che ci metto tanto tempo a fidarmi delle persone. Per esempio…ti ricordi di Freddie?”
“Sì, quello dei tonni” Cat ridacchiò.
“Ecco…lo conosco praticamente da quanto conosco Carly ma…cioè…Carly sapeva tutto di me, non c’era bisogno di parlare, ma Freddie, nonostante fosse comunque il mio migliore amico…ci sono cose che non gli ho mai detto”
Sam sollevò lo sguardo.
“Per esempio?”
La bionda fece un incrocio tra uno sbuffo e una risata.
“Per esempio? Beh…che sono innamorata di lui da quando avevo tredici anni…che lo trattavo male solo per attirare la sua attenzione…ci sono altri milioni di cose che ti potrei elencare…ma hai capito no?”
La rossa annuì.
“Dev’essere stato bello girare iCarly”
“Già…è stata tutta la mia vita per quasi cinque anni. Poi Carly è andata in Italia…”
“E tu sei venuta qui. Anche questo non me l’hai mai detto…perché hai lasciato Seattle?”
Sam si mise a giocherellare con un pezzetto di fil di ferro, solo per tenere impegnate le mani e gli occhi.
“Carly aveva scelto suo padre. Ci credi che sono stata io a convincerla? Forse se non l’avessi incoraggiata non sarebbe andata e io non sarei qui”
“Poi cos’è successo?”
“Cos’è successo? Beh…abbiamo fatto una festa d’addio con i cappelli pazzi…non chiedere…e Carly ha fatto le valigie. Poi…”
S’interruppe. Ricordava bene quello che era successo dopo. Purtroppo lo ricordava. Avrebbe dato tutto il pollo fritto del mondo per dimenticarlo.
“Poi?”
“Poi…diciamo che io e Freddie avevamo avuto una conversazione al telefono un po’ ambigua qualche ora prima e io ero andata a cercarlo nello studio di iCarly, per chiarire. Ci credi che sono entrata proprio nel momento in cui lui e Carly si stavano baciando?”
“Oh”
“Già – Sam sorrise amaramente – hai idea di cosa significhi vedere la tua migliore amica che bacia il ragazzo che ami, sapendo che ne sei innamorata?”
Silenzio.
“Il mondo mi è crollato addosso. Mentre accompagnavo Carly giù cercavo di non far vedere che stavo male, cercavo di nascondere le lacrime, perché volevo che lei fosse felice”
“Ancora non capisco perché sei partita…”
“A quel punto Freddie era la mia unica ragione per restare, ma nel momento in cui sono entrata nello studio e l’ho visto con Carly ho capito che non aveva alcun senso restare. Perché la dura verità mi colpì all’improvviso: Freddie non mi avrebbe mai amata. Lui sarebbe sempre stato innamorato di quella bella, gentile, simpatica, dolce. Carly. E davvero, a quel punto…che senso aveva restare? Mia madre era come se non ci fosse, Carly non c’era più e sono sicura che se avessi guardato Freddie negli occhi, ci avrei visto tutto il suo amore per Carly e sarei scoppiata a piangere così, su due piedi, ovunque, in qualsiasi momento”
Poi la bionda tacque.
“Sei stata abbastanza esauriente” commentò Cat.
Sam si concesse un sorriso.
“Tu e quel cretino che ti piace?”
“Oh – esclamò la rossa con gli occhi luminosi dall’eccitazione – mi ha invitata a uscire. E io ho accettato”
L’altra s’incupì.
“Ho detto qualcosa di sbagliato?” si preoccupò subito Cat.
“No…no. Solo guardavo come i tuoi occhi si illuminano quando parli di Robbie e penso a come si illuminavano i miei quando parlavo di Freddie e come i suoi si illuminavano quando parlava di Carly”
“Oh…mi fai vedere le foto?”
“Sicuro” rispose Sam, sedendosi.
La rossa si accomodò di fianco alla sua, a questo punto, migliore amica.
Le fu mostrata una foto.
“Questa l’abbiamo fatta quando abbiamo finito di girare il primo episodio di iCarly. È stata davvero una grande emozione, anche perché abbiamo ricevuto subito un sacco di visite”
“E quella?”
“Quando Spencer, il fratello di Carly, ha costruito la scultura con il maggior numero di oggetti in movimento, quindi ha battuto il record. In pratica noi stavamo cercando di battere il record della trasmissione in diretta più lunga, ma il collegamento si è interrotto per quattro secondi e non ci siamo riusciti. Ma a quel punto Spencer ci ha fatto mettere un ultimo oggetto sulla sua scultura e ci ha fatto finire nel libro con lui. È stato davvero carino”
“Come sei cambiata!” esclamò Cat.
“Sono passato sei anni”
“Questa invece è una foto con Shelby Marx, la lottatrice. Ma è una storia troppo lunga”
“E quella non sembra nello studio di iCarly”
Sam sorrise.
“Quella l’abbiamo fatta quando sono andata in manicomio perché credevo di essere pazza perché Freddie mi piaceva. Ci eravamo appena messi insieme. Poi, va bè, in quest’altra stavamo insieme”
“Quella è la First Lady?”
“Una volta è stata ospite con noi ad iCarly”
Rimaneva un’ultima foto. Non c’era bisogno di spiegare, ma Sam lo fece lo stesso.
“La festa con i cappelli pazzi, prima che Carly partisse”
Cat guardò la sua amica. Aveva gli occhi lucidi.
“Cat?”
“Sì?”
“Ho fame”
 


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