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Autore: Crepuscolina13    15/09/2015    4 recensioni
Questa è una one-shot SwanQueen. Post 4x23. Regina chiede aiuto ad Archie dopo aver passato l'ennesima notte insonne per colpa del problema Dark Swan, e se fosse proprio lui ad aprire gli occhi di Regina sui suoi sentimenti verso la bionda?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Archibald Hopper/Grillo Parlante, Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena aprì la porta non aspettai nemmeno il permesso di entrare, che velocemente mi andai a sedere sul suo comodo e al quanto bizzarro divanetto.

-Scusami davvero Archie, so che il mio comportamento non è adeguato, e neanche l'orario è opportuno ma..io veramente non sapevo dove andare- cercai di spiegarmi, visibilmente in imbarazzo per il mio comportamento.

-Tranquilla Regina, non preoccuparti per l'orario, fai un bel respiro e spiegami cosa ti è successo- rispose lui calmo con quel suo solito modo gentile.

-E' da tre giorni ormai che non riesco più a dormire- risposi velocemente.

-Cioè da quando Emma se ne andata- mi corresse lui pacificamente, sedendosi nella poltrona che mi stava di fronte.

-Lei non se ne è andata...quell'idiota si è volutamente lanciata in mezzo ha un vortice nero pregnante di oscurità- lo corressi a mia volta, col mio solito tono severo che mi aveva sempre caratterizzato.

-Regina capisco che tu sia preoccupata, ma devi stare tranquilla, vedrai che tutto si aggiusterà, devi solo avere speranza- mi tranquillizzò lui prendendomi per mano.

-Risparmiamelo per favore, sembri Biancaneve!- esclamai frustrata alzandomi in piedi.

-E comunque non è questo il problema!- urlai esasperata.

-Ok,ok, Regina siediti così ne parliamo con calma- e di malavoglia ritornai a sedermi sul divano, come mi aveva consigliato il Grillo.

-Io non riesco più a dormire- ripetei, questa volta con un tono di voce più tranquillo.

-E non riesco neanche più ad occuparmi di Henry- ammisi infine.

-Insomma come faccio a tranquillizzarlo se nemmeno io riesco a stare calma?- chiesi poi.

-Capisco, ma forse la soluzione non è tranquillizzarlo, insomma è grande, può reggere la verità- mi consigliò lui.

-Forse...è che...ero abituata a confrontarmi sempre con Emma nelle decisioni riguardanti Henry-

-Lei ti manca- disse dolcemente.

-Cosa? No!- esclamai subito io.

-Lei non mi manca- dissi sbuffando - solo che mi sento in dovere di aiutarla- risposi incrociando le braccia al petto.

-Perché lei si è sacrificata per te?- chiese gentilmente.

-Si- risposi atona.

-Tu non sei abituata a qualcuno che si prenda cura di te vero?- mi chiese ancora.

Questa strana seduta si stava lentamente trasformando da una conversazione a un monologo in cui Archie cercava di tirarmi fuori le parole di bocca.

-Io non capisco perché l'abbia fatto, insomma ha così tanta voglia di morire?- domandai per non rispondere alla sua domanda.

-Ti è così difficile accettare il fatto che qualcuno ti voglia bene?- chiese tristemente, sistemandosi meglio sulla poltrona.

-Si lo è!- esclamai infine ammettendo così la verità.

-Io sono la Regina Cattiva e nessuno mi vuole bene e...- ma Archie mi interruppe.

-Ehi Frena, innanzitutto entrambi sappiamo bene che tu non sei più quella persona, tu sei Regina Mills, hai usato la magia di luce per sconfiggere tua sorella, hai un figlio che farebbe di tutto per te, sei addirittura diventata amica della tua più acerrima nemica- spiegò entusiasta.

-Non direi esattamente amica- risposi dura frenando subito il suo entusiasmo.

-Il fatto è che tu ormai sei un'eroina, ed Emma si è sacrificata per te perché ti vuole bene- spiegò, ignorando fastidiosamente la mia precisazione.

-Ma perché l'ha fatto?! Io non gliel'ho chiesto!- esclamai frustrata.

-Avresti preferito essere tu il nuovo signore oscuro?- chiese incuriosito.

-Si, lo avrei preferito, almeno adesso non mi sentirei così in colpa, e non dovrei passare le mie notti insonni a cercare di capire come salvare quell'idiota- ammisi arrabbiata.

-Sei sicura sia solo questo il problema?-

-Ma mi ascolta quando parlo?- chiesi scioccata

-Esattamente Regina perché sei venuta da me?

-In realtà non lo so neanche io, speravo tu potessi darmi un sonnifero o roba del genere- commentai acida.

-Io non sono un farmacista- mi fece notare lui.

-Ovviamente..altrimenti mi sarei rivolta a Dotto- risposi cattiva e arrabbiata mi alzai dal divano per andarmene.

-Regina aspetta non andartene- mi pregò lui.

-Io posso aiutarti...solo se tu sei sincera con me- mi implorò lui, e stranamente mi feci impietosire così mi rimisi seduta.

-Quando hai bussato alla mia porta eri sconvolta per qualcosa o mi sbaglio?- mi chiese lui cercando di rabbonirmi.

-Non ti sbagli- risposi cercando di collaborare.

Lui non rispose ma con un cenno della mano mi invitò a proseguire.

-Ho avuto un incubo-

-Raccontamelo- mi incitò gentilmente.

-C'ero io..cioè la vecchia me stessa- precisai balbettando.

-Stavo cercando Emma, ma nessuno mi era di aiuto,così ho cominciato..a strappare i cuori della gente ed avrei continuato finché qualcuno non avesse parlato- raccontai con la voce strozzata, erano forse lacrime quelle che sentivo nei miei occhi?

-E poi cosa è successo?-

-Mi sono svegliata- risposi semplicemente.

-Ma non è tutto vero?- chiese con un tono di voce professionale.

Io annuì con la testa e continuai il mio discorso.

-Quando mi sono svegliata..la cattiveria, il piacere nel strappare cuori innocenti era ancora lì, io Regina Mills volevo andare a cercarla, e sapevo che sarei stata disposta a tutto pur di ritrovarla, ho avuto paura di me stessa, di quello che avrei potuto fare e non sapevo dove andare..-

-Così sei venuta da me- concluse lui interrompendomi e io fui solo capace di annuire.

-Io non capisco cosa mi sta succedendo- ammisi infine cercando aiuto.

-Quando pensi ad Emma cosa provi?- mi chiese affettuosamente.

-E questo cosa centra?- chiesi sconcertata.

-Mi sarà di aiuto per avere un quadro più completo della situazione- rispose lui con una faccia da poker.

Rimasi un po' allibita ma risposi lo stesso.

-Lei è mia amica..ed è la madre di mio figlio- aggiunsi poi, sorridendo ai numerosi ricordi.

-Dov'è Robin in questo momento?-

-E questo cosa centra?- domandai allibita.

-Rispondi per favore- mi riprese lui bonariamente.

-Non lo so, sarà con Zelena da qualche parte....ma a lei cosa importa?- chiesi ancora stranita.

-Non ci girerò molto intorno..Regina tu sei innamorata di Emma-

-Ma cosa ti sei fumato grillo?!- esclamai cominciando a ridere.

Io innamorata della figlia di quei due idioti? Ma per favore! Come gli era potuta venire in mente una simile sciocchezza?

Si ok Emma mi era simpatica.

Passavo piacevolmente il mio tempo con lei, ma c'era anche Henry.

Ma poi tralasciando il fatto che fosse una donna, non era proprio il mio tipo.

Lei era disordinata, maldestra, mangiava schifezze peggio di una bambina, vestiva sempre con quelle orribili giacche di pelle, sacrificava la sua vita come se niente fosse e in più aveva quel suo modo fastidiosamente irritante di imporsi nelle nostre conversazioni, non riuscivamo mai a parlare da persone civili, perché finivamo sempre a punzecchiarci a vicenda per far valere le nostre ragioni...insomma eravamo proprio incompatibili.

-Regina non negare l'evidenza, così fai solo del male a te stessa- cercò di convincermi la cosiddetta voce della coscienza.

-Ma io sto con Robin, e insomma lo ha detto anche Trilli, è lui il mio lieto fine- risposi cercando di convincere più me stessa che lui.

-Regina ma non sei stanca di farti imporre le cose dagli altri? Per gran parte della tua vita sei stata succube di tua madre, tu possiedi il libero arbitrio e non sarà certo una mistica polvere magica a dirti chi sarà il tuo vero amore- cercò di convincermi lui.

-Ma io non la amo..- dissi insicura.

-Ma non hai neanche negato di non amare Robin- rispose prontamente lui.

Non capivo cosa mi stesse succedendo? Perché ero ancora qui ad ascoltare le farneticazioni di questo minuscolo insetto?

-Allora dimmi cosa provi pensando ad Uncino- tentò ancora lui.

-Perché dovrei parlare di quel farabutto di un Guyliner?- chiesi allibita.

-Se non sbaglio la sua presenza ti irrita terribilmente- osservò lui.

-Certo perché non voglio che si avvicini a mio figlio, lei merita di meglio- risposi con ovvietà.

-Stiamo parlando di Henry o di Emma?- chiese lui soddisfatto di se stesso.

-Cosa centra Emma adesso?- chiesi sbuffando.

-Non lo so, sei tu che hai usato il pronome femminile- rispose sorridendo.

Io aprii bocca per controbattere, ma non seppi cosa dire, così la richiusi facendo scontrare i denti tra di loro.

-Regina veramente non c'è nulla di male a provare qualcosa per lei- mi incoraggiò ancora.

-Ma lei non è il mio tipo!- esclamai arrabbiata.

-Va bene, allora descrivimi come dovrebbe essere il tuo uomo ideale- propose poi Archie.

Mi presi un minuto per pensare e poi risposi.

-Lui dovrebbe essere bello, dovrebbe avere capelli chiari, magari anche lunghi, e degli occhi in cui possa immergermi nei momenti di sconforto, magari verdi, dovrebbe volere bene ad Henry, e mi piacerebbe che non sapesse cucinare, perché mi piace molto l'idea di cucinarle qualcosa quando torna la sera tardi dall'ufficio-

-E questa descrizione non somiglia proprio ad Emma vero?- mi chiese lui con un tono di voce molto fastidioso, per caso era sarcasmo quello che avevo sentito.

-Esattamente, la mia Emma ha degli occhi orribili, è impossibile immergermici dentro perché ogni volta che la guardo io ci annego- risposi sicura di aver vinto questa battaglia con il Dottor Hopper, ma quando lo guardai e sul suo viso potei vedere solo un aria vittoriosa capì quello che avevo fatto.

Sul momento non me ne ero resa conto, ma quelle parole mi erano sfuggite dalla bocca, ero stata incapace di trattenerle.

-Regina l'amore è una emozione bellissima e potente, non negare l'evidenza- mi incitò lui affettuosamente.

-Lei crede veramente che io potrei essere innamorata di Emma?- chiesi ad occhi sbarrati.

-Io ne sono convinto, e anche tu ne sei consapevole-

-Ma io sto bene con Robin- dissi cercando ancora di negare.

-Questo non lo metto in dubbio, ma il vero amore è qualcosa di più del semplice star bene insieme, il vero amore ti porta a fare pazzie di cui non avresti mai pensato di essere in grado di fare, il vero amore ti porta a sacrificarti per la tua metà-

-Sta dicendo che anche Emma mi ama?- chiesi a bocca aperta e sconvolta di questa rivelazione.

-Ma..ma..- cercai di balbettare qualcosa.

-Ti faccio un altra domanda allora, perché non è stato Robin ha sacrificarsi per te?-

-Perché...- cercai invano di trovare un'altra scusa, ma questa volta mi arresi.

-Perché il nostro non è vero amore- risposi incredula delle parole che mi uscivano dalla bocca.

-Esatto!- rispose gioioso lui, felice che finalmente avessi smesso di mentire.

-Io sono innamorata di Emma- mormorai a me stessa.

-Esattamente- rispose felice il Grillo.

In effetti pensandoci bene lei era veramente bella, aveva quegli splendidi capelli biondi, portava quelle provocanti giacchette di pelle che le fasciavano il corpo in modo maledettamente sexy, certe volte durante i nostri battibecchi avevo provato sensazioni strane e solo ora fui in grado di dargli dei nomi, passione, lussuria, brama....amore...

E finalmente presi atto della cosa.

Io Regina Mills mi ero innamorata di Emma Swan, la figlia di Biancaneve e il Principe Azzuro, assurdo no?

Velocemente mi alzai di scatto, in un secondo presi la borsa e come una furia mi diressi alla porta.

-Regina dove stai andando?- chiesi io leggermente spaventato.

-Sto andando a salvare il mio lieto fine- rispose felice, ma poi la sua espressione cambiò drasticamente, e un ghigno malvagio sostituì il suo amoroso sorriso.

-Ma prima devo andare a tagliare l'unica mano che rimane a quel deficiente di un pirata per aver solo osato posare le sue labbra sulle sue- e detto questo Regina scomparve, facendo chiudere la porta con un sonoro rumore.

Feci un bel sospiro per essere sopravvissuto a questa faticosa seduta.

-Okay Henry, adesso puoi uscire da li sotto- dissi dirigendo la voce alla mia scrivania, dalla quale spuntò un emozionato Henry.

-Visto che avevo ragione? Lei mie mamme sono innamorate- disse orgoglioso della sua nuova operazione portata a buon fine.

Ed io non potei far altro che sorridere di fronte all'intelligenza di quel ragazzino.

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Salve gente! Ho adorato scrivere questa one-shot quindi spero che sia piaciuta anche a voi.

Bè che dire se non... SwanQueen is endgame.

 

  
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