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Autore: AnimeChan97    15/09/2015    2 recensioni
SPOILER
Transformers Armada così come nella serie ma raccontato attraverso gli occhi di Jade Aaron, una persona molto speciale per un certo autobot. Specificamente lei è la figlia di Optimus Prime, una tecnoorganica che è stata inviata sulla Terra alla nascita dallo stesso padre per risparmiarle la guerra, ma comunque si tiene in contatto con lei molto spesso. quello che Jade non sa è che grazie alla scoperta di Rad, Optimus e i suoi Autobot, così come i Decepticons arriveranno sulla Terra. da quel momento vivrà insieme a Rad, Carlos, Alexis e più avanti Billy e Fred, tutte le avventure narrate nella serie animata. (Mi sono ispirata a una storia che avevo letto su fanfiction.net che era simile, ma la serie in questione era Transformers Prime)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Autobot, Decepticon, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza | Contesto: Transformers Animated
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A/N: prima di cominciare volevo solo fare una piccola legenda dei segni che ho usato... davvero molto piccola.... 
-- = time skip
-- ... P.O.V.-- = P.O.V. sta per Point Of View, quindi punto di vista che qui sarà Jade il narratore oppure 3rd Person, ovvero narratore esterno, che parlerà in terza persona...... 
Vi lascio alla lettura va!




--JADE'S P.O.V.--

Ciao mi chiamo Jade Aaron e ho 13 anni. Sono una ragazza dal temperamento difficile… e forse un po' permalosa ma estremamente amichevole e leale con chi ritengo degno di nota, sono bionda con capelli che mi arrivano a metà schiena, ho gli occhi dello stesso colore degli smeraldi e mi ritengo dalla corporatura agile. Immagino che possiate considerarmi una ragazza in gamba come tanti e anche a scuola… beh diciamo che me la cavo bene. La mia scuola è cominciata qualche giorno fa e visto che non abito molto lontano da essa ci vado ogni giorno sfrecciando sui miei rollerblades.

"Hey, Jade!" mi salutò Rad affiancandomi, un mio compagno di classe: un ragazzo alto, capelli corti di color beige, occhi azzurri rasenti l'oceano. Lui è sempre gioviale e cerca sempre il lato positivo in ogni situazione. Ci incontriamo ogni giorno quando mancano poche decine di metri alla scuola, il suo attuale mezzo di trasporto è la sua bici da città azzurra, compagna di molte avventure, dice lui.

"Ciao!!" guardai verso il nuovo arrivato che ci mostrò il segno della vittoria col dito indice e medio alzati e subito ci supera mostrandoci dei trick col suo skateboard: il mio amico Carlos… un mio compagno di classe di origine sudamericana, un po' più basso di Rad ma simpatico uguale, dai capelli e occhi castano scuro, quasi neri. È davvero forte e stiamo sempre insieme a Rad anche se loro si conoscono fin dall'asilo… Carlos è un asso dello skateboard; io dico che con un po' d'impegno potrebbe diventare un professionista.

"Carlos, scommettiamo che io e Rad arriviamo prima di te?" dissi ridendo accelerando il passo insieme a Rad

La scuola in cui vado si chiama Lincoln Middle High, eccola che è in vista! Contrariamente a quello che tutti potrebbero pensare a me piace molto andare a scuola… è bello imparare! Ma nessun ragazzo della mia età è d'accordo con me… pace.
 

--Nel corridoio della scuola…

"Accidenti -si lamentò Carlos posando la sua attrezzatura da skateboard nell'armadietto per poi chiuderlo- mi avete battuto di nuovo" poi si volse verso di me e Rad a fianco a lui, col classico sguardo di sfida che andava dicendo "tranquilli perché non mi arrendo" e ci batté il pugno ridacchiando. "E così sono tre giorni di fila…"

"Eh già!" rispose prontamente Rad mentre io me la ridacchiavo sotto i baffi.

Girandomi verso il corridoio, notai un'altra nostra compagna arrivare con un libro sotto braccio: Alexis, un po' troppo seria per i miei gusti ma quando vuole è comunque molto simpatica dai capelli castani corti, e gli occhi verde-acqua; carnagione chiara e molto magra ma atletica.

"Guardate ragazzi, arriva Alexis! Che dici, Rad… la invitiamo?" chiesi e Rad annuì capendo di cosa stessi parlando

"Alexis! Come vanno le cose?" chiese Rad, salutandola amichevolmente col suo solito sorriso

"Eh? Hmm… eh… scusate, buongiorno ragazzi…" sorrise nervosamente, come se fosse caduta dalle nuvole.

"Io, Jade e Carlos volevamo chiederti se avevi voglia di venire con noi dopo scuola. Andremo sulla montagna a dare un'occhiata a quella caverna…che abbiamo…. Scoperto…" disse Rad rallentando l'ultima parte della frase, confuso, poiché sembrava che Alexis nemmeno lo stesse ascoltando.

"Qualcosa mi dice che non vorrà venire…" pensai.

Alexis si voltò verso di noi sospirando per poi portarsi una mano dietro alla testa quasi imbarazzata: "Mi dispiace ragazzi ma domani ho un compito di matematica, e poi ho detto a mia madre che sarei tornata subito a casa…. -sembrò fermarsi ma poi si avvicinò con sguardo arcigno alzando notevolmente il tono di voce (e secondo il mio parere, anche il suo grado di antipatia… ma questa e solo una mia opinione)- SE NON AVETE ANCORA CAPITO, LA RISPOSTA E' NO!!" strepitò, per poi ritornare la solita Alexis di sempre, sorridente voltandosi poi e incamminandosi verso la sua classe.

Io, Rad e Carlos rimanemmo basiti da quello scatto: "Non c'era bisogno di risponderci così non siamo stupidi…"

"E' solamente una mia impressione, o la signorina Mille Arie oggi è particolarmente antipatica…?" Chiese Rad grattandosi una guancia, più parlando per se stesso che con altri. Io sgranai appena gli occhi

"Shh! Rad!! Ti potrebbe s--" cominciai ad avvertirlo ma Alexis mi interruppe: "Fa molta attenzione a ciò che dici perché ti sento, Rad!" esclamò quasi con tono minatorio senza girarsi prima di entrare in classe.

Sospirai scuotendo la testa: "Stavo cercando di dirtelo…"

"Lascia perdere, è inutile. Tanto con le ragazze non ci si capisce mai niente.." affermò Carlos cercando di tirare su di morale l'amico

"Ehi!!" esclamai, essendo una ragazza anch'io, me la sono giustamente un po' presa.

"Senza offesa, Jade.." si affrettò ad aggiungere sorridendo imbarazzato

"Non ci capiscono niente i babbei…"-intervenne a sproposito una voce di uno dei due bulletti della scuola, Billy, con fare da saccente: ragazzo alto, esile con i capelli castano chiaro e occhi neri. Si decisamente lo odio quello lì…- "E' davvero incredibile come vi vada tutto storto…"

"Ma chiudi un po' il becco Billy…" esclamai scocciata

"Come mai non invitate mai me e Billy hm?" intervenne un'altra voce, Fred, che trafficava con qualcosa nel suo armadietto togliendosi poi un lecca lecca dalla bocca. Infine lui è il secondo dei bulletti, a mio parere più stup-- volevo dire, più ingenuo di Billy. Ragazzo basso, dalla corporatura decisamente robusta, capelli neri e con delle creste appuntite davanti sulla cute, poco sopra la fronte, con una passione per il cibo.

"Secondo voi qual è il motivo?" chiese Rad scocciato.

Intanto suonò la campanella e tutti gli studenti si affrettarono verso le proprie classi, ma attualmente nessuno di noi se ne accorse essendo abbastanza presi dalla discussione alla mano.

"Ma che te ne importa Fred? Davvero vorresti farti vedere in giro con questi tre…… -si interruppe non trovando la parola giusta ma poi gli venne e continuò- questi tre tonti?" chiese rivolto all'amico trafficando anche lui con l'armadietto, ridendo insieme a Fred

Notai Carlos stringere la mano in un pugno per poi avvicinarsi aggressivamente a Fred gridando: "Ehi allora perché non ci lasciate in pace, idioti!"

Stavo per cercare di calmare Carlos quando qualcuno dietro di noi battè le mani un paio di volte per attirare la nostra attenzione: oh no… la professoressa… tutti ci girammo verso di lei mentre questa ci rimproverava del fatto di non essere in classe.

Beh, avete assistito al tipico inizio di una mia giornata… fantastico vero? Ma una volta fuori da scuola è tutta un'altra storia: in cima alle colline che circondano la nostra città, c'è il centro di ricerca CosmoScope, i genitori di Rad lavorano lì come astronomi.

Una volta in classe, dopo appena quaranta minuti di spiegazione Rad e Carlos erano già annoiati, così Rad decise di provare a fare un altro tentativo con Alexis

"Pss!! Ehi Alexis!" mormorò Rad cercando di non farsi beccare dal prof, ancora tentando (in vano) di convincere Alexis a venire con noi alla caverna…

Lei si girò dal lato opposto commentando innervosita: "Ma volete lasciarmi in pace!"

Oh, Rad è convinto di piacerle molto ma, a detta sua, vuole solo farsi desiderare… mah… sarà…

 

--A lezioni finite…

Carlos riprese dal "parcheggio sotterraneo" della scuola il suo skateboard, insieme a Rad che tolse la catena dalla bici e stava cominciando a mettersi il casco, io li raggiunsi poco dopo, dopo aver svuotato il mio armadietto e preso i rollers

"Allora… siete sempre dell'idea di andare sulla montagna?" chiese Carlos… dal tono sembrava insicuro della risposta che avrebbe ricevuto da me o da Rad

Rad si voltò dalla sella della sua bici sorridendogli e dandogli l'ok col pollice in su: "Certo! Ma dobbiamo darci una mossa, o quando arriveremo alla caverna sarà già buio" affermò serio.

Alla risposta data a Carlos tornò il sorriso sulle labbra: "Hai ragione" -disse. Ma presto quel sorriso genuino si trasformò in un sorriso di sfida- allora preparatevi a mangiare la polvere!!!" esclamo partendo per primo, seguito a ruota da me sui rollers e Rad sulla sua amata bici, ridendo Rad ribattè alla provocazione dell'amico: "Tu dici?"

Carlos rispose prontamente: "Certo!! Sbrigatevi schiappe!!" peccato che Rad lo aveva già superato e di molto anche, io ero a fianco a lui invece. Beh diciamo che Rad in questo caso era una persona della serie: "come vincere: lo stai facendo ben-- barando". Dai! Era in bici! Superare noi "comuni mortali" era una passeggiata con la metà della fatica!

"Questa volta non mi batterete!!" continuò Carlos quando finalmente riuscii a staccarlo anch'io, al che gridai senza distrarmi dalla strada: "A me non sembra, Carlos!!"

"Non ti illudere Jade! Tanto ti riprendo!!" minacciò lui, ormai parecchi metri indietro

 

--3RD P.O.V.--

Quello che i tre ragazzi non sapevano però era che Fred aveva attaccato una microspia alla bicicletta di Rad e stava tenendo d'occhio insieme a Billy la loro posizione tramite un localizzatore. Così decisero di seguirli, in segreto.

 Arrivati alla caverna Billy scese dalla sua bici e cominciò a rimproverare l'amico: "Insomma vuoi darti una mossa? A quest'ora saranno già tornati a casa!"

Fred era a terra, stremato; data la sua corporatura non poteva fare uno sforzo eccessivo, e salire una collina abbastanza ripida non rientrava nella categoria: "attività semplice"

"Non alzare la voce con me! -Rispose Fred- Sono un tipo sensibile io, cosa credi? Ti assicuro che sto facendo del mio meglio ma a te tanto; no, non va mai bene niente!"

Billy sospirò innervosito: "Forza! Muovi quella ciccia!" ribattè con tono di sufficienza

Fred se la prese poiché rispose lamentandosi: "Il mio terapista dice che non puoi darmi ordini, perché non sei migliore di me!....ecco…. Mi è rivenuta fame…" quest'ultimo commento suscitò un brontolio da parte dell'amico quando Fred si accorse di qualcosa appoggiato alla parete rocciosa: "Guarda lì! -disse puntando verso l'oggetto- il mio localizzatore ha funzionato! Quella è la bici di Rad!"

"Quindi i nostri amichetti stanno combinando qualcosa tra questi vecchi cunicoli, eh?" constatò Billy una volta raggiunta l'entrata della caverna misteriosa, apertura che suscitò in Fred un lamento di insicurezza. "Dobbiamo scoprire cosa" Continuò il ragazzo magro tirando fuori dallo zainetto una torcia.

"Ehmm… questa non mi sembra affatto una buona idea…" constatò insicuro l'altro, guardando verso l'entrata buia dell'anfratto

"Vuoi smetterla una volta per tutte di fare il fifone?" ribattè Billy scocciato, sempre più incuriosito però, di scoprire i segreti che celava la grotta celava

"E questa cos'è?" chiese una volta accesa la torcia puntando verso una corda che serpeggiava a terra.

 

--Da Rad, Carlos e Jade: Jade's P.O.V.--

"Bene, Carlos, Jade, eccoci qui." affermò Rad davanti all'entrata della caverna.

"Che fico…" esclamammo io e Carlos all'unisono guardando all'interno della grotta, cercando di scorgerne la fine

"Allora -Riprese Rad con la torcia in mano- vi sentite pronti?" noi annuimmo e lui accese la torcia, guardandosi intorno per poi entrare e cominciare la nostra avventura, guidandoci lui che aveva la torcia in mano. Io stavo tra i due ragazzi, per sicurezza dicevano loro, e Carlos per ultimo che srotolava una lunga corda che aveva precedentemente legato a un piccolo spuntone roccioso appena fuori dalla caverna

Dopo qualche minuto di escursione, Rad commentò: "Accidenti… questo posto è più inquietante di quanto pensavo…" il che mi fece invece chiedere insicura: "Carlos, sei sicuro che riusciremo a tornare indietro?"

"Non mettermi l'ansia addosso, Jade! È tutto sotto controllo! -mi rassicurò indicando la corda per terra che segnava il percorso già fatto- basterà seguire questa corda e saremo fuori di qui." Riprese Carlos

--

"E adesso? Da che parte andiamo?" Chiesi una volta arrivati a un bivio in fondo allo stretto cunicolo in cui eravamo passati, guardando Rad e Carlos a turni.

"Dobbiamo tornare indietro, ragazzi, non abbiamo più corda!" ci informò Carlos che reggeva la parte finale della suddetta corda.

Rad rimase in silenzio pensieroso, non voleva abbandonare subito l'avventura e al momento si stava scervellando per trovare una soluzione al loro problema, finchè non gli venne il lampo di genio: "Ho trovato! -esclamò, avvicinandosi alla parete rocciosa per raccogliere qualcosa che si rivelò essere una manciata di sassi- possiamo tracciare la strada con dei sassi… -spiegò disponendoli a forma di freccia a indicare la via destra del bivio- bell'idea eh?" ci sorrise come per avere una nostra conferma

"Sei geniale come sempre, Einstein…" confermò Carlos sollevato… e anch'io dovevo ammettere che ero sollevata all'idea di continuare. Io sono una ragazza avventurosa, mi sarebbe dispiaciuto abbandonare tutto per colpa di un bivio o di una corda troppo corta.

"Sai, certe volte mi chiedo perché ti porto con me…" rispose Rad a cui evidentemente non era andato a genio l'appellativo con cui Carlos lo aveva appena chiamato

"Ahh sei solo invidioso perché io sono più bello di te!" rispose Carlos ridacchiando al che io intervenni ridacchiando: "Si certo, contaci Carlos…"

Pochi minuti dopo a Carlos parve di sentire un rumore, infatti chiese agitato: "Avete sentito anche voi?"

"Forse è solo acqua che scroscia" ipotizzò Rad cercando di rassicurare l'amico, ma l'altro non sembrava affatto rassicurato: "Dici?"

"Oppure è la tua immaginazione che galoppa…" ipotizzai invece io, anche per sdrammatizzare… la verità era che anch'io avevo sentito qualcosa, come una voce e, lasciatemelo dire, stavo diventando quasi paranoica.

"Potrei giurare di aver sentito delle voci…" continuò il ragazzo di origine spagnola, sicuro di ciò che aveva sentito sebbene quella sicurezza vacillasse appena.

"Non è possibile…" constatò Rad a metà tra lo scocciato e l'incredulo

 

--Billy e Fred: 3rd P.O.V.--

 Seguendo lo scorrere della corda, intanto, anche Billy e Fred arrivarono al bivio, con qualche difficoltà da parte di quest'ultimo

"Forse avrei dovuto dirtelo prima -cominciò Fred con voce tremante di paura- ma fin dai tempi dell'infanzia ho sempre avuto paura dei posti chiusi e bui…" disse informando l'amico del suo voler tornare indietro, appoggiandosi ansimante, nuovamente stremato, a una stalagmite rocciosa

"Se usassi per camminare l'energia che sprechi per frignare li avremmo già trovati!" ribattè con un lieve tono di insulto contro il compagno prima di voltarsi e far sparire il sorriso canzonatorio che aveva sul viso ricoperto di lentiggini, alla vista del bivio: "Adesso siamo a posto. -si lamentò puntando la torcia verso la fine della corda lasciata da Carlos, Jade e Rad- Da che parte saranno andati? È tutta colpa tua!"

All'accusa dell'amico Fred si difese controbattendo innocentemente: "Ma perché te la prendi con me? Hai avuto tu la bella idea di seguirli!"  esclamò accusando Billy a sua volta (il classico gioco dello "scarica-barile" sapete?).

"Sta a sentire- si girò bruscamente il ragazzo magro- ti ho sopportato anche troppo: se sei così stupido da voler mollare, allora gira i tacchi e portateli a casa! -gridò sbattendo il piede a terra e accidentalmente distruggendo la freccia con i sassi lasciata da Rad- io ne ho abbastanza delle tue lamentele… mi sarei divertito di più se avessi portato mia sorella…" concluse prendendo la via di sinistra al bivio, senza aspettare il compagno che, seppur indeciso gli corse dietro.

"eh?? ASPETTAMI BILLY, DOVE VAI!?! NON PUOI LASCIARMI QUI DA SOLO!! HAI LA MIA MERENDINA AL CIOCCOLATO IN TASCA! ASPETTA!!" gridò di rimando Fred, producendo una eco che raggiunse, seppur estremamente leggera, persino le orecchie di Carlos.

--

Dopo altri minuti di camminata raggiunsero un'ampia grotta e curiosi ma comunque impauriti guardarono verso l'alto.

"A-alza il fascio di l-luce…" intimò Fred con voce tremante, aspettandosi di trovare qualcosa di brutto

Billy, ubbidendo alla richiesta dell'amico, puntò la torcia verso quelli che si rivelarono essere poi uno stormo di pipistrelli, i quali, disturbati dall'improvvisa luce, si misero in volo dirigendosi verso i due ragazzi che finiscono per gridare di terrore. Si misero a correre come forsennati verso l'uscita, pervasi dal panico e dalla suggestione.

"Scappiamo via di qui! Sono allergico ai vampiri!" gridò Billy in preda al terrore, seguito da Fred

--

Dopo essere scampati ai pipistrelli, corsero alla cieca per parecchi minuti, oramai la via per l'uscita era più che persa nel trambusto generale e nel panico causato da quei roditori alati, Fred stremato per la terza volta, ridotto a doversi prendere una pausa e Billy che cercava freneticamente un minimo segno della via d'uscita, spostando la torcia a destra e a manca nel vano tentativo di ritrovare la corda che per loro significava salvezza.

"Non possiamo tornare indietro, Billy? -si lamentò Fred, ancora chiaramente scosso dall'esperienza- Ho le gambe molli, sento che sto per avere un tremendo calo di zuccheri…"

"Te lo dico per l'ultima volta: -sbottò l'amico- non ce ne andremo finchè non avremo scoperto cosa stanno cercando …" disse serio continuando a cercare tramite la torcia una via che potesse indicare loro la strada giusta da prendere

Il viso di Fred si rabbuiò per la preoccupazione "E… -cominciò titubante- se si fossero perduti come noi? Potremmo rimanere intrappolati qui per l'eternità!"

Per Billy non era una bella prospettiva visto che dalla paura e dalla preoccupazione gli stava quasi venendo da piangere, infatti singhiozzò girandosi verso l'amico: "Per favore, finiscila: mi stai facendo venire i brividi!" pregò con la voce rotta dal pianto.

 

--Rad, Carlos e Jade, Jade P.O.V.--

"Ancora quel rumore… ma ora sembra più vicino…" Commentò nuovamente Carlos avvicinandosi, intimorito a me e a Rad

"Ti sei fissato eh?" chiese di rimando Rad, ancora incredulo guardando l'amico

"Andiamo a vedere di che si tratta." disse seriamente, voltandosi indietro per andare a controllare. Carlos mi preoccupava ogni momento di più, in realtà non era Carlos in sé, ma il fatto che anche lei sentiva quei rumori che la stavano mandando in paranoia.

"Ehi! Dove stai andando!" chiesi al ragazzo bruno che si stava allontanando, allarmata

"Questa faccenda inizia ad innervosirmi" spiegò secco facendo ancora un altro passo. Il terreno sotto il suo piede però si abbassò come se fosse una pedana a pressione che si vedono nei film d'azione di Indiana Jones, e subito dopo un tremore che andava a farsi sempre più forte fino a diventare un terremoto vero e proprio si fece sentire, facendo scricchiolare le pareti del cunicolo. Io mi guardai attorno, impaurita; il cuore mi andava a mille. Guardavo costantemente verso Rad o Carlos per cercare una sorta di sicurezza ma anche loro erano nella mia stessa situazione finchè non ci fu per un attimo del silenzio…

"La calma prima della tempesta…" pensai. "Carlos! Attento!!" gridai poi, preoccupata per lui che era il più instabile al momento

Pochi secondi dopo, come a darmi ragione, il pavimento sotto di noi venne meno… un intera lastra di roccia si spezzò dal suolo portando con sé anche noi.

Gridammo tutti terrorizzati mentre cercavamo di reggerci a questo lastrone che sfrecciò in discesa lungo una serie infinita di cunicoli di una ripidità spaventosa, se non avessi temuto per la mia vita, avrei potuto pensare che ero su qualche sorta di montagna russa.

La discesa sembrava interminabile, non smettemmo un momento di gridare (come se la cosa potesse comunque esserci d'aiuto… beh è un istinto, che possiamo farci?) finchè finalmente non ci parve di scorgere la fine del tunnel. Atterrammo letteralmente in una conca sotterranea, molto larga… stranamente molto larga…

"Carlos? Jade? Siete ancora tutti interi?" chiese Rad, una volta ripreso dal volo incredibile e allo stesso tempo terrorizzante che abbiamo fatto

Io annuii in risposta mentre Carlos trovò opportuno fare una battuta: "Non lo so… dovrei contarmi le ossa" rispose toccandosi il collo con una mano. "Probabilmente -continuò- con il nostro passaggio abbiamo causato una frana e ora siamo finiti in questa vecchia grotta…" constatò guardandosi in giro, cercando di scorgere qualcosa

"Diamo un'occhiata" rispose subito Rad tirando fuori dal suo zaino un fornelletto elettrico, accendendone la fiamma, voltandosi poi verso di noi sorridente, facendoci il segno di vittoria, per poi puntare la luce più in alto: "Ma che… che accidenti è!"

   
 
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