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Autore: waraki_    15/09/2015    2 recensioni
Dal primo capitolo: "Mi metto seduta, incrocio le gambe e afferro la tazza di caffè. Voglio godermi questo momento.
Molly, la balena travestita da cane che di solito si aggira per casa elemosinando biscotti, mi osserva dal tappeto accanto al letto.
-Non mi guardare così, mi devo concentrare.- Le dico, la voce più alta di un'ottava a causa della musica sparata nelle orecchie.
Molly sospira. Minchia oh, che vita faticosa che fai.
Sposto lo sguardo sul libro, il fiato sospeso e un'espressione solenne, quando... be', accade il disastro."
*E' la mia prima storia, spero vi piaccia*
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. My crazy best friend

 

 

 

 

 

-NON POSSO CREDERCI CHE HAI SCAVALCATO IL CANCELLO. LO FACEVI QUANDO AVEVAMO TREDICI ANNI, NON ADESSO. POTEVI AMMAZZARTI.- Strilla Liam.

Mi stringo nel lenzuolo del letto, sperando che il materasso mi inghiotta per sempre.

-Lo so ma...-

-PENSA SE NON TI AVESSI FATTA ACCOMPAGNARE! ORA ERI LA' PER TERRA E NESSUNO TI AVREBBE POTUTA AIUTARE. QUASI QUASI ORA TI PAGO DELLE GUARDIE DEL CORPO CHE TI PROTEGGANO DA TE STESSA.-

-Liam, ho capito, ma...-

-NON MI PUOI FAR PREOCCUPARE IN QUEL MODO, OK? IMMAGINA ANCHE SOLO LONTANAMENTE CHE INFARTO MI SONO PRESO QUANDO MI HAI DETTO CHE ERI IN OSPEDALE!-

Mi prendo la testa tra le mani, esasperata.

È passata un'ora da quando ho avvertito mio fratello e nell'attesa del suo arrivo, mi hanno fasciato la caviglia e fatto un'endovena di antidolorifici. Poi è arrivato lui, ha salutato Calum (il quale se n'è andato subito... codardo) e ha cominciato a farmi la predica.

-Ehm... mi scusi, gli altri pazienti stanno dormendo.- Lo riprende Diana e per la prima volta da quando sono arrivata mi sta simpatica.

Ma poi noto che fissa Liam come io guardo una torta al cioccolato, e tutta la simpatia provata prima sfuma in un attimo. È pur sempre mio fratello! Non puoi spogliarlo con gli occhi davanti a me e pensare che io rimanga indifferente.

-Va bene.- Sbuffa lui.

Diana se ne va e io mi lascio cadere sul materasso.

-Mi dispiace Lì.- Mormoro.

Lui si sdraia accanto a me, inspirando profondamente. -Non sono arrabbiato, davvero. Solo tanto preoccupato.-

Allungo la mano e la intreccio alla sua, sorridendo appena. Mio fratello è sempre stato il mio punto di riferimento, l'esempio perfetto da seguire, colui che nonostante tutto ci sarebbe sempre stato. E anche se adesso gira per il mondo, non lo vedo per mesi, gli nascondo il mio stare male, è comunque la persona più importante della mia vita.

-Ti voglio bene.- Sussurro con gli occhi lucidi.

Liam mi stringe la mano più forte. -Anche io Raggio di sole.-

 

 

* * *

 

 

Mi chiudo la porta alle spalle, estraggo dalla serratura le chiavi che mi ha prestato Liam e in silenzio zoppico verso le scale. Appoggio le stampelle sul primo gradino, salto e mi stabilizzo. E così per tutta la rampa. Riesco ad arrivare indenne fino alla porta della mia camera, quando quella di mio padre si apre e lui corre fuori.

-Buongiorno.- Mi dice distrattamente, sorpassandomi e uscendo di casa.

Rimango impietrita, fissando il legno. Non si è reso conto né che ho passato la notte fuori, in ospedale per di più, né che ho delle stampelle.

Mi passo una mano tra i capelli, inspirando profondamente e cercando di non pensarci, e apro la porta di camera mia. E fidatevi se vi dico che niente mi avrebbe potuta preparare a quello che mi aspetta dentro.

Macchie sporche ovunque, odore nauseante di caffè, una chiazza gialla di cui non voglio sapere la provenienza, e Molly sdraiata sul mio letto.

Cercando di non vomitare per l'odore orribile, mi rendo conto che ho lasciato il mio cane chiuso nella camera per tutto il giorno e la notte, per di più sporca di caffè.

Con la massima velocità consentitami dalle stampelle, afferro Molly per la collottola e la sbatto fuori in corridoio. Poi prendo detersivi, strofinacci, una scopa e l'aspirapolvere.

E mi do alla pazza gioia.

...non letteralmente, ovvio.

 

 

* * *

 

 

Ho finito di pulire la mia stanza un paio di ore fa e in questo momento sono sdraiata sul divano come una sirena sugli scogli.

Okay, forse più che a una sirena assomiglio a una balena. Spiaggiata.

Ma questi sono dettagli, pff.

Mi giro su un fianco, in modo da vedere meglio la televisione, e faccio attenzione a spostare il piede sui cuscini. Poi prendo il cellulare e chiamo una delle poche persone che ho davvero voglia di vedere in questo momento.

-Pronto? Lea?-

La mia migliore amica, o anche, possiamo dire, la mia unica vera amica, lancia un gridolino di gioia. -Emy!-

-Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così? Odio i soprannomi.-

-Bla bla bla.-

Ridacchio. -Come stai?-

-Tutto bene. Anzi, direi stra bene. O super bene? Molto bene, insomma. Ho preso un otto in matematica e oh mio dio, dovrei annotarlo sul calendario. Sono cose che succedono poche volte nella vita. Ah, e mia sorella mi ha portato un modellino del Colosseo dal suo viaggio a Roma! Sono così felice, mi piace troppo quella città e tu sai quanto ami la storia. L'ho messo sulla mensola che si vede appena entri in camera mia, hai presente? Ma non a destra, a sinistra. Stava meglio lì e...-

Allontano il cellulare dall'orecchio, stordita da quel fiume di parole. -Lea, ferma, ferma.- Inspiro. -Ti va di venire qui? Mi sono storta una caviglia e non posso uscire.-

Aspetto che mi risponda cambiando pigramente canale, e passando da Sedici anni incinta alle audizioni di xFactor. Ma dall'altra parte della linea sento solo silenzio.

-Lea?-

Ed è allora che grida di nuovo, facendomi probabilmente scoppiare un timpano.

-MA TU SEI COMPLETAMENTE PAZZA, PERCHE' HAI URLATO IN QUEL MODO?-

Tossicchia e la sento muoversi.

-Volevo imitare l'acuto di Ariana Grande in Break Free.- Spiega, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Boccheggio, senza parole. Nonostante la conosco da sempre, non riesco ancora a concepire come faccia ad uscirsene con certe cose così... senza senso.

Ma forse questo è anche uno dei motivi per cui le voglio così bene.

-Sì, okay, certo. Vieni?-

-Cinque minuti e sto lì.-

 

 

* * *

 

 

Sono le dieci di sera e io e Lea siamo sdraiate sul divano, con un cartone di pizza vuoto ai piedi e la televisione ferma su Il boss delle torte.

-E così Calum ti ha presa al volo quando sei caduta dall'albero?- Mi domanda per la decima volta da quando ho finito di raccontarle la mia (dis)avventura.

-Sì, ma perché continui a chiedermelo?-

Si stringe nelle spalle, fissando lo sguardo sullo schermo. Ma i suoi pensieri sono altrove, e infatti chiede ancora: -Ma proprio in braccio? O solo presa sui fianchi?-

Salto a sedere, esasperata. -Perché continui a domandarmelo?-

-Così.- Svaga, ma questa volta sposta gli occhi azzurri su di me e non riesce a trattenere un sorrisetto malizioso, accompagnato dalle sopracciglia che scattano su e giù.

I miei (forse due) neuroni ci mettono un secondo scarso a connettere e farmi rendere conto che la mia amica sta entrando in modalità ShippoEmilyConQualsiasiRagazzoLeSiaPassatoAccanto.

-NO, LEA, HAI CAPITO MALE. Prima di tutto, mi sta sulle palle che non ho. Secondo, non lo conosco neanche. Stop, basta, non se ne parla.-

Lei scrolla la testa, facendo svolazzare i capelli chiari e le punte tinte di rosa. -Come vuoi tu.- Borbotta, ma sorride in modo inquietante.

E questo non è mai un bene.





NON LINCIATEMI VI PREGO, VI VOGLIO TANTO BENE.
SCUSATE L'ENORME E IMBARAZZANTE RITARDO, MA... mi aveva sfiorato l'idea di cancellare la storia. Qualcuno la legge, ma non capisco se piace o no, se sbaglio o se dovrei cambiare qualcosa; perché, be', nessuno recensisce. E io non sono molto brava in queste cose. Non voglio fare la vittima che non sono, dicendo cose del tipo "recensite pls o sono triste xd" perché no, non è quello, ma ho avuto dei seri dubbi sull'andamento della ff.
Cooomunque, se ora sono qui a postare questo incredibilmente noioso e brutto capitolo, vuol dire che ho cambiato idea, quindi don't worry.
In questo, infatti, ho deciso di delineare meglio la vita di Emily, introducendo un nuovo personaggio: Lea! Spero vi piaccia, anche se è un po' sciroccata. Però è davvero importante e avrà un ruolo fondamentale nell'andamento degli eventi.
Anyway, vi ringrazio per essere arrivati a leggere fino qui, davvero. Grazie. E grazie anche a tutte le persone che hanno messo la storia tra preferite/seguite/ricordate, vi vu bi.
Bene, ora, per farmi perdonare del ritardo e della piattità (non credo che esista come parola) di questo capitolo, vi dico già che pubblicherò il capitolo dopo domani, se non sta sera stessa.

Scappo, in bocca al lupo a chi, come me, ha appena ricominciato la scuola.
Byeee.

Twitter: @waraki_

   
 
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