«I am, you are, he-she-it is, we... uh... erum.»
«Da capo, Loki.»
«Uffa, madre!» Thor sbuffa sopra il manuale. «Io voglio giocare!»
«Si dice: “I want to play”, tesoro.»
Loki strizza le palpebre. «I am, you are, hhhh... hann...» Affonda il viso fra le mani, uggiolando come
un cane.
«Perché questo tormento?» chiede Thor, gli occhietti supplici sopra la spruzzata di lentiggini.
«Così ha profetizzato la völva: sarà determinante per il vostro futuro.»
«Quella vecchia befana!» mormora Loki dietro lo scudo di dita.
Il sospiro mesto di Frigga riassume lo strazio di ogni istitutore. «Old hag, Loki caro, old hag.»
~fin~
Angolino d’autrice:
Erum e hann stanno per “[noi] siamo” e “lui” in lingua islandese.
La völva è la profetessa che, nel mito originale, predice a Odino la morte di tutti gli dèi. Se esistesse tale
personaggio nell'universo Marvel, e se fosse così di bocca larga, penso che la famiglia Odinson si sarebbe
risparmiata un bel po' di dramma, perciò ho preferito calarla sì nei panni di una vecchia sibilla, ma di cucerle
anche un po' la bocca per evitare che spiattellasse tutti i dettagli del futuro. Così l'inglese serve, ma nessuno sa
perché.
Mi appello inoltre alla vostra sospensione dell'incredulità: andando per logica, avrei dovuto usare l'inglese antico
al posto di quello moderno, che suona anacronistico se si pensa che Thor e Loki, nel film, eran bimbetti ai tempi in
cui Carlo Magno scorrazzava per l'Europa. Fate finta che.
Ho sempre trovato bizzarro, se non indigesto, il fatto che Thor, divinità vichinga, abbia interagito in inglese con
le prime forme di vita che ha incontrato su Midgard, soprattutto perché lui stesso non sapeva di essere atterrato
proprio su Midgard. Si potrebbe quasi pensare che l'inglese sia assurto a lingua franca dei nove mondi!
E invece no, è solo per esigenze di trama. Buona dose di sospensione dell'incredulità richiesta a parte, la fanfic
di cui sopra è il frutto di una pausa riflessiva che ha interrotto la stesura di un'altra fanfic, una one-shot che
spero di portare a termine entro l'estate e che da ieri sta sfiancando i miei neuroni.
Insomma, come il maratoneta si scalda i muscoli prima della grande gara, ho scaldato la matita partorendo questa
cosa, soddisfando così anche l'emisfero sinistro della mia testa – quello inflessibile, amante della logica, che
puntualmente stana e fa smorfie davanti a ogni plot hole lasciato aperto in fase di sceneggiatura. Non escludo di
potermi prendere altre pause del genere se mi piglia l'estro - il materiale da cui attingere non manca, purtroppo:
la tripletta di Thor, The Avengers e Thor II è crivellata di buchi come il Lerdammer. Nel caso, farò di questa
drabble una raccolta a più capitoli.
E con questo ho esaurito il papiro. Spero vi sia piaciuta!
Alla prossima! - presto, spero.
:3