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Autore: King Of My World    17/09/2015    0 recensioni
(Revisione in corso)
Ciao a tutti! Questa è la storia di Ghost Warrior, inizialmente l'avventura sembrerà realizzarsi solo e unicamente da un'amicizia, che poi col tempo si scioglierà perché il mondo della fantasia e quello della realtà non possono vivere contemporaneamente nello stesso posto. Potrebbe diventare un vero e proprio pericolo, ecco perché Pasquale e Salvatore saranno costretti a separarsi, quest'ultimo, però, dovrà affrontare un bel po' di sfide dopo aver rischiato la vita per salvare quella dell'amico e vincere la famosa battaglia contro vari malvagi.
L'unico obiettivo del fantasma è distruggerli e conoscere il Mago di Oz, ma può riuscirci soltanto acquisendo l'energia dei sette frammenti dell'arcobaleno e portare la pace al Paradiso Terrestre.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15

La città sconosciuta e la conquista di Eris


Salvatore, Venere, Salem e Cleopatra s’incamminarono verso la città sconosciuta. A dire il vero non si sapeva molto di quella città, ma forse avrebbero potuto trovare il prossimo frammento dell’arcobaleno.
Il guerriero fantasma aveva una missione ben precisa: doveva salvare l’intero universo. Tutto stava per essere distrutto per via di un folle.
Durante la sua avventura aveva conosciuto un sacco di amici per portare a termine la missione; prima aveva conosciuto Salem, poi Cleopatra e poi Venere, la principessa del rispettivo pianeta.
Entrambe almeno scapparono dagli orrori di Freezer, mentre le loro famiglie, purtroppo, furono state attaccate e imprigionate come degli schiavi.
Freezer stava davvero rovinando il mondo? Era davvero così potente, e Salvatore? Il coraggioso fantasma guerriero, ce l’avrebbe fatta ad eliminarlo per sempre dall’esistenza?
 
-Beh, chissà come sarà questa città sconosciuta e speriamo di trovare qualche frammento dell’arcobaleno!-. Esclamò Salvatore stufo, non si arrivava più a destinazione.
-Sempre il solito fannullone, quando ti darai una regolata?-. Chiese frustato Salem.
-Zitto gattaccio, quando ti accarezzano le ragazze, non fai altro che fare le fusa. Sei senza speranza!-. Disse il fantasma, mentre lo accarezzava sotto al mento: a Salem piaceva molto.
-Non fate altro che chiacchierare! Guardate lì!-. Intervenne Venere girandosi.
 
Tutti e quattro si girarono e videro un’enorme città. A prima vista sembra tale, ma non era del tutto così; sembrava una città fantasma, desolata quanto il deserto del Sarah.
C’erano alti edifici: era simile alla città di New York, ma con qualche mancanza.
 
-Questa sarebbe la New York fantasma? Forse ecco perché la chiameranno la “città fantasma”-. Accennò Cleopatra.
-Però non è molto invitante!-. Disse inorridita la principessa.
-Avete ragione. Questa città non promette nulla di buono!-. Mormorò Salvatore, confermando quello che avevano detto poco fa i suoi amici.
 
Tuttavia, loro comunque continuarono il loro cammino. Mentre stavano ispezionando quella città sconosciuta. All’improvviso a Salvatore gli venne in mente di chiamare Raganella, forse era l’unica che avrebbe potuto dare a loro una spiegazione di questo luogo sconosciuto.
 
-Ciao Raganella, sei in casa? RAGANELLA!-. Strillò Salvatore, anche perché non riusciva ad ottenere risposta dalla sua amica.
-Sì, eccomi, non c’è bisogno di fare tutto questo baccano!-. Rispose con un tono decisamente tranquillo.
 
La strega sembrava tutto fuorché preoccupata: dopotutto, un folle andava in giro a conquistare i mondi, e che avrebbe potuto arrivare anche da lei.
Raganella era fatta così, prendeva tutto alla leggere, Salvatore pensò “Beh, beata lei!”.
 
-Raganella, ho bisogno di alcune informazioni per quanto riguarda “la città sconosciuta”, potresti dirmi qualcosa al riguardo, per favore?-. Chiese per ricavarne qualcosa.
-Oh, vedo che hai trovato dei nuovi amici. Chi è quella ragazza? Oh giusto, sei la principessa di Venere. Avevo tanto sentito parlare di te…-. Sembrava ignorare le richieste del fantasma.
 
Salvatore stava perdendo la calma. Se avesse avuto la possibilità, le avrebbe tirato un pugno.
 
-RAGANELLA!-. Il fantasma diede un urlo che persino dalla Terra avrebbero potuto sentirlo.
-Sì, scusami, ero troppo presa dalla discussione. Quando comincio a chiacchierare, non finisco più, adesso esaudirò la tua richiesta!-. Disse subito, con tanta di tranquillità.
 
E così, Raganella cominciò a rovistare dei libri grandissimi ed infine dare una risposta sensata: ciò che avrebbe dovuto fare sin dall’inizio della chiamata.
 
-Allora ragazzi, state ben attenti!-. La strega li stava mettendo in guardia.
 
In un attimo lo sguardo di Raganella divenne cupo come l’oscurità.
 
-Non è un luogo molto sicuro. Potrebbe sembrarlo, ma non lo è. Ci sono molte presenze malvagie. Salvatore, potranno uscire da un momento all’altro. Sei l’unico che potrà fermarli, usa la tua “Ghost Sword”, gridalo alto nel cielo e l’avrai tra le tue mani. Sarà l’unico modo per fermarli e ti ricordo che lì si trova un frammento dell’arcobaleno, spero tanto di non sbagliarmi. Forse è quello blu. Buona fortuna Salvatore!-. Disse Raganella, chiudendo poi la chiamata.
 
Il fantasma aveva gli occhi ben aperti, non voleva trovarsi in pericolo proprio in quell’istante e non voleva nemmeno che qualcuno dei suoi amici si trovasse in pericolo. Avrebbe combattuto con tutte le sue forze.
 
-Ragazzi, ve ne prego, cercate di stare attenti!-. Li avviso.
-Certo, puoi stare tranquillo. Terremmo gli occhi aperti!-. Lo tranquillizzò Venere, la quale era preoccupata quanto lui.
-Forse dovrebbero essere degli esserini abbastanza forti, spero di non ricordarmi male, sono piccoli ma intelligenti ed anche molto malvagi.-. Accennò Salem a Salvatore, cercando di metterlo in allerta.
-Ghost Sword!-. Gridò il fantasma. In effetti, apparse una spada tra le sue mani.
 
Sembrava una semplice spada. Di diverso aveva l’elsa: in cui ai lati di destra sinistra si contrapponevano due serpenti feroci – due cobra.
 
-Credo che si utilizzi contro il nemico in modo semplice.-. Disse Salvatore, non era molto sorpreso.
-Non essere così precipitoso!-. Intervenne la fatina.
-Beh, meglio averla tra le mani, non si potrebbe mai sapere. Questo luogo non promette nulla di buono, almeno possiamo dire che abbiamo un’arma.-. Il fantasma impugnò la sua spada con timore.
 
Dopo pochi secondi, la terra attorno a loro cominciò a tremare. Sembrava che stesse per nascere qualcosa proveniente sotto ai loro piedi.
 
-Dio mio, cos’è quello, AIUTO!-. Strillò Venere, sembrava volesse svenire.
 
In realtà, sotto ai loro piedi stavano nascendo gli esserini malvagi di cui Salem aveva parlato: erano piccoli, sembravano dei bambini. Essi possedevano delle mini-spade; forse le avrebbero utilizzate per attaccare, ma quella era più una certezza. Salvatore li guardò senza paura, oppure cercava di non averne. Non era il momento di tremare o di scappare. In qualche modo dovevano pur reagire!
Tutto d’un tratto, questi esseri corsero verso di loro: avevano un aspetto malvagio, questo era certo. Erano cupi quanto un cielo grigio. Avevano la testa tonda con delle corsa e degli occhi rossi, i quali potevano esprimere qualsiasi cosa, ma tranne qualcosa di buono. Erano piccoli di statura, ma erano tantissimi: Salvatore, il fantasma guerriero, ce l’avrebbe fatta con la sua “Ghost Sword”?
 
Salvatore tenne stretta la sua spada, sperava soltanto che funzionasse per poter dare un briciolo di speranza ad suoi amici.
 
-Adesso, basta! Andate via!-. Gridò il fantasma, alzando la spada verso il cielo colorato.
 
La spada emanò un raggio di luce che fece scomparire tutti gli esseri malvagi in un batter d’occhio trasformandoli in angeli.
Salvatore e i suoi amici rimasero sorpresi a quella scena, non si aspettavano che terminasse tutto così in fretta; spuntò anche un frammento dell’arcobaleno, che entrò direttamente nel corpo del fantasma.
A quel punto, un angelo gli si avvicinò e gli toccò la fronte.
 
-Grazie per averci liberato dal male, adesso finalmente, possiamo vivere felici la nostra eternità.-. Sorrise, per poi scomparire oltre il cielo dove comparì un bellissimo arcobaleno dai sette colori.
 
Salvatore adesso si sentiva più forse e anche più determinato di prima. Si sentiva un vero e proprio guerriero. Quindi, mancavano soltanto altri cinque frammenti per completare l’opera.
 
-Wow, mi sento incredibilmente forte!-. Esclamò con entusiasmo.
-Evviva, ce l’hai fatta!-. Dissero Cleopatra e Venere all’unisono.
-Bravo ragazzo, ne eravamo sicuri!-. Salem era fiero del suo amico.
 
Entrambi si guardarono fieri, avevano una missione da compiere e sapevano benissimo quale fosse.
All’improvviso, Raganella interruppe il loro momento di gloria.
 
-Ragazzi, siete stati bravi ce l’avete fatta. Grande Salvatore, sapevo di poter contare su di te. Ma penso sia arrivato un momento tanto atteso. Salvatore, penso che sia arrivata l’occasione di incontrare e parlare con il mago di Oz, siamo arrivati ai momenti di crisi. Siamo davvero tutti in grave pericolo. Freezer ha conquistato anche l’ultimo dei pianeti: Eris. Non è esattamente un pianeta, ma comunque ci sono degli esseri viventi. In effetti, la principessa è stata rapita.-. Disse Raganella, terrorizzata dall’idea.
-Nulla di nuovo, ma sta veramente esagerando. Dove possiamo incontrare Oz?-. Domandò Salvatore, sembrava preoccupato quanto la strega.
 
In quel momento, tutta la gioia tra i loro visi scomparve all’istante. Dovevano sbrigarsi, altrimenti Freezer avrebbe conquistato l’intero Universo: Terra compresa.
 
-Procedete verso nord, ma sbrigatevi, prima che potrebbe essere troppo tardi. Cercate di trovare i frammenti lungo la strada e state attenti, che ormai, questo non è più un mondo sicuro!-. Li avvisò la povera Raganella, sembrava davvero disperata all’idea.
-Puoi contare su di noi!-. La incoraggiò Venere.
 
Raganella sorrise. Sperava soltanto che tutto tornasse alla normalità, ma le speranze al momento erano ben poco: solo Salvatore, forse, era in grado di fermare Freezer - era ancora tutto da vedere.
 
I ragazzi, dopo aver messo giù la chiamata, si precipitarono subito verso nord: correndo più che potevano.
 
-Se volassi, farei prima del solito!-. Disse Salvatore mentre correva.
-Ma possiamo farlo-. Disse determinata la principessa.
-Io prendo Cleopatra, anche se vola, è troppo lenta. Ti prendi Salem!-. Continuò la ragazza, la quale spiccò in volo prendendo la piccola fatina.
-COSA?!-. Balbettò Salvatore, rimase senza parole quando vide che Venere sapeva volare.
 
Lei gli fece l’occhiolino, mentre Cleopatra fece la linguaccia a Salem che correva vicino al fantasma. Salem la ignorò complemente.
 
-Prendimi e spicca il volo anche tu, dobbiamo arrivare da Oz prima del tempo! E’ una fortuna che voli, così faremo prima-. Gli urlò il gatto.
-Va bene!-. Disse Salvatore, avrebbe fatto il possibile per portare a termine la missione: conoscere il mago di Oz e distruggere Freezer.


Eris

 
   
 
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