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Autore: vuotichepesano    18/09/2015    0 recensioni
Il termine desiderio deriva dalla composizione della particella privativa "de" con il termine latino sidus, sideris (plurale sidera), che significa stella. Dunque "desidera", da cui "desiderio", significherebbe, letteralmente, "condizione in cui sono assenti le stelle".
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per adesso sono parole scritte su carta ma un giorno
il mio cuore smetterà di sanguinare e allora lì, sì
lì sarà quando mi guarderai per la prima volta






Sono qui, davanti alla pagina bianca e vorrei solamente essere in grado di riuscire a tradurre in parole le cose che sento, che mi fluttuano nel sangue e nei respiri, tra i sospiri e le mancanze.
Ogni volta che mi ritrovo sola, il silenzio mi fa quasi male alle orecchie, per questo odio questi vuoti, perchè nessuno riesce mai a riempirli perfettamente, nessuno riesce mai a nasconderli.
Tutti riescono solo a spostarli con il piede, come un sassolino. Tutti si siedono sopra però non riescono mai a coprirli del tutto, c'è sempre uno spazio per me, dove sedermici accanto, peccato che io però, ci cada dentro, ogni volta.
Ci inciampo e nessuno mi tiene mai. O forse, semplicemente, non voglio essere tenuta, scappo. Io scappo dalle persone che mi dicono di scappare da te, perchè non mi fai bene.
Io corro, sempre intorno allo stesso isolato, non giro mai né a destra né a sinistra, riesco solo a seguire gli stessi passi di sempre.
Ho già provato a cambiare isolato, ma mi piacevano ancora meno di quelli in cui cammino adesso. Perchè nelle altre strade, non ho nemmeno una piccola speranza di vederti con la tuta da casa in giro e la tua felpa nera che senza dubbio, ti ruberei esattamente come tutte le altre. Con i capelli legati, con gli occhiali da sole e il caffè in una mano e il cellulare nell'altra.
Non ho nemmeno una piccola possibilità di sentire il profumo della tua felpa, nemmeno quella di sprofondarci dentro. 
Mi piacerebbe ad esempio, prenderti per mano e non avere paura del fatto che tu potresti toglierla, perchè so che vuoi che le nostre mani si incrocino e tocchino quanto lo voglio io.
Oppure portarti nel posti più tranquilli e belli che io conosca, ad esempio uno di quei viali tappezzati di panchine di legno ai lati dei percorsi e qualche albero secolare alle nostre spalle.
Le foglie per terra e un fiume, silenzioso, non uno di quelli che scorrono più veloce del tempo di quando sei felice. Mi piacerebbe che fosse sera, tipo verso le sette e mezza, otto, quando il cielo è sull'arancione, viola, che piano piano si scurisce e spegne sempre di più, hai presente?
Mi piacerebbe guardare i palazzi illuminati, che a me piacciono tanto, da lontano, appoggiati ad una ringhiera e sentire quella leggera aria che sale prima della notte, quella che ti fa venire la pelle d'oca in tutto il corpo e ti fa incrociare le braccia.
Mi piacerebbe, ad esempio, che mi guardassi negli occhi, dopo aver guardato il cielo e che mi dicessi che forse sono più bella io di tutto il resto.
Mi piacerebbe che ti avvicinassi, lentamente, frase per frase, a me. Quasi da toccarci perfettamente. Vorrei che sorridessi con uno di quei sorrisi che non dedichi a tutti, e che incrociassi le mani o che ti toccassi le labbra.
Mi piacerebbe che ad un certo punto, rimanessimo in silenzio e ci guardassimo dritti negli occhi, senza ridere, passandoti la lingua tra le labbra e io mordendomi il labbro per non sorridere troppo.
Mi piacerebbe che poi, mi baciassi tu. Perchè è giusto che lo voglia almeno la metà di quanto lo voglio io, e che me lo faccia capire. Vorrei uno di quei baci che non dimentichi, uno di quelli che quasi ti viene da piangere. Uno di quelli con entrambe le tue mani sulle mie guance, con la tua schiena incurvata perchè troppo bassa per te, uno di quelli con gli occhi chiusi e lenti.
Senza foga o respiri affannati, uno di quelli puri.
Uno di quelli dove io non saprei cosa fare, perchè mi tremerebbero così tanto le gambe che non riuscirei a stare in piedi e le mie mani, al posto di stare sul tuo collo, si attaccherebbero alla ringhiera, cercando di restare in piedi.
Uno di quelli che quando poi ti stacchi rimani a bocca aperta, e dopo uno sguardo veloce negli occhi si guarda dall'altra parte perchè non si hanno parole da dire. 
Se non sorridere cercando di non far vedere all'altro quanto si desiderasse.
Un bacio puro, che però non basta. E allora si dicono frasi del tipo "Secondo me è durato troppo poco" o "Dovremmo rifarlo",  o a volte non si dice proprio niente.
Si agisce d'impulso e sta volta, ci si tocca e ci si cura. Ci si completa e quasi, non si respira.
Sta volta, vorrei un bacio di quelli che poi ti senti ancora le labbra sulle tue, uno di quelli dove le labbra non riesci neanche più a muoverle.
E poi mi piacerebbe che mi portassi a casa, dopo aver fatto un giro in macchina, da soli, nella tarda notte, dove la gente ormai è di meno e si vedono solo bottiglie di birra vuote, vicino ai pali, o posaceneri pieni sui tavolini dei bar.
Dove le luci sono tutte accese, ma dove tutto è chiuso a chiave.
Vorrei che in quel viaggio in macchina, la radio la accendessimo alla fine, solo per cantare le canzoni che conosciamo entrambi e per agitare le braccia in aria come se stessimo ballando.
E ridere, ridere tantissimo.
Però all'inizio vorrei che parlassimo del fatto che, non ci lasciamo perchè non possiamo, perchè lo sai che io senza te non riesco neanche a respirare.
Vorrei che mi dicessi che mi vuoi anche tu, e che, magari, potrebbe diventare qualcosa di importante, perchè ci credi anche tu.
Vorrei vederti appoggiare il pollice tra le labbra, cosa che facciamo sempre entrambi e che ti spostassi i capelli guardandoti nello specchietto.
Vorrei che mi portassi a casa e che il seguito lo sapessi anche tu. Vorrei appendere il giubbotto e far cadere lo zaino, vorrei che nel mentre mi abbracciassi da dietro e che lasciassi cadere le chiavi dopo aver chiuso la porta.
Che mi baciassi lentamente il collo, stringendomi a te, che mi girassi e che mi baciassi lasciando cadere le tue mani sui miei fianchi. Vorrei camminare fino in camera e sbattere contro la fine del letto e caderci sopra e vorrei che tu finissi sopra di me. Che continuassi a baciarmi, dalle labbra alla punta delle mie dita che sfiorano il contorno delle tue. Vorrei che mi guardassi negli occhi tanto intensamente quanto lo faccio io e che mi amassi e desiderassi come si fa solo poche volte nella vita.
Vorrei che tu capissi che se dovessi rischiare per poterti raggiungere, lo farei senza avere un po' di paura. Sappi che ti aspetto, come tutti i giorni e tutte le sere, qui, al solito posto.
E non voglio che la causa del fatto che non ci siamo ancora incontrati sia perchè tu invece, mi aspetti da un'altra parte e non ci siamo capiti bene, io voglio che tra di noi non ci siano incomprensioni, voglio baciarti e guardarti mentre dormi dopo aver fatto l'amore e lo sai, ti amo da morire.
Voglio davvero scegliere i divani per il salotto di casa nostra e litigare per il tappeto o il colore delle pareti, voglio davvero sentirmi stanca la sera sapendo che però poi ci saresti tu a casa, voglio stendermi e appoggiare la testa sulle tue gambe mentre guardi la partita e sentire le tue dita fredde sulla mia guancia e in mezzo ai miei capelli, sul collo e sulle clavicole.
Voglio sentirti tossire, urlare e piangere, ridere e assonnato.
Di te non voglio prendere solo il meglio, solo i baci e le carezze, solo le mani o i graffi sulla schiena, solo gli sguardi provocatori o le belle parole. Di te voglio prendere qualsiasi cosa, voglio prendere anche i silenzi e i "Non ce la faccio più", voglio prendere le tue giornate no dove sei insopportabile e quasi non ti parlerei nemmeno, voglio prendere le volte in cui sbatti gli oggetti sul tavolo perchè sei arrabbiato, voglio prendere anche le volte dove non torni a casa.
Perchè te l'ho sempre detto, alcune volte, preferisci gli schiaffi ai baci da persone che non vuoi e i graffi sulle braccia al posto di dita sconosciute.
Preferisci a volte, farti male piuttosto che stare bene per finta, e sbagliato o no, è tutto quello che riesci a fare.
E allora? Sbagliamo insieme?
Ce l'hai il coraggio?





 
  
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