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Autore: Risa Lily Angelie    19/09/2015    2 recensioni
Ovvero, cosa succede a far arrabbiare Dominique.
***
«Ehm, Domin--»
«Non rivolgermi la parola.»
James sospirò profondamente, poggiando una spalla allo stipite della porta, osservando la cugina, con le mani immerse nell'impasto di alcuni biscotti.
«Ce l'hai con me...?»
Lo sguardo smeraldino di Dominique si spostò lentamente sul ragazzo e, quando incontrò i suoi occhi, si lasciò sfuggire uno sbuffo contrariato.
«No.»
E, dalla lapidaria risposta, il giovane capì che, non solo la ragazza ce l'avesse con lui, ma che quello che aveva davanti, era il suo
lato Veela.
***
[James/Dominique]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Roxanne Weasley | Coppie: James Sirius/Dominique
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il lato Veela.
[ Ovvero, cosa succede a far arrabbiare Dominique ]


 
 



Il rumore di un bicchiere che si distruggeva, al contatto col pavimento, interruppe Lily dalla sua lettura.
Dal divano su cui era comodamente seduta, con le gambe appoggiate sul tavolo e le caviglie incrociate, voltò perplessa il capo verso la porta della cucina, da dove aveva sentito provenire quel suono: da essa, vide uscire una perplessa Roxanne, che scuoteva la testa allibita.

«Che succede?» domandò la ragazza dai capelli rossi, osservando la cugina prendere posto sulla poltrona posta al fianco del divano.
La Weasley scosse di nuovo il capo, alzando gli occhi al cielo.
«Dominique è nervosa» spiegò.
Lily si esibì in una smorfia.
«Oh-oh...» borbottò, chiudendo il libro che aveva lasciato abbandonato sul grembo, ponendolo sul tavolo. Appoggiò i piedi a terra, puntellò i gomiti sulle ginocchia e posò il mento sui palmi delle mani. «Perché? Che è successo?» chiese, con una punta di curiosità: Dominique era famosa per essere una ragazza calma e tranquilla. Ma quando si innervosiva-- beh, non si prometteva nulla di buono.
Roxanne fece spallucce.

«Mmh-- a giudicare dai borbottii, ho capito che è infuriata con una tipa-- o forse è con un ragazzo? Credo che questo qui ha fatto qualcosa che non doveva fare con la tizia. O qualcosa del genere» spiegò con scetticismo.
Lily inclinò il capo; stavolta era lei, ad essere perplessa.
«Gelosia? E di chi? Ha un ragazzo? E da quando?»
Roxanne si appoggiò allo schienale della poltrona, scuotendo la testa.
«Non lo so. Ma-- io non vado di certo a chiederglielo, ora.»
Lily ridacchiò ed aprì la bocca per rispondere, quando vide il fratello maggiore scendere le scale.

«Cos'è questo casino?» chiese un ignaro James Potter, grattandosi la nuca.
«Stai lontano dalla cucina» gli suggerì la Weasley, voltando il capo - in quanto la poltrona dava le spalle al ragazzo - sfoderando un sorriso divertito.
«Perché?»
«Dominique è arrabbiata» rivelò allora Lily, scuotendo la testa. «Roxanne dice che c'entra un ragazzo-- che tu sappia, è fidanzata?»
James fece spallucce, sul suo viso fece capolino una piccola smorfia.
«Nah.» rispose, con un gesto della mano. «Ma ora, signorine, con il vostro permesso, vado a mangiare.»
Roxanne sgranò gli occhi, scuotendo vigorosamente la testa. Saltò sulla poltrona, poggiando le ginocchia sul cuscino e puntellando i gomiti sul bordo dello schienale.
«Sei pazzo? Vuoi morire? Hai mai visto Dominique arrabbiata?!» 
James liquidò il tutto con un secondo gesto con la mano, molto più plateale del precedente.
«Sciocchezze.» disse solo, superandole ed aprendo la porta della cucina, che si richiuse subito dopo.
Lily lanciò un'occhiata alla cugina.
«... io qui non ci resto.»
«Nemmeno io.»
Due secondi dopo, il salotto della Tana era deserto.



«Ehm, Domin--»
«Non rivolgermi la parola.»
James sospirò profondamente, poggiando una spalla allo stipite della porta, osservando la cugina, con le mani immerse nell'impasto di alcuni biscotti.
«Ce l'hai con me...?»
Lo sguardo smeraldino di Dominique si spostò lentamente sul ragazzo e, quando incontrò i suoi occhi, si lasciò sfuggire uno sbuffo contrariato.
«No.»
E, dalla lapidaria risposta, il giovane capì che, non solo la ragazza ce l'avesse con lui, ma che quello che aveva davanti, era il suo 
lato Veela. 

«Minnie, Minnie, Minnie...» cantilenò allora il ragazzo, avvicinandosi a lei e poggiando i gomiti sul tavolo. «Se solo mi dicessi che è successo, potrei--»
«Non chiamarmi Minnie» sbottò la Corvonero, iniziando a tamburellare nervosa le dita, sporche di farina, sulla superficie di legno. «E-- non sono io a doverti dire che è successo.» aggiunse poi, distogliendo lo sguardo dal ragazzo, simulando una freddezza che non era decisamente da lei. Ma, insomma!, doveva capirlo da solo cos'aveva fatto! No?
James si corrucciò. Aggrottò le sopracciglia, tirò fuori il labbro inferiore e sfoderò i suoi classici occhioni non-ho-idea-di-cosa-abbia-combinato-ma-perdonami-lo-stesso.
Dominique lo osservò con scetticismo una manciata di secondi; fece smuovere la mascella e schioccò la lingua sul palato, per poi tornare con lo sguardo sul suo impasto.
«Quegli occhietti fallo ad Alice» sentenziò aspramente.
A quel punto, le sopracciglia del ragazzo si sollevarono, sul suo viso si dipinse una genuina espressione stupita; Alice? Alice Longbottom? 
Dominique era gelosa di Alice Longbottom?!
«... sei gelosa?» domandò allora, sicuro di aver ragione, poggiando una mano su quella bianca e piccola di lei.
Le narici della ragazza si dilatarono, sbuffò sonoramente, ma non si scansò al contatto con il cugino.
«No.» rispose, incastrando la lingua tra i bei denti bianchi. «... ma sarebbe carino se la smettessi di passare tutto quel tempo con lei.»
Il giovane sospirò profondamente - ah, queste donne! - e si posizionò dietro la ragazza, stringendola in un abbraccio.
«E così--» disse, poggiando il mento sul capo biondiccio di lei. «Minnie è gelosa.»
Nessuna risposta - anche se, il ragazzo avrebbe giurato che il viso di lei stesse andando a fuoco dall'imbarazzo.
James abbassò il viso, in modo che con le labbra poteva sfiorare l'orecchio di lei.
«... p-puoi toglierti da...?» la domanda di Dominique si interruppe quando il ragazzo le lasciò una sottile scia di baci lungo il collo.
«Minì...» bisbigliò lui, al suo orecchio, così vicino che la ragazza poteva sentire il movimento della lingua che ballava sul palato. «... sei davvero ingenua» disse piano, aumentando leggermente la presa sulla vita della ragazza. «Sei davvero, davvero ingenua.»
Un piccolo sospiro sfuggì alle labbra della Corvonero.
«N-non è vero, è-- è solo che Alice--»
Uno sbuffo, quasi esasperato, era quello di James.
Si sporse oltre la spalla di lei, in modo da poterla guardare in viso - un mezzo colpo al cuore, tanto era bella, nonostante un paio di ditate di farina sul viso, rosso scarlatto causato dalla vicinanza con lui. Appena però, la Weasley abbassò lo sguardo a causa dell'imbarazzo, lui le prese il mento tra due dita, costringendola a guardarlo negli occhi.
«Stammi bene a sentire, Dominique: Alice è un'amica. Solo un'amica. Non è il mio tipo, mh?» spiegò, quasi con dolcezza.
La ragazza annuì lievemente, facendo cenno di aver capito, mentre catturava un lembo del tenero labbro inferiore tra i denti - e James si ritrovò a desiderare che fossero i propri, di denti, a far subire quella dolce tortura.
«... ma lei è--» "... bella, intelligente, forte, coraggiosa. E non è tua cugina." erano le parole che avrebbe detto Dominique, se lui non l'avesse interrotta, poggiandole un dito sulla bocca.
«Non è te.» Le baciò un angolo delle labbra. «... ora smettila, però. Lily e Roxanne erano spaventate da te
Stavolta, il viso della giovane avvampò, ma la causa non era il ragazzo che aveva di fronte.
«Ah-- ah sì? Mon Dieu, sono... sono davvero così esagerata?» domandò timidamente, voltandosi totalmente verso di lui - pur sempre stretta nel suo abbraccio - sul viso un'espressione preoccupata.
James la strinse un po' più forte - sembrava quasi non volesse lasciarla.
Poggiò nuovamente il mento sul capo di lei. Poco dopo, le lasciò un bacio sulla fronte.
«Vuoi la verità? Sì. Fai paura. Ma sei perfetta così.»
La Weasley gonfiò le guance, imbarazzata.
«... s-smettila. Non sono perfetta-- e lo sai.»
«Sei più che perfetta, Dominique.» rispose il ragazzo, prima di sollevarle di nuovo il viso con due dita e baciarle le labbra.


«James, sei un bugiardo.»
«Sì. Ma non con te. Con te mai.»
 
 

 
 
 


Note dell'Autrice o pseudo-tale:
Questa cosa è nata perché stavo parlando con gente ed è uscita fuori la jalice che, perdonatemi, ma non sopporto nemmeno lontanamente.
Visto che la "mia" Dominique è un tipetto sì, calmo e tranquillo, ma è gelosa come poche, il mio cervellino ha iniziato ad oliare gli ingranaggi e-- mmh, il risultato è ciò.
Spero non faccia poi così schifo. I miei cupcakes, quanto li amo çwç
See you soon!
   
 
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