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Autore: Kaguya    19/09/2015    1 recensioni
“Edward Elric...Fullmetal, l'Alchimista d'Acciaio...”
Conferma, restituendomi il foglio. E' un sorriso quello che le compare sulle labbra?
“E' arrivato stamattina, appena in tempo per la prova...”

Edward ritorna dopo un anno al quartier generale, riaccendendo inconsapevolmente un fuoco che covava sotto la cenere.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Roy/Ed
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Casa è dove ci sei tu


I know you lie
Cause your lips are moving
Tell me do you think i'm dumb?
I might be young, but i ain't stupid.
(Lips are movin – Meghan Trainor)



Non è stato facile accettare questa situazione.
Il problema non è mai stata la presunta omosessualità di Ed. Il problema era e resta il suo pessimo gusto in fatto di uomini.
Cosa ci trovi in Mustang è ancora un mistero per me. E mi è altrettanto poco chiaro perchè debba ospitarlo in casa mia per un intero weekend.
Si sono presentati qui come se niente fosse, per approfittare del tempo mite. E della mia pazienza.
Fisso l'uomo seduto sul divano di fronte a me, mentre assaggia il té che Al ha servito poco fa, prima di rintanarsi nuovamente in cucina con la nonna per preparare il pranzo. Ed è sparito al piano di sopra per sistemare la camera degli ospiti. Ma ho il dubbio la stia costruendo da zero, mattone per mattone, con l'alchimia visto il tempo che ci sta impiegando.
Alla fine lo so che è tutta una strategia per lasciare noi due soli, a chiarire. Ebbene, non ne ho alcuna intenzione. Non so come abbia fatto ad abbindolare Ed, ma io non sono una sprovveduta come lui.
Dovrebbe farmi un certo effetto ospitare il Comandante di Amestris, ma a vederlo in abiti civili, un semplice dolcevita nero e un paio di jeans, risulta difficile associare questa carica a Roy Mustang.

“Il té è ottimo...”

Commenta educato, accavallando con grazia le gambe.
Devo ammettere che è un bell'uomo, ma non posso dimenticare il suo passato da donnaiolo. Non è che sia gelosa di Edward. Amo Al e i sentimenti verso Ed sono fraterni, ma non mi fido di Lui.

“E cosi vivete insieme...”

Inizio, ignorandolo, con tono volutamente inquisitorio. Lo vedo annuire con calma, con un sorriso stampato sulle labbra.

“Già...da circa sette mesi...”

Risponde sicuro e allegro. Ma mi fissa con i suoi occhietti sottili che dicono 'lo so che stai per farmi la paternale, ma sappi che non mi fai paura'.
Lo odio. Da sempre. Da quando è arrivato qui quel giorno lontano, col suo carico di boria, a trascinare Ed nell'esercito. Lo odio perchè l'ha portato via, perchè gli ha dato un motivo per reagire quando io ho miseramente fallito. Lo odio perchè l'ha aiutato, sostenuto, incoraggiato, perchè ha visto un Ed che io non conoscerò mai perchè mi hanno tagliata fuori da quella parte della sua vita per proteggermi. Lo odio perchè quando tutto è finito mi sono sentita vittoriosa quando l'ha mandato in congedo, e mi sono divorata nei sensi di colpa quando l'ho visto depresso per settimane subito dopo. Lo odio perchè alla fine, nonostante tutto, si è ripreso Ed.
So che lui spera che noi due possiamo trovare un punto di incontro, ma io non riesco a non sentirmi come una leonessa con il suo cucciolo. Ho paura che questa relazione possa farlo soffrire. E se dovesse succedere io dovrei ucciderlo, Roy Mustang. Non ci sarebbe altra soluzione. E finirei in galera per alto tradimento. A quel punto dovrei evadere e uccidere anche Ed dato che sarebbe l'origine dei miei ipotetici guai. Come lo è sempre stato, del resto.
Quasi senza pensarci allora gliela faccio la domanda che veramente mi frulla nella mente, tanto per allontanare il mio destino da quello che ho appena immaginato.

“Lo ama davvero?”

Chiedo a bruciapelo. Lui non si smuove, resta impassibile, snervandomi ulteriormente.

“Si...”

Un monosillabo con la forza di uno schiaffo. Lo fisso arrabbiata. Non gli credo.

“Beh è tutto da dimostrare...”

Mi lascio sfuggire, acida. Mustang fa semplicemente spallucce, facendomi capire chiaramente che non gli interessa cosa ne penso io. Certo. E' un uomo sicuro di sé e dopotutto Ed sembra cosi tranquillo...L'ha davvero manipolato per bene.

“Sa qual'è il colore preferito di Edward?”

“Rosso.”

Risponde secco e senza indugio. Cosi continuo.

“Come prende il té?”

“Senza zucchero, e ovviamente senza latte. Preferisce berlo nel pomeriggio, davanti a un libro. Non ama fare colazione, quindi difficilmente ne beve al mattino.”

Arriccio le labbra. Che dovizia di particolari. Tutti veri. I miei nervi si annodano ulteriormente.

“Il suo dolce preferito?”

Incalzo e lo vedo arricciare il naso quasi infastidito. Bene, inizia a cedere.

“Torta di mele...”

Risponde però, dandomi comunque non poca soddisfazione. Gliene ho preparata a vagonate da quando Glacier mi ha insegnato a farla e il fatto che a Ed piaccia tanto è la mia piccola vittoria. Sorrido amabile, alla sua espressione fredda.

“Sa che quei due da piccoli si sono battuti per chi dovesse sposarmi?”

Chiedo stavolta, soprattutto per fargli capire quanto lontane siano le nostre radici e il tipo di amore che ci ha sempre legati. Lo vedo sorridere senza alcuna ombra di preoccupazione.

“Si, ha vinto Al se non ricordo male...so anche che lo hai rifiutato perchè non volevi ragazzi più bassi di te...Forse dovrei persino ringraziarti...”

Cerco di fulminarlo con lo sguardo a quella provocazione. Ma ho già pronta anche la mia vendetta.

“Sa che Ed ha un piccolo neo sul sedere?”

Sibilo, fissandolo dritto negli occhi. Lo vedo inarcare un sopracciglio con aria curiosa.

“Si lo so...e sono curioso di sapere come lo sai tu...”

Sorrido alla sua ammissione, incrociando le braccia al petto e appoggiando la schiena alla spalliera della poltrona, con aria rilassata. Immagino le rotelle nella sua testa lavorare frenetiche.

“Facevamo il bagno insieme giù al fiume da piccoli...”

Spiego. Magari questi aneddoti gli faranno capire che lui non conosce assolutamente niente del vero Ed. Ha visto solo una parte. Però questo odioso Comandante non sembra essere stato toccato dalla cosa...Più lo fisso e più lo trovo tremendamente irritante.

“Anche noi facciamo il bagno insieme...”

Sgrano gli occhi, senza riuscire a impedire al mio viso di arrossire senza ritegno. Sento persino le orecchie bollire, mentre Lui nasconde un sorrisetto tronfio dietro la tazza con il té.

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So che non è molto onesto starmene qui, nascosto sulle scale, a origliare quei due in salotto, ma non ho potuto farne a meno. Speravo davvero potessero conoscersi meglio e piacersi alla fine. Ma Win ha dovuto fare la mammina protettiva.
L'idea mi strappa un sorriso, probabilmente più dolce di quello che mi consentirei in pubblico. Lo so che lo fa per il mio bene. Ne abbiamo parlato tanto e Lei non è proprio convinta di questa storia.
Non riesce a fidarsi di Roy. Non ancora almeno. Però credevo la conversazione si sarebbe mantenuta su toni civili e di circostanza.
Quando invece la sento chiedere direttamente a Lui se mi ama, per poco non corro giù per le scale per interromperli. Ma la voce di Roy mi inchioda sul posto. Arrossisco, stupito dalla semplicità con cui ha risposto. Ha detto 'si'. Maledico mentalmente Winry. Quello stupido Taisa non me l'ha mai detto chiaramente, e ora devo sentirlo cosi...
Il cuore che mi batte all'impazzata nel petto e quella sensazione improvvisa di vuoto allo stomaco mi fanno riprendere dallo shock. Insomma, non posso avere le reazioni di una ragazzina. Ma di sicuro dovrò trovare il coraggio di chiederlo personalmente al mio uomo prima o poi.
Sbuffo piano, mentre sento la conversazione continuare sotto forma di interrogatorio e test. Sono tutte domande semplici. Almeno fino alla storia del neo.
Scuoto la testa divertito alla risposta del Comandante. Sono sicuro che Win sarà arrossita. E probabilmente Roy starà gongolando. Ma conoscendola, il mio Taisa ha vinto solo una battaglia. La guerra non è ancora finita. Abbiamo un lungo weekend davanti a noi.
E sono sicuro che scoprire che ho trasmutato i due letti singoli nella camera degli ospiti in uno matrimoniale non renderà la padrona di casa più incline alla pace.


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E rieccoci col secondo omake, stavolta ambientato qualche tempo dopo la storia. Protagonisti i pregiudizi un po' infantili di Winry, dettati soprattutto dall'affetto...a me nonostante sia decisamente per Roy/Ed il suo personaggio non dispiace...diamole solo il tempo di abituarsi insomma XD Grazie ai lettori silenziosi del precedente omake, spero vi sia piaciuto :)
Ed ecco la solita traduzione homemade:

Lo so che menti
perchè le tue labbra si stanno muovendo
Dimmi, pensi che io sia scema?
Potrò pure essere giovane, ma non sono stupida.

Mi sembrava perfetta per esprimere l'ostinazione di Win a non credere a una parola del Taisa :)
A presto!
  
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