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Autore: AlessiaOUAT96    19/09/2015    1 recensioni
Raccolta di One Shot con protagonisti gli Avengers.
Ad ogni personaggio corrisponde un capitolo.
Seguirà una fanfiction
Genere: Azione, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sempre dedito al coraggio e all’azione, Thor non aveva mai avuto dubbi su quale fosse la sua vera fazione.

Suo padre lo aveva sempre incoraggiato a combattere e ad usare tutte le sue forze per fare qualcosa. Suo padre, Intrepido d’origine, e sua madre, trasfazione Erudita, lo avevano sempre sostenuto.
Capelli lunghi e biondi, occhi azzurri, fisico da far invidia.. un vero Intrepido! Mancavano solo dei tatuaggi o dei piercing, solo che su questo punto i suoi non erano mai stati d’accordo.
Sua madre scomparì improvvisamente e suo padre rischiò la vita più volte in quanto considerato vecchio per i membri di quella fazione.

A Thor questo dispiaceva molto, voleva molto bene a suo padre e non voleva che morisse, ma allo stesso tempo era consapevole che vivere tra gli Intrepidi comportava un rischio quotidiano, qualsiasi cosa si facesse, si rischiava di perdere qualche arto o addirittura la vita.
Gli era bastata sua madre. Non sapeva se fosse veramente morta ma in famiglia la consideravano tale.

Corse, salti mortali, combattimenti erano all’ordine del giorno. Si era trovato degli amici tra cui una ragazza di nome Sif.
Ah! Se solo si fosse accorto di quanta attrazione lei provasse per lui!

Sif all’inizio veniva presa in giro in quanto era una ragazza, di solito tra gli Intrepidi non ci sono distinzioni tra maschio e femmina, ognuno è in grado di difendersi.
Ma con Sif era stato diverso. I suoi non avevano un lavoro tra i più ambiti e lei nonostante frequentasse la palestra regolarmente, non riusciva a vincere facilmente nel corpo a corpo data la sua figura esile.
Questo fu nell’infanzia. Alla fine, dopo tanti sforzi e fatiche riuscì a migliorarsi. Ma non fu solo grazie alle sue abilità e questo Thor lo sapeva.

Lui l’aveva aiutata e creduto in lei, le aveva insegnato ad usare le lame ed a combattere nel corpo a corpo dove Sif migliorò nell’agilità.
Ma purtroppo per lei, una ragazza dai capelli neri ed uno sguardo determinato, Thor la considerava solo un’amica con cui passare il tempo libero in compagnia di altri Intrepidi, ma gli sguardi che lei gli riservava suggerivano chiaramente qualcos’altro oltre l’amicizia, qualcosa che non era corrisposto.
Anche colui che sarebbe stato probabilmente il suo istruttore, un certo Quattro, glielo aveva suggerito, ma lui non ci aveva mai creduto seriamente e, durante le sfide che gli Intrepidi si lanciavano, Thor non aveva mai ammesso nulla anche durante gli stati d’ebbrezza.

***

 Il giorno del test non era stato nulla di che, solite lezioni a cui lui non partecipava con entusiasmo, solita corsa sul treno, soliti compagni.
Si divertiva lanciando palline di carta contro alcuni degli Intrepidi che conosceva e il più delle volte veniva beccato dai Candidi che riferivano tutto al prof Erudito.
Mai far arrabbiare un Candido.
Con i Pacifici e gli Abneganti non aveva mai riscontrato problemi anzi, ammirava gli animi puri ed altruisti della fazione dagli abiti grigi. Sempre pronti ad aiutare gli altri sacrificando se stessi.

A volte si chiedeva cosa volesse dire essere un vero Intrepido. Suo padre gli rispondeva ogni volta che gli Intrepidi proteggono le altre persone, aiutandole quando sono in difficoltà.
Ma non è questo che fanno gli Abneganti?
“Forse coraggio e altruismo sono la stessa cosa, solo visti da punti differenti”

Questo pensiero gli si ripresentò dopo aver finito il test attitudinale dove, per ovvie ragioni, come gli Eruditi sostengono, molte volte la fazione di provenienza è quella a cui si sceglie di appartenere. Intrepido. Questo era stato il risultato, ma perché continuava a farsi sempre quella domanda?
Coraggio ed altruismo si erano presentati insieme quando aveva deciso di scagliarsi contro il cane per salvare l’innocente attratto dall’animale. Ha solo seguito il suo istinto, eppure c’era qualcosa che gli tornava strano, ma non capiva il perché di quella sensazione.

Aveva già provato a chiedere ai suoi amici.
-Semplice. Gli Abneganti non avrebbero mai il coraggio di sparare o di usare un coltello come noi, preferirebbero farsi ammazzare, e per cosa poi? Se l’intenzionato ad uccidere, ammazza quello che si era prefissato?- ecco qual era stata la risposta.

Soltanto Quattro lo aveva guardato diversamente per pochi istanti prima di continuare a chiacchierare con altri suoi amici dall’altra parte della mensa.
“Ma che domande mi faccio?! Sembro un Lasso!” pensò prima di addormentarsi.

***

Giorno della Scelta. Giorno in cui sarebbe diventato un iniziato.
-Figliolo, io non sarò presente alla Cerimonia ma so che farei la cosa giusta-
-D’accordo padre-
La conversazione finì lì. Thor si vestì ed uscì a prendere il treno.

***

La sala era enorme, piena di colori differenti che indicavano le fazioni.

Tra le file dei futuri iniziati si ricordò di alcuni che erano vicino a lui prima del test, un Erudito, un Candido che sembrava aver fatto esercizi di palestra da anni quando invece erano passate solo delle ore da quando lo aveva visto l’ultima volta, un Abnegante, tre Pacifici, due dei quali sembravano fratelli, un’Intrepida che aveva visto solo poche volte al Pozzo.
Agli altri non fece molto caso, gli sembravano tutti uguali.
Ci fu un discorso e poi vennero chiamati uno ad uno.

La prima fu quell’Intrepida dai capelli rossi, capì che si chiamava Natasha Romanoff. La sua scelta fu quella che si aspettavano. Intrepida.
Anche quando toccò ai suoi amici non si aspettava nulla di diverso, in fondo erano nati e cresciuti in quella spericolata fazione.

Lui seguì il suo istinto, lo stesso che lo aveva fatto scagliare contro l’animale. Lasciò che il suo sangue cadesse sui carboni ardenti il quale calore si percepiva a distanza.
Guardò il liquido rosso sciogliersi e poi se ne andò tra le urla dei suoi compagni ed amici.

***

Fu il primo a saltare, non tanto perché nessuno si faceva avanti, anche se aveva notato lo sguardo determinato di una ragazza Abnegante. Lo fece più che altro per togliersi un peso e per provare quella sensazione di libertà e di adrenalina, che quelle azioni gli davano.



Decise di lasciare il suo nome così come rimase quel dubbio. Cos’è il coraggio? E cos’è l’altruismo ? Perché sono  diversi se entrambi si preoccupano degli altri?
Il tutto si tradusse in una sola e apparentemente semplice domanda: perché esistono le fazioni?
 



n.d.a. Dulcis in fundo..! il nostro caro Thor!

(Che spero non stia programmando di scagliarmi contro Mjolnir per questo capitolo..)

Come per Cap, anche per lui ho avuto difficoltà, non perché non mi piaccia come personaggio.. è solo che per alcuni degli Avengers mi viene difficile entrare nella mente.. non sono di certo Loki e non possiedo il suo scettro con la Gemma dell’Infinito…

*Ahem*

E con questo capitolo si conclude la raccolta, se l’università non mi prende troppo tempo, dovrei iniziare con la stesura del primo capitolo di Avengent.
Ringrazio Alex_001 per le recensioni e per aver aggiunto la storia tra le preferite, in più ringrazio Weasley_ per averla aggiunta tra le seguite... grazie :) Detto questo vi saluto e vi auguro buona serata.


Alessia
 
   
 
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