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Autore: Emy Potter    19/09/2015    3 recensioni
Dal testo: "Gogo non sapeva spiegarsi da quando tutto era cominciato. Non era come le ragazze che si innamoravano dei ragazzi carini, che voleva avere una storia come uno di quei film romantici che le sue coetanee amavano tanto. No. Lei era Gogo Tomago, una delle ragazze più toste della scuola.
Cosa era cambiato da allora?"
Piccola Song-fic richiesta da Heather Filcon. Spero vi piaccia.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: GoGo Tomago, Hiro Hamada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Puttin' my defences up
'cause I don't wanna fall in love
If I ever did that
I think I'd a heart attack
 
Gogo non sapeva spiegarsi da quando tutto era cominciato. Non era come le ragazze che si innamoravano dei ragazzi carini, che voleva avere una storia come uno di quei film romantici che le sue coetanee amavano tanto. No. Lei era Gogo Tomago, una delle ragazze più toste della scuola.
Cosa era cambiato da allora?
 
Never put my love out on my line,
never said "yes" to the right guy,
never had trouble getting what I want.
 
Era sempre stata una ragazza libera, che rifiutava qualsiasi dichiarazione da parte di un ragazzo, anche quello più desiderato della scuola, e non si era mai dovuta sforzare per avere quello che voleva.
Ma ora era più insicura, specialmente quando doveva vederlo, anche se non doveva parlargli, bastava uno sguardo nel corridoio della scuola. Si sentiva come una ragazzina alle prese con la sua prima cotta, e questo la spaventava. Era come se qualcuno l’avesse privata all’improvviso della sua famosa sicurezza, quella che l’aveva distinta da tutte e che l’aiutava sempre in ogni momento.
Che si stesse innamorando di lui? Lui che era riuscito a entrare dove nessuno aveva mai osato inoltrarsi.
 
But when it comes to you,
I'm never good enough,
when I don't care,
I can play ‘em like a Ken doll,
won't wash my hair,
Then make 'em bounce like a basketball
 
Ed ora, era lì, davanti all'armadio che cercava qualcosa di adatto da mettersi, che sceglieva uno smalto che si abbinava perfettamente e che aveva deciso di farsi crescere i capelli che ora le arrivavano alle spalle.
Aveva provato ad evitarlo, ma lui era sempre lì, con il suo sorriso ingenuo e qualche battuta stupida, ma che a lei piaceva comunque. Eppure lui era più piccolo di lei, e anche di molto. Quel ragazzino amante della robotica l'aveva conquistata, si attraevano, come se fossero connessi da un filo invisibile, un filo che Gogo aveva cercato di tagliare in tutti i modi, ma che sembrava fatto di acciaio puro.
 
But you make me wanna act like other girl,
paint my nails and weir high heels,
Yes you, make me so nervous,
that I can't just hold your hand
 
Uscì di casa con una canotta bianca, una giacca di pelle, un pantaloncino di jeans e un paio di scarpe con i tacchi. Con i tacchi. Non credeva lo avrebbe mai fatto, ma eccola lì, che camminava sul marciapiede verso la SHIFT cercando di mantenere l'equilibrio.
Sarebbe caduta da un momento all'altro, se lo sentiva.
Arrivò a scuola con un quarto d'ora di ritardo, poiché i tacchi non le permettevano di camminare abbastanza velocemente come al solito. Appena entrò a lezione, tutti gli sguardi erano su di lei, sbalorditi per come si era vestita.
Solitamente non ci avrebbe fatto caso, ma si sentiva nervosa, perché c'era anche il suo sguardo addosso a lei.
 
You make me glow,
but I cover up won't let it show,
so I'm puttin' my defences up,
'cause I don't wanna fall in love,
If I ever did that I think I'd have a heart attack.
 
"Hey Gogo, ma cosa ti sei messa addosso?" le bisbigliò.
La ragazza cercò in tutti i modi di non arrossire, ma il suo corpo era sempre fuori controllo quando lui era in giro. "Mi andava di cambiare.” Era palesemente una scusa, ma era l'unica cosa che le fosse venuta in mente.
Lui le diede una gomitata scherzosa. "C'è qualcuno che ti piace?"
Gogo trasalì. "Forse"
Il ragazzo sbuffò rumorosamente. "Andiamo Gogo! Sono il tuo migliore amico!"
"Ed anche un compagno di banco ficcanaso. Stai al tuo posto" ribatté. Non voleva essere fredda con lui, ma per qualche motivo non voleva che si accorgesse di ciò che provava.
Il resto della lezione passò lenta e silenziosa, mentre gli indirizzava qualche sguardo fugace e osservando ogni lineamento del suo viso, cercando di imprimerselo nella mente, come un bambino delle elementari fa con una poesia. Lei era un'aquila, libera e letale, ma lui la stravolgeva completamente, portando fuori la sua parte dolce.
E per qualche motivo, Gogo si sentiva come se fosse stata incatenata ad un pesante masso e che non potesse spiccare il volo.
 
The feeling got lost in my lungs,
They're burning, I'd rather be numb,
and there's no one else to blame,
so scared I take off and I run,
I'm flying too close to sun,
and I burst into flames.

 
"Gogo, ho bisogno di parlarti."
L'intervallo era appena cominciato ed erano rimasti solo loro due nell'aula di fisica, mentre il resto della classe era andata in laboratorio per la prossima ora. La corvina guardò il suo viso in cerca di qualche segno, e sentì una fitta al cuore quando vide un barlume di tristezza nei suoi occhi.
"Va bene" rispose attendendo che parlasse, ma lui si limitava a torturarsi le dita nervoso e a guardarsi attorno, come per controllare che nessuno li stesse ascoltando.
Fece poi un respiro profondo e cominciò a parlare: "So che siamo solo amici e che io sono nettamente più piccolo di te, e so anche che a te piace un altro ragazzo, insomma si vede, ma...tu mi piaci."
Gogo non disse nulla, rimase solo sbalordita a quella confessione. Si conoscevano da un anno, ormai, ma non aveva mai notato che i suoi sentimenti fossero ricambiati.
E ora lui era lì, davanti a lei, con lo sguardo basso che si torceva le mani e con le guance paffute ora tutte rosse. Aveva ancora l'aspetto di un bambino, ma a Gogo piaceva così com'era.
Si alzò in piedi e si avvicinò. Era nettamente più alta di lui anche se era più bassa rispetto alla media, ma non riusciva a fare altro che avvicinarsi e incontrare il suo sguardo confuso.
 
You make me glow,
but I cover up won't let it show,
so I'm puttin' my defences up,
'cause I don't wanna fall in love,
If I ever did that I think I'd have a heart attack.
 
"Gogo-"
La ragazza prese il mento del ragazzino tra l’indice e il pollice e lo baciò. Sentì il suo corpo irrigidirsi, per poi rilassarsi e portare timidamente le mani sui suoi fianchi. La situazione era strana, poiché lui faceva fatica a raggiungerla, così si tolse i tacchi, rimanendo scalza sulle mattonelle fredde della sua classe.
Ora lui riusciva a raggiungerla meglio, così lei ne approfittò per fare pressione con la lingua sulle sue labbra e approfondire il bacio. Le loro lingue si sfiorarono timide, mentre sentiva le guance farsi bollenti e il cuore battere forte contro il petto.
Il bacio si fece più passionale, anche se era sicura che quello fosse il suo primo bacio vista l'evidente poca esperienza che aveva il ragazzo, così decise di dargli fiducia passando le mani tra i setosi e morbidi capelli neri del giovane, ricavandone un mugolio da parte sua. Quando si staccarono era solo per riprendere fiato, con gli occhi incollati l'uno all'altro e le guance rosse fuoco.
Quelle catene si erano finalmente spezzate, ed ora, Gogo si sentiva volare in alto come non le era mai successo.
"Anche tu mi piaci, Hiro."
 
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NOTA AUTRICE: Rieccomi con una Song-fic sulla coppia Hiro x Gogo, richiesta da Heather Filcon. Ho scelto di mettere il nome all'ultimo per dare l'effetto sorpreso, ma deduco che lo abbiate capito tutti.
La canzone è "Heart Attack" di Demi Lovato, che credo che sia perfetta per un personaggi come Gogo.
Che ne pensate? Vi è piaciuta? Spero vivamente di sì.
Sarei davvero felicissima se mi lasciaste qualche recensione. Kisses, Emy.
 
 
   
 
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