Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |       
Autore: Wemil    11/02/2009    1 recensioni
Sei umani vengono portati in un labirinto per affrontare una prova ai limiti delle loro possibilità. Lo scontro con l'Ombra e gli Angeli porterà ad un duro confronto fra liberazione, fiducia e religione. Racconto nono arrivato al contest: L'angelo e... l'ombra
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAP. 1: LABIRINTO


"Lei è il signor Sebastian Ereth, giusto?" chiese l'ufficiale di sicurezza.

Il matematico trentenne scosse la testa affermativamente.

"Molto bene. Per favore, mi segua senza fare domande."

Sebastian, nella breve passeggiata che la guardia senza nome gli propinò, osservò il luogo ove era stato portato: il percorso che stavano seguendo era contraddistinto da alti roseti con la funzione di mura; sotto di loro un tappetto erboso "piastrellava" il pavimento.

Alzando la testa un soffitto celeste, tipico del cielo del primo pomeriggio, li osservava dall'alto.

Dopo pochi minuti in quel corridoio naturale i due viandanti sopraggiunsero ad un'ampia scalinata che portava ad un bianco gazebo; quest'ultimo, come notò il signor Ereth guardandosi attorno, si ergeva su di un enorme e vastissimo labirinto di cui non si vedeva la fine in nessuna nelle direzioni ove si posava lo sguardo.

Chilometri di viottoli, strade e stradine, metri e metri di mura di rose, pungitopo e biancospino... Sebastian si chiese quanto tempo ci avrebbe messo se avesse dovuto percorrere quella trappola fino all'uscita ma si rese conto di non riuscire a trovare una risposta; sicuramente troppo.

Un colpo di tosse lo fece tornare alla realtà.

Si accorse di non essere solo: attorno a lui, con le rispettive guardie, c'erano altri cinque individui: la prima che notò fu sicuramente la lasciva ragazza sui venti-venticinque anni che guardava la sua guardia con un misto di paura e adorazione tipica degli adolescenti che non hanno ancora deciso cosa ammirare; Sebastian su questa osservazione aggiustò l'età probabilistica: diciassette - ventitré anni.

La seconda persona che notò, un po' perché pareva fuori luogo e un po' perché indossava vestiti non tipici per quel luogo, fu un prete cattolico dalla figura slanciata: uno di quei giovani seminaristi che, ancora all'apice della loro fede, credevano senza mezzi termini.

In coppia un uomo "giacca e cravatta", forse un bancario a giudicare dalla sua ventiquattrore che si portava appresso, e una signora avvenente, occhiali squadrati e sguardo fiero, sedevano in disparte, visibilmente infastiditi dall'esperienza a cui probabilmente erano stati costretti controvoglia.

L'ultimo individuo era un ragazzino di meno di dieci anni; l'aveva notato per ultimo perché il giovane, visibilmente spaventato, si era nascosto dietro ad una delle gambe della sua guardia. Si vedeva che teneva a stento le lacrime.

-Forse lo hanno appena strappato dalle mani dei genitori- pensò fra se e se il matematico: -O magari quei due tizi eleganti sono...-

"Dovreste esserci tutti: siete esattamente sei come prescritto dall'Esecutorio." disse l'ufficiale che teneva in custodia la donna.

-Evidentemente lui è il capo delle guardie- pensò Sebastian -Buono a sapersi-

"L'Esecutorio?!? E' stato veramente lui a sceglier...?" esclamò a voce più alta, perdendo il proprio contegno, la donna dalla sguardo fiero; non riuscì a concludere la frase perché la spada sguainata dal suo controllore la persuasero al silenzio.

-Era ovvio che fosse stato l'Esecutorio a sceglierci. Nessun altro avrebbe potuto generare un simile labirinto.- continuò il suo pensiero Sebastian: -Che sciocca domanda.-

"Ora vi chiamerò per nome enunciando anche il vostro titolo attuale. Vi invito a fare un passo avanti quando vi sentirete chiamati."

Tutti i presenti, benché esitanti, diedero un segno d'assenso.

"Don Oral Marek, missionario della spada di San Giorgio"

Il prete fece un passo avanti: una delle guardie gli porse una borsa color oro.

"Jannick Evermont, quadro della European Union Reserve"

L'uomo con la ventiquattrore fece un passo avanti: -Come supposto. Un bancario.- pensò il matematico.

La medesima guardia di prima gli consegnò uno zaino completamente nero.

"Elisa Saresi, magistrata della corte Superiore di Marian."

La donna dal fiero sguardo fece un passo avanti; borsa violacea.

"Yili Lesin, studentessa del liceo scientifico Leonardo da Vinci"

"ARRIVO!!!" gridò festosa la ragazzina facendo un passo avanti; borsa rosa.

"Che bello, mi piace il rosa!" squittì Yili sotto lo sguardo teso e semi-allibito dei presenti.

"Sebastian Ereth, ricercatore alla facoltà di matematica dell'Università di Darsirbona."

-Oh, finalmente il mio turno-, fece un passo avanti; borsa rossa: -Peccato, avrei preferito quella verde, che ad esclusione andrà a...-

"Enrick Marlack, studente delle elementari Shakespeare."

Il bambino esitò, emise un sospiro profondo, come probabilmente gli avevano consigliato di fare in situazione di estremo nervosismo, e, infine, fece anche lui il passo avanti: borsa verde.

"Le borse che vi abbiamo consegnato contengono alcuni viveri, i vostri beni personali e alcuni oggetti di cui volevamo foste disposti." sentenziò una delle guardie.

"Ma cosa dovremmo fare?" chiese la magistrata.

"Questo sta a voi deciderlo." rispose il capo-guardia.

Dopodiché le sei guardie rimisero le loro spade nel loro fodero ed iniziarono a scendere la scalinata.

"Ehy! Aspettate un momento, dove state andando?" gridò Jannick.

I soldati, come se non avessero udito la domanda, penetrarono nel labirinto.

"Maledizione! Comunque se li seguiremo riusciremo ad uscire dal labirinto." detto questo il bancario scese rapidamente le scale ma, girato l'angolo, ove i soldati si erano diretti, si accorse che erano tutti e sei scomparsi.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Wemil