Prendi una decisione, scegli il tuo futuro.  

«Chiudi gli occhi»
Ma questa volta suo fratello non ha alcuna intenzione di obbedire.
«Sammy, chiudi gli occhi» e si stupisce di quanto la sua voce sia flebile e di come suoni come una preghiera. Non vuoi che lui ti ricordi così: con la falce di Morte in mano mentre stai per togliergli la vita dopo una vita passata a promettergli di salvarlo da qualsiasi cosa, dopo essere andato anche all'inferno per riportarlo indietro.
«Aspetta» Anche la voce del minore è debole ma decisa, Sam Winchester non ha alcuna intenzione di smettere di lottare, di dare speranza al suo eroe, a suo fratello, e lentamente estrae dalla tasca della giacca due foto.
«Un giorno, quando troverai la via di casa, lascia che queste siano la tua guida in modo che ti aiutino a ricordare cosa vuol dire essere buono, cosa vuol dire essere amati.»
E giura di averlo visto, un lampo negli occhi del maggiore. Un ultimo sospiro e poi la testa di nuovo su, i suoi occhi fissi in quelli di suo fratello in piedi. Non ricorda da quanto tempo non era più lui ad alzare la testa per guardarsi negli occhi.
«È proprio per la famiglia che devi farlo, Dean. Sei un insulto alla loro memoria. Fallo, o lo farò io»
La voce di Morte è calma, controllata e qualcosa scatta, Sam lo vede negli occhi del maggiore ma non sa se è il panico nell'udire quel "o lo farò io" o se semplicemente sta tornando in sé.
«Perdonami» è l'unica cosa che Dean riesce a dire a Sam prima di muovere la falcia del cavaliere. Sam serra gli occhi e poi solo silenzio. Un grande ed assordante silenzio.
Non capisce, non ha il coraggio di aprirli. Per un secondo si chiede se sia morto ma una voce richiama la sua attenzione subito dopo. «No Sam, non lo sei»
Sam apre gli occhi incredulo, quella voce non pensava di poterla sentire di nuovo. «Gabriel..?» chiede titubante.
«Ciao Sam»
E si decide a guardarsi in giro, nemmeno quella stanza avrebbe mai pensato di rivedere, mai.
«Cosa..» non trova le parole, non sa cosa chiedere.
«Ti vedo smarrito, hai almeno capito dove ti trovi?» chiede Gabriel con il suo solito tono, Sam annuisce quasi impercettibilmente.
«Bene, è già un passo avanti.»
«Cosa sta succedendo? Perché?» il tono pacato, apparentemente tranquillo di Sam crea una sensazione di smarrimento e sorpresa nell'angelo. «Quindi, io sono vivo, sono qui davanti a te al posto di tuo fratello, che stava per ucciderti, e di quel simpaticone di Morte. Ti trovi nell'appartamento della tua università, hai ventidue anni e resti così calmo? Caspita Sammy! Sai sempre come stupire le persone, vero?»
Nessuna risposta infastidita, solo lo sguardo duro di Sam. «E va bene, questo scherzetto è tutto per te, Sam. Ti ho mostrato come sarà la tua vita se tu prenderai quella decisione.»
«Sono dannato Gabriel, sei un maledettissimo arcangelo! Come fai a non capirlo?»
Gabriel lo guarda con un sorrisino saccente e alza il dito, scuotendolo in segno di negazione. «Ti ho lasciato impresso tutto quello che hai visto, Sam. Sai bene che tutto è partito da qui, da una decisione. Se andrai con lui tutto quel dolore, tutta quella sofferenza diventerà realtà, di nuovo.»
«E cosa ti aspetti che faccia»
"Non fare quello chr ho fatto io" pensa Gabriel, "non fare come hanno fatto i miei fratelli" continua, ma alla fine si limita a dire solo una cosa: «Prendi una decisione, scegli il tuo futuro»
E Sam voleva davvero sapere se questo suo gioco, o scherzo, fosse stato fatto per via dell'apocalisse, per aver riportato a galla ricordi che Gabriel voleva solo dimenticare. Voleva davvero chiederglielo, ma un attimo dopo lui sparì.
Si sente stordito da quello che è appena successo ma poi si ricorda nuovamente del luogo un cui si trova, di Jessica, e corre in camera. La vede, è stesa sul letto con la sua maglietta dei puffi, i suoi capelli biondi e leggermente ricci sulla faccia. Si avvicina con le lacrime agli occhi e un nodo in gola che diventa sempre più potente. Si inginocchia accanto al letto e le sposta i capelli. «Mi dispiace» un lieve sussurro, perché davvero non aveva mai smesso di pensare a lei, mai. E poi un rumore dal salotto. Lui sa cosa sta per succedere ma si ritrova lo stesso coinvolto in quella lotta.
«Sta calmo tigre!» il sorriso di Dean e tutto gli cade addosso.
Dean sopra di lui che sorride, Jessica che si sveglia, la luce che si accende. Loro due in piedi, Sam gli chiede cosa ci faccia lì, nonostante sappia già la risposta. «Papà è andato a caccia e manca da alcuni giorni.»
Un solo lavoro, uno solo. Ricorda di averlo pensato. Quell'unico lavoro che lo ha portato alla vita, che lo ha riportato indietro."Prendi una decisione, scegli il tuo futuro." le parole di Gabriel ben presenti nella sua testa. Ricorda ancora tutto di quello che succederà, ma spera con tutto il cuore che Gabriel sia li ad osservarlo, a leggere nella sua mente mentre lui sale in macchina con suo fratello per andare a risolvere quello che tanto tempo fa doveva essere solamente l'unico caso prima di tornare da lei, da Jessica. Questa volta però l'ha abbracciata forte, l'ha baciata come mai aveva fatto e le aveva detto "ti amo" perché sapeva sarebbe stata quella l'unica vera ultima volta di quella notte. E Gabriel è davvero lì a guardare Sam mentre è in macchina con suo fratello, ad ascoltare i suoi pensieri. "Gabriel, se stai ascoltando, cancella tutto. Ti prego."
L'angelo sorrise e acconsentì alla sua richiesta.

Gli anni passarono e quando Gabriel, sotto i panni del trickster, rivide Sam, quest'ultimo non lo riconobbe ma l'angelo sì, e si interessò a loro due perché almeno un po' voleva proteggerli, voleva provare a salvarli pur sapendo di fallire di nuovo, perché niente sarebbe cambiato.
E in quei anni successe tutto quanto: Azazel, l'Inferno, Lilith e l'apocalisse, la gabbia e il purgatorio, le prove e il marchio, il dolore e la sofferenza delle perdite. E ora si trovavano li, Sam in ginocchio con le lacrime agli occhi, Dean in piedi con la falce di Morte e due foto per terra. In quel preciso istante, una frase gli balenò in testa come un flash "Prendi una decisione, scegli il tuo futuro." Non ricorda dove l'avesse sentita o chi gliel'avesse detta, uno strano dejàvu lo colpì per la prima volta ma per poco e poi tutto tornò come prima. Dean mosse la falcia di Morte, Sam strinse forte gli occhi e sentì l'aria prodotta dalla lama che passò sopra di lui, sfiorandolo, andando ad abbattersi contro il cavaliere, il quale si sbriciolò.
Restarono qualche secondo fermi, bloccati da quello che sarebbe potuto succedere ma non successe niente. Solo a quel punto Dean si girò verso Sam, ancora a terra, gli tese la mano per aiutarlo e quest'ultimo la prese.

Da qualche parte, nascosti nei lati più oscuri del Paradiso, un angelo dagli occhi color miele osservava la scena sorridendo, accanto a lui un altro uomo dagli occhi più azzurri mai visti.
«Alla fine hanno scelto davvero la famiglia.»
«Stiamo parlando dei Winchester, Padre. Non dimenticarlo.»
E Dio annuì.


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Allora da cosa parto? Questa os in verità doveva essere stata scritta in estate ma non sapevo davvero come farla, e poi un flash nella prima settimana di scuola mi ha permesso di farla (chiamatelo pure tentativo di sopravvivenza a quella giungla)
Un finale alternativo della s10, la mia convinzione riguardo Gabe vivo si sta incrementato anche a causa di una scena tagliata della 9x18 e quindi eccola qua. Stranamente mi piace anche questa, il che è strano davvero perché è già la seconda e forse riesco anche a far nevicare. Penso di avervi annoiati abbastanza quindi concludo chiedendovi una recensione anche piccolina perché non le chiedo mai e voglio provare il brivido.
AH e avete visto il trailer della s11? Voglio dire io muoio

No davvero io non ce la faccio mentalmente.