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Autore: IMmatura    22/09/2015    4 recensioni
E se la terza guerra mondiale fosse combattuta tra i corridoi di scuola e con delle pistole ad acqua?
In questa fic troverete un'epica (e comica) battaglia di quattro fazioni per la vittoria e la gloria. Atti di coraggio e momenti toccanti, battutine equivoche e tanti feels (assieme, soprattutto, a tante risate.)
Preparatevi ad assistere allo spettacolo, con una compagnia davvero d'eccezione: Ungheria ed il suo team di fujoshi.
Assurdo? Non per la IMmatura production!
[Gakuen AU] [Possibile OOC]
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Axis Powers/Potenze dell'Asse, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hidekaz Himaruya; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

Academy WWW (Water World War)


Capitolo 6 – Di retroscena traumatici e casse di pomodori

-Devi per forza starmi incollato al culo?- protestò Romano Vargas, paonazzo per lo sforzo e l’imbarazzo, mentre tentava di spingere quella cassa di legno di almeno un metro d’altezza lungo il corridoio, nella posizione più scomoda ed equivoca possibile.

-Pensavo ti servisse una mano per spingere…- rispose tranquillamente Spagna che, sebbene palesemente fuori gioco, sembrava a dir poco raggiante, ora che era libero di stalkerar… pardon, stare casualmente vicino a Romano in ogni singolo restante momento della giornata.

-Per spingere la cassa, non me! Levami le mani di dosso!-

Evitando di precisare che le sue mani si trovavano in un punto anche abbastanza alto della schiena dell’italiano, Spagna le ritrasse ubbidiente, per poi chinarsi accanto a lui e, aiutandolo, ruotare la testa di novanta gradi esatti per fissarlo. Sorridendo.

-Ma tu non hai un cazzo di meglio da fare?- Sbraitò Lovino, se possibile ancor più rosso di prima, mentre si sforzava di non ricambiare le occhiate dello spagnolo. –Cambiarti la camicia per esempio?-

Già, perché la camicia della loro divisa scolastica, dopo la doccia di fuochi (o meglio, getti) incrociati si era rivelata di un tessuto decisamente più leggero e trasparente del previsto. Una cosa che sicuramente aveva fatto felice Corea, ai piani alti, che non aveva più molto da immaginare per le sue fanart. Un po’ meno Romano, che gliel’avrebbe volentieri strappata di dosso. Per mandarlo a calci in culo a cambiarsi, si intende!

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-Cielo, è troppo… le forze mi abbandonano!- esclamò Mei, sventolandosi con un manga che, dalla copertina, sembrava essere uno yaoi, per poi simulare il proprio scioglimento sul banco.

-Peccato l’interruzione da #mainagioia…- commentò Estonia, ormai perfettamente integrato in quel nuovo emozionante mondo. (Il tutto mentre Lituania dava testate contro il muro, nel tentativo di perdere definitivamente la sanità mentale: se non puoi batterli, unisciti a loro, giusto?)

-Comunque non credo Spagna avesse intenzioni innocenti, tipo, per niente!- commentò Polonia –E Romano, poi… Tipo, gli sbatti totalmente il culo in faccia e vuoi farmi credere che, tipo, non te lo aspettavi? Ma per favore!-

-Oh, voi due! Anche meno: mi sto ancora abituando!- protestò Belgio rivolta allo schermo, per poi voltarsi inutilmente alla ricerca del suo “panino” di cioccolata, saggiamente nascosto da Lily

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-Esattamente… dove la stiamo portando e perché?- provò a chiedere Spagna.

-In cortile, se non c’è nessun altro rompiscatole, adesso.-

-Credo che Inghilterra e Cina abbiano liberato il campo da un pezzo.-

-Ottimo.-

-Lovi… perché sogghigni in quel modo?-

-Perché ho un piano. Aiutami a farle superare il gradino e vedrai.-

Detto fatto, sollevandola leggermente, i due riuscirono a postarla in cortile ed accostarla tra un albero ed un cespuglio. Dopodiché Lovino caricò il fucile ad acqua, ci scivolò dentro e si appostò facendo sporgere solo la canna dello stesso. Sotto lo sguardo perplesso di Antonio.

-Sarebbe questo il piano?-

-Taci, bastardo di poca fede, è un’idea geniale!-

-Beh, se lo dici tu…- disse lo spagnolo, riaprendo il coperchio e facendo per scavalcare.

-Chigi! Che cazzo fai?! Chi t’ha detto che potevi entrare anche tu?-

-Beh, volevo farti compagnia! Tanto ci stiamo, anche se un po’ stretti…-

-Ma anche no!-

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-OH, SI! TI PREGO!- Gridò Ungheria, con l’appoggio collettivo.

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-Ho sentito solo io la voce di qualcuno?-

-Non cambiare discorso, che non mi freghi, fuori dalla mia cassa!-

-Posso rimanere nei paraggi.-

-Puoi fare il cazzo che vuoi, basta che non mi fai scoprire.-

Con queste ultime parole Romano chiuse definitivamente il boccaporto della scatola, pronto a sbucare a sorpresa al momento opportuno. Spagna non poté che accomodarsi a qualche metro di distanza, seduto all’ombra di un albero. Chiuse gli occhi, fingendo di sonnecchiare, così da non dover rispondere ad eventuali bersagli in arrivo. La sua eliminazione gli aveva dato l’impressione di non essere molto bravo a tener nascoste le trappole…

Nel frattempo la buona stella di Romano sembrava essersi risvegliata, nel suo angolino di universo, fornendogli l’occasione di abbattere non un nemico qualunque, ma esattamente il bersaglio che l’italiano aveva in mente dal principio. Si dirigeva infatti verso il cortile, con l’intento di prendere una sana boccata d’aria, niente meno che Germania. Sebbene ancora un po’ pallido in viso, il teutonico stava riacquistando la propria sicurezza e lucidità. Aveva preventivamente caricato il fucile ad acqua prima di varcare la soglia del cortile, puntandolo istintivamente contro la sagoma addormentata sotto un albero (per poi rendersi conto dall’abbigliamento fradicio, che doveva essere stata eliminata da un bel po’). Insomma, era di nuovo in forze. Aveva solo bisogno di un attimo di solitudine per riflettere. Su Italia, principalmente.

Italia che si era trasformato in… qualcosa di non meglio definibile sotto i suoi occhi. Italia che sembrava andare pericolosamente d’accordo con Russia. Italia che…

Italia che probabilmente aveva deciso di precederlo, per verificare la sua reazione, a giudicare dall’enorme scatola di legno con su scritto “Tomatoes” presente (senza alcun motivo logico) in cortile. Tratto in inganno dalla sensazione di déjà-vu si avvicinò. Un istante di esitazione.

“Tutto questo è ridicolo! Bisogna affrontare la situazione!” si disse, afferrando con decisione il coperchio ed esordendo in una frase come “Ti avevo detto di non seguirmi”, che però gli morì in gola al contatto con un getto di acqua gelida direttamente in faccia.

-Beccato, bastardo!- esultò Romano con un sogghigno, pronto a cercarsi nelle tasche un paio di baffi finti per incollarglieli in faccia e terminare di infierire su di lui. Peccato che il bastardo non stesse dando la minima soddisfazione. Sembrava quasi SOLLEVATO di essere fuori combattimento. No, così non andava!

-Che culo! Al primo colpo! Complimenti, eh… non ero sicuro che qualcuno avrebbe abboccato a un trucco così idiota. Certo che hai proprio una patata al posto del cervello!-

Ancora niente, giusto un sopracciglio leggermente aggrottato.

-Sul serio… incazzati almeno un po’. Mi stai rovinando un momento fantastico!-

-Suppongo…- proruppe il tedesco, dopo un tempo interminabile -che avrei dovuto aspettarmelo, visti i precedenti…-

-Già, sei proprio un… aspetta… PRECEDENTI?- chiese sbattendo gli occhi un paio di volte, perplesso.

-Uh?-  fece Spagna, scattando in piedi e confermando lo stupore.

---

-Awwww, ve lo ricordate quel momento, ragazze?- stava commentando intanto Ungheria, circondata da cuoricini colmi di feels, fluttuanti in uno sfondo arcobaleno.

Quattro teste (le ragazze più Polonia) annuirono meccanicamente con un sospiro.

-L’inizio di tutto, che commozione.- riuscì ad articolare alla fine Taiwan, asciugandosi una lacrimuccia.

Corea, rimasto leggermente più neutrale (ma neanche tanto, a giudicare dallo sbrilluccichio nelle sue pupille) invece continuava a seguire la vicenda sullo schermo, notando degli strani cambiamenti negli atteggiamenti dei personaggi.

-Gente, qui sta succedendo qualcosa di grosso…-

-O santo pony, è vero! Romano non ha, tipo, mai saputo fino ad ora la faccenda del primo incontro fra Italia e Germania, lo so per certo! Tipo, totalmente ignaro al mille per mille!-

-Mi stai dicendo, che davvero lui non conosce questa parte della storia?- chiese Estonia.

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La storia, nel frattempo, era stata esposta per sommi capi da Germania, con una punta di imbarazzo, visibile dal colorito sulle sue guance. Le reazioni però erano state ben diverse da quelle del fujoshi club. Antonio si era fatto sempre più preoccupato, voltandosi verso Romano, pronto a placcarlo in caso di reazioni convulse. L’italiano invece era prima rimasto come paralizzato, per poi sgranare gli occhi ed accasciarsi nella sua scatola, colpito allo stomaco dalla CONSAPEVOLEZZA.

-R-romanito…stai bene?-

Se avere il volto pallido e farfugliare parole apparentemente senza senso era stare bene, allora si. Altrimenti l’italiano aveva palesemente l’aria di un individuo sotto shock. Fissava il vuoto e dai denti serrati sembrò uscire un sibilo: “Gliel’ho insegnato io a nascondersi così…”

-Romano, davvero, mi fai preoccupare…- Disse Spagna, affacciandosi sul bordo della cassa solo per vedere l’altro rannicchiato, con le braccia serrate attorno al petto, intento a dondolare e ripetere shoccato:

-…colpa mia. È successo per colpa mia. È successo…-

---

-Povero Romano…- commentò Belgio, mettendosi una mano sul cuore. Vederlo così la faceva stare male.

-Pfff… povero Germania, piuttosto. Voglio proprio vederlo andare da quella furia che è diventato Italia e dirgli: “Sai…è successo… credo… mi sa che ho rotto1 tuo fratello.”- commentò invece il coreano, assetato di sangue, strappando una risatina ad Estonia. Le ragazze erano troppo impegnate ad incitare Spagna a fare qualcosa e prendersi cura del suo tomatino. Cosa che lo spagnolo non tardò a fare, congedando in fretta e furia il terzo incomodo, sinceramente dispiaciuto per il trauma, e sedersi nella scatola di fronte al traumatizzato Romano, cercando di incrociare il suo sguardo. Il volto di Romano tra le mani di Spagna. Un braccio di Antonio che si alzava per richiudere la scatola.

Svenimento collettivo in sala informatica, per epistassi violenta, seguita da deboli lamenti di delusione.

Solo Polonia, debolissimo, ma non del tutto incosciente, con un fil di voce pregò che qualcuno andasse a riaprire quel dannato coperchio, per farlo “almeno morire felice”. (Citazione testuale)

Cosa che Lituania non si sarebbe minimamente sognato di fare. Avrebbe tuttavia tentato di soccorrerlo in qualche modo, se non fosse appena stato schiavizzato da Corea, rimessosi in piedi e decisosi a fare il salto di qualità, illustrando ciò che non poteva essere visto direttamente come olio su tela, per tramandarlo anche ai posteri. Il tutto utilizzando come base un pezzo del telo da proiezioni dell’aula e sfruttando Toris come cavalletto improvvisato.

 

Nota

1 Semicitazione di The Big Bang Theory. Ecco perché Estonia ride…

 

 

 

 

Angolino fangirloso di IMma-chan

Bene, adesso potete urlare quel “PLOT TWIST!!!!1!” che vi avevo detto di conservare. Retroscena mindfuck che non si vedevano dai tempi delle Superchicche, siore e siori! (E non sono certa che sia una cosa di cui vantarmi… ^^”)

Voi non avete idea di come sia stato difficile scrivere questo capitolo, l'ho buttato giù almeno tre volte, ed anche questa stesura definitiva non mi soddisfa fino in fondo. Mi ha fatto piangere il cuore sia eliminare Germania che traumatizzare Romano, ma sono un'autrice imparziale e dovevo riequilibrare un minimo le squadre. Comunque non temete… i personaggi eliminati torneranno in scena per supportare (o sabotare) i concorrenti rimasti di questo Hunger Games all’amicizia (???) e, soprattutto, regalarci tante altre scene da shipping estremo come la spamano di oggi.

Tante emozioni e tante domande ci riserva ancora il destino: Romano si riprenderà per proseguire la battaglia? Le fujoshi si riavranno dal delirio mistico? Chi sarà il prossimo eliminato? Quanto verrà lurida l’opera “d’arte” di Corea?

I concorrenti sono rimasti in sette, il prossimo capitolo sarà il “giro di boa” per questa piccola avventura. Non posso esimermi dal ringraziare tutti coloro che hanno recensito/seguito/ricordato/preferito questa storia finora e cioè:

Lady White Witch (comandante in seconda di questa nave impazzita), Classicboy, Rapidash, Jordan Hemingway, summerstar, Feliks The Phenix, LizzieLu, Princess of Guns, lady alecto, Princess Vanilla, jayne_blindford15 (di cui spero di aver scritto bene il nickname…),  Angel_chan, Cocol_Sasso_97, artistamatta, iris dedivitiis, lastangel, Sayoran, Ghegghe, Claireroxy, chack99, Dark_Chocolate, Generale Capo di Urano (forse collega del Generale Ungheria?), Hiyo, Amnesia (con nel nick delle stanghette che non so fare T.T), giascali, l i b r a r i a n, MysteriousLabyrinth, rosalia387, Soleil Jones, Tangila, uomi_hime, _R_chan

Saluti a tutti e ai prossimi capitoli

IMmatura

  
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