Scritta per l’event del gruppo FB We are out for prompt, credit del prompt alla promptatrice (#Bad Touch Trio " di quella volta in cui hanno alzato troppo il gomito e si sono ritrovati in mutande sul London bridge")
 
Sul momento era sembrata a tutti una magnifica idea, ma in seguito perfino Gilbert si spinse a dichiarare che, forse, quella sera avevano alzato un po’ troppo il gomito.
Il fatto era che avevano tutti avuto bisogno di annegare nell’alcool le rispettive giornate (“Giornate di merda, bevuta di gruppo.” Era stato l’ordine di Gilbert) e sì, forse avevano esagerato con la Tequila (anche se Antonio giurava che fosse la miglior Tequila che avesse bevuto da anni), e forse avrebbero dovuto smettere con l’acquavite quando Francis aveva iniziato a vedere migliaia di piccoli Gil e Antonio volare sul soffitto del pub.
“Vedo le fate, mes amis.” Annunciò Francis, allungando un braccio tremolante verso il vuoto. “Tante fatine a cavallo di unicorni. Tiens, Angleterre, li vedo anch’io!”
“Sei ridicolo, freund.” La risata di Gilbert si alzò nell’aria autunnale. Antonio si limitò a guardarli e annuire convinto. “Pure tu, ridicolo! Siete tutti riiiidiiicoliii!” Sillabò inciampando nei suoi stessi piedi. Si rialzò immediatamente, mantenendo il ghigno di superiorità “Inginocchiatevi davanti alla mia magnificenza, stupidi.”
“Credi di essere magnifico tu?”  Lo spagnolo si sollevò barcollando. “Viva Espana!” Aggiunse senza un minimo senso logico, ma andava bene così.
“Vive la France!”
“Deutschland uber alles!” Si strinsero in un abbraccio collettivo.
“Però vorrei ancora telefonare a Lovinito…”
“Nein!” Intimò Gilbert, prendendo Antonio per le spalle e scuotendolo con la forza che solo un ragazzo ubriaco fradicio ed esaltato può avere. “Niente e nessuno potrà impedirci di conquistare Londra!”
“Sembri Alfred quando porta i suoi fumetti ad Angleterre.”
“Non mi serve un misero eroe, quando posso avere i miei migliori amici!” Ridendo come un invasato, Gilbert afferrò gli altri due e li issò con sé sulla balaustra. “Guardate, la città si inchina davanti a noi! Esiste qualcosa di più magnifico, me a parte?” Urlò al Tamigi sotto di loro e alla veduta di Londra che si apriva tutt’attorno. “Hai capito, ungherese padellara? Non c’è nulla!”
“A-ehm.” Il borbottio li fece voltare all’unisono. Un policeman chiaramente abituato a certe scene (ehi, erano a Londra, dopotutto) li fissava a braccia conserte. “Qualche occasione speciale da festeggiare, ragazzi?”
“La nostra esistenza.” Lo informarono questi ultimi.
Sospirando, l’uomo si appuntò di farsi togliere il turno notturno. “Molto bene: potreste spiegarmi perché la festeggiate in mutande sopra un monumento di importanza storica come il London Bridge?”
Era stata una pessima idea, avevano deciso il giorno dopo, svegliandosi in una cella con i postumi della sbornia.
Da ripetere assolutamente il prima possibile.