Videogiochi > Dark Souls
Ricorda la storia  |       
Autore: nothingdrum    22/09/2015    2 recensioni
Il destino di Anor Londo, contesa tra due regioni, e il destino dei rispettivi sovrani.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

I passi marcati di Gwyn echeggiarono per tutta la cattedrale di Anor Londo. Un luogo solenne per l'incontro che stava per decidere il destino di uno dei più importanti insediamenti dell'intera regione, sia dal punto di vista economico che storico, data la la sua struttura architettonica puntiforme e le sue enormi costuzioni in pietra. Si mise a sedere da una parte del tavolo, con i suoi quattro cavalieri a fargli da scorta.

“Ancora non riesco a credere che stiamo trattando con questi villani.” Artorias non era felice di ciò che stava accadendo. Lordran aveva sempre dominato sulle regioni vicine, anche grazie al suo signore, e non riusciva a credere che Gwyn potesse cedere alle minacce di un re che di regale aveva ben poco.

Vendrick spalancò le porte dell'entrata, dalle quali entrava a fatica date le sue dimensioni ormai gargantuesche. Passo dopo passo raggiunse, assieme al fedele Velstadt, l'altro capo del tavolo, ovviamente attrezzato con una sedia capace di contenere la sua mole. La scena era surreale: da una parte 5 uomini, dall'altra due mezzogiganti, che li sovrastavano come una lente di ingrandimento che sta per bruciare delle minuscole formiche.

“Anor Londo è stata conquistata dai miei antenati. Se pensate di poterla annettere al vostro regno solamente perché si trova confinante, beh, vi state sbagliando.”

Artorias lo sapeva. Sapeva che il Lord che tanto aveva servito in quegli anni non poteva essersi rammollito. Gwyn era ancora il più grande Re che Lordran avesse mai avuto.

“Velstadt, senti come quello scricciolo cerca di sfidarci! Sai chi sono io, Gwyn? Io sono Vendrick, l'uomo che sta combattendo i giganti, e che sta vincendo. Il potere che possiedo è oltre ogni immaginazione. Drangleic annetterà Anor Londo, che tu voglia o meno.”

Ornstein in silenzio guardò il suo Re stringere le mani sul tavolo, e farsi rosso in volto. Una guerra era l'ultima cosa che serviva a Lordran e a Drangleic. Vendrick non stava vincendo, e la maledizione dei non morti stava assoggettando l'intera Lordran.

“Non osare portare i tuoi cavalieri qui, mezzogigante!”

“Hai forse paura che la potenza dell'ordine di Heide distrugga la tua amata città? Non preoccuparti, sarà tutto talmente veloce che neanche un muro sarà scalfito.”

Gwyn balzò sul tavolo, sfoderando la spada, assieme ai suoi cavalieri.

Non ci fu neanche il tempo di correre verso Vendrick, prima che una sfera di energia oscura sbalzò il re di Lordran via verso il muro.

Ornstein non poteva più contenersi. Scaglió la sua lancia verso il sovrano avversario, ferendolo al volto.

Egli alzò la spada con una solennità regale, e tirò un fendente verso Gough e Ciaran, che nel frattempo erano accorsi da Gwyn ancora sanguinante in terra.

La lama li toccò appena, incagliandosi nel terreno pietroso della cattedrale.

“Qui lo dichiaro, Vendrick, non la passerai liscia! Le mie armate riempiranno il tuo castello, e i miei cavalieri berranno il tuo sangue e quello della tua regina!” gridò Gwyn, mentre si accasciava lentamente svenendo sul proprio sangue.

“Siete ridicoli, tutti voi! Non passerete un altro inverno in questa città, miei cari cavalieri, e vedremo se i vostri nomi saranno ancora così solenni quando strapperò gli occhi a te, Gough, e quando tu, Artorias, finirai sul fondo della Gola Nera!”

Vendrick e Velstadt corsero fuori dalla cattedrale, mentre il sovrano urlava l'ordine di combattere alla propria scorta, e le prime urla delle donne che avevano visto le spade sguainarsi si aprivano nel cielo.

 

 

“La nostra scorta è morta sire, sono rimasti solo i dieci che sorvegliavano la carrozza. Quell'ordine è stato uno sbaglio.”

Ormai erano quasi giunti alla fortezza di Drangleic, quando Velstadt finalmente riuscì a dire questa frase al suo Re. Un altro fronte si era aperto, un'altra pace, disciolta.

“Sarà il primo e l'ultimo, puoi starne certo, amico mio...il primo e l'ultimo...”
E la carrozza si perse nella tempesta.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dark Souls / Vai alla pagina dell'autore: nothingdrum