Alla mia
migliore amica, che mi appoggia qualsiasi cosa io decida di fare.
Alla mia Dod, grandioso mito che più di una volta mi ha
ispirata.
Ma se ascoltate con attenzione, li
sentirete
sussurrare il loro monito.
Avanti, avvicinatevi.
Ascoltate, lo sentite?
– Carpe –
Lo sentite?
-Carpe, carpe diem. -
Cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita!
L'attimo
fuggente, film 1989, John Keating.
PROLOGO
Da bambina
mi sono sempre chiesta se il paese delle meraviglie, l’isola che non
c’è,
il bosco
incantato
della bella addormentata esistessero.
Era una continua lotta
la mia, una continua lotta con la quotidianità, di una
ragazza che aveva sempre dovuto conquistarsi ciò che aveva
con unghie e denti.
Non c’era
tempo per le favole.
Le mie scelte,
dolorose e felici, mi avevano portata ad essere ciò che ero.
Scelte che mi avevano allontanata da casa, dagli affetti. Eppure, in
quel
momento, ero priva di qualsiasi risentimento. Il suo viso rilassato e
tranquillo sul quale si era fatta largo l’ombra di un
sorriso. Il dolce profumo
della sua pelle, le labbra dischiuse, il respiro regolare, il suo cuore
che
scandiva il tempo che passava velocemente. Guardando i suoi occhi,
tutto mi era
chiaro. Tutte le mie scelte, i miei errori, le decisioni ragionevoli,
avevano
un fine: mi avevano portata a… lui, il mio angolo di paradiso.
A
voi, cari
lettori. Spero vi piaccia! ^.^