Un sonoro sbuffo si levò dalla sedia su cui era seduto Kuramochi... Non era solo in stanza, c'era anche Ryosuke: gli aveva chiesto una mano con matematica, dato che non riusciva a venirne a capo.
Il second baseman alzò lo sguardo dal libro di inglese al fidanzato, ridacchiando.

"Dimmi Youichi, cosa c'è che non ti viene?" si era alzato e ora era seduto sulle gambe del moro, che sembtava disperato.
"Non lo so: faccio i passaggi, ma non mi risulta mai corretto. Non so più quali pesci pigliare!" era raro che qualcosa lo irritasse più di Sawamura e una delle poche cose, era proprio la matematica.
"Vediamo... Che ne dici di fare un compromesso?" la mano destra andò ad accarezzare il volto del fidanzato, con fare lascivo.
"Compromesso...? Di che tipo?" da una parte era interessato, ma dall'altra non sapeva esattamente cosa aspettarsi.
"Ora io ti rispiego tutto: controlli i passaggi che hai fatto e dove capisci di aver sbagliato, correggerai; se alla fine sarà tutto giusto, ti darò un premio."

Un ghigno sinistro apparve sul volto del maggiore dei Kominato. Youichi sembrò essere d'accordo, quindi Ryo si mise a spiegargli tutto da capo, senza alcuna fretta; osservava lo shortstop che controllava ogni passaggio e alla fine sorrise, quando lo vide posare la penna con fare soddisfatto.

"Dato che ora l'esercizio è giusto, meriti la ricompensa che ti ho promesso, però... Non farci troppo l'abitudine."

Soffiò al suo orecchio con fare sensuale, mettendosi a cavalcioni su di lui, mentre le mani già si davano da fare per spogliarlo. 
Quando finalmente il petto di Kuramochi fu a nudo, iniziò a baciarlo, lasciandosi una scia di saliva, mentre il fidanzato iniziava ad ansimare... Sapeva benissimo quali punti colpire in particolare per farlo impazzire; quando la lingua si soffermò sui capezzoli inturgiditi, li stuzzicò per bene, mentre poteva sentire chiaramente all'altezza delle gambe, un certo gonfiore.
"Ryosuke..." la voce di Youichi era quasi flebile, mentre il fidanzato continuava ad occuparsi di lui. 
Fu zittito da un bacio, mentre sentiva il corpo dell'altro allontanarsi dal proprio e poi le sue mani armeggiare con i pantaloni. "Risparmia il fiato, ti servirà." lo fissò con una certa intensità, mentre la mano gli liberava il membro dalla stoffa e iniziava a muoversi attorno ad esso.
Dalle labbra di Kuramochi iniziarono a sfuggire dei lievi gemiti: non voleva esagerare, non voleva che qualcuno lo sentisse... Ryo però era fin troppo bravo e ora che la sua bocca aveva appena inglobato il suo membro... Non riusciva a trattenere troppo i gemiti.