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Autore: Aster Moony    23/09/2015    1 recensioni
Mi sedetti al mio solito posto, su una foglia di ninfea in mezzo al lago. Le mie compagne si erano già sistemate tutt'intorno e attendevano il racconto del Terzo Mistero: avevo promesso loro la rivelazione di quattro misteri di Fairy Oak per poi non parlarne mai più. La prima sera avevo parlato di amore, la seconda del difficile argomento della magia e la quarta avrei parlato di un addio. Oggi toccava all'amicizia e avevo scelto per parlarne il personaggio sicuramente più buffo e originale di tutto il villaggio!
- Buonasera a tutte, amiche fatate! - le salutai con un sorriso, come facevo sempre.
- Buonasera Felì! E' giunto per te il momento di svelarci il Terzo Mistero. Ci hai parlato di amore e dell'Infinito Potere e questa sera è il turno dell'amicizia. Siamo tutte curiose si scoprire cosa avrai da raccontarci. - intervenne Gocciargenteadigentilesaggezza calmando il brusio che si era diffuso tra le altre fatine.
Nella radura di diffuse il silenzio e io chiusi gli occhi per rievocare ancora una volta le immagini del villaggio che per tanto tempo era stato casa mia.
- Vi parlerò di Flox Pollimon e per farlo comincerò da una una brutta avventura a scuola...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Flox Pollimon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno

Nel corpo dell’altra.

 

Sembrava dover essere una mattina tranquilla, ma non fu così.
Flox, credendo che fosse mercoledì non aveva i compiti di matematica, e con la De Transvall guai a dimenticare i compiti, si sarebbe beccata un due in pagella!
Così a Pervinca venne un’idea: era martedì e lei aveva Artistica e i compiti di matematica li aveva in cartella, quindi perché non scambiarsi di posto?
A me fin dall’inizio era sembrata una straorripessima idea: si trattava di infrangere la Legge!
Anche a Flox non era piaciuta la trovata di Pervinca, ma alla fine accettò e ognuna assunse l’aspetto dell’altra.
-Tranquilla, Felì. Si tratta solo di un’ora! –provò a rassicurarmi la mia Vì.
Non immaginava cosa sarebbe successo…

 

-Guai! Guai! Siamo in un mare di guai! –continuavo a ripetermi mentre volavo per i corridoi della scuola. –Povera me! Strega Tomelilla mi licenzierà sicuramente! Sono stata una stupida! Stupida!
In quel momento sentì una mano afferrarmi per le ali. Riconobbi subito chi era.
-Felì! Che succede? E dov’è Flox? –chiese Pervinca.
Io, un po’ frastornata, mi spolverai il vestitino di nuvole che indossavo e la squadrai indispettita.
-Ti sembra questo il modo di trattarmi?
Pervinca mi guardò sorpresa. –Che? Oh, certo! Scusami Felì! La forza dell’abitudine… Ti ho fatto male?
La bambina da un po’ di tempo aveva preso il vizio di afferrarmi per le ali e, anche se le intimavo di smettere, continuava a farlo.
Feci “no” con la testa, ma misi il broncio.
-Felì, ti assicuro che Pervinca è davvero dispiaciuta e non lo farà mai più. Vero Vì? –disse Vaniglia fulminando la sorella con lo sguardo.
-Oh, sì! Non lo farò più. Ora possiamo sapere dov’è Flox? Tra poco finisce l’intervallo e voglio tornare a essere me!
Diedi un buffetto sulla guancia di Vì, perdonandola, e parlai.
-Flox, cioè… tu… Oh, insomma! Flox e il tuo corpo sono nei guai! –dissi rivolta a Pervinca. Lei mi guardò con gli occhi a forma di punto interrogativo (le streghe lo sanno fare!). –Come?
Sospirai. –La signorina Liliflora pensa che tu, cioè Flox, abbia la febbre e stanno andando ad avvertire vostra zia! Inoltre, quell’odiosa di Scarlet ha scoperto tutto!
Ora gli occhi di Vì e Babù erano a punto esclamativo!
-E l’ha detto alla Preside? –chiese una tremante Babù.
-No, penso che voglia farlo scoprire a Tomelilla. –risposi afflitta.
Drinnn! Fece in quel momento la campanella: bisognava tornare in classe.
-Ora che facciamo? –chiese Pervinca, arrabbiata.
Vaniglia sorrise. –Forse mi è venuta un’idea. Vediamoci al bagno tra cinque minuti, okay?
Pervinca fece un lieve cenno d’assenso, poi tornò in classe.
-Che intenzioni hai? –chiesi a Babù.
-Vedrai! –mi rispose, e ci avviammo. Attraversammo i corridoi che pian piano si svuotavano di alunni e, finalmente, giungemmo davanti alla porta della 5^B.
Vaniglia bussò educatamente ed entrò nell’aula. 
La professoressa De Transvall, che stava spiegando qualcosa alla lavagna, si girò di scatto.
-Tutti gli alunni devono stare nelle rispettive aule e, soprattutto, non devono disturbare le lezioni delle altre classi. –disse in tono secco.
La mia bambina non se la prese, anzi continuò: -I miei più cordiali saluti, eccellentissima signora De Transvall. Ho saputo che mia sorella è malata e sono venuta a vedere come sta.
Poi si girò versò Flox-Pervinca. –Ti senti tanto male, vero? E sono sicura che hai anche molta sete. –disse cercando di far capire il piano all’amica, e ci riuscì. Flox annuì con la testa e fece finta di tossire. A quel punto Vaniglia si voltò verso l’insegnante. -Signorina De Transvall, con il suo permesso, potrei portare mia sorella in bagno a bere un bicchier d’acqua? Ha molta sete. –cercò di spiegare alla professoressa, ma prima che lei potesse risponderle, si udì la voce stridula di Scarlet che protestava. -Veramente lei non è neanche della classe. E poi potrei accompagnare io Pervinca, dopotutto siamo grandi a… am… amiche! –disse cercando di nascondere il disprezzo della voce.
-Ma io sono sua sorella! E’ giusto che sia io ad accompagnarla!
-Signora De Transvall –disse Scarlet. –Sono sicura che anche lei ritiene inopportuno il comportamento di Periwinkle uno, cioè… di Vaniglia.
Babù stava per risponderle, ma la De Transvall bloccò entrambe.
-Ora basta! Signorina Pimpernel, seduta! E in quanto a te, Periwinkle, fuori di qui o ti abbasso il voto in condotta!
Babù guardò Flox dispiaciuta e si avviò verso la porta. Stava per aprirla, quando…

BUUUUM!

Ci fu uno scossone e al centro dell’aula si aprì un’enorme voragine. La De Transvall ci sarebbe caduta dentro, se non fosse stato per Flox-Pervinca che la spinse via appena in tempo.
Tutti gli alunni e gli insegnanti uscirono dalla scuola, in preda al panico.
Vidi Joe discutere animatamente con la Preside Flumini e il Sindaco e poi avviarsi verso la Piazza e urlare a Quercia.
-Come mai Joe tratta Quercia così male? –mi chiese Vaniglia.
-Non lo so, tesoro. Ora cerchiamo Vì e Flox, così potranno tornare normali e sarà la fine di quest’incubo.
Proprio in quel momento ci vennero in contro. -Non sapete cosa sta succedendo! Joe sta accusando Quercia di aver distrutto la scuola! –ci disse entusiasta Pervinca. -Lo trovo davvero improbabile! –dissi io. –Cambiando discorso: siete riuscite a tornare normali?
Vì e Flox mi guardarono dispiaciute.
-Bè, c’è parecchia gente in Piazza e non siamo riuscite a trovare un nascondiglio. –si giustificarono.
Sospirai. -Allora andiamo alla Bottega delle Delicatezze. Nessuno ci noterà, sono tutti in Piazza. Ci stavamo avviando quando sentimmo un grido.
-Felì! Bambine!
Era mamma Dalia e che ci stava venendo in contro correndo.
-Oh, no! Siamo fritte! –borbottò Pervinca nei panni di Flox.
Raggiungemmo mamma Dalia.
-Ciao mamma! –la salutò Babù.
-M… m… mamma! Che piacereeee! –disse Flox-Pervinca cercando di recitare. Vidi la vera Pervinca stringere i pugni.
-Bambine mie! Ero così preoccupata! Ero da Primula quando ho sentito cos’è successo alla scuola. Oh! Non sapete com'ero in pensiero! –disse abbracciando Vaniglia e “Pervinca”, che si irrigidì.
-Flox, cara! Come stai?
-Benissimo! –rispose Pervinca imitando Flox.
-E la tua Piffero dov’è? Non l’ho vista oggi.
Pervinca si girò verso Flox, che le mimò con la bocca “Zia Ortensia”. -E’ rimasta a casa ad aiutare Zia Ortensia! –rispose. Flox le fece un “ok” con il pollice.
-Mamma, che ne dici di invitare Flox a pranzo? Ci farebbe tanto piacere e poi ha… ehm… bisogno di una mano con i compiti!
Dalia accettò e le tre amiche si avviarono soddisfatte verso Via degli Orchi Bassi.

Ed ecco il mio primissimo capitolo!!!!
Ho visto che era scritto troppo piccolo e quindi l'ho modificato. Ora dovrebbe essere giusto (spero!).
Ringrazio s u n per la sua bella recensione e spero che continui a seguire la mia storia.
Ciao e a presto amici!
                                                                                                Polliflox

   
 
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