Piccola premessa: Salve a tutti. Questa è la prima volta che pubblico qualcosa su questo fandom, e a dire il vero non è da molto che bazzico su questi lidi. Il cartone animato di Sailor Moon lo vedevo quando andavo all'asilo, e francamente non ricordo quasi nulla a parte la prima stagione e qualcosina della seconda. Però in queste settimane ho visto Pretty Guardian Sailor Moon Crystal, mi è piaciuto un sacco e quindi ho ripreso ad interessarmi al magico mondo di Sailor Moon (sto riguardando anche le puntate del vecchio anime).

Tutto ciò per dirvi che questa piccola song-fic è basata sulla storia come viene raccontata dal Crystal. Precisamente, è ambientata durante l'episodio 21, quando in un flashback Demande (o Diamond, come volete chiamarlo) racconta a Usagi del suo fatidico incontro con Neo Queen Serenity. Ho provato a descrivere la scena dal punto di vista di un osservatore piuttosto...inusuale, diciamo.

Spero vi piaccia.

La canzone è This Fortress of Tears degli HIM, album Love Metal. Vi consiglio di ascoltarla perché a mio parere è bellissima.

This Fortress of Tears

Non sarebbe mai dovuto accadere.

Non sarebbe mai dovuta uscire dal palazzo.

Non sarebbe stato in grado di proteggerla, una volta uscita.

Fino all'estremo limite dell'orizzonte, il cielo di Crystal Tokyo era mutato da un sereno azzurro ad un verde malato, mentre l'orrido monolite nero, conficcato nel suolo come il pugnale di un traditore tra le scapole della sua vittima, aveva aperto una voragine da cui, al posto del sangue, stillava veleno.

Poteva sentire il respiro affannoso della regina, il suo cuore impazzito che batteva insistentemente contro lo sterno, mentre la sua corsa disperata si traduceva nel delicato fruscio delle sue candide vesti.

“Small Lady!” esclamò Serenity con voce strozzata. “Small Lady!”

Quella non era la principessa, lui lo sapeva, ma non poteva fare nulla per fermare la corsa sfrenata della regina. L'ansia di una madre in procinto di perdere l'unica figlia che avesse mai avuto era troppo schiacciante, anche per lui.

Era stata proprio la principessa a sottrarlo dalla sua sede preposta, e anche in quel momento lo stringeva convulsamente tra le piccole mani, come a pregarlo di salvarla, di salvarli tutti. Proprio lei che, con la sua azione sconsiderata, aveva reso possibile quella tragedia.

Proprio lei che li aveva condannati tutti per puro e semplice egoismo.

Di fronte alla bambina che Serenity aveva scambiato per Small Lady si ergeva un uomo, tronfio di arroganza e di soddisfazione per il crimine appena commesso.

Non poté fare niente per prevenire l'incontro tra la sua amata padrona e quell'essere ripugnante, talmente pregno di malignità da risultarne irrimediabilmente contaminato, corrotto.

La regina lo fissò, riconoscendo immediatamente in lui l'autore della distruzione che li aveva circondati in quei lunghi attimi di terrore. Non una parola uscì dalle sue labbra delicate, non un suono: con il solo sguardo l'aveva giudicato e condannato. Poteva percepire il suo odio nei confronti di quella creatura ingrata e famelica, che aveva rifiutato il dono più grande di tutti: la splendida utopia che la regina e il re avevano creato su quella Terra a lungo dilaniata dai conflitti e dalla morte.

L'uomo ricambiò il suo sguardo, un'espressione di pura sorpresa dipinta in volto. Tra le ciocche pallide che gli ricadevano mollemente in fronte spuntava una mezzaluna capovolta, nera come il cristallo del monolite e ad esso affine, quasi come se fossero composti della medesima, oscura materia.

I due si osservarono per un tempo che parve infinito, e forse così fu. In quella Terra distrutta, avvelenata, ormai anche il tempo sembrava essere impazzito, soggiogato dal volere del Malefico Cristallo Nero.

Ma il Cristallo d'Argento capì che quella situazione non poteva durare all'infinito. E infatti, come se qualcosa avesse improvvisamente spezzato un incantesimo, l'uomo raddrizzò le larghe spalle, coperte da un lungo mantello viola, ed un'incredibile energia maligna eruppe dalla sua persona, mentre la mezzaluna nera al centro della sua fronte svaniva per lasciare il posto ad un terzo occhio dall'iride rosso sangue.

Il Cristallo d'Argento, sebbene separato dalla sua padrona legittima, poté sperimentare in prima persona tutto il dolore, l'improvvisa impotenza, e la paura che si impossessarono della regina in quell'istante in cui l'essere spregevole ammantato di bianco puntò quell'occhio abominevole su di lei.

Non l'avrebbe lasciata alla sua mercé, decise il Cristallo. Mai aveva agito contrariamente al volere della regina, ma in quel momento tutto ciò che desiderava era proteggerla dalla violenza che quell'uomo prometteva con un solo sguardo.

Non avrebbe mai permesso che la toccasse, nemmeno con un dito. Serenity sarebbe stata al sicuro dalle sue grinfie. Tutto il mondo, l'universo intero potevano sparire, essere distrutti, ma non Serenity. Lei sarebbe stata salva.

No one can hurt you now
In this haven safe and sound

Avvertì la sua muta protesta mentre le sue spire la avvolgevano, bloccandole le membra, cristallizzando i suoi movimenti, il suo respiro, i suoi pensieri. Non voleva addormentarsi, non voleva fuggire come una vigliacca mentre le sue guerriere rischiavano la vita, mentre l'amore della sua vita finiva travolto dall'oscurità, mentre il suo palazzo cedeva sotto i colpi del male.

Non cederà, la rassicurò il Cristallo d'Argento mentre serrava inesorabilmente la presa sul suo fragile corpo. Il Palazzo non cederà mai. Non verrà mai distrutto finché ci sarai tu all'interno.

This fortress of tears
I've built from my fears for you
This fortress won't
fall
I've built it strong for you

Un'altra muta, flebile protesta, mentre la regina veniva sopraffatta dal volere del suo servo più fedele e più devoto, che la strinse come il più geloso degli amanti, cullandola in un gelo che sapeva di morte: stasi, eterno riposo, assoluta immobilità.

Non lascerò che lui sfiori un singolo capello sulla tua testa, continuò il Cristallo d'Argento mentre il bellissimo viso della regnante veniva sommerso, i suoi occhi cerulei che si spegnevano come aveva fatto, poco prima, il cielo sopra tutti loro.

Riposa, Serenity.

Ora sei al sicuro.

Don't be afraid now
Just
dive in this emptiness
And hold your breath on your way down

Per sempre.

Piccola spiegazione finale, perché sono confusa e non ricordo più cosa succede in quale anime e/o nel manga: Small Lady (Chibiusa) ha deciso di rubare il Cristallo d'Argento perché era convinta che grazie al suo potere sarebbe finalmente riuscita a crescere e a diventare forte e bella come sua madre (in Crystal ha 900 anni ma sempre e comunque l'aspetto di una bambina). Togliendo il Cristallo d'Argento dalla sua sede ha però inconsapevolmente rotto la “barriera” che proteggeva la Terra e ha quindi dato l'occasione di attaccare al Black Moon Clan. Neo Queen Serenity è uscita dal palazzo alla ricerca di Chibiusa, si è imbattuta nel Principe Demand e lui ha provato a soggiogarla usando il potere del suo terzo occhio; a quel punto Serenity è stata completamente avvolta di Cristallo d'Argento, a mo' di scudo. Da quel momento fino quasi alla fine della seconda stagione, Serenity fa la bella addormentata dentro al Cristallo. xD

Ovviamente la “volontà” del Cristallo d'Argento me la sono inventata io.

Spero che questo mio esperimento vi sia piaciuto! Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. Grazie per aver letto!