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Autore: Vortex    23/09/2015    0 recensioni
"Il gelo invernale mi rovina... Guarda qua, ho sempre le labbra fredde Masa-kun!" aveva persino avuto il coraggio di giustificarsi, Shinji, con l'espressione sofferente di chi si preoccupa per il proprio aspetto continuamente.
"Le... labbra... fredde?" aveva ripetuto, piano, Masahito.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi, luoghi e nomi non mi appartengono (anche se mi piacerebbe tanto), ma sono di proprietà nientemeno che di loro stessi (U_U). Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione appartengono solo a me.



Labbra fredde
 



 

Stando alle previsioni meteo del telegiornale locale, Tokyo quell'inverno era stata investita da un clima persino troppo rigido per l'isola a cui apparteneva. Doveva sicuramente essere colpa degli scompensi dovuti al troppo inquinamento, o qualcosa del genere, Shinji ne era decisamente convinto, senza però sapere con esattezza di cosa, tipico di lui, del resto. Nonostante avesse trovato una causa a tutto quel gelo di cui poteva unicamente essere succube mentre camminava a passo svelto per recarsi a lavoro, non faceva che brontolare nel proprio intimo, perché lui che colpa poteva averne se nel resto del mondo erano un branco di idioti pronti a mandare la Terra in malora!?

E poi era del tutto marginale, ovviamente, il fatto che lui fosse uno dei primi produttori di inquinamento, in tutto il Giappone.

Fatto sta che la stagione invernale stava avendo ripercussioni sul suo aspetto -il quale doveva essere a tutti i costi assolutamente perfetto-, oltre che sul suo umore, perciò le proprie splendide e morbidissime labbra, avevano perso le loro caratteristiche, riducendosi a un paio di canotti freddi e screpolati.

 

Aveva cominciato a esprimere il proprio disagio a gran voce, nel momento in cui si era reso conto dei primi, microscopici, taglietti dovuti al freddo.

Dentro la sala di registrazione, pensava spesso a cosa fare per risolvere quel problema, forte del fatto che una volta raffreddate le labbra, queste rimanevano in quello stato per un paio d'ore prima di tornare calde come avrebbero dovuto, e il disagio provocato dalla temperatura permaneva a lungo. Non sarebbe stato un problema, se solo la sua circolazione avesse funzionato meglio, ma come al solito, Shiniji non avrebbe mai potuto attribuire delle conseguenze spiacevoli a se stesso, quando poteva benissimo incolpare qualcuno o qualcos'altro.

 

Se non che, da un certo periodo di tempo a questa parte, la diabolica mentre di Masahito aveva cominciato pericolosamente ad arrovellarsi a proposito di questo fatto, ma faceva di tutto perché non se ne accorgesse nessuno all'interno degli studi della PonyCanyon, del resto chiunque lo conoscesse da più di una settimana avrebbe potuto facilmente prevedere le conseguenze di cotanto sforzo cerebrale.

Si potrebbe dire, in effetti, che il più tonto di tutti fosse proprio Shinji, che si era messo accanto una persona del genere, offrendogli ripetutamente occasioni su un piatto d'argento per combinarne una più del diavolo.

 

Ad ogni modo Masahito ormai stava cominciando ad imparare come si dovrebbero comportare gli adulti, trentaquattro anni di vita con se stesso, e gli altri, gli avevano fornito abbastanza esperienza da tentare quanto meno di trattenersi dal commettere stupidaggini, che poi la maggior parte delle volte i suoi buoni propositi non venissero rispettati, questa era tutt'altra faccenda.

E solo lui sapeva come aveva dovuto tenere a bada i propri istinti diabolici nel momento esatto in cui Shinji aveva estratto dalla borsa il labello nuovo di zecca che aveva comprato nel kombini a fianco allo studio di registrazione, per poi aprirlo lentamente e portarselo alla bocca. Masahito avrebbe potuto descrivere con minuzia singolare ogni movimento compiuto dal compagno di band, persino l'inclinazione del dorso della mano nello spalmare quell'impiastro appiccicoso sulla sua carne morbida.

 

<< Il gelo invernale mi rovina... Guarda qua, ho sempre le labbra fredde Masa-kun! >> aveva persino avuto il coraggio di giustificarsi, Shinji, con l'espressione sofferente di chi si preoccupa per il proprio aspetto continuamente.

<< Le... labbra... fredde? >> aveva ripetuto, piano, Masahito.

 

Sia chiaro, non è che avesse certe tendenze, come invece sospettava dell'altro; uno come lui, che era stato in grado di resistere persino alle avance più insistenti di niente meno che Miyavi -uomo del tutto particolare, anche lui-, era escluso che potesse provare più che sincera amicizia per qualsiasi altro individuo del suo stesso sesso; tuttavia non riusciva a smettere di pensare neanche un momento a quelle labbra fredde di cui si preoccupava tanto Shinji, e a che sensazioni gli avrebbe provocato avercele sulle proprie. Non sarebbe stata la prima volta per entrambi, e poi non dubitava che la parte migliore sarebbe stata la reazione dell'altro, che alle volte si prestava agli scherzi più malefici, mentre altre non faceva che riprenderlo severamente per la prima sciocchezza.

 

Alla fin fine erano giorni che si tormentava al riguardo, il che lo rendeva persino più preoccupato perché la burla premeditata era sempre impregnata di maggiore colpevolezza rispetto a quella del momento, o per lo meno Shinji diceva così, e lui non avrebbe certo avuto il coraggio di mettere mai in discussione una sua affermazione tanto secca.

Potremmo dire, però, che a scatenare il tutto fosse proprio stato un gesto dello stesso Aiji -come se non fosse praticamente sempre colpa sua, essere vittima degli scherzi di Masahito.

 

<< Allora, >> aveva esordito con fare del tutto casuale, Masahito, senza nemmeno guardare in faccia l'interlocutore, non appena entrato del confortevole ambiente dello studio, con gli occhiali da sole a coprire il volto, i capelli arruffati dal vento e il giubbotto chiuso da un'estremità all'altra, così da impedire persino al minimo spiffero di entrare. << Hai trovato una soluzione per queste labbra? >>

Shinji sbuffò sonoramente. << Magari... Credo di dover solamente aspettare che finisca questo inverno maledetto. >>

Il biondo sghignazzò.

<< La cosa che più odio è il fatto che siano così screpolate... >> lamentandosi, Shinji, si passò la lingua sulle labbra, umettandole ingenuamente, senza rendersi conto di come quel gesto fosse bastato a Masahito per renderlo il più lascivo degli uomini.

Il cantante deglutì. L'aveva voluto lui. Lui e quelle stupidissime labbra.

Languido, si alzò dalla poltroncina su cui era appollaiato, un ghignetto adorabile gli colorava il volto. Gettò un'occhiata veloce alla porta socchiusa, il mogano scuro avrebbe sopportato qualche urto, ne era certo. Si ritrovò a ringraziare mentalmente il fatto che non si trovassero alla PSC; di quando lavorava come chitarrista di supporto ricordava perfettamente il vetro opacizzato incastonato nel legno dell'uscio.

<< Fammi controllare, non dirmi che ti sei spaccato il labbro. >> biascicò. Era difficile parlare in quel modo, con certe intenzioni in testa, riferito all'amico.

<< Oh, non dirmelo! Maledetto freddo! >> quel tonto di Shinji ancora non sospettava nulla, così che lasciò l'altro avvicinarsi, venendogli addirittura incontro, con il mento sollevato e gli occhi rivolti al soffitto.

<< Eh, non c'è che dire, le tue sono labbra congelate. >> scherzò poi il biondo, parlandogli direttamente sul volto, tanto era vicino.

<< Dici? >>

 

E da lì fu un istante solo, fin troppo facile.

 

Masahito si sporse un po' di più, così da posare un casto e celere bacio sulla bocca dell'interlocutore. Ed effettivamente quelle labbra erano davvero fredde, più di quanto si sarebbe aspettato, probabilmente perché era abituato alle coccole sotto le coperte, con quei baci umidi ma caldissimi, sulla pelle diventata rovente. Magari dopo aver sorseggiato una cioccolata fumante, davanti alla finestra. Che stupido cliché, che era.

 

Nonostante tutto, quella breve effusione gli era piaciuta molto più dell'ultima volta che aveva baciato un uomo, dato che era stato su un palco illuminato, con la musica altissima e migliaia di occhi famelici a divorare ogni suo gesto. Era stato fatto unicamente per loro, per gli spettatori urlanti dello spettacolo.

Adesso, invece, non c'erano nient'altro che Masahito, dentro quella stanza, e Shinji, con gli occhi spalancati per lo sgomento. Stava dimostrando un tempo di reazione decisamente lento, il chitarrista, tanto da concedere un bel vantaggio al biondo, il quale ne approfittò immediatamente per scappare, sbattendosi la porta alle spalle.

Con un paio di dita sulla bocca schiusa, Shinji sbatté le palpebre più volte. Si era ripromesso che non avrebbe mai più giocato a fare inutile fanservice, lo aveva deciso dopo essere uscito dai Pierrot, perché ricordava cosa aveva comportato, ricordava ancora fin troppo bene il volto di Kirito, impresso a ferro e fuoco nella sua mente.

 

<< Dannato Masahito! >> esclamò, una volta ripresosi, correndogli dietro.

 

Questa volta, gli avrebbe dato una bella lezione. Altro che labbra fredde...!




 

Note di Vortex: Allora, diciamo che l'ho messa molto sullo scherzo e il rapporto d'amicizia di due persone molto legate, il fatto è che questi due mi sanno molto di fluff ma non riesco a vederli come una coppia vera e propria, anche perché ormai mi sono decisamente convinta dell'eterosessualità di maya. Prendetela per quel che è, non sono mai state il mio forte le fluff, ma che vuoi farci? Mettersi alla prova è sempre utile!

Detto questo, smetto di ammorbare.


 

 
 
  
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