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Autore: musica93    24/09/2015    0 recensioni
Questa storia parlerà di un amore proibito, quasi impossibile da poter portare avanti tra una professoressa e una sua alunna. Quello che rende questo amore ancora più complicato è il ceto sociale della ragazza, visto che è la principessa, tra l'altro futura regina, dell'Isola Lyoneel.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Scolastico
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Prima di iniziare a scrivere avviso tutti che quello che troverete in corsivo sono i pensieri. Questa è la mia prima storia di questo genere che scrivo, spero che vi piacerà. Buona lettura.
 
Forbidden Love
Capitolo 1
In un’isola molto piccola di nome Lyoneel, era governata da dei reali, i Wilkinson. Nonostante fossero dei reali ed erano la famiglia più potente dell’isola erano molto umili. Quest’isola si trovava nel Oceano Atlantico, e nonostante fosse circondata da solo mare riusciva ad avere ottimi contatti con il resto dei Paesi del mondo. I nobili facevano in modo che nessun del suo popolo avesse dei problemi.

Suonò la sveglia, ore 6.30. Una mano la disattivò.
-Ahhhhhh non ci posso credere sono già le 6.30?!?!- una voce femminile disse.  Altri 5 minuti mi faranno bene , e la ragazza si girò dall’altro lato del letto e chiuse di nuovo gli occhi per dormire.
Dopo poco tempo qualcuno entrò nella stanza da letto, si avvicinò alle finestre ed aprì le tende per far entrare i primi raggi di sole.
-Noooo. Magnus, la prego richiuda le tende, voglio dormire ancora un altro po’.- e la ragazza si nascose sotto il cuscino per non vedere la luce del sole.
-Buongiorno signorina Joanne Cleopatra, mi dispiace ma è ora che si svegli.-
-Buongiorno anche a te Magnus.- la ragazza disse sedendosi sul letto e vedere l’uomo che era vicino alle finestre. –Sai che non voglio che mi chiami con il mio nome completo.-
-Lo so signorina, ma sono gli ordini dati da sua madre, tutti noi la dobbiamo con il suo nome completo, perché è quello che le è stato dato nel giorno del suo battesimo e noi tutti la dobbiamo chiamare così.- a parlare era il maggiordomo della famiglia, un uomo alto, magro sempre al servizio della famiglia Wilkinson.
-Va bene, ma almeno mi puoi dare del tu?!?!-
-Cercherò signorina. Comunque ai suoi genitori farebbe piacere che facesse colazione con loro stamane.-
-Ah, va bene, starò con loro volentieri.- facendo un bel sorriso.
-Perfetto, vado ad avvisare i suoi. Cosa vuole per colazione in modo che partisco gli ordini in cucina.-
-Allora… Due fette biscottate con nutella, una spremuta di arancia rossa e un caffè-latte. Grazie mille.-
-Ora vado ad avvisare. La colazione sarà servita alle 7.10 i suoi l’aspetteranno lì.-
Si sentì bussare alla porta.
-avanti- disse la ragazza.
-oh è la signora Wood, entri.- disse il maggiordomo –Io vado, a più tardi signorina.-
Anche la signora Wood faceva parte della servitù. Era una donna minuta, ma sempre pronta a lavorare per i servigi della famiglia.
-Signorina Joanne Cleopatra, le ho portato la sua divisa scolastica, si vada a preparare che nel frattempo le riordino la stanza.-
-Emily, anche lei ora mi chiama con il nome completo?-
-si signorina, ora vada a prepararsi o farà tardi.-
La ragazza andò in bagno a prepararsi. La ragazza si chiamava Joanne Cleopatra Wilkinson, prima figlia della famiglia Wilkinson, e futura regina dell’isola. Era una ragazza molto alta, con capelli biondi e occhi azzurri. Nonostante fosse di famiglia reale non si dimenticava che era solo una ragazza di 18 anni, e preferiva comportarsi come una qualsiasi ragazza di quel’età. Preferiva chiamare i membri della servitù con il loro nome, anziché col cognome,perché per lei facevano parte della sua vita e la considerava una seconda famiglia, visto che si occupavano di lei e dei suoi famigliari.
Una volta preparatasi scese nella sala da pranzo per far colazione con i suoi famigliari.  

Nella sala da pranzo, sul grande tavolo erano già seduti i genitori, il re James Wilkinson e sua moglie Anna.
-Buongiorno mamma, buongiorno papà.- disse la ragazza avvicinandosi a loro per salutarsi
-Buongiorno mia principessa.- disse il padre.
Joanne andò a sedersi al suo posto mentre il maggiordomo gli serviva la colazione. – Grazie Magnus.-
-Joanne Cleopatra, non è carino rivolgersi così ad una persona più grande di te.- disse la madre –La scusi signor Patel.-
-No signora Anna, a me fa piacere essere chiamato per nome, quindi la signorina ha il permesso di chiamarmi così, come voi ci avete concesso di chiamarvi con i vostri nomi.-
-Va bene signor Magnus, ma comunque credo che ci sia modi e modi per rivolgersi ad una persona e come ha fatto Joanne con lei non è stato molto carino.-
-Grazie signor Magnus.- disse Joanne - Va bene così mamma?!?-
-Perfetto! Ma dov’è tuo fratello?- chiese la signora rivolgendosi alla figlia.
Alla sua domande rispose il signor Magnus – Il signorino non si è ancora preparato, lo vado a richiamare.-
-Non c’è bisogno Magnus, sono arrivato.- disse un ragazzo- Buongiorno famiglia.-
-Buongiorno Alexander.- rispose la sorella.
Alexander Wilkinson, era il secondogenito della famiglia reale, si passava con la sorella due anni. Era un ragazzo alto, magro e anche lui come la sorella era biondo con gli occhi azzurri.
-Alexander, anche te come tua sorella non puoi essere un po’ più rispettoso??- disse la madre –E puoi essere più puntuale? E tu James non gli dici niente ai nostri figli??-
-Scusa mamma.- disse Alexander
-Amore- disse il marito – Sono solo ragazzi.- e il re cercò subito di cambiare discorso, perché sapeva che nonostante lui comandasse tutto il regno in quel palazzo a governare era la moglie. – Ragazzi miei siete pronti per iniziare questo nuovo anno scolastico? Joanne se pronta per questo primo giorno di scuola del tuo ultimo anno?-
-Io sono pronta. Non vedo l’ora di iniziare oggi.-
-Io sono solo contento di rivedere i miei amici.- disse Alexander.
Dopo questa breve conversazione con i figli, si voltò e rivolgendosi al maggiordomo gli chiese se poteva avere il giornale del giorno. Una volta consegnato il re James divise le sezioni del quotidiano al resto della famiglia. Per lui si tenne la parte dell’economia, alla moglie gli affari esteri, alla figlia la politica e al figlio lo sport. Ognuno era concentrato a leggere e a fare colazione. Quando ad un certo punto Alexander iniziò a parlare rivolgendosi alla sorella.
-Ehi Joanne, quest’anno continui ancora a studiare diritto vero?? Come hai presa la notizia che ci sarà una nuova docente?-
-Al dire il vero sono dispiaciuta, perché la docente che c’era prima era molto preparata, e mi mancherà molto, adoravo le sue lezioni. A questo punto spero che la docente che sta per prendere il suo posto lo sia altrettanto.-
-Io spero solo che sia bella, perché quella che c’era prima sarà stata brava, ma era proprio brutta.-
-ALEXANDER!!- la regina subito lo rimproverò avendo ascoltato i commenti del figlio.
-Scusate non sapete chi arriverà?- chiese il padre ai figli.
-No papà. Si sa solo che sarà una donna.- disse Joanne.-

Avevano finito di fare la colazione erano le 7.40 e i ragazzi si preparavano ad andare a scuola. Joanne chiese al fratello se voleva un passaggio con l’auto, visto che lei avendo la maggior età guidava e come auto aveva una Lamborghini, ma lui rifiutò il passaggio perché aveva il patentino e quindi la moto.
A questo punto i ragazzi uscirono dal palazzo e si diressero verso la scuola.


In un’altra parte dell’isola, alle 6.30  in una casa molto modesta, si era svegliata una giovane donna. Era una donna molto alta ed aveva i capelli scuri e occhi verdi. La donna si era trasferita da poco su quest’isola e ancora non conosceva nessuno. E sperava che al nuovo lavoro avrebbe potuto fare delle conoscenze.
Mentre faceva colazione cercava di leggere il giornale, ma non ci riusciva perché pensava sempre a come sarebbe stato il suo primo giorno di lavoro nella nuova scuola.
Chi sa come saranno i miei colleghi, come siano gli studenti se sono ragazzi propizi allo studio. I suoi pensieri cambiarono direzione quando vide la sua casa ancora piena di scatoloni ancora da svuotare. Prima o poi dovrò iniziare a svuotarli, non possono rimanere così. Finì la colazione senza rendersene conto, quindi decise di andarsi a preparare per dirigersi al liceo.

To be continued…. 
  
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