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Autore: Katris_    24/09/2015    1 recensioni
Song-fic ispirata ad una canzone degli One Direction, 'Strong'
Chi mi conosce sa che adoro i personaggi di Hermione Granger e Draco Malfoy.
Quindi, inutile dirlo, è una Dramione.
Il tutto si svolge sulla Torre di Astronomia del castello di Hogwarts, dove troviamo una preoccupata Hermione Granger ed un Draco Malfoy a dir poco ansioso.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Premetto che è la prima song-fic che scrivo, quindi siate clementi con me, una povera studentessa che cerca di conciliare lo studio e la scrittura, per non parlare dei pochi piaceri che mi permetto di tanto in tanto!

Forse questo non è né il momento né il posto adatto, ma volevo solo chiarire le cose. “L'essenza di un sogno” non è interrotta o cose del genere, ho solo creduto necessario una piccola modifica riguardo i tempi di aggiornamento. Pubblicherò infatti soltanto una volta a settimana, ma i capitoli saranno più lunghi e sì, diciamo anche fatti meglio.

Spero che questa piccola “modifica” non vi crei molti problemi e mi auguro vivamente che continuate (o iniziate) a seguire la storia.

Okay, credo di aver detto tutto.

Non mi dilungo oltre e vi lascio a questa piccola One-shot.

Grazie per l'attenzione,

Katris.

 

 

Strong

 

My hands, your hands,

tight up like two ships.

Drifting, weightlless,

waves try to break it.

I'd do anything to save it.

Why is it so hard to save it?

 

Un semplice tocco, un leggero accenno.

Strano come le sue mani siano ancora calde, dopo tutto quello che ha passato.

Troppo per una ragazza di appena diciassette anni.

Non mi stupirei affatto se la sua pelle, una volta soffice come la seta, adesso fosse ruvida, secca.

Mi viene l'istinto di provare di persona la consistenza della sua cute, così mi avvicino ancora di più alle sue mani.

Le nostre dita sono legate come due navi alla deriva, senza peso, mentre le onde cercano di dividerle.

E io faccio qualunque cosa per salvarle.

Allora perché è così difficile salvarle?

“Hermione?”

Il mio è un sussurro che si perde tra il rumore del vento, il quale spira rabbioso contro la Torre di Astronomia.

Luogo di rifugio, di silenzio, ma anche di grandi passioni.

Le sue dita sono ancora intrecciate alle mie, ma non accenna a guardarmi.

Ho voglia di perdermi nei suoi meravigliosi occhi dorati, occhi coraggiosi, occhi di Grifone.

Volto la testa in direzione del punto fisso che ormai sta osservando da minuti interi, curioso di scoprire cosa attira tanto la sua attenzione.

E solo quando noto la fitta coltre di nebbia che sovrasta l'immensa campagna inglese capisco.

Il suo sguardo punta oltre tutto quello, punta oltre l'orizzonte, laddove spera di ripararsi, per essere al sicuro.

Anch'io desidero che lei sia al sicuro, al sicuro con me.

 

My heart, your heart,

sit tight like bookends.

Pages between us,

written with no end.

So many words we're not saying,

don't wanna wait til it's gone.

You make me strong.

 

Il mio cuore, il tuo cuore, stretti come segnalibri.

Ci sono pagina fra noi, scritte senza alcuno scopo.

Quando mai la mia vita ha avuto uno scopo, o meglio un buono scopo?

“Hermione?” ripeto trepidante.

Non è da lei stare in silenzio. Lei è la so-tutto-io che mi riempe la testa di informazioni completamente inutili, riguardanti sia il mondo magico sia il mondo babbano. La so-tutto-io che sono costretto a zittire con un bacio. A dire il vero, questo particolare non mi dispiace affatto.

Ripenso a quanti baci ci siamo scambiati proprio qua, su questa torre. Baci furtivi, ma passionali. La Granger sa baciare davvero bene.

Sorrido al ricordo del nostro primo bacio, a quanto lei era imbarazzata e io divertito all'idea di poterle insegnare qualcosa di nuovo.

Ma guardandola nuovamente, con fare nervoso, mi accorgo che ha chiuso gli occhi ed una lacrima le ha solcato la guancia.

Così tante parole non ci diciamo, non voglio aspettare fino a che non ce ne siano più.

Allungo una mano verso il suo viso, costringendola a guardarmi.

Parlami Hermione, ti prego.

La tua voce mi rende forte, il tuo sorriso, la tua risata, anche quell' insopportabile tono da saccente che ti caratterizza così tanto mi rende forte.

Tu mi rendi forte.
 

I'm sorry if I say 'I need you',

but I don't care,

I'm not scared of love.

'Cause when I'm not with you I'm weaker.

 

“Mi vuoi dire che cosa ti turba tanto, per favore?”

Un piccolo sorriso appare sul suo viso.

“Draco Malfoy che chiede per favore? E per giunta ad una Sanguesporco?” aggiunge in un tono amaro.

“Cosa stai dicendo, Hermione? Come puoi pensare che...”

Con una semplice mossa si libera dalla mia presa e ritorna a guardare l'orizzonte, allontanandosi impercettibilmente da me.

Un gesto che mi spezza il cuore.

“Ti prego, basta. Fallo almeno per quel piccolo briciolo di dignità che ti rimane.”

“Perché mi stai facendo questo?” la mia voce è instabile, sento che sto per perdere la pazienza.

“Cosa ti prende? Perché sei così...distante?”

Abbassa lo sguardo e si avvicina lentamente a me.

“Sai che non è questo che intendo.”

Un' altra lacrima scalfisce il suo viso perfetto, un po' arrossato per l'aria fredda che ci circonda.

La mia mano fredda la cattura prima che possa arrivare a terra, prima che possa perdersi per sempre.

“Draco, tu...” inizia a dire, ma viene subito interrotta dalle mie labbra.

Questa volta, però, non è un bacio fatto per zittire, ma bensì l' opposto.

Voglio che si confidi con me, su tutto ciò che la preoccupa. Voglio essere importante come quello stupido di un Weasley lo è per lei.

Quando le nostre bocche si dividono, i suoi occhi lucidi mi scrutano attentamente.

“Ho bisogno di te, amore mio. E mi dispiace che tu non riesca a capirlo” le accarezzo dolcemente la guancia.

“Ho bisogno di te. E non mi importa del giudizio degli altri, io non ho paura di amare.”

Inaspettatamente, le sue braccia si allacciano salde al mio collo e appoggia la testa contro il petto.

Perché quando non sono con te sono più debole...

Ho paura di pronunciare quelle parole ad alta voce.

Sono sempre un codardo, dopotutto.

Un Serpeverde, un reietto.
 

Is that so wrong?

Is it so wrong?

That you make me strong?

 

“Questo è sbagliato, amore mio? È davvero così sbagliato che tu mi renda forte?”

“Io non sono quella che ti rende forte, Draco. Io sono la tua più grande nemica, una Grifondoro. Draco, un grifone e un serpente insieme? Veramente?”

Ed eccola di nuovo là, la ragazza testarda e ostinata del primo anno, sempre attenta a non trasgredire alle regole.

“Cavolo, Granger. È davvero così improponibile? Merlino, a volte questa tua fissa di essere sempre in perfetta regola mi da su i nervi! Sono io il codardo e tu la coraggiosa, ricordatelo.”

 

Think of how much love that's been wasted,

peolpe always try to escape it.

Move on to stop their heartbreaking.

But there's nothing I'm running from,

you make me strong.

 

E pensare a quanto amore è stato sprecato...

Le persone cercano sempre di sfuggirci, andando avanti ed impedendo al loro cuore di rompersi...

Ma io non correrò via da nulla,

tu mi rendi forte.

“Eppure dovresti saperlo meglio di me...” abbasso lo sguardo, affranto.

“Cosa vorresti...oh” il suo volto è impassibile, duro, ma la sua voce la tradisce.

So benissimo che ha capito a chi mi riferivo.

La madre di Potter e il professor Piton...

“Come fai a saperlo?”

Mi tocco la fronte con un dito, mentre con l'altra mano cerco di avvicinarla ancora di più a me.

“Te l'ho mai detto che sono un ottimo Legillimens?”

Alza lentamente il volto per guardarmi e con occhi imploranti sussurra qualcosa.

“Cosa?” chiedo avvicinando l'orecchio alla sua bocca per sentire meglio.

“Vorrei che mi leggessi la mente.”

 

So baby hold on to my heart,

need you to keep me from falling apart.

I'll always hold on

'cause you make me strong.

 

Senza farmelo ripetere due volte, entro nella sua testa.

Se non mi vuole dire cosa la turba tanto, lo scoprirò da solo, a modo mio.

È tutto così...bianco, pulito, intatto.

Probabilmente questa è la prima volta che qualcuno entra nella sua testa. Non riesco a trattenere un sospiro di sollievo.

Non c'è nessuna barriera, nessun tipo di protezione.

È strano, Hermione tiene così tanto al suo cervello! Non lo lascerebbe mai libero, aperto a tutti.

Mi giro, sperando di scorgere qualcosa -qualsiasi cosa- ed è solo adesso che lo vedo.

È un grande Pensatoio, proprio come quello che ha il vecchio nel suo studio.

Mi avvicino, cauto, e noto che accanto a quello che sembra uno specchio sporco c'è un biglietto:

'Le mie lacrime non vanno sprecate.

Quindi tesoro tieni il mio cuore, ho bisogno di te mentre cado a pezzi.'

Tutto a un tratto, mi accorgo di un leggero peso nella tasca della mia camicia. Lo tiro fuori, è una fiala contenente un piccolo bagliore lucido.

“Hermione...”

Mi immergo nel Pensatoio subito dopo aver versato la lacrima.

È lei, in camera da letto. Sola.

La porta viene aperta con irruenza, lasciando passare Potter e Weasley.

Lei si alza, appoggiando sul comodino il libro di Trasfigurazione che stava leggendo.

“È il momento” dice lo Sfregiato accasciandosi su una sedia rosso-oro.

La ragazza, notevolmente confusa, guarda Weasley, trepidante di avere maggiori informazioni.

Il rosso scuote la testa affranto e la abbraccia.

Sento una strana fitta allo stomaco. Gelosia.

“Mi volete spiegare che cosa succede?” il tono della Granger è scocciato, non ammette repliche.

“Che cosa sai sugli Horcrux Hermione?”

La Grifondoro impallidisce.

“Un Horcrux è un oggetto in cui un Mago Oscuro ha nascosto un frammento della propria anima al fine di raggiungere l'immortalità. La creazione di un Horcrux è considerata la forma più orribile di magia, della peggior specie di malvagità, poiché viola le leggi della natura e quelle della moralità.”

Potter si alza e la raggiunge.

“Richiede un atto terribile come...l'assassinio per essere realizzato” conclude Hermione deglutendo a fatica.

“Sarebbe davvero egoistico se ti chiedessi di seguirmi in questa avventura” lo Sfregiato abbassa lo sguardo, in attesa di una conferma da parte della ragazza.

Hermione, non farlo...

“Sarebbe egoistico, sì.”

Potter annuisce sconfitto.

“Ma giusto.”

La voce di Hermione rimbomba nella piccola stanza.

Lo sguardo dei due ragazzi si accende di felicità.

“Questa è una missione pericolosa, Hermione” redarguisce il rosso, anche se non riesce a non far trasparire il gaudio che prova in quel momento.

“Perché quella che abbiamo compito a undici anni per recuperare la Pietra Filosofale no, Ronald? O quando siamo quasi stati uccisi per mano di Lupin quando era un licantropo? Secondo te non correvamo un pericolo? Ma ci siamo mai tirati indietro? Siamo tutti dei Grifondoro se non sbaglio!”

Le sue braccia avvolgono Potter e Weasley in un abbraccio fraterno.

“Che razza di amica sarei se vi abbandonassi proprio ora?”

“Il Golden Trio è tornato” dice ridendo Potter.

Il ricordo inizia a sfuocarsi, fino a che riesco solo a scorgere Hermione che, rimasta sola nella stanza, inizia a singhiozzare.

“Draco...”

Terrò sempre duro,

tu mi rendi forte.

 

 

   
 
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