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Autore: LysL    26/09/2015    5 recensioni
C'era una volta una bambina che camminava nel mondo, con un amico speciale accanto a lei: il Silenzio.
E sapete perché? Perché la gente non parla.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La gente non parla

 

La gente non parla.
Ecco cosa pensa la bambina.
Guarda il mondo dei grandi, guarda come sono impegnati a rispettare un orario. Si camminano accanto, senza nemmeno guardarsi, senza sorridersi, senza condividere nulla. Non parlano.
La bambina ha visto una moltitudine di anime gemelle sfilarsi accanto e non accorgersene. Perché la gente non parla, non osserva.
Lei sì. La bambina osserva.
Vede le mille espressioni che la gente pone sopra il proprio viso e porta fiera per tutto il giorno. Vede la rabbia, la tristezza e l’invidia che celano. Perché la gente vorrebbe parlare, ma non lo fa.
La gente si guarda allo specchio, e vede il vuoto. La gente non parla.
La bambina cammina per le strade, caotiche, eppure così silenziose. Perché nessuno vuole parlare. Forse nessuno può, perché la sua voce dovrebbe sovrastare quella del traffico.
La bambina conosce i volti cattivi degli uomini, quelli che parlano con frasi grandi di parole e piccole di grandezza. Quelli che si celano dietro la propria maschera, senza che questa riesca a nascondere del tutto il vero silenzio che hanno dentro.
La gente non parla e la bambina non sa più che fare.
Vede amicizie finire, amori volare via. Richieste di perdono perse nell’aria ferma delle città mute. Carezze cadute dalle mani e baci scivolati fuori le labbra.
E il Silenzio, suo infinito compagno, cammina per le strade accanto a lei. Le accarezza le spalle, prova a confortarla. In lui, tutte le grida e le suppliche, le dichiarazioni e le soluzioni. Turbinano, inglobate dalla sua membrana trasparente e spessa. Impenetrabile.
Vuole chiedergli, pregarlo di lasciarle andare. Vuole che la gente riesca a parlare. Ma il Silenzio non può. Lo vede muovere le sue grandi, invisibili, nebulose braccia verso di lei. Il Silenzio non può lasciare andare ciò che la gente al Silenzio affida.
Vuole chiederglielo, ma non ci riesce. La bambina non sa parlare. Perché in quel mondo di grandi e grandi silenzi nessuno le ha insegnato a farlo.
Cammina, lei, percepisce il Silenzio, lo perdona. Lui è solo una conseguenza. Lo abbraccia, lasciando che egli fagociti anche le sue lacrime e le renda silenziose. Non vuole che la gente ascolti.
Perché la gente non parla.
La gente non parla.
  
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