Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: ina6882    26/09/2015    2 recensioni
Dolce flirt è una rubrica per cuori solitari all'interno del giornale Dolce Amoris; ogni giorno vi arrivano tantissime lettere di persone che raccontano, col cuore in mano, le loro vicende amorose.
Ognuno ha il coraggio di spedire la sua lettera, alla quale prontamente viene data una risposta.
Lexie Marshall cura questa rubrica e anche lei, dopo un matrimonio fallito è un cuore solitario.
Gli amici la sostengono ad andare avanti e grazie al loro aiuto, dopo sei mesi dalla rottura con suo marito Dake, Lexie si è buttata a capofitto nel lavoro, non volendo più avere relazioni serie e accontentandosi piuttosto di occasionali incontri col suo "partner di letto".. ma non sempre tutto va come viene pianificato; dolorosi ricordi del passato riaffiorano, nuovi amori sono dietro l'angolo.. e se poi ci si mette anche una lettera a sconvolgere le carte in tavola?
"Una lettera a Dolce Flirt" è una storia romantica e vivace e se amate gli intrecci amorosi e le vicende caratterizzata da un velo di ironia, entrate pure! Lascio a voi l'incarico di trovare la pazienza di arrivare fino alla fine, spero non ve ne pentirete.. ^-^
In ogni caso vi auguro BUONA LETTURA!
Ina
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5.

 
“  L’amicizia non biasima
nel momento della difficoltà,
non dice con fredda ragionevolezza:
"se tu avessi fatto così o così".
Apre semplicemente le braccia e dice:
"non voglio sapere, non giudico,
qui c'è un cuore dove puoi riposare". ”

Malvida von Meysenburg
 

Uscita dalla redazione trovo Ken ad aspettarmi poggiato con le spalle al muro, impegnato col suo smartphone. 
« Ciao, » esclama col solito sorriso imbarazzato, appena mi vede.
Lo saluto cordialmente e, insieme, iniziamo ad incamminarci sul marciapiede verso il centro del paese. 
Finalmente, dopo un iniziale silenzio imbarazzante, lui chiede: « Dove ti va di andare? ».
« Non saprei... Tu che proponi? ». 
« Beh, da Tood's fanno una bistecca niente male e poi per dessert c'è la torta al cioccolato ».
« E, allora, torta al cioccolato sia, » ribatto con un sorriso. 
Tood's non è molto distante e, quando arriviamo, non è neanche molto affollato; ci sediamo, pertanto, ad uno dei tavoli migliori e ben illuminati, che si trovano dietro la grande vetrina del locale. 
È un posto assai particolare e caratteristico. Anche se è nato solo da pochi anni ha riscosso un grande successo grazie ai suoi piatti squisiti e alla cordialità del personale.
Una cameriera in gonnella, dall'aspetto grazioso, coi capelli biondi raccolti in una treccia si avvicina a noi sorridente. Il rossetto scarlatto spicca in contrasto col colore dei denti. Si muove in maniera provocante, mentre ci porge il menù ed estrae dalla tasca del suo grembiule un taccuino e una penna per registrare le ordinazioni. 
« Cosa volete ordinare?, » chiede dopo un po' rivolta a Ken.
Lui, senza preoccuparsi della sua presenza, si volta verso di me, attendendo che io termini di leggere il menù, mentre la biondina, nell'attesa, ha spostato il peso dalla gamba destra a quella sinistra.
« Prendo la bistecca, » dico dopo un po'.
In realtà sapevo sin da subito che sarebbe stata quella la mia scelta, ma ogni volta che mi trovo con Ken, riesce a mettermi sempre a disagio.
È da tanto che ci conosciamo. Abbiamo frequentato insieme le superiori e, già da allora non aveva mai tentato di nascondere l'interesse che provava per me, o, per lo meno, ero io l'unica, tra tutti gli alunni della mia scuola, a non essersi resa conto che per lui ero molto di più che una semplice amica.
Per molto tempo, però, eravamo stati grandi amici e nessuno dei due aveva mai tentato di cambiare questo equilibrio nel nostro rapporto, finché lui, un pomeriggio, al ritorno dalla scuola, mi aveva confessato i suoi sentimenti, spiazzandomi. 
A quel tempo ero rimasta colpita dal suo atteggiamento. Emozioni contrastanti erano nate in me. Era da un po' infatti che mi frequentavo con Dake e non capivo perché Ken avesse aspettato tutto quel tempo per decidere di dirmi una cosa del genere. Sapevo anche che i miei sentimenti non combaciavano coi suoi e questo, in un primo momento, mi aveva fatta anche arrabbiare. Temevo, infatti, che dopo di allora la nostra amicizia non sarebbe stata più la stessa e, non volendo che ciò accadesse, rimproveravo mentalmente Ken per aver rotto il nostro equilibro con le sue parole. 
Cosa sarebbe successo nel momento in cui gli avessi detto la verità? Gli volevo molto bene e non volevo farlo soffrire, ma allo stesso tempo sapevo che aveva diritto a una risposta, perché non volevo neanche illuderlo. Così non facevo che chiedermi perché avesse deciso di rovinare tutto. 
Lui era rimasto in silenzio aspettando una risposta con volto apprensivo e in evidente stato di agitazione e imbarazzo.
Alla fine, avevo preso fiato e gli avevo detto la verità. 
Dalla sua espressione avevo capito quanto ciò gli aveva fatto male, ma comunque incassò il colpo e il giorno dopo,  quando ci rincontrammo a scuola, si comportò come se nulla fosse accaduto. Cercò in tutti i modi di farmi dimenticare quell'episodio e capì che stava cercando, per quel che possibile, di far ritornare il nostro rapporto sui vecchi binari. 
Col senno di poi, però, mi sono resa conto che da allora la nostra amicizia non è stata più la stessa. È cambiato qualcosa, soprattutto perché si è insinuato  un imbarazzo costante che non era mai esistito in passato e, nonostante noi cerchiamo di non farci caso, molto spesso è essai evidente quanto siano frequenti le situazioni di disagio tra noi. 
Ricordo ancora, come fosse ieri, l'espressione rattristata che aveva sul viso, il giorno in cui seppe che mi sarei sposata. 
Rosa mi aveva confidato che aveva dato in escandescenza e, dopo essersi rabbuiato, era scappato via in malo modo.
Nonostante fossi felice per ciò che credevo mi attendesse nel futuro con Dake, quello fu uno dei giorni più tristi della mia vita. Avrei voluto condividere la mia gioia e festeggiare con i miei amici, ma l'assenza di Ken aveva reso tutto diverso. Non lo vidi per molto tempo se non dopo il mio ritorno dal viaggio di nozze.
Ci rincontrammo il giorno in cui iniziai a lavorare per il Dolce Amoris. 
Mi sorpresi non poco quando me lo trovai di fronte e capì che ciò era stato reciproco. 
Da allora, però, le cose sembrarono pian piano migliorare e, quando mi separai da Dake, nonostante non mi aspettassi nulla da lui, si presentò comunque un giorno a casa mia, durante il quale si preoccupò di sbrigare le mie commissioni. 
Non accennò a nulla che riguardasse Dake, nè una parola di rimprovero uscì dalle sue labbra. Si limitò solo a dire che lui ci sarebbe stato per me e in quel momento gli fui davvero grata.
« Per te invece?, » chiede intanto la cameriera rivolta a Ken. 
« Una bistecca anche per me, grazie ».
« Ok, due bistecche allora, » dice lei registrando tutto sul taccuino, « e da bere cosa vi porto?, » chiede ancora ammiccando nella sua direzione.
Lui la ignora nuovamente rivolgendosi a me: « Tu cosa preferisci Lex? ».
« Per me dell'acqua va più che bene, grazie ».
« Allora una bottiglia di acqua naturale, » ordina Ken. 
La ragazza annota tutto sul suo taccuino,  per poi chinarsi in modo provocante sul tavolo per prendere i menù e, mentre fa ciò, è evidente quanto cerchi il più possibile di attirare l'attenzione del mio accompagnatore su di se.
Non è la prima volta che, trovandomi in sua compagnia, noto quanto Ken riscuota successo col gentil sesso, anche se lui non sembra badare molto a tutte le giovani che ammiccano nella sua direzione e che fanno di tutto per farsi notare.
Ho sempre attribuito questo, al suo carattere timido e riservato. Infatti, anche se dall'aspetto non si direbbe, è molto timido e non riesce spesso a fare amicizia facilmente. 
Nonostante questo però, dopo aver fatto la sua conoscenza ci si accorge subito che ha un buon cuore e che è disposto a tutto per aiutare un amico; e questo lo so per esperienza personale. 
« C'è qualcosa che non va?, » mi chiede ad un tratto lui distogliendomi dai pensieri, « sembri pensierosa ».
« Oh, niente, » rispondo, « ho avuto qualche problema al lavoro, ma ora è tutto risolto ».
« Ne sono felice, » dice con un sorriso, « spero comunque che la bistecca ti aiuti a far passare i cattivi pensieri. Vedrai è molto buona. E non dimentichiamo che dopo ci attende la torta ».
« Vedo che sai benissimo di cosa stai parlando. Vieni spesso qui?, » domando.
« Ci sono venuto per la prima volta con un mio collega durante la pausa pranzo e da allora mi sono innamorato di quella torta, » risponde col solito sorriso.
Non posso fare a meno di sorridere a mia volta davanti a questa affermazione. Ken è sempre stato molto goloso e non mi stupisce che il dolce gli piaccia talmente tanto da invogliarlo a venire spesso in questo locale.
« Ho saputo in giro che la direttrice ti ha offerto una promozione, » dico sorridendo, dopo un po'.
« Oh, sì. Era da tanto che aspettavo, » risponde sporgendosi in avanti felice, « finalmente posso smetterla con le consegne ».
« E dove ti ha assegnato?, » domando sperando di capire se sarà lui il mio nuovo assistente.
« Ancora non me lo ha detto. Me lo ha comunicato solo l'altro ieri e si è limitata a dirmi che lo saprò al più presto. Chi sa, può darsi che inizierò a scrivere come te, » dice adagiandosi sullo schienale della sedia.
Queste parole mi fanno tossire. Allora vuol dire che la direttrice, nonostante non gli abbia rivelato nulla, gli ha fatto comunque intendere che dovrà scrivere sul giornale?  E se Al avesse davvero ragione, e lui fosse il mio nuovo assistente? 
Non riesco a concentrarmi su questi pensieri poiché vengo interrotta da qualcuno che bussa sul vetro accanto a noi, facendoci trasalire entrambi per lo spavento. 
Voltandoci vediamo la faccia di Alexy stampata sulla vetrina, mentre è intento a scrutarci oltre la stessa con sguardo indagatore. Accanto a lui noto il volto avvilito di Kim che cerca di staccarlo in tutti i modi da lì, evidentemente invano. 
Finalmente decide di sentire la nostra amica, ma dopo essersi allontanato dalla vetrina, permettendoci in questo modo di notare le impronte che ha lasciato sul vetro con le mani e la fronte, lo vediamo entrare a passo deciso nel locale, seguito da Kim. 
« Ma ciao ragazzi, » dice dopo essersi avvicinato al nostro tavolo ed essersi accomodato, « anche voi qui? Che coincidenza! ».
Kim si china verso di me sussurrando: « Perdonami Lex, ma non sono riuscita a tenerlo a bada. Appena sei uscita dalla redazione mi ha obbligata ad andare con lui e vi abbiamo seguiti ».
Il mio volto diviene paonazzo dall'ira, ma cerco, per quel che è possibile, di mantenere la calma per evitare di dare in escandescenza nel locale che, nel frattempo, si è riempito di gente.
« Allora, » continua intanto Al rivolgendosi a Ken, senza curarsi minimamente dell'imbarazzo che si è venuto a creare a causa della sua invadenza, « che stavate facendo di bello voi due? Ho per caso interrotto qualcosa? »; dal tono della sua voce si capisce immediatamente che sa di aver interrotto di proposito il nostro pranzo, ma tutto questo sembra non interessargli, anzi, da come guarda Ken è più che evidente che è soddisfatto della sua intrusione e questo è anche sottolineato dal sorrisetto idiota che ha stampato sul viso e dalle occhiate ebeti e allo stesso tempo indagatrici che mi lancia di tanto in tanto. Ma non voglio dargliela vinta quindi cerco di protestare: « Per la verità avevamo appena ordinato il pranzo,  non è vero Ken? » dico decisa.
Lui mi guarda imbarazzato e risponde lentamente: « Oh, sì certo ».
Guardo Al che sembra non voler capire di aver esagerato questa volta, e così mi volto verso Kim che afferra al volo il mio sguardo esclamando: « Al credo che dobbiamo andare. Mi sono appena ricordata di aver dimenticato il pranzo in ufficio e se non sbaglio anche il tuo è lì. Inoltre tra un po' dovremmo riprendere il turno quindi è meglio sbrigarsi. Allora ci vediamo dopo ragazzi » dice spostandosi leggermente invitando Al ad alzarsi.
Lui incurante delle sue parole continua con la solita espressione che lo ha accompagnato da quando ha messo piede nel locale: « Oh, ma che dici Kim, abbiamo ancora tempo! Dovresti sistemare il tuo orologio, forse si saranno spostate le lancette. E poi non preoccuparti per il pranzo; visto che ci troviamo qui possiamo fermarci per mangiare qualcosa, » così inizia a guardarsi intorno per poi scoprire magicamente che non vi è un solo tavolo libero nella sala e questa è la scusa che stava aspettando per auto-invitarsi al nostro tavolo. E infatti, quando Kim gli fa notare che purtroppo non c'è posto, invitandolo nuovamente a ritornare in ufficio, lui con nonchalance, guardando ancora verso Ken, continua: « Oh, ma non preoccuparti Kim. Sono sicuro che a Ken e Lex non dispiacerà affatto se ci uniamo a loro, non è vero ragazzi? ».
Ken mi guarda non sapendo come rispondere. Al riesce sempre a metterlo in imbarazzo con le occhiate dolci e le battute che gli lancia, senza contare gli apprezzamenti che gli fa in continuazione.
Vedendo che lui non risponde, e non curandosi minimamente delle mie proteste e delle scuse inventate da Kim, alla fine tutto soddisfatto dice di aver avuto proprio una bella idea e così riesce ad averla vinta anche questa volta ed entrambi si accomodano al nostro tavolo.
Per tutto il tempo Kim non fa che scusarsi con me per la pessima figura, mentre Al continua a mangiare tutto soddisfatto e contento del risultato dei suoi sforzi. 
Non è possibile! Per colpa sua non sono più riuscita a parlare con Ken, perché ogni volta che tento di rivolgergli la parola, quell'impiccione di Al si intromette nel discorso e così non ho avuto modo si affrontare l'argomento promozione per continuare ad indagare sul mio assistente.
Quando Al si mette d'impegno riesce ad essere davvero odioso e non so cosa sia riuscito a trattenermi sulla sedia, altrimenti sono sicura che il mio istinto omicida avrebbe avuto il sopravvento e mi sarei fiondata a strozzarlo con le mie mani.



« Ti rendi conto di quello che hai combinato questa mattina?, » gli urlo quando ci ritroviamo a casa mia, come ogni sera, in compagnia di Kim e Rosa che ha appena terminato di organizzare una delle ultime sfilate di moda.
« E che cosa ho fatto di male?, » chiede lui con nonchalance mirandosi le unghie.
« Per colpa della tua intrusione non sono riuscita a capire se Ken sarà il mio nuovo assistente. Se solo fossi riuscita a fargli qualche altra domanda in proposito avrei potuto scoprire qualcosa di più, » ribatto decisa.
« Oh, mio Dio! Mi stai descrivendo come un mostro orrendo che si intromette nelle discussioni altrui, » replica con finto volto offeso, poi continua col solito sorrisetto idiota: « Comunque non mi sembra di aver interrotto nulla. Come ho detto mi trovavo per caso a passare di lì e vi ho visti dietro la vetrina del locale, tutto qua ».
E assurdo! Sa benissimo di aver sbagliato, ma certe volte il suo carattere ostinato riesce a ripercuotersi anche sulla nostra amicizia e così finiamo per litigare per tutte le scemenze che combina.
« Cosa stai dicendo? Sai benissimo cosa mi è toccato sopportare per causa tua!, » tuona Kim nella sua direzione, « e non venirmi a dire che non è vero che mi hai trascinata fuori dall'ufficio con la sola intenzione di seguire Lex e Ken durante la pausa pranzo!? ».
« Oh... Ma perché ti scaldi tanto? Forse la regina dei ghiacci travestita da orso Grizzly non ha gradito pranzare in compagnia dei nostri amici?, » ribatte lui con un sorrisino.
Mi basta un attimo per vedere Kim saltare in piedi dal divano dove si era seduta. La sua espressione livida di rabbia è un chiaro segno di quanto sia al limite, prima di esplodere del tutto e avventarsi contro il nostro amico.
Cerco di calmarla, e anche se non è facile, riesce a convincersi che non valga la pena di sporcarsi le mani per un'isterica dai capelli turchini, come è solita soprannominare Al.
Le loro discussioni sono sempre molto accese, e anche se in fondo si voglio davvero bene, quando li capita di litigare non lesinano su qualsiasi genere di insulto. Conoscendoli ho notato però che sono due buoni amici ed entrambi si difendono sempre a vicenda qualora a uno dei due capiti di litigare con qualche estraneo. 
« Comunque, » prosegue lui dopo un po' rivolto a me, « dovresti ringraziarmi cara Lex ».
« Si? E perché mai sentiamo?, » chiedo sarcastica, « perché sei riuscito a rovinare il mio intento di scoprire l'identità del mio assistente? ».
« No, perché a differenza di te ho capito subito che non sarà lui a presentarsi domani da te, » dichiara deciso.
« Dici davvero? E come hai fatto?, » chiediamo in coro io e Rosa, che fino a quel momento era rimasta seduta su una poltrona ad ascoltare in silenzio il resoconto di quella situazione. 
« Sta mentendo ne sono sicura, » sbuffa Kim ancora arrabbiata.
« Ti sbagli mia cara. Sono più che sicuro, invece. Questo perché sono riuscito a leggere il cognome del famigerato assistente di Lex, su uno dei fogli che si trovavano sulla scrivania della direttrice, quando questa mattina le ho portato i bozzetti dei miei nuovi articoli ».
« E perché non hai parlato prima?, » chiede Kim sardonica, « sono convinta che è tutta una balla che ti sei inventato al momento per pararti il culo sulla faccenda del pranzo ».
« No, non è vero! » ribatte lui offeso, « È la pura verità! Solo che non avevo collegato il tutto finché non mi sono ricordato che nessuno al giornale porta quel cognome. Così ho pensato che la direttrice stesse assumendo nuovi giornalisti. Solo che quando Lex ci ha parlato del suo assistente, questo particolare non mi è proprio passato per la mente, ma, quando questo pomeriggio sono tornato a casa, ho avuto un'illuminazione ».
« Eureka!, » ridacchia Kim. 
« Puoi fare a meno di prendermi in giro brutta scorbutica. Almeno io ho scoperto qualcosa, » dice lui incrociando le braccia al petto indispettito.
« D'accordo e allora puoi dirci questo nome? » chiedo.
« In realtà non vi meritereste che ve lo rivelassi, ma dato che sono molto buono, nella mia infinita magnanimità ve lo dirò; si tratta di un certo Lemark » proclama lui con orgoglio.
« Lemark e poi?, » chiediamo curiose in coro io Rosa e Kim. 
« E poi cosa? » ribatte confuso.
« Vogliamo sapere il nome, idiota!, » risponde Kim.
« Mi dispiace ma non ho letto il nome. Era coperto da un altro foglio, » dichiara con un sorriso divertito portandosi una mano dietro la nuca. 
Io e le ragazze restiamo basite di fronte a questa affermazione. Nonostante tutto, finalmente gli animi si placano e riusciamo a passare una serata tranquilla all'insegna del buonumore.
Al e Kim fanno pace e alla fine lui finisce anche per scusarsi con me per il comportamento infantile che aveva avuto a pranzo e ammette di essere stato mosso dalla gelosia nei confronti di Ken.
Gli voglio molto bene e non potrei mai avercela con lui.
Ora resta solo da capire chi sarà il famoso Lemark che si presenterà domani alla mia porta.

 
 


Piccolo spazio... ^v^
Ricciao a tutti miei cari lettori/lettrici.
Questa volta sono davvero in ritardo... >W<
Questo capitolo è stato un vero e proprio parto! ç_ç" Avevo già scritto metà e non sapevo se aggiungere il pezzo della sera... alla fine mi sono decisa e unire le due parti... spero, in questo modo, di introdurre l'assistente nel prossimo capitolo ^v^
Devo, inoltre, esultare... evviva! \(^O^)/ Dopo cinque capitoli sono finalmente riuscita a progredire sul piano temporale e arrivare alla sera senza intoppi... ^-^
Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto! 
Devo ringraziare la gentilissima  Giulia908  che ha deciso di mettere nero su bianco i suoi pensieri, e anche la cara Erica19 che di recente ha deciso di spendere un po' del suo tempo iniziando a leggere la mia storia ^^ ne sono felice ^v^ e un ringraziamento sincero va anche tutti coloro che mi seguono in silenzio e che hanno aggiunto questa storia tra le preferite/ricordate/seguite ^-^ mi fa davvero molto piacere sapere che stia piacendo *^*
Anche questa volta rinnovo ciò che ho detto alla fine dello scorso capitolo, invitandovi a partecipare all'iniziativa delle lettere... spero che vi piaccia e spero che parteciperete in tanti ^-*
Per ora vi ringrazio per aver letto e vi do appuntamento al prossimo capitolo ^-^
Un saluto a tutti, e buon fine settimana... "\(^v^)/"
Ina

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: ina6882