Fra poco in casa Hudson- Berry ci sarebbe stato un nuovo arrivo che avrebbe reso le loro giornate ancora più belle. Quell’attesa che sembra troppo lunga, non faceva che far scalpitare genitori, nonni e zii: tutti impazienti di vedere questo fagottino venire al mondo.

Avevano ormai la loro routine, era qualcosa di semplice ma che riempiva i loro cuori di amore e tanta felicità.

Finn non appena rientrava a casa correva a baciare Rachel e poco dopo si chinava e baciava la pancia, come a dire: ”ciao amore, papà e tornato”.

Quel momento non faceva che emozionare Rachel così tanto da farla piangere, tutte le volte.
Non appena si calmava, lui pazientemente la coccolava e la riempiva di teneri baci.

«Sei bellissima!» disse improvvisamente, incantato dalla bellezza di sua moglie.
«Ma cosa dici? Sono grossa come una mongolfiera, ho i piedi e le mani gonfie e non posso fare niente» ribattè arrabbiata Rachel, infastidita dalle sue parole, anche se voleva solo essere dolce.
«Dovresti vederti come ti vedo io» rispose sognante Finn.
«Perché come mi vedi?» curiosa domandò, proprio con quel tono che usavano i bambini.
«Vedo le tue guance rosee, i tuoi occhi brillare, la tua splendida pancia tonda e soffice e… vedo te assumere le forme di una donna incinta. Tutto ciò che vedo mi fa impazzire e... credimi non vedo l’ora per potertelo dimostrare nuovamente» confidò Finn, facendola arrossire.

Il loro sguardo era complice e lei per confermare ciò l’attirò a sé e lo baciò con passione.

Poco dopo la confessione, Rachel si sistemo comodamente sul divano e aspettava teneramente che Finn come ogni sera dedicasse loro una canzone, anche se spesso si univa anche lei.

Il medico le aveva rivelato che la gravidanza non avrebbe cambiato il suo tono, bensì avrebbe potuto migliorarlo. Era stata una notizia importante perché era tutta la sua vita e avrebbe voluto farlo ancora.

Aveva paura e dopo alcuni giorni che cercava di preservare la voce cantò; il suo tono era diverso, decisamente migliore di prima.

Finn non riuscì a finire la canzone perché Rachel lanciò un forte urlo che lo mandò in panico.

Avevano fatto le prove più volte, ma non si è mai pronti quando succede veramente.

Rachel come sempre mantenne il sangue freddo e una volta fatto riprendere il controllo a Finn, tutto andò bene.

Prese tutto il necessario che aveva preparato giorni prima, poi, proprio come un eroe, la prese in braccio e la portò in macchina guidando verso l’ospedale con calma: una calma solo apparente, in realtà era terrorizzato. Rachel nel frattempo faceva piccoli respiri e avvisò con un breve messaggio la sua famiglia e gli amici che il momento atteso era finalmente arrivato.

Finn era stato al suo fianco per ore tenendole sempre la mano senza lasciargliela mai, anche quando le faceva male per il suo forte stringere.

Ebbe il compito di tagliare il cordone ombelicale e, nonostante la sua statura imponente, gli tremavano le mani, si commosse.

Rachel non batté mai ciglio, fece tutto ciò che l’ostetrica disse lei, dimostrando ancora una volta il suo carattere forte. Le lacrime vennero una volta che strinse tra le sue braccia il piccolo fagottino.

Servi appena un giorno perché tutta la famiglia e gli amici si raccogliessero intorno a loro.

«Benvenuta al mondo» dissero all’unisono Finn e Rachel emozionati.
«Benvenuta al mondo Lily» annunciò lei guardando Finn felice.
«Benvenuta al mondo Lily Barbra Hudson» rettificò lui, facendo commuovere Rachel ,stupita per la sorpresa del secondo nome che lui volle darle.
«Questa è la tua famiglia» affermarono insieme, presentando la piccola a tutti i presenti che in quel momento li circondavano con tutto il loro amore.