Consciousness

Sei ad un passo da me.
Aspetti.
Aspetti che io ti salvi.
Sono su un'impalcatura che cerco di sporgermi verso di te più che posso, allungo il mio braccio fino a farmi male, ma non riesco a raggiungerti.
"Honey, I can't reach any further and you can't stay there, you gotta let go!" Ti urlo, disperato, così come lo sei tu.
Sei appesa alla ringhiera del ponteggio caduto poco prima con l'attacco di Killian, cerchi anche tu di raggiungermi, ma sei stremata, lo vedo dalla tua faccia impaurita e indifesa. Dannato ponteggio.
-­ Davvero Tony? Il ponteggio? Ma fammi il favore, lei non è lì per colpa di un oggetto inanimato, e neanche per colpa di Aldrich, ma solo grazie a te Tony. - ­
Non puoi continuare a rimanere lì.
"You gotta let go! I'll catch you, I promise!"
-­ Altre promesse Tony? Pensavo che dopo aver fallito miseramente nel proteggerla avessi smesso. -
Devo salvarti, a qualunque costo. Continui a tendermi la tua mano, ansante, ti prego Pepper...
È un attimo.
Sento un rumore sordo appena sopra di noi, il ponteggio trema e tu scivoli via. Passi davanti ai miei occhi e per un secondo le nostre dita si toccano.
Ma non ti prendo.
Non ti salvo.
Di nuovo. ­
- Come al solito Tony, non mantieni la parola data. ­-
Ti guardo mentre le fiamme sottostanti ti inghiottiscono e tu, tendi ancora la mano verso di me, nella vana speranza che io riesca a salvarti. Perché nonostante tutto, tu credevi in me.
Ma non c'è l'ho fatta, l'unica cosa senza la quale non potevo vivere, l'unica cosa che contava davvero... Dopo tutto ciò che è successo, dopo tutto ciò che sono riuscito a fare, non è bastato, non sono bastato.
- Non è ironico Tony? Che sei riuscito a salvare migliaia di persone, per non dire il mondo, ma non sei riuscito a tenere al sicuro ciò che a te è più caro? No hai ragione, non è ironico, è sfiga. ­-
La mente torna indietro, a quel contenitore, a quella prova (dicevi tu) che anche il grande Tony Stark ha un cuore, ma in realtà eri tu quella prova.
Lo eri sempre stata.
E non sono sicuro di avere ancora un cuore dopo che tu...
Continuo a tenere il braccio proteso verso il basso, verso quel turbinio di rosso che ti ha eclissato. Serro gli occhi per cacciare via le lacrime e cercare di dimenticare l'immagine che probabilmente rimarrà indelebile nella mia mente: i tuoi occhi.
Me li hai puntati addosso fino a quando non ci sei più riuscita, e io non ti ho negato il mio sguardo, non l'avrei mai fatto.
-­ Riuscirai ancora a vivere senza quello sguardo? -
Sento dei passi alle mie spalle. Scosso, scendo dall'impalcatura in ferro e vedo Killian che si avvicina, non sembra che voglia fare una partita a scacchi. ­
- Bella battuta. -­
Vuole combattere. Bene.
Una scena mi si materializza nella testa, di lei, e fa male: 
<<You are gonna kill yourself Tony, and I am not going to be a part of it.>>
<< I shouldn't be alive, unless it was for a reason. I am not crazy Pepper, I just finally know what I  have to do, and I know in my heart that it's right. >>
Sono vivo.
Ma dovrei essere morto.
Quella ragione vale tutt'ora? Pff, ma che domande.
- È giusto Tony? Ciò che stai pensando? Forse. Ma come pensi tu: there's the next mission, and nothing else. -


­ Angiolo della pagina di Kane:
Buondì gente!
Ho un paio bordello di cose da dire sulla shot...
Innanzitutto che questa è la mia primissima fanfiction e non sono proprio bravissima ad esprimere ciò che voglio comunicare, e quindi, con quale tipo di storia iniziare?
OVVIAMENTE un'introspezione su forse il supereroe più complicato della Marvel, brava Kane, brava.
Ma non è solo questo ciò che voglio dire: non sono sicura che i pensieri di Tony siano in linea con il suo personaggio, quindi lascio a voi la decisione...
Vorrei anche scusarmi se il testo potrebbe sembrare ripetitivo, è fatto apposta ma potrebbe anche non piacere, quindi chiedo scusa se qualcuno non ha gradito.
Spero di essere riuscita a comunicarvi le idee che passavano per la mia testa, è la cosa che più mi importa, Tony è un personaggio complesso e pieno di sfaccettature e scrivere quelli che dovrebbero essere la sua coscienza e i suoi pensieri è stato difficile, ma mi sono divertita nonostante tutto, se con divertita intendete scrivere per sei ore e non essere ancora sicura se si ha scritto parole campate in aria o di senso compiuto.
Ringrazio chiunque passi a leggere, chi recensirà (se recensirete) e soprattutto le mitiche Pina, Martina, Arianna, Alessia e Vittoria per aver letto in anteprima la storia. 
E niente, spero vi sia piaciuta.
Kane