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Autore: monnie_ru    27/09/2015    2 recensioni
Ecco che decido di controllare la cronologia del proprietario del pc, convinto di trovare qualcosa di interessante, in fondo io e Jeongguk abbiamo gusti simili.
La prima cosa che noto è che ci sono molte visualizzazioni su un sito mai visto prima. Curioso di scoprire cosa possa essere, clicco la pagina e mi ritrovo davanti ad un testo, o dovrei dire.. una fan fiction?
( vkook )
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                              ❝ Discover a feeling ❞

                                                                                  
                                                                                                                                                                                                 -EyesOfTheNight 

 






 
La vita da idol non è una passeggiata come tutti credono.
Fin da bambino sognavo un palco su cui esibirmi, ma quando l’ho ottenuto tutte le mie fantasie si spensero lentamente. Essere famoso ha i suoi enormi vantaggi, ma anche i suoi immensi svantaggi.  Da quando io, Taehyung Kim, sono entrato nei BTS – o Bangtan boys –  non ho più la stessa libertà di prima. La mia agenda è colma di impegni e le ore di sonno che posso permettermi sono davvero misere. Il lavoro per noi è molto, e soprattutto difficile, ma almeno le nostre fan ci danno quella voglia di esibirci che a volte sembra svanire.
Le cose che mi mancano del passato, da ragazzo non famoso, sono quelle uscite fra gli amici che non richiedono alcun travestimento, oppure quei giorni da passare interamente con la famiglia, che per impegni e viaggi, poco posso incontrare.
La Privacy e il tempo libero, nel mondo che vivo oggi, non esiste più.
Cambiando discorso, farei di tutto per la mia seconda famiglia – ovvero gli altri componenti del gruppo –  e seppur sono un tipetto competitivo, riconosco che hanno davvero talento.
Se non fosse stato per questo lavoro, sicuramente non li avrei mai incontrati e non ci saremmo divertiti in dormitorio, sul palco o dietro le quinte come facciamo adesso.
 
In questo momento mi trovo in una camera d’albergo, dato che io e gli altri membri abbiamo intrapreso un viaggio in Giappone e siamo qui per il concerto di domani. L’hotel, dove il manager ci ha portato, non è male, anzi è un posto carino e tranquillo,  inoltre ci hanno diviso in tre camere diverse, ed io sono già in pigiama.
Sono capitato con Jeon Jeongguk, per mia grande fortuna, il ragazzo del gruppo con cui ho più confidenza. Con lui ho stretto davvero un bel legame – spero che per lui sia lo stesso – e sono più che sicuro di essere il suo hyung preferito, seppur non vuole dirmelo mai e mi caccia ogni volta dal letto del dormitorio essendo troppo piccolo per entrambi, ma adesso che in camera c’è un letto matrimoniale non può cacciarmi.
Uno a zero per il sottoscritto.
E’ un ragazzo speciale e il suo essere più piccolo mi intenerisce davvero molto, quindi cerco sempre di stargli vicino e proteggerlo.
In questo preciso istante quel piccolino è sotto il getto d’acqua calda di una rilassante doccia, che io da poco ho terminato. Ci stiamo preparando per andare a dormire, quindi lo sto aspettando da bravo hyung per dargli la buonanotte.
Il problema è che non so davvero aspettare e quindi mi ritrovo qui, su un letto comodissimo, a sbuffare in continuazione e col sonno che tenta anche di farmi brutti scherzi.
 
Noia, noia e enorme noia.
 
I miei occhi cercano in questa stanza qualche arma per far passare il tempo, ma nulla. Non ho voglia di guardare la televisione, il mio telefono è sottocarica e soprattutto è troppo lontano dal letto.
Capitemi, io non mi alzo di certo.
Dopo aver sbuffato un’altra volta, il criceto nella mia testa ha iniziato a girare e un’idea finalmente si fa spazio nel nulla più totale.
Il portatile di Jeongguk e lì, sul comodino che sta alla sinistra del letto. Finalmente posso dire addio al dolce far niente.
 
Lo accendo, dopo minuti e minuti passate a chiedermi come si facesse e a imprecargli dietro, e noto che è già connesso alla wi fi dell’albergo.
La prima cosa che faccio è vedere live, canzoni, e leggere commenti sui video usciti durante la mia vita da idol.
Quando nel mio campo visivo si presentano commenti positivi su di noi e ringraziamenti da parte delle fan, il mio cuore si riempie di gioia e sono soddisfatto di avere così tante persone pronte a sostenermi. Un sorriso si fa spazio sul mio viso e canticchio le canzoni del gruppo, in particolare le ultime uscite.
Solo che dopo un po’ inizio a scocciarmi di nuovo e non so davvero che sito guardare.
Ecco che decido di controllare la cronologia del proprietario del pc, convinto di trovare qualcosa di interessante, in fondo io e Jeongukk abbiamo gusti simili.. forse.
La prima cosa che noto è che ci sono molte visualizzazioni su un sito mai visto prima. Curioso di scoprire cosa può essere, clicco la pagina e mi ritrovo davanti ad un testo, o dovrei dire.. una fan fiction?
 
Jeongguk legge queste cose?
No, non me l’aspettavo minimamente.
 
Vado a controllare le informazioni sul testo, noto così una cosa alquanto buffa.
Si tratta di una storia basata su di me e lui, in oltre la scrittrice l’ha identificata col nomignolo “vkook.”
E’ carino, non trovate?
 
Dentro di me la curiosità non riesce a non aumentare e decido così di avventurarmi e leggere questa storia, non deve essere tanto male, no?
 
 
 
“ Dobbiamo parlare, Taehyung. E’ una cosa seria” esclama Jeongguk attirando in poco tempo lo sguardo della persona interessata.
I loro sguardi si sono incontrati, ed entrambi hanno compreso che era l’ora di essere sinceri e di parlare dello strano feeling che si stava formando in quei due lunghi anni.
“.. Perché dovremmo? “chiede il maggiore nel fare un passo verso il suo piccolo Jeongguk, guardandosi intorno per evitare che gli altri li interrompessero.
“ Mi chiedi perché? Non resisto più. “ risponde il minore dai capelli color corvino, senza distogliere l’attenzione dal viso di Taehyung, che ogni giorno trova più bello e affascinante --- ❞
 
 
 
Questa lettura è davvero sospetta e sembra molto la scena di un drama coreano, dove i due protagonisti si ritrovano a parlare dei loro sentimenti prima cha avvenga un bacio.
Jeongguk ha davvero letto questa roba? Perché l’ha fatto, poi? Forse per curiosità? Per vedere cosa le fan pensano di noi?
Deglutisco a vuoto e con le mani cerco di farmi aria, sentendo improvvisamente il viso accaldato e mi ritrovo confuso da tutte queste parole. 
Decido di continuare la lettura.
 
 
 
 
“ Quindi.. anche tu ti senti strano? Anche tu sei confuso?” sussurra il maggiore, portando una mano sul viso del piccolo Jeongguk che era in uno stato di assoluta ansia e pieno di dubbi che gli scalfano la mente. “ Io.. sono confuso, Hyung.” Borbotta il minore, tenendo lo sguardo basso per l’imbarazzo, dovuto alle carezze di Teahyung.
“ Avanti, guardami e ascoltami.” Lo invita il maggiore, ammirando come l’altro gli ha rivolto di nuovo lo sguardo. Gli occhi del ragazzo dalla capigliatura corvina sono quel punto debole a cui Taehyung non sa resistere, ma è la seconda parte del suo corpo  che si sofferma ad osservare e lo fa impazzire. Quella è la bocca.
 Il maggiore morde insistente il proprio labbro inferiore, è così bella quella forma e quelle labbra devono essere così morbide e calde, vuole fare di loro il suo pasto quotidiano. “ Jeongguk.. ho cercato di non dirtelo per non rovinare la nostra amicizia, ma --
 
 
 
 
Rovinare la nostra amicizia? Che discorsi sdolcinati sono? E poi sono davvero così gnocco nelle fan fiction? Cioè, non sembrano parole che uscirebbero dalle mia bocca e nemmeno il mio atteggiamento combacia con quello.
Le fan fantasticano queste cose? Ho paura di loro, allora.
Che filmini si fanno su noi? E scrivono cose più spinte di queste? E Jeongguk avrà mai letto una storia peggiore di questa? Quante domande e quante poche risposte.
Accendete il condizionatore e portatemi in ospedale, ho caldo e il problema è che siamo in pieno inverno.
Taehyung Kim, respira e conta fino a dieci.
 
Uno, due, tre – perché sto contando davvero? – quattro, cinque, sei – No, devo continuare a leggere. – sette, otto, nove – anche se ora le fan mi fanno ancora più paura – e dieci.
 
 
 
 
“ Jeongguk.. ho cercato di non dirtelo per non rovinare la nostra amicizia, ma tu mi emozioni. Guardami e credici, tu mi piaci, capito? Te lo ripeto anche, tu mi piaci e ho una voglia immensa di baciarti e mordere quelle labbra che ti ritrovi. “ dice Taehyung, che con la lingua rende più umida la bocca e lentamente si avvicina al viso di Jeongguk.
Il minore è scosso, non riesce a parlare tanto è sorpreso e pensa a come aspettava quel preciso momento da molto tempo. I loro nasi si sfiorano e le loro bocche si sentono attratte, desiderose di scontrarsi in un tocco lungo e in un contatto che li avrebbe resi più intimi..
“ Che aspetti a farlo? Cosa mi fai attendere ancora? Baciami, ti prego. Tienimi fra le tue braccia e posa quella bocca contro la mia ---- 
 
 
 
Spiegatemi perché sto continuando a leggere, vi prego.
E’ una lettura così sdolcinata e seppur non amo il genere, perché? Perché leggo e mi sto toccando la bocca come un’idiota?
Una parte di me dice che è una cosa stupida e che dovrei chiudere –  perché poi mi ritroverei a baciare un cuscino  – e un’altra mi chiede di continuare, non solo per curiosità, ma perché in fondo non mi dispiace immaginare una scena del genere con lui.
Quindi ora ci sarebbe la scena del bacio?
Devo leggerla?
Forza e coraggio, rifiuto l’offerta di non continuare e vado avanti.
 
 
 
 
“ Che aspetti a farlo? Cosa mi fai attendere ancora? Baciami, ti prego. Tienimi fra le tue braccia e posa quella bocca contro la mia. Sbrigati, perché lo sai, gli altri potrebbero beccarci e sarebbe la fine. Taehyung.. sbrigati a farlo. “ sussurra Jeongguk, coi brividi lungo la schiena, col desiderio che questa suo desiderio fosse soddisfatto.
“ Hai così tanta voglia di me? Renditi conto che se ora ti bacio non ti lascerò andare e che sarai legato a me, che ti piaccia o no, io non ti lascerò.” Dice con tono basso il maggiore, prendendo con entrambe le mani il viso del minore con dolcezza “ Allora.. accetti?” continua, stando davvero a poca distanza dal suo viso. La risposta che riceve non è una parola, ma un gesto, perché il minore in quel momento riesce solo ad annuire, e dopo ciò, Taehyung si avvicina e ---
 
 
 
 
“ Perché hai il mio portatile fra le mani?”
 
Mi giro di scatto e davanti a me c’è Jeongguk.
 
Merda, merda, merda.
 
Adesso che faccio?
 
Che gli rispondo?
 
Che leggevo la fan fiction che ho trovato nella sua cronologia?
 
Urlo come una femminuccia spaventata e scappo a nascondermi nel bagno, da dove il minore è uscito da poco, chiudendo la porta a chiave.
Perfetto, che bella figuraccia che ho fatto.
Nel frattempo Jeongukk mi implora dall’altra parte di restituirgli il portatile e io mi ritrovo immobile sulla tavoletta del water abbassata.
Spero se ne vada presto. Perché? Perché per colpa sua, che compare come un fantasma, mi sono spaventato  – veramente è perché ho perso la scena del bacio – e non doveva farlo.
 
“Apri questa porta o sta sera dormi lì.”
 
 Continua lui e sento che batte i pugni contro la porta con insistenza. Mi trovo davanti a due scelte, o dormo sulla tavoletta del gabinetto o mi lascio prendere a pedate da Jeongguk. Scelgo senza dubbio la prima, in questo momento.
 
“ Non esco nemmeno se mi paghi, via.“
 
gli rispondo, sentendo ancora il suo adorabile modo di brontolare dietro la porta. Abbasso di nuovo lo sguardo sullo schermo del portatile e seppur non sono nella giusta situazione per continuare  la lettura, sono curioso di leggere il seguito.
 
 
 
  La risposta che riceve non è una parola, ma un gesto, perché il minore in quel momento riesce solo ad annuire, e dopo ciò, Taehyung si avvicina e si decise.
E’ un contatto semplice, che però scatena in entrambi una sensazione nuova. La stanza era silenziosa e l’unica cosa che arriva a sentirsi e il silenzioso cercarsi delle loro labbra.
Jeongguk trema e spera che quello non sia un sogno, e Taehyung accarezza con le dita il suo viso, per assicurarlo che quella è la realtà. Entrambi iniziano a riflettere e a pensare a come prima riuscivano a non toccarsi con quell’intimità. E’ nato un sentimento fra di loro, e Jeongguk, lo sa. Ora potrà stare tranquillo e sicuro che al suo risveglio starà ancora fra le braccia del suo Taehyung, e il maggiore sa che il suo piccolo vorrà essere protetto solo da se, e che col tempo e sacrificio qualsiasi desiderio si può realizzare. Fine.
 
 
 
“ E’ già finita? Davvero? “
 
mi chiedo nello sbuffare, desiderando un continuo di quella storia.
Mi è piaciuta e non riesco a non sorridere.
Alzo lo sguardo verso l’altro e chiudo gli occhi, spegnendo, solo dopo un lungo silenzio, il portatile, abbassando in fine lo schermo.
Con uno scatto veloce mi sollevo da “quell’opera di porcellana” che è il water e col portatile sotto braccio mi avvicino alla porta.
 
Silenzio.
 
Jeongguk si sarà stancato di aspettarmi dietro la porta e si sarà appisolato sicuramente.  Se è andato a letto lo capisco, dobbiamo riposarci per il giorno seguente ed è anche un po’ tardi, in fondo anche io ho leggero sonno.
Sbadiglio rumorosamente e giro la chiave della porta per poter uscire da quelle quattro mura, ma poi mi blocco lì.
Quando uscirò cosa farò?
 
Quella lettura mi ha aperto un po’ gli occhi sul nostro rapporto e qualcosa mi dice che Jeongguk ha una cotta per me, ma da quello che legge è sicuro.
 
E io?
 Cosa provo per lui?
 
Ci rifletto e lo ammetto quasi subito, sono attratto da lui.
 
 Gli sono sempre stato accanto e non è il suo essere apparentemente carino che mi dice di farlo. Io sorrido quando sto con lui e sono così sciocco a non aver capito prima cosa ci legasse. Ho scoperto un sentimento che non ho mai approfondito, forse per proteggermi, chissà.
Se lui non ci fosse nel gruppo, non sarebbe lo stesso.
Non vorrei essere sdolcinato, ma Joengguk è la mia forza, la mia ancora di salvezza e la persona di cui non posso fare a meno. Spesso scherziamo sul fare la finta coppia, ma ora non penso che abbiamo mai finto, forse quando assumevamo quella “maschera” eravamo proprio noi.
Penso alla figuraccia fatta in precedenza e rido.
E’ stata forse una scena da commedia, ma lui ci deve essere rimasto male, insomma sono scappato in quel modo.
 
Mi dovrò far perdonare e spero che ci riuscirò.
 
Convinto dei miei pensieri, porto la mano sulla maniglia, faccio un respiro profondo, abbasso il manico della porta e noto, grazie alla piccola lucetta della lampada sul comodino, quel ragazzo avvolto fra le coperte.
Sistemo il suo portatile sulla scrivania della scrivania quando mi avvicino e lentamente mi appresto a sedermi sul letto matrimoniale che condivideremo.
Ha gli occhi chiusi e sembra stia dormendo, è così carino.
Vorrei allungare la mia mano verso il suo capo, toccargli i capelli arruffati, ma ho troppa paura che si svegli.
Lo faccio?
Dai, in fondo è una dolce carezza, non penso si spaventi.
 
Lo tocco, sfioro dolcemente il suo capo, e ammiro il suo viso da bambino che si dedica al suo riposino.
 
“ Sei così bello quando dormi, lo sai?”
 
 sussurro, continuando ad accarezzare il suo capo con cura, cercando di essere il più delicato possibile.
 
“ Spiegami come fai a leggere quelle storie su di noi senza provare imbarazzo. Io ero tutto un fuoco mentre leggevo, sai? Era bella, però. Chissà com’è baciarti nella realtà. Quasi ci proverei ora, ma non vorrei svegliarti”
 
borbotto fra me e me, lasciando sfiorare le mie dita alla sua bocca che trovo morbida, calda e umida.
Abbasso leggermente il capo verso di lui e lentamente la vicinanza si riduce, riesco a percepire  addirittura il suo respiro scontrarsi contro il mio, ed un gran calore persuadere il mio corpo.
Gli occhi iniziano a chiudersi e sento sulle mie labbra una base abbastanza liscia, ma fredda.
 
Siamo sicuri che quelle sia la bocca di Jeongguk? E’ quella la sensazione di un bacio?
 
“ Tu.. cosa stai cercando di fare?”
 
sento la voce del minore e questo mi fa davvero spaventare, tanto da farmi cadere col sedere sul pavimento, che dolore.
 
“ .. Ti giuro, non è come sembra!”
 
dico per giustificarmi e agito le mie mani continuamente, cercando di trovare una via di fuga.
 
“ Meno male che mi hai svegliato grazie ai tuoi grattini e che sono riuscito a bloccare con la mano la tua bocca!”
 
 continua nel guardarmi con un modo indecifrabile.
 
“ Lo sapevo che non era la tua bocca! Era troppo strano per essere un bacio a stampo.”
 
 Dico, alzandomi dal pavimento, con un’aria saccente che mi accerchia.
 
“ Volevi davvero prenderti il mio primo bacio così? Lurido schifoso, ah. “
 
 mi sta fulminando con gli occhi e sento tanti brividi alla schiena, è strano che mi terrorizzi tanto quando è così serio?
 
“ .. Non ti sarebbe dispiaciuto, io ti piaccio molto, no?”
 
Devo imparare a tacere, davvero.
 
“ Cosa stai dicendo, ladro di portatili? Ti faccio diventare le guance rosse a suon di schiaffi.”
 
Mi minaccia, solo che io trovo adorabile questa sua reazione.
 
“ ma quanto sei carino? Tu mi riempi di schiaffi, ma io ti bacio quella guanciotte, ci stai?”
 
Mi sta guardando davvero male, penso che mi voglia morto.
 
“ Al diavolo, vieni a letto e stai zitto. Dobbiamo riposare, no? “
 
Sta deviando la situazione, ma la sua espressione arrabbiata si è rilassata.
Mi intrufolo fra le coperte del letto, e nel frattempo Jeongukk mi da le spalle, forse perché è imbarazzato.
 
“ .. Jeongukk, possiamo parlare?”
 
Chiedo nel circondare il suo fianco con il mio braccio, e noto con piacere che non si ribella.
 
“ No, è tardi. Dormi, dai. “
 
Sbuffa nel tenere gli occhi chiusi, e credo speri che io mi arrenda, ma penso che lo deluderò, io voglio sapere la verità, tutto qui.
 
“ E’ importante. “
 
Dico per supplicarlo, e lui controvoglia si gira verso me fra le mie braccia, e ci ritroviamo così, faccia a faccia.
 
“ Sei arrabbiato?”
 
 Chiedo con voce dispiaciuta, anche perché non mi piace vederlo di malumore per colpa mia.
 
“ No, non lo sono, ma devi imparare a farti gli affari tuoi, caro. “
 
Borbotta, scuotendo anche il viso, per rassicurarmi.
 
“ Scusami, hai ragione, ma almeno è servito a qualcosa leggere la tua cronologia.”
 
Potete immaginare cosa ho ricevuto? Un bel pugno in testa.
Mi massaggio il capo e per fargli tenerezza faccio un’adorabile broncio, so che cederà.
 
“ Mi hai fatto male, Jeongukk ”
 
sbuffo, tenendo quell’espressione da bambino imbronciato per poter farmi dire ciò che voglio.
 
“ Te lo meriti, fine “
 
Mi risponde, socchiudendo gli occhi, sperando che ubbidisco al suo comando.
Mi spiace per lui, ma sono un vero osso duro.
 
“ Perché hai letto tutte quelle storie su noi?”
 
Gli chiedo, ma stavolta con tono più serio, perché la cosa mi interessa davvero.
Lui non vuole rispondermi, e cerca di evitare la mia domanda fingendo di non ascoltarmi.
 
“ Dobbiamo dormire, Taehyung “
 
Mi comunica di nuovo e io non ho nessuna voglia di ignorare il discorso, ecco perché con la mano gli accarezzo il viso e lo sento tremare sotto il mio semplice tocco.
 
“ Ho sonno anche io, ma questo discorso lo dobbiamo affrontare ”  e questo è vero, il sonno è da un po’ che cerca di catturarmi, ma non ho alcuna voglia di cedere nelle braccia di Morfeo.
 
Avvicino il viso contro il suo e la sensazione è la stessa che ho provato prima.
 
Il mio respiro si scontra contro il suo, i nostri sguardi, però, questa volta si sono incontrati, come i nostri nasi che si sfiorano lentamente e i nostri corpi che vanno alla ricerca di un semplice contatto.
 
“ Taehyung, smettila, avanti ”
 
Mi sussurra, mentre la maglia del mio pigiama è stretto dalle sue mani, e continua a tremare, con la confusione che sembrava invadergli la mente.
 
“ E’ vero, di solito ti chiedo sempre il permesso prima di usare i tuoi oggetti, e mi spiace di non averlo fatto, ma devo dirtelo. Questa mia azione mi ha fatto aprire gli occhi, è riuscita a chiarirmi dubbi che da sempre ho avuto e che ho cercato di nascondere.
Tu, rispondimi sinceramente, hai letto quei testi per curiosità o altro? “
 
Ha lo sguardo su di me, è ansioso, non riesce a non tremare come una foglia, con la paura di sbagliare, ha il terrore di essere semplicemente ingannato.
In casi come questi bisogna capirlo e poi non è una situazione affatto semplice.
Siamo due ragazzi e le nostre madri, le nostre famiglia, hanno provato ad insegnarci che una coppia va formata da uomo e donna, non da uomo e uomo, e tantomeno donna e donna.
Qui ci sono due scelte da fare, solo due.
Fare finta di nulla o accentarci per quello che siamo.
 
“ I – io. “
 
 balbettò con innocenza il più piccolo, chiudendo gli occhi per deviare il mio sguardo, e con un sussurro di scuse mi concessi di cadere nella tentazione.
Le mia  mano desta si posa leggera sulla gote di Jeongguk, e dopo una carezza, che trasmette più di mille parole, il suo viso è rivolto nuovamente verso il mio.
 
“ Scusami.”
 
Sussurro nuovamente, e prima che l’atmosfera cambiasse, mi abbandono al sapore della libertà, sentendomi come un gabbiano che spicca il volo per esplorare nuovi orizzonti.
Esistono davvero molti modi per descrivere un bacio, ma questo aveva qualità insuperabili, soprattutto perché è il primo e quindi il più speciale, il nostro primo contatto intimo.
Non c’è perversione o sensualità, ma solo un contatto colmo di tenerezza, breve, ma intenso, che è riuscito a illuminare ancora e ancora quel sentimento che tenevo ben nascosto per proteggermi.
E’ uno di quei baci che chiede altri a seguire, che lascia spazio ai sentimenti, implorando solo più contatto, ma bisogna ricordare che nessuno dei seguenti sfiori sarà come il primo.
 
Ho potuto già immaginare questa sensazione grazie a quella lettura, ma provarla è ben diversa.
 Le sensazioni provate in precedenza sembrano essersi moltiplicate e  le nostre goti hanno assunto un colore più vivo.
La bocca di Jeongguk, quelle labbra di cui prima mi chiedevo come sarebbe stato il sapore, ora riesco solo a definirla di un sapore dolce, e se avrò l’opportunità di poterlo ribaciare, sarei più che felice di farlo.
Com’è possibile che quei piccoli ed innocenti tocchi mi abbiano fatto pensare alla parola “ casa “ ?
Semplice, casa è dove si è sereni e felici, ed io ora ho scoperto la mia dimora preferita che è il ragazzo steso sul letto che condivideremo quella notte.
Quel tocco morbido, umido, piuttosto casto, e carico di calore, è riuscito a farmi sentire in qualche modo diverso, sono decisamente sollevato e di ottimo umore.
 
“ Quindi avevo ragione, io ti piaccio.”
 
Lo stuzzico, ed ovviamente, sul mio viso è dipinto un sorriso da ebete, ma è quasi impossibile non possederlo dopo l’azione avvenuta in precedenza.
Annuisce e comprendo che è l’inizio di una favola, una di quelle che si spera finisca con la solita frase “ e vissero felici e contenti. ”
 
 
 
 
 
 
 

[ Autrice ] – ( , _  , )

 
 
Questa fan fiction è una one-shot che ho scritto per una persona a me cara, quindi spero di aver soddisfatto il suo cuoricino che sfeelza per la vkook.
E’ stata scritta e ultimata mesi fa, ma per problemi con internet non ho mai potuto pubblicarla.
Spero che la mia creazione abbia fatto sorridere qualcuno e che abbiate apprezzato le sfumature che ho dato ai due piccoli protagonisti.
Grazie per il tempo che mi avete dedicato e spero di tornare presto con una nuova fan fiction! 
  
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