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Autore: Inquisitor95    28/09/2015    1 recensioni
Thor si trova ad Asgard ad affrontare l'assenza di suo fratello Loki, dopo l'aver sconfitto il Signore di Ferro, il potente guerriero asgardiano si trova immerso nei propri pensieri, nei ricordi che ha del fratello e nei sentimenti che prova nei suoi confronti. Penserà di scrivere una lettera, ma le parole resteranno nella sua mente in quanto scrivere non avrebbe senso visto che il fratello non potrebbe leggere.
[Sequel di "Thor: The Dark World]
[Ispirato alla mia long "The Iron Lord"]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Avengers Assembly'
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 “Letter to brother”

 

 

 

Perdita. Dolore. Vuoto.

Non ci sono parole per descrivere quanto si possa soffrire la morte di un fratello.

Eppure devo accettarlo: Loki è morto.

 

Il suo ricordo è ancora vivido in me,

spero che il tempo non lo cancelli mai perché penso che vivere senza di esso sarebbe difficile.

I suoi capelli sono scuri, ricordano molto le piume dei corvi.

I suoi occhi sono verde smeraldo. Contornati da un'ombra quasi d'ombra.

Il suo volto è pallido, tetro.

 

Ricordo la sua voce, fredda come il sibilare di un serpente, ricordo il suo odore, sento la sua ombra vegliare su di me.

Nonostante tutto il male che ci siamo fatti, Fratello Loki mi voleva bene. Ed era inutile che lo negasse.

 

Ricordo ancora quando eravamo bambini, quando giocavamo insieme,

quando con i suoi occhi scuri mi faceva sentire impotente quando mi trovava per i giardini del castello di Asgard,

quando riusciva ad usare i suoi potere arcani per prendersi gioco di me, rideva quando vinceva,

quando durante le partite di scacchi mi beffeggiava.

 

Ricordo ancora quando da adolescenti, lo vedevo come una figura col quale confrontarmi, con il quale sapevo che avrei combattuto per il regno mio di diritto,

quando nella nostra innocente battaglia avevo avvicinato le labbra alle sue fredde e lo avevo baciato,

quando pensavo che non fosse sbagliato nonostante fossimo fratelli, non mi importava.

 

Ricordo ancora quando raggiunsi la maggiore età e quando Madre ci scoprì in un bacio, quando disse che era sbagliato,

quando non volli capire che cosa era giusto,

quando non potevo accettare di perdere la cosa più bella che avevo, te Loki.

 

Ricordo ancora il male che ci siamo fatti: le nostre notti di passione consumata,

il nostro ansimare all'unisono e quelle volte in cui mi sussurravi all'orecchio: “Voglio solo te, Figlio di Odino”, quando pensavo di essere il tuo mondo e tu eri il mio.

 

Ma mi sbagliavo: mi hai voltato le spalle perché dovevo essere incoronato Re di Asgard, per la tua folle gelosia,

mi trovo a chiedermi se tu mi avessi mai amato,

se fossi stato in grado di accorgermi del tuo lato oscuro e gelido se non avessi provato qualcosa di te, Fratello.

 

E poi ho pensato di averti perso: sento la tua mano scivolare via dalla mia e vedo la tua ombra scomparire nell'infinito spazio. E ancora una volta ti ho ritrovato.

Volevi conquistare la Terra? Volevi realmente sottmetterli tutti? Non credo, Fratello. Sapevi bene quanto avessi a cuore i midgardiani, tutta quella distruzione per ferirmi?

Che cosa ti ho fatto di male!? Ti ho mai deluso? Mi sono sempre promesso a te, sei sempre stato ciò che volevo, ma forse non ho capito nulla di quelle che erano le tue intenzioni.

 

Dio degli inganni, ti sei fatto catturare, ti ho riportato a casa, e quando ho sfiorato la tua pelle, hai provato un brivido al mio tocco perché ti è piaciuto?

Il mio respiro sulla tua pelle, la mia mano tocca i capelli lunghi e scuri, i nostri occhi si incrociano e poi un bacio di sfuggita nelle prigioni, un attimo rubato.

 

Ho sentito che mi volevi.

Ho sentito che mi desideravi.

Ma non sono riuscito a sentire il tuo rancore.

 

E dopo la morte di Madre?

Ho sentito il tuo dolore, la tua disperazione, se mi avessi permesso di avvicinarmi nuovamente però avrei potuto consolarti. Ma tu non volevi fidarti di me.

E forse questo ti ha strappato dalla mia vita,

penso di aver sbagliato e metterti a rischio, se ti avessi lasciato nella prigione saresti ancora vivo,

invece ti ho perso, sei morto e non voglio accettarlo!

 

E cosa mi resta ora?

Padre è sconvolto dalla tua perdita, non sembra più la stessa persona, anche quando gli ho parlato della Gemma dell'Anima su Midgard, anche quando ho combattuto contro il Signore di Ferro con i Vendicatori,

sembra un'altra persona e ora che sono tornato ad Asgard mi sento solo nonostante qui abbia i miei amici,

 

mi mancano i midgardiani, mi manca Jane, mi manca Steve Rogers e persino quel villano di Tony Stark, mi manca la fredda e misteriosa Natasha, il letale Clint e persino quel problematico Bruce Banner.

 

Adesso ho bisogno di avere qualcuno al mio fianco, credo che presto tornerò sulla Terra,

avrei bisogno di rivederti un'ultima volta,

avrei bisogno di dirti tutte queste cose di persona,

ho bisogno di te, però non voglio soffrirne.

 

 

Tuo per sempre, 
Thor

  
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