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Autore: Aky San    30/09/2015    2 recensioni
Touko ha ormai sconfitto N, diventando Campionessa. Ma questo sembra non essere il suo destino: perde ogni interesse per i combattimenti e per la pace di Unima, diventando fredda e apatica. Oramai nessun avversario è alla sua portata, ma lei sa che c'è ancora qualcuno in grado di far battere il suo cuore di ghiaccio. E quel qualcuno è proprio il suo principe, il suo N. Ma cosa prova in realtá Touko per lui? É amore o eccitazione per sfide crudeli e spietate che solo lui può donarle?
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, N, Touko, Touya, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Videogioco
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Capitolo 18 ~ Il nostro Destino.


Capitolo ~
"Antea.. L-Lasciami andare.."
"Oh, N, come sei impaziente.. Stai tranquillo, fra poco sarà tutto finito.." 
"F-Finito? Cosa intendi dire?"
"Lo vedrai presto, mio Principe.."
Un ghigno malvagio comparve sul volto della Dea, che continuava ad armeggiare con delle strane fiale piene di liquidi colorati. N era sospeso nell'aria, soffriva. Ormai era da parecchie ore che si trovava sotto l'effetto dello Psichico di Gothitelle, e anche il Pokemon stava accusando i segni della stanchezza. 
"Coraggio, Gothitelle, ormai manca poco.." la incitava Antea, accarezzandole la testa "Hai una grande responsabilità ora, sai? Confido in te, mi raccomando."
Il Pokemon ricambiò la carezza e annuì debolmente.
"Antea, non vedi che il tuo Pokemon sta soffrendo? Non so cosa tu abbia intenzione di fare con me, ma ti prego, non permettere che i Pokemon soffrano, specialmente i tuoi.."
"Oh, ma Gothitelle non sta affatto soffrendo! Si sta impegnando, e lo sta facendo solo per te.. Dovresti sentirti onorato e ringraziarla, piuttosto." ribattè secca lei.
"A-Antea.. Cosa è successo a te e Concordia? Dove sono finite le mie sorelle dolci e premurose?"
"Non ci sono mai state, N. O meglio, avremmo potuto continuare a fignere, ma tu hai preferito andartene con la prima ragazza che hai trovato per strada.."
"Adesso basta, smettila! Non sopporto che continui a parlare di Touko in questo modo.."
"Anch'io non lo sopporto. Infatti sto aspettando con trepidante attesa il momento in cui quel nome scomparirà per sempre dalla tua mente, mio Principe.. Ma farse la nostra piccola Touko ci sorprenderà entrambi, eheh."
"Cosa.. Cosa intendi dire?"
"Beh, mi è giunta voce che la tua cara fidanzatina se la stia spassando con quel Touya.."
"C-COSA? Antea, smettila di prendermi in giro.."
".. Pensi che io sia capace di mentirti, N? No, non posso e tu lo sai perfettamente." replicò lei pacatamente.
Il ragazzo dai capelli verdi non rispose. Guardava la donna con gli occhi granati, in balia dei suoi pensieri. La sua Principessa l'aveva tradito con un altro? No, non era possibile, Touko gli aveva detto chiaro e tondo di non provare nulla nei suoi confronti.. O forse l'aveva fatto solo per tranquillizzarlo. 
Delle lacrime scivolarono automaticamente sul volto di N, cadendo a terra. 
"Oh, N, non fare così.." disse Antea, dando a Gothitelle l'ordine di fermars: quella con un ultimo sforzo poggiò delicatamente il corpo di N tra le braccia della Dea, che nel frattempo si era seduta su una grande poltrona.
Lei iniziò ad accarezzare la testa del ragazzo, passando le mani delicate fra i suoi lunghi capelli verdi. "Capisco come ti senti, anche io e tua sorella ci siamo sentite così quando hai conosciuto Touko.. Ma devi stare tranquillo, farò in modo che tu non soffra più per colpa sua.." gli sussurrò. 
"Promettimi.. Promettimi che non le farai del male, Antea." 
Le vacillò per qualche secondo, poi gli disse: "D'accordo N, non le farò nulla, ma in cambio ho bisogno che tu beva questa."  La donna prese in mano una fiala azzurra che aveva poggiato precedentemente sul tavolo. 
"Cosa c'è lì dentro?" chiese allarmato il ragazzo.
"Shh, stai tranquillo.. Fidati di me, io non farei mai nulla che ti possa far star male.. Perchè io e ti sorella Concordia ti amiamo veramente.."
Gli occhi dei due si incrociarono per qualche secondo. Antea aveva uno sguardo rilassato, e sorrideva al ragazzo, che al contrario sembrava teso e spaventato. Quegli occhi.. Quel rosa candido era così diverso da quello di Touko, ma riusciva a rilassarlo e ammaliarlo allo stesso modo. 
"E va bene.." disse infine N, prendendo in mano la fiala.
"Mio Principe, stai facendo la cosa giusta.."
Qualche secondo di silenzio. 
Di pace.
Poi la porta si incendiò all'istante, e le fiamme avvolserò l'intera stanza. 
Dall'inferno di fuoco avanzai lentamente: sembrava che le fiamme fossero un tutt'uno con me. Sorridevo, gli occhi splendenti, i vestiti strappati. 
"Butta via quella fiala, N."
"Touko.. Cosa ci fai qui? Sei ferita?!" N si liberò immediatamente dalla presa di Antea, e balzò in piedi. 
"Tu. Come diavolo hai fatto a raggiungerci?" la Dea mi guardava con uno sguardo truce.
"Sai, penso proprio che da sola non ce l'avrei mai fatta, ma a quanto avevo un'Alleata che non avrei mai pensato mi avesse aiutato.."
"Di chi stai parlando?"
"Della tua migliore recluta super~potente eccetera. eccetera. Sì, sto parlando di Kuroi."
"K-Kuroi?! Non è possibile, lei è.. lei.." Antea era sotto shock, di certo non si sarebbe mai aspettata un colpo basso del genere. 
"Stai mentendo!" 
"Oh, puoi anche non crederci se vuoi, ma sta di fatto che ora sono qui, e tu me la pagherai cara." sibilai avvicinandomi a grandi passi.
"Touko, adesso calmati." disse N, afferrandomi per un braccio. "Veod che hai riavuto i tuoi Pokemon, ma ora non sei nella giusta condizione per poter affrontare Antea. E poi.. Noi dobbiamo parlare."
"N, come puoi dirmi di fermarmi dopo quello che ha fatto?! Lei deve pagare, dannazione!" gli occhi mi si appannarono, ma non potevo assolutamente permettermi di piangere. Dove essere forte, dovevo farlo per N soprattuto per me stessa.
Lui fece per abbracciarmi, ma si accasciò improvvisamente a terra, gemendo.
"N!"
Dal fondo della stanza comparvero due Pokemon: un Musharna e un Reuniclus.
"Non sarei mai voluta passare alle maniere forti.." esordì Antea "Ma temo di non avere più altra scelta. Psichico è una delle mosse di tipo Psico più potenti.. Come pensi che possa essere l'effetto di questa possa triplicato? Beh, è questo quello che sta patendo N adesso. E nè io nè te vogliamo che lui soffra, giusto?"
"Cosa.. Perchè?! Perchè lo fai soffrire così!? Smettila, lui non c'entra niente!"
"Esatto, lui non c'entra niente. Sei tu il problema. Vattene, sparisci, o sarò costretta a eliminarti definitivamente." fece lei fissandomi con odio.
"Touko.. Non lo.. Non lo fare.." mi implorò N, in preda a terribili dolori.
"Antea, io.. Io non ti perdonerò mai."
Mi avvicinai a lei lentamente. Stringevo i pugni, l'ira offuscava tutto il resto. Doveva pagare, quella maledetta doveva pagare. 
"Cosa.. Cosa stai--"
Non riuscì più a dire altro. Le mie mani si strinsero attorno al suo collo. Più forte, sempre più forte. 
I suoi Pokemon cercarono di intervenire, ma dovevano rimanere concertrati su N, per cui non poterono muoversi di un millimetro.
"Eheh.. Non vi conviene muovervi, Reshiram è proprio dietro di voi.." dissi a bassa voce, mentre le mie mani stringevano compulsivamente il collo della Dea. Lei si dimenava furiosamente, ma i suoi occhi iniziarono a roteare verso l'alto, segno che ormai ogni resistenza sarebbe stata vana.
"Lasciala andare, o sparo."
Quella voce.. La coloscevo.
Mi girai di scatto, e vidi l'agente seguito dalla sua scorta. 

 Capitolo ~


"Antea.. L-Lasciami andare.."

"Oh, N, come sei impaziente.. Stai tranquillo, fra poco sarà tutto finito.." 

"F-Finito? Cosa intendi dire?"

"Lo vedrai presto, mio Principe.."

Un ghigno malvagio comparve sul volto della Dea, che continuava ad armeggiare con delle strane fiale piene di liquidi colorati. N era sospeso nell'aria, soffriva. Ormai era da parecchie ore che si trovava sotto l'effetto dello Psichico di Gothitelle, e anche il Pokemon stava accusando i segni della stanchezza. 

"Coraggio, Gothitelle, ormai manca poco.." la incitava Antea, accarezzandole la testa "Hai una grande responsabilità ora, sai? Confido in te, mi raccomando."

Il Pokemon ricambiò la carezza e annuì debolmente.

"Antea, non vedi che il tuo Pokemon sta soffrendo? Non so cosa tu abbia intenzione di fare con me, ma ti prego, non permettere che i Pokemon soffrano, specialmente i tuoi.."

"Oh, ma Gothitelle non sta affatto soffrendo! Si sta impegnando, e lo sta facendo solo per te.. Dovresti sentirti onorato e ringraziarla, piuttosto." ribattè secca lei.

"A-Antea.. Cosa è successo a te e Concordia? Dove sono finite le mie sorelle dolci e premurose?"

"Non ci sono mai state, N. O meglio, avremmo potuto continuare a fingere, ma tu hai preferito andartene con la prima ragazza che hai trovato per strada.."

"Adesso basta, smettila! Non sopporto che continui a parlare di Touko in questo modo.."

"Anch'io non lo sopporto. Infatti sto aspettando con trepidante attesa il momento in cui quel nome scomparirà per sempre dalla tua mente, mio Principe.. Ma forse la nostra piccola Touko ci sorprenderà entrambi, eheh."

"Cosa.. Cosa intendi dire?"

"Beh, mi è giunta voce che la tua cara fidanzatina se la stia spassando con quel Touya.."

"C-COSA? Antea, smettila di prendermi in giro.."

".. Pensi che io sia capace di mentirti, N? No, non posso e tu lo sai perfettamente." replicò lei pacatamente.

Il ragazzo dai capelli verdi non rispose. Guardava la donna con gli occhi granati, in balia dei suoi pensieri. La sua Principessa l'aveva tradito con un altro? No, non era possibile, Touko gli aveva detto chiaro e tondo di non provare nulla nei suoi confronti.. O forse l'aveva fatto solo per tranquillizzarlo. 
Delle lacrime scivolarono automaticamente sul suo volto, cadendo a terra. 

"Oh, N, non fare così.." disse Antea, ordinando a Gothitelle di fermarsi; quella con un ultimo sforzo poggiò delicatamente il corpo di N tra le braccia della Dea, che nel frattempo si era seduta su una grande poltrona.

Lei iniziò ad accarezzare la testa del ragazzo, passando le mani delicate fra i suoi lunghi capelli verdi. "Capisco come ti senti, anche io e tua sorella ci siamo sentite così quando hai conosciuto Touko.. Ma devi stare tranquillo, farò in modo che tu non soffra più per colpa sua.." gli sussurrò. 

"Promettimi.. Promettimi che non le farai del male, Antea." 

Le vacillò per qualche secondo, poi gli rispose: "D'accordo N, non le farò nulla, ma in cambio ho bisogno che tu beva questa."  La donna prese in mano una fiala azzurra che aveva poggiato precedentemente sul tavolo. 

"Cosa c'è lì dentro?" chiese allarmato il ragazzo.

"Shh, stai tranquillo.. Fidati di me, io non farei mai nulla che ti possa far star male.. Perchè io e tua sorella Concordia ti amiamo veramente.."

Gli occhi dei due si incrociarono per qualche secondo: Antea aveva uno sguardo rilassato, e sorrideva al ragazzo, che al contrario sembrava teso e spaventato. Quegli occhi.. Quel rosa candido era così diverso da quello di Touko, ma riusciva a rilassarlo e ammaliarlo allo stesso modo. 

"E va bene.." disse infine N, prendendo in mano la fiala.

"Mio Principe, stai facendo la cosa giusta.."

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Qualche secondo di silenzio. 

Di pace.

Poi la porta si incendiò all'istante, e le fiamme avvolserò l'intera stanza. 

Dall'inferno di fuoco avanzai lentamente: sembrava che le fiamme fossero un tutt'uno con me. Sorridevo, gli occhi splendenti, i vestiti strappati. 

"Butta via quella fiala, N."

"Touko.. Cosa ci fai qui? Sei ferita?!" N si liberò immediatamente dalle braccia di Antea, e balzò in piedi. 

"Tu. Come diavolo hai fatto a raggiungerci?" la Dea mi guardava con uno sguardo truce.

"Sai, penso proprio che da sola non ce l'avrei mai fatta, ma a quanto pare avevo un'Alleata a mia insaputa.."

"Di chi stai parlando?"

"Della tua migliore recluta super~potente eccetera. eccetera. Sì, sto parlando di Kuroi."

"K-Kuroi?! Non è possibile, lei è.. lei.." Antea era sotto shock, di certo non si sarebbe mai aspettata un colpo basso del genere. 

"Stai mentendo!" 

"Oh, puoi anche non crederci se vuoi, ma sta di fatto che ora sono qui, e tu me la pagherai cara." sibilai avvicinandomi a grandi passi.

"Touko, adesso calmati." disse N, afferrandomi per un braccio. "Vedo che hai riavuto i tuoi Pokemon, ma ora non sei nella giusta condizione per poter affrontare Antea. E poi.. Noi dobbiamo parlare."

"N, come puoi dirmi di fermarmi dopo quello che ha fatto?! Lei deve pagare, dannazione!" gli occhi mi si appannarono, ma non potevo assolutamente permettermi di piangere. Dove essere forte, dovevo farlo per N soprattuto per me stessa.

Lui fece per abbracciarmi, ma si accasciò improvvisamente a terra, gemendo.

"N!"

Dal fondo della stanza comparvero due Pokemon: un Musharna e un Reuniclus.

"Non sarei mai voluta passare alle maniere forti.." esordì Antea "Ma temo di non avere più altra scelta. Psichico è una delle mosse di tipo Psico più potenti.. Come pensi che possa essere l'effetto di questa possa triplicato? Beh, è questo quello che sta patendo N adesso. E nè io nè te vogliamo che lui soffra, giusto?"

"Cosa.. Perchè?! Perchè lo fai soffrire così!? Smettila, lui non c'entra niente!"

"Esatto, lui non c'entra niente. Sei tu il problema. Vattene, sparisci, o sarò costretta a eliminarti definitivamente." fece lei fissandomi con odio.

"Touko.. Non lo.. Non lo fare.." mi implorò N, in preda a terribili dolori.

"Antea, io.. Io non ti perdonerò mai."

Mi avvicinai a lei lentamente. Stringevo i pugni, l'ira offuscava tutto il resto. Doveva pagare, quella maledetta doveva pagare. 

"Cosa.. Cosa stai--"

Non riuscì più a dire altro. Le mie mani si strinsero attorno al suo collo. Più forte, sempre più forte. 

I suoi Pokemon cercarono di intervenire, ma dovevano rimanere concertrati su N, per cui non poterono muoversi di un millimetro.

"Eheh.. Non vi conviene muovervi, Reshiram è proprio dietro di voi.." dissi a bassa voce, mentre le mie mani stringevano compulsivamente il collo della Dea. Lei si dimenava furiosamente, ma i suoi occhi iniziarono a roteare verso l'alto, segno che ormai ogni resistenza sarebbe stata vana.

"Lasciala andare, o sparo."

Quella voce.. La coloscevo.

Mi girai di scatto, e vidi l'agente seguito dalla sua scorta. Stringevano tutti rigorosamente una pistola; il problema è che sembrava le stessero puntando contro di me.

"Ma cosa.. Ragazzi, cosa diavolo state facendo? E' lei quella a cui dovete mirare!"

"Ho detto di lasciarla andare.." rispose invece Bellocchio, stringendo più forte l'arma.

Quasi inconsciamente lasciai la presa, e Antea scattò in piedi, allontanandosi il più possibile da me. Sorrisi beffarda, alla fine ero riuscita a spaventarla, dunque.

"Touko, è difficile pronunciare queste parole, ma.. Devi abbandonare questo caso e seguirci in commissariato.. Non preoccuparti, ci occuperemo noi di tutto, tu però non puoi rimanere qui, mi dispiace."

Rimasi per qualche secondo in silenzio, gli occhi granati, la bocca ridotta ad una linea dura.  "Quindi Touya vi ha detto tutto.. Non mi sarei mai immaginata di finire arrestata dalla stessa persona per cui stavo lavorando.. Sai una cosa Bellocchio? Ce l'ho a morte anche con te. Dopo tutto il casino che hai combinato, dopo che sei venuto fino a casa mia per chiedermi il tuo aiuto, ora cosa fai? Ero ad un passo dal mettere la parola "fine" a questa storia, ma tu mi fermi dicendomi che sono in arresto.. Pa-te-ti-co." scandii lentamente ogni singola sillaba. 

"Come pensi mi sarei dovuto comportare? Non credi che un agente dovrebbe affidarsi alla Campionessa della Regione? Davvero, ancora mi chiedo come abbia fatto ad essere stata proclamata.. Ho perso tutta la fiducia e la stima che avevo per te, mi dispiace. E ora, se vuoi seguirmi.." si avvicinò e mi bloccò le mani.

Avvampai di rabbia, e con un gesto rapido mi liberai. "Ma dico, sei impazzito? Dovresti mettere la manette prima a quelle Dee! E poi.. Non vedi come sta soffrendo N?! Dobbiamo fare qualcosa per aiutarlo!"

"Non vedo perchè dovremmo, dato che anche lui finirà dietro le sbarre.." 

"Cosa? S-Stai scherzando? Cosa diavolo c'entra lui in tutto questo!?" Ero furiosa. Alcuni agenti si avvicinarono con fare minaccioso, ma Reshiram comparve alle mie spalle e con una Fiammata riuscì a tenerli tutti a debita distanza. Tutti tranne Bellocchio, che approfittando della confusione riusci a farmi cadere a terra, bloccandomi.

"M-Maledetto.. Lasciami." siblai, mentre lui mi teneva ferme le braccia e le gambe. 

"Non posso, mi dispiace, Campionessa."


Una piccola figura nera atterrò velocemente sopra l'agente, facendogli perdere l'equilibrio. 

"Eheh, scusami Bellocchio, ma dovevo pur vendicarmi in qualche modo~ C'era una festa qui e tu non mi hai neanche chiamata, che cattiii~vo!" 

La piccolina dai capelli castani si muoveva con agilità tra gli agenti, mettendoli al tappeto uno dopo l'altro.

Nel giro di qualche secondo la stanza venne sommersa da altre reclute, che si accanirono contro i poliziotti.

"Ehi, Tu." disse la bambina guardandomi dritta negli occhi "Ti conviene sbrigarti e liberare il tuo sposino.. Ci penseremo io e le altre reclute a tutto il resto, tranquilla~"

"T-Tu.. Sei Shiori, giusto?"

"Sì, in persona! E tra poco sarò la futura moglie di Antea~" e detto questo non mi diete il tempo di replicare, perchè balzò via dall'altro lato della stanza. 

Mi diedi qualche buffetto sulle guance per ritornare in me, poi mi rialzai da terra e uscii di corsa dalla stanza. Feci uscire Serperior e Chandelure dalle loro Pokeball. 

"Occupatevi dei Pokemon di Antea." ordinai loro, mentre mi accovacciavo vicino ad N: lui sudava freddo e stringeva i denti per il dolore.

"Resisti N.. Ora sono qui, e non ti lascerò andare."

Lui mi guardò negli occhi, e dopo qualche secondo il suo sguardo si fece più rilassato. I miei Pokemon erano stati veloci e perfetti, come sempre.

"Touko.. E' bello vederti.. Dobbiamo andarcene da qui.." 

"A-Andarcene? Ma sei impazzito? Siamo ricercati dalla polizia, e non so per quanto tempo Shiori e Kuroi riusciranno a tenere a bada le sue sorelle.."

"Proprio per questo dobbiamo approfittare del momento, e fuggire via."

"F-Fuggire? E dove?" gli chiesi perplessa. L'idea della fuga mi sembrava assurda e infattibile.

"C'è davvero bisogno di una meta? Per me l'importante è rimanere con te, mia piccola Principessa." 

Non riuscii più a trattenermi, e poggiai con delicatezza le mie labbra sulle sue; rimanemmo uniti in quel lungo e profondo bacio per dei secondi che sembrarono eterni.

"Ci sono riuscita, N.." sussurrai non appena le nostre bocche si separarono.

"A fare cosa?"

"A ritrovare i miei sentimenti.. Io come una stupida pensavo di poterli riavere indietro da Antea e Concordia, ma ora ho scoperto che solamente rivivendoli e riscoprendoli tutto sarebbe tornato alla normalità.."

"Non riesco a seguirti, ma sono felice che tu abbia ritrovato te stessa. Ora, se vostra altezza vuole seguirmi.." mi porse la mano, e io ricambiai con un sorrisetto furbo. 

N mi portò in un piccolo ascensore dai vetri trasparenti. "Antea mi ha spiegato che questo ascensore sarebbe stata la loro via di fuga in caso di pericolo.. Credo che sia giunto il momento di usarlo."

"Oh, N, ma sei sicuro che sia la scelta giusta? Voglio dire.. Stiamo abbandonando tutti qui in questo inferno.."

Lui non rispose, ma si limitò a guardarmi negli occhi e a sorridermi. Quello sguardo.. Non potevo resistergli.

"Ho capito, ma devo riprendere i miei Pokemon prima, aspettami qui." e detto questo corsi via velocemente.

 Il cuore mi batteva a mille mentre attraversavo i lunghi cunicoli del castello: non c'era anima viva, anche se in lontananza si sentivano urli e forti boati. Dovevo essere cauta e cercare di prendere i miei Pokemon il prima possibile.

"Stai cercando loro?"

Touya comparve davanti a me. Aveva uno strano sorrisetto sul volto, gli occhi lucidi, e una grande ferita sul petto. In mano stringeva due Pokeball e.. Una Masterball, la mia Masterball.

"Touya.. Cosa ci fai qui?" Non sapevo cosa dirgli, ero terrorizzata dalla paura. 

Lui si avvicinò e mi porse le Pokeball. "Non sono qui per fare altri danni. Ho capito cosa avete intenzione di fare tu ed N, per cui.. Ho deciso di aiutarti, e ho richiamato di nascosto Serperior, Chandelure e Reshiram."

".. Non è possibile. Dopo.. Dopo quello che mi hai fatto loro non si fiderebbero mai più di te." risposi con rabbia.

"Beh, se li ho portati a te significa che le mie intenzioni non erano così cattive, no?"

"N-No, ma.. Insomma, Touya, ho bisogno di spiegazioni: perchè hai fatto una cosa del genere?!"

"Perchè ti amo. Ma il mio era ed è tutt'ora un amore malato, e io so che da questa relazione non potrei che portarti sofferenza; inoltre quelle Dee hanno fatto pressione sul mio punto debole.. Mi hanno fatto credere di essere il migliore, il più forte. Mi hanno illuso di poterti trasformare a mio piacere, e io come uno stupido ci ho creduto.. So che probabilmente non vorrai vedermi più, ma io ci tenevo a spiegarti come stanno le cose. Ora sbrigati, prendi i tuoi Pokemon e vai.. Campionessa."

"Touya.." 

Era un addio, vero? Perchè mi sentivo male nell'abbandonarlo nonostante quello che aveva fatto? Cos'era quella forte sensazione opprimente che sentivo al cuore?

Iniziai a piangere a dirotto.

"Touya.. Mi dispiace. Dispiace tanto anche a me.. " mormorai fra i singhiozzi.

Si avvicinò e mi diede un piccolo bacio sulla fronte. 

"Ti aspetta un futuro meraviglioso, Touko."

Gli sorrisi, presi le Pokeball e iniziai a correre a perdifiato verso l'ascensore. Mi voltai un'ultima volta: Touya era lì, in piedi, e mi salutava agitando la mano. Quello era il mio ultimo sguardo al passato. 

---

"Finalmente sei tornata, stavo iniziando a preoccuparmi." 

N era sul dorso di Zekrom, i capelli scompigliati per il forte vento, gli occhi che gli brillavano di un verde intenso e misterioso.

"N.. E' davvero questa la scelta giusta?" chiesi perplessa. Ero ancora in balia i mille dubbi e preoccupazioni.

"Oh, Touko, non eri forse tu quella che si lamentva perchè non voleva essere una Campionessa?"

Quella frase mi colpì profondamente. 

Sì, era vero.

Ero stufa di dipendere dagli altri. 

Gli presi la mano e con un salto mi ritrovai in braccio a lui.

Tuoni e boati rimbombarono dal cielo, e dopo un'ultimo sguardo alla Torre Dragospira, Zekrom raccolse le energie e sfrecciò via alla velocità della luce.


"Avevo deciso di non decidere. Avevo abbandonato la mia Regione al suo Destino. 

Non mi importava nulla, perchè infondo io lo sapevo. 

Era questo il Mio Destino. Il mio e quello di N."



 

   
 
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