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Autore: Hephily    30/09/2015    0 recensioni
" Una semplice rossa melodia.
Una rosa di sangue.
Un inverno rosso.
Son tre caratteristiche macabre e bellissime son la loro condanna."
Tratto dal Prologo:
- Sento odore di sangue, qualcuno si è tagliato, il profumo è strano … come se stesse emettendo una melodia, è cosi il buono quel sangue. - Disse lui senza fare caso a me.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabusa Aido, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: Raccolta | Avvertimenti: Violenza
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Una semplice rossa melodia.
Una rosa di sangue.
Un inverno rosso.
Tre doti macabre e bellissime.
Ogni mille anni rinascono nel nostro mondo.
Sangue che scorre nelle vene delle prescelte, sei così potente, così diverso,  ed così irresistibile, ambito da molti.
Una semplice rossa melodia.
Una rosa di sangue.
Un inverno rosso.
Un antico nemico ritornerà, vorrà prendersele.
Tutte e tre dovranno essere unite per sconfiggerlo, ma mai sole saranno.
Guidate da un sentimento comune, mai sole saranno.
Sangue irresistibile, dolce e succoso.
Sangue che scorre nelle loro vene, ascolta questa mia profezia…
Sei una maledizione così e bella e dolce che le potrà condurre all’inferno o al paradiso.
Ma loro son così ardite da riuscire a sconfiggere il nemico.
Una semplice rossa melodia.
Una rosa di sangue.
Un inverno rosso.
Son tre caratteristiche  macabre e bellissime son la loro condanna.
*******
 
L’accademia Cross era una scuola privata, divisa in Day class e Night class.
La cosa mi faceva ridere, noi vampiri convivevamo con gli esseri umani.
 Eppure l’idea mi piaceva. magari trovavo qualche bella preda a cui succhiare il sangue che scorreva nelle sue vene, l’idea mi eccitava molto.
- Siamo arrivati? – Chiesi al mio autista impaziente di scendere.
- Siamo quasi arrivati, signorina  Ketsueki. - Rispose Tsuki guardandomi dallo specchietto. 
 - Per caso siete agitata, o è una mia impressione?- Chiese il mio autista.
- Eh? No figuriamoci, c’è odore di sangue, e non mi controllo, lo sai come sono. – Ribattei leccandomi le labbra.
- Non vorrà farsi richiamare già il primo giorno? – Disse lui facendo un mezzo sorriso.
- No figurati Tsuki, ti prometto che farò la brava. - Dissi mentre giocavo con la carta.
- Perfetto siamo arrivati, signorina Ketsueki. -
- Per favore non mi chiamare con il cognome sai che lo detesto. - Dissi tagliandomi il polso con la carta, il profumo del mio sangue si era sparso nell’automobile.
- Sign- Volevo dire Merodi vi metterete in pericolo!- Esclamò lui girandosi verso di me.
- Non ti preoccupare. – Dissi scendendo dalla mia limousine. Presi le mie valige, e cominciai a salire le scale verso il cancello dell’accademia.
 All’entrata c’erano due persone: la prima era una ragazza magra, slanciata, con i capelli castani scuro e gli  occhi un po’ rossi tendenti al castano, portava l’uniforme dell’accademia e la fascia del guardiano.
 Quella fascia la detestavo con tutta me stessa. Alla sua sinistra c’era un ragazzo dai capelli coloro albino, e gli occhi color malva, era abbastanza alto, come minimo era uno e settantacinque di altezza. Gli occhi di noi tre si incrociarono, e in quel momento ero pronta ad attaccare senza motivo.
- Ma Salve! - Esclamò un uomo con il codino correndo verso di me.
- Ehm. -  Dissi io portandomi sulla difensiva.
- Direttore Cross con calma non spaventi la nuova arrivata. - Disse la ragazza dai capelli castani.
- No, non mi ha spaventato, piuttosto lo trovo come dire strano ecco è  la parola esatta. - Risposi, ma notavo che il ragazzo albino mi fissava e non sopportavo questa cosa.
- Sento odore di sangue, qualcuno si è tagliato, il profumo è strano … come se stesse emettendo una melodia, è cosi il buono quel sangue. - Disse lui senza fare caso a me.
- Z-zero che vai a dire, abbiamo una nuova arrivata! – Alzò in quel momento la voce la ragazza.
- Non farci caso Merodi, oppure come vuoi che ti chiamo signorina Ketsueki? - Chiese il direttore, mentre si metteva davanti a me.
- No odio quel cognome, Merodi va benissimo. – Risposi fredda mentre lo congelavo con lo sguardo.
- Bene, ora ti presento mia figlia Yuki, lei ti porterà nella dormitorio luna, spero che ti piacerà stare qui. – Ribatte lui sorridendo e salutandomi con la mano.
Lo salutai, dopo poco Yuki prese una delle mie valige aiutandomi a portarla, mentre Zero andava a fare un giro di perlustrazione. Mentre camminavo con la figlia del direttore verso il dormitorio luna, il luogo nel quale avrei incontrato i miei “ amici “ vampiri, c’era una cosa che non capivo, quel ragazzo albino, aveva  sentito il mio sangue nonostante la ferita si fosse chiusa e l’aveva paragonato ad una melodia.
Era strano, molto strano. Insomma il sangue non crea melodie, crea soltanto un bellissimo sapore e odore che fa impazzire tutti noi vampiri.
 
   
 
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