Siamo fatti di quello che facciamo,
delle nostre azioni, delle nostre parole.
Quanto può echeggiare una frase ricevuta
nel labirinto del nostro inconscio.
Dipendiamo dal pensiero degli altri,
siamo agli ordini dell’indole altrui.
Vagabondando per la strada deserta
un’ambulanza mi passa vicino.
La sua sirena mi scuote la mente,
risveglia il mio torbido animo.
Chissà chi soffre in quello stesso istante,
magari è proprio lei, che paga per tutto,
soffocata nella solitudine.
Che sollievo udir quella musica
che mi sciacqua dai sensi di colpa.
Tende le mie orecchie a percepire
fiammante energia nell’aria circostante.
Un nuovo sospiro mi esce dalla bocca,
una nuova canzone bagna le mie labbra.
L’aria fresca che mi raccoglie
mi suggerisce di alzar la testa,
di abbandonare i vecchi scogli,
di confondermi tra luci novelle.
Mi perdo nella vergine Luna,
donatrice di sogni e conforto,
che in eterno ci illuminerà.
Quanti ambiziosi si sono smarriti
nel tentativo di comprenderla.
Quanti smarriti si sono ritrovati
alzando gli occhi a contemplarla.
Come fosse una divinità
protegge il nostro cammino,
ci priva dei nostri fardelli.
Ed è pronta a ricordarci
che nel bene e nel male,
che soffrendo o gioendo,
lei sarà qui, lassù.
Ed è pronta a regalarci,
a dispetto di chi sulla Terra
ci trafigge o ci uccide,
nella sua profonda bontà,
nella sua immensa generosità,
un cielo pieno di stelle.