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Autore: Esca_    02/10/2015    1 recensioni
Mi chiedo: cosa sei per me?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiedo: cosa sei per me?
Ci penso e ci ripenso e alla fine mi dico: sei una leggera ombra entrata pian piano nella mia vita, senza che né io né tu ce ne accorgessimo e forse tu non lo sai ancora, ma non importa.
Sto davvero cercando di capire come mi sento. 
Mi sento male? Mi sento bene? O semplicemente non mi sento? Per quanto tempo si può restare in questo limbo, guardandosi intorno in cerca di qualcosa che ci sblocchi e che ci faccia uscire da questo stato in cui siamo costantemente bloccati? Ed è più sconvolgente che io me ne sia accorta solo ora o che non ne sia ancora uscita?
Ho fin troppe domande e fin troppe poche risposte. 
Ho assurdamente sperato in un qualche cenno da parte tua, ma non mi sono stupita quando questi non sono arrivati. D'altronde, perché pensare e sperare in qualcosa che non c'è?
Per quale motivo la gente è portata a credere a cose inesistenti? E sopratutto, perché sono portata io, a farlo?
Perché non posso semplicemente godermi le giornate, rispondere al tuo buongiorno senza emozioni, passarti i compiti senza sperare in un leggero sfiorarsi di dita e guardare i nostri momenti di complicità solo con puro affetto?
Poi, però, mi pongo una domanda ancora più grande: c'è davvero qualcosa, da parte mia? E, se sì, perché proprio tu? Perché non il ragazzo della classe accanto o il mio vicino di casa? Cosa hai fatto per portarmi dove sono ora?
Tutto questo mi sembra solo una grande finzione dalla quale vorrei uscire.
La mente umana quanto è disposta a sopportare e immaginare prima di capire la verità, bella o brutta che sia? 
Non ci sono di certo problemi, finché mi rendo conto che in realtà quello che provo è solo vapore su vapore e che io ho semplicemente fantasticato un po' per tenermi occupata. No, in quel caso tornerei a vivere la mia vita normalmente, magari ripensando a questo periodo ridendo, ricordando quanto confusa fossi, e guardandoti, chiedendomi come facessi a pensare di provare anche minimamente qualcosa per te.
Il problema arriva nel momento in cui capisco che in realtà qualcosa per te c'è sul serio, che non mi ero immaginata l'imbarazzo in tua presenza o la voglia di farmi notare solo per poter parlare con te. 
Quindi, ora che c'è, che faccio? Me ne resto lì seduta aspettando che passi? E come potrei, pur volendo? Ma, allo stesso tempo, come potrei fare altro, con la grande possibilità che tu mi mandi da dove sono venuta?
Il punto, però, è che non so ancora niente. Tu davvero non sai quanto mi piacerebbe avere la situazione sotto i miei occhi, in un bello schema su un foglio a quadretti, dove potrei prendermi tutto il tempo del mondo per pensare alla cosa migliore da fare, magari facendomi anche una risata vedendo quanto incasinata sono io e quanto tranquillo sei tu.
Ma non posso che ripetermi la stessa domanda in testa cercando una risposta che non arriverà.
Ed è qui che lo chiedo a te: cosa sei per me?
  
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