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Autore: brownie__a    03/10/2015    1 recensioni
Una fanfiction Out of Character sull'ultimo episodio della seconda serie.
C'è un finale alternativo!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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You are my hero and I'm your hero.


 

" Ha qualcos'altro da aggiungere, signorina Karnstein? "
Voldenberg proferì queste ultime parole, la spada era tratta e posata sulla nuca di Carmilla, inginocchiata ai suoi piedi, di fronte a tutti i suoi amici. JP, LaFontaine, Perry e perfino Laura erano rimasti impassibili fino a quel momento. Volevano davvero lasciarla morire in quel modo? Laura desiderava veramente che morisse per mano di quel vecchio doppiogiochista?

No, Laura non desiderava la sua morte, ma non sapeva neppure come poterla salvare, come poter salvare tutti. Era rassegnata dopo la morte di Danny: "abbiamo perso", continuava a ripetersi. Rimase in quello stato di trance fin quando Perry non la scosse e senza tanti giri di parole le diede in mano un documento arrotolato su se stesso: quello era il trattato della Silas University! Ma come aveva fatto Perry a procurarselo? Probabilmente non lo sapeva nemmeno lei ma non aveva tempo per pensarci: Carmilla, la sua Carmilla, stava per venire giustiziata.
Laura si alzò velocemente in piedi e gridò a gran voce per attirare l'attenzione del vecchio: " non te lo lascerò fare! ". Voldenber rise malignamente: " Signorina Hollis, lei non lo farà. Lei non spezzerà il trattato, e sa perché? Perché lei ama le storie a lieto fine, le storie d'amore e non può uccidermi, perché questo è ciò che fanno le eroine, ma lei..."

E poi tutto accade in un attimo: Voldenberg, impaziente, con rabbia alzò la spada, pronto a uccidere la vampira rimasta in silenzio, inginocchiata a terra, i cui occhi erano puntati verso la sua amata. Per Laura lei era sempre stata la sua eroina, l'aveva salvata dalla rettrice ed ora si ritrovava incatenata e inerme. Abbassò il capo, pronta ormai a morire ma proprio in quel momento, Laura con forza fece sbattere quel rotolo contro il proprio ginocchio riuscendo a spezzarlo a metà. Fuoriuscì una potente aura che andò a colpire proprio l'anziano; questo iniziò a tentennare, la spada gli cadde dalle mani provocando un tonfo sordo, le mani iniziarono a bruciare, così come il resto del suo corpo e in men che non si dica corse via da quella stanza gridando di dolore, inseguito subito da Perry e JP.

Carmilla era sorpresa, sconvolta ma allo stesso tempo non credeva ai suoi occhi. Laura l'aveva salvata, aveva ucciso Voldenberg per lei! Non l'avrebbe mai detto ma Laura era appena diventata la sua eroina. Con difficoltà si rimise in piedi, togliendosi le catene che le impedivano di compiere qualsiasi movimento. Il suo sguardo profondo e stanco era ancora puntato in quello vuoto dell'amata, che si stava ancora chiedendo cosa avesse appena fatto.
Ma ora non avevano tempo per porsi domande o cercare soluzioni, dovevano scappare, la scuola sarebbe crollata di lì a poco, infatti il segnale di pericolo era già suonato e non accennava ad arrestarsi.
Allora Carmilla corse dall'altra parte della stanza e aprì quella che sembrava una botola, porgendo subito la mano a LaFontaine e Laura che erano rimaste shokate da quella serie di eventi. LaFontaine si gettò subito nell'oscurità, Laura, invece, rimase ancora immobile, ma il suo sguardo venne catturato dalla mano della vampira ancora tesa verso di lei. "Carm, cosa ho fatto?" - "Niente per cui valga la pena di pensarci sopra, pasticcino" . Esitando, Laura afferrò allora la sua mano e insieme si gettarono in quella piccola botola, lasciando che le tenebre le divorassero.

***

In tutto quel buio, le tre fecero fatica a capire di essere finite nella biblioteca che era stata distrutta un po' di tempo prima. Questa cosa le confuse ancora di più, ma cercarono a loro modo di sistemarsi al meglio.

LaFontaine pensava ancora a Perry, si chiedeva perché fosse corsa dietro a Voldenberg, si chiedeva se stesse bene, se si fosse fatta male, ma cercava in ogni modo di essere forte e di non pensarci troppo e soprattutto cercava di non piangere.

Laura, invece, era quella più scossa, non riusciva proprio a capire cosa aveva fatto pochi istanti prima. "io l'ho ucciso ma - abbiamo perso Perry e Danny..."
Carmilla in quelle 36 ore si prese cura di lei come meglio poteva: le procurò qualche snack, qualche biscotto al cioccolato e una coperta per scaldarla, posandogliela sulle spalle. Ma Laura non aveva ancora assimilato il colpo.

Una sera, Carmilla trovò Laura seduta su quello che poteva essere definito "letto", lo sguardo sempre perso nel vuoto, in silenzio. Dovette ammettere che la voce della ragazza le mancava, poiché per tutto quel tempo Laura non aveva parlato affatto.
Carmilla si sedette al suo fianco e iniziò a blaterare sul luogo in cui erano, le aveva perfino detto di aver trovato una macchinetta di merendine al primo piano, ma Laura come solito non aveva la forza di parlare. "Hey, hai fame?" La scosse, dandole una leggera gomitata per farla svegliare da quello stato in cui era da giorni . "Sai, abbiamo cioccolato, biscotti con cioccolato e burro, cioccolato e.." - "Carm, basta per favore...". Laura sussurrò piano; la maggiore pensò che in quel momento non ci fosse niente di più bello che sentire quel tono di voce ferito e un po' stanco. "Ha parlato! Pensavo avessi dimenticato come si faceva! ". Carmilla cercava di scherzarci su ma Laura la interruppe: "So cosa stai cercando di fare e non funzionerà..."

Seguirono attimi di tensione in cui la vampira ritornò seria, poi abbattuta abbassò il capo; fu Laura a spezzare il silenzio. " Tu non capisci... abbiamo perso così tanto per salvare questo posto, abbiamo perso tante persone, tua sorella, Danny e quando ho ucciso quell'uomo... non me n'è importato." La sua voce era rotta, stanca, affaticata a causa di tutti quegli eventi successi fino a quel momento. Aveva cercato di salvare tutti e alla fine non c'era riuscita. Carmilla rimase in ascolto, guardandola negli occhi.
"Quando ho capito che stava per ucciderti, non mi è importato più di nulla... Volevo solo salvarti". Per quanti libri avesse letto, per quante frasi profonde ci fossero scritte in questi, Carmilla in quel momento pensò che non ci potessero essere più belle parole di quelle. Il suo sguardo serio, ma riconoscente era ancora puntato negli occhi dell'unica persona che era valsa la pena di salvare mesi fa.
"Ed ora Perry e JP non si trovano e - io mi sono persa, ho perso tutto, ho perso me stessa..." Perdere se stessi è una delle sensazioni più brutte da affrontare e Carmilla lo sapeva, proprio per questo motivo lasciò che Laura si tuffasse tra le sue braccia. La strinse forte, facendole capire che era lì con lei, che non se ne sarebbe andata per nulla al mondo. In quel momento Laura le sembrava un cucciolo disperato che cercava di trattenere le lacrime. Con delicatezza, Carmilla le alzò il viso, le sistemò i capelli, accarezzandoglieli per farla calmare, poi le sorrise dolcemente, parlando con un tono rassicurante e dolce: " Sai, salvare il mondo sarebbe più facile se tu rimanessi innocente, senza mai commettere errori. Ma lo sai, hai fatto un casino... sia io che Mattie che Voldenberg lo abbiamo fatto..ma tu non lo hai fatto da sola. E non posso farmi piacere tutte le scelte che fai, o il modo in cui le cose prendono piega, ma credo che sia infinitamente più tragico se tu ti fermassi nel provarci, se tu lo lasci trasformare in me...".

Per tutto quel tempo Laura aveva combattuto contro se stessa. Se fosse stato per lei, per l'amore che provava per Carmilla, l'avrebbe baciata, stretta a sé più e più volte ma come poteva farlo dopo tutto quello che era successo? Eppure, ancora una volta, Carm era lì, al suo fianco; nonostante tutto stava andando a salvarla, prima che Voldenberg la catturasse e non potesse fare più nulla. Carm l'aveva sempre protetta, Carm era la sua eroina. "Ma Carm, non so neanche più come farlo.. ogni volta che ci proviamo, sembra che tutto vada male".
A quelle parole, Carmilla sospirò. Poteva comprendere le difficoltà che aveva Laura nel fidarsi di lei, di una vampira che era vissuta più di trecento anni, e poteva capire che questa fosse sconvolta dagli eventi appena successi, ma doveva smuoverla. Carmilla alzò il capo e la guardò di nuovo negli occhi, decisa e sicura come non mai. Guardava la sua eroina, colei che l'aveva salvata da una morte certa, l'unica persona che era sicura di amare con tutta se stessa. Cercò di dirle qualcosa ma come ogni volta le parole non volevano uscire, rimanevano bloccate in gola. Era frustrante non riuscire a dirle quanto la amava, quanto la desiderava.

Carmilla cercava di auto-convincersi che poteva esprimerle i suoi sentimenti in modo concreto. Tentennava sempre di più, prima di decidersi. Le sue mani corsero al viso della giovane, portandolo vicino al proprio e in un momento le labbra furono su quelle della più piccola. Un bacio forse era un gesto semplice,al ma Carmilla in quel momento lo stava caricando di sentimento: desiderava che Laura capisse ciò che provava per lei. Le labbra della vampira si muovevano piano contro le sue, la baciava con delicatezza ma stava anche dimostrando quanto bisogno avesse di lei. E la minore non era stata da meno, aveva ricambiato quel bacio, portando entrambe le mani tra i capelli corvini della vampira, stringendoli, attorcigliandovici le dita, mentre le sue labbra si nutrivano del sapore forte ma rassicurante della maggiore. Probabilmente a entrambe sarebbe girata la testa dopo quel bacio così carico di passione, ma non sarebbe importato loro.

Quella sera rimasero l'una tra le braccia dell'altra, avvolte da quella coperta marroncina, che riscaldava entrambi i corpi. Si donarono carezze, sguardi carichi di passione, di emozioni nascoste; si donarono baci, qualche morsetto e tanti piccoli ma sinceri sorrisi. 




 

Troppo presa dall'ultimo episodio andato in onda ieri, ho deciso di rimettermi a scrivere e dopo un periodo di puro buio spero di rendere e scrivere bene questo piccolo racconto.
Prima di tutto volevo ringraziare la mia bellissima Manicrank per averla letta e corretta, dandomi utili consigli e qualche critica, hehehe.

Poi volevo dire che questa è una rivisitazione / riassunto dell'ultimo episodio, una storia Out of Character, mettiamola così. Forse le battute non sono corrette, ma ho cercato di renderle al meglio per far scorrere la storia.
E ultimo ma non ultimo ( ! ) mi piacerebbe ricevere vostri pareri, anche se sono critiche per il mio modo di scrivere! Non preoccupatevi! Spero che comunque vi piaccia!

Brownie!

   
 
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