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Autore: Lady_Marmalade    15/02/2009    6 recensioni
Febbraio a Forks poi, è un mese da incubo. E il perché è solo uno. L’avvicinarsi del giorno più odiato, più temuto e allo stesso tempo più atteso: San Valentino. Qualcosa si scatena nelle menti dei giovani di Forks. E ogni anno Jessica Stanley ne è la testimone.
Terza classificata al San Valentino Story Contest on Twilight
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jessica
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: One-shot partecipante e terza classificata al San Valentino Story contest on Twilight, indetto da Kikyo90 sul forum di Efp. La ringrazio infinitamente del terzo posto (mi spiace per gli errori di grammatica che ora ho corretto…sì i miei dannati erroracci di distrazione^^). Buona lettura, spero vi piaccia^^. Commenti, critiche, recensioni et similia, sempre molto gradite e apprezzate.

 

 

happy valentine, Bella!

 

 

Febbraio. Un mese infido e bastardo. Troppo in là per essere ancora sotto la benefica influenza delle feste, troppo freddo per poter già sperare in una piovosa primavera. Febbraio a Forks poi, è un mese da incubo. E il perché è solo uno. L’avvicinarsi del giorno più odiato, più temuto e allo stesso tempo più atteso: San Valentino.

Appena il primo di febbraio si affaccia timido dalle pagine del calendario, qualcosa si scatena nella mente dei giovani di quel paese sperso nello stato di Washington.

E ogni anno Jessica Stanley ne è la testimone. Testimone di tutte le scritte e delle dediche sui muri, colpevoli del diabete prematuro che affligge i loro lettori, e che non resisteranno alle prime piogge, destinate a sciogliersi in rivoli colorati entro l’inizio di marzo.

Testimone delle scatole di cioccolatini, dei fiori (a volte anche maldestri crisantemi), dei pelouche.

Testimone divertita e agguerrita allo stesso tempo. Divertita dai ragazzi, che cadono puntualmente nel panico, arrivando a regalare alle proprie metà orrendi braccialetti comprati al negozietto da due soldi, o arrivando alla Forks High School addobbata in rosa e setacciandosi la testa in cerca della ricorrenza che obbliga le persone a decorare di cuori di carta ogni centimetro quadrato.

Ma ancor più divertita dalle ragazze, che solo a San Valentino emergono nella loro vera natura.

Agguerrita mentre cammina nei corridoi, stringendo in mano una fialetta e guardandosi intorno con un sorriso interessato, ritrovando con una punta di allegria tutte le specie di genere femminile che popolano la scuola.

Appoggiate agli armadietti, ci sono Lauren e le altre sue amiche: bionde finte, magre e deluse dall’amore che puntualmente volta loro le spalle. Si guardano intorno, lanciando sguardi carichi d’odio verso tutte le altre. Non vedono l’ ora che quella festa balorda passi, lasciandole in pace.

Jessica passa oltre, ricordandosi di essere stata così anche lei qualche anno prima, membro onorario del gruppo di quelle che odiavano San Valentino con tutto il cuore. Poi è cresciuta, rendendosi conto che prendere sempre in giro la festività (vuoi per il consumismo, vuoi per le scuse di inutilità e di ipocrisia) era un po’ come sparare contro la Croce Rossa.

La ragazza continua a camminare per i corridoi della scuola, diretta verso il piccolo bar.

“Maggie, ti ricordi del bellissimo San Valentino dell’anno scorso? Il mio Billy mi aveva portato al lago, regalandomi un braccialetto d’argento e…”

“Sì Sarah, mi ricordo. Me l’hai raccontato una decina di volte…”

“Oh Maggie…quei giorni non torneranno mai più” sospira Sarah, una del secondo anno, mentre le lacrime le rigano le guance troppo truccate.

Jessica alza gli occhi al cielo, reprimendo uno sbuffo: le malinconiche! Dannazione a loro e ai bei tempi andati! Ogni anno spuntano come funghi, ricordando i loro Billy, le loro gite al lago e bla, bla, bla…Sembrano le vecchie zie che si lamentano dei reumatismi e degli acciacchi dell’età.

Jessica volta l’angolo, lasciandosi dietro Sarah e la povera Maggie che dovrà sorbirsi le lamentele dell’amica ancora per qualche ora.

Ma la fauna femminile della Forks High School non è ancora finita. Eccole lì, che marciano compatte e sorridenti come una mandria di mucche ebeti: le studentesse del primo anno. Innocue ma tremendamente illuse, sembrano camminare a qualche centimetro dal suolo, fluttuando nell’aria.

Tra le mani con unghie impeccabili laccate di rosa, stringono i cartoncini di auguri, i peloche spelacchiati e chiaramente di seconda mano, e i cioccolatini immangiabili. Ma non se ne rendono conto e anzi, sfoderano un sorriso a trentadue denti, chiacchierando animatamente di chi sia il regalo più romantico, pigolando e lanciando gridolini molesti. Sono le classiche romanticone, quelle che San Valentino ce l’hanno nel dna.

Jessica reprime una risata di fronte a tanta innocenza e si stringe per far passare il branco di ragazzine, stringendo nelle mani la preziosa boccetta di vetro, contente un liquido trasparente, nella paura che possa rompersi.

La giovane Stanley entra finalmente nel bar, dove trova l’ultima categoria di ragazze individuabili nel giorno più funesto di febbraio. Le acidone! Quelle che sparlano dietro a tutte le altre, gelose delle attenzioni che il proprio boy concede alle loro compagne, quelle che si taglierebbero un braccio pur di veder finire tutte nella categoria della malinconiche, e che avvelenerebbero le bevande di tutte le altre pur di finire tra le braccia dell’oggetto dei propri desideri.

Jessica si siede al bancone, ordinando due cappuccini grandi, armeggiando con la fiala e guardando verso l’entrata del bar. Mike parla con Bella, le scocca un bacio sulla guancia, arrossisce e se ne va. Bella alza gli occhi al cielo, dirigendosi verso di lei.

Jessica chiude la boccetta ormai vuota, mentre mischia il suo contenuto con lo zucchero, amalgamandolo nella schiuma del cappuccino, porgendolo alla ragazza che ormai l’ha raggiunta.

“Buon San Valentino Jessica!” esclama con un sorriso, sedendosi di fianco a lei.

“Buon San Valentino anche a te, Bella. Alla salute!” risponde la ragazza, porgendole il cappuccino.

Sì alla salute! Perché San Valentino è la festa del cianuro nel caffè della rivale.

  
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