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Autore: Lady_Pendragon    04/10/2015    0 recensioni
[Humans]
Piccola FF sulla serie tv Humans, riguardante un ricordo passato fra Niska e David Elster.
« Tu. . . tu sei davvero il mio capolavoro Niska. Ti ho donato una bellezza particolare, il che ti rende quasi ... una bambola. Una graziosissima /bambola/. » Esclamò l'uomo con un tono sempre più freddo e vuoto, intimorendo ancor di più la Synth.
Lei si strinse nelle spalle e a quel punto chinò lo sguardo, sentendosi in completa soggezione.
Sapeva cos'erano le bambole, ed esser paragonata ad un oggetto, o meglio ad un giocattolo, non le piacque per niente.
Poteva apparire una ragazza ormai più che adolescente dall'aspetto, ma dentro di lei si celava una bambina, piccola e spaventata, la si poteva vedere dentro i suoi occhi.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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|| Missing Moment || Past Memories || N i s k a & D a v i d ||

━Please, let me forget.


« Mi volevi parlare, padre? » Chiese la voce di Niska, in quel periodo considerata la nuova arrivata in famiglia Elster.
La bionda era entrata nell'ufficio di David, colui che li aveva creati e resi speciali, perché essi non erano dei comuni Synth, possedevano qualcosa che gli altri potevano solo sognare: una coscienza.
L'uomo, nel sentire la voce della sua nuova creazione, si volse verso di lei e le fece cenno di avvicinarsi.

« Si, chiudi la porta, Niska, e vieni accanto a me. » Le ordinò David, e la bionda ubbidì.
Una volta che fu abbastanza vicina, gli occhi curiosi e dalle iridi verde brillante andarono a posarsi sull'uomo, il quale le sorrise in un modo privo di qualsiasi sentimento, quasi spaventoso, mentre con una mano andò a prendere una ciocca dei suoi capelli biondo platino.

« Cosa . . . cosa devi dirmi? » Domandò nuovamente Niska, sentendosi improvvisamente nervosa a quel contatto.
I suoi occhi non si staccarono da quelli di David, il quale era intento a guardarla dall'alto al basso come se la stesse divorando con lo sguardo, il che fece irrigidire la bionda.

« Tu. . . tu sei davvero il mio capolavoro Niska. Ti ho donato una bellezza particolare, il che ti rende quasi ... una bambola. Una graziosissima /bambola/. » Esclamò l'uomo con un tono sempre più freddo e vuoto, intimorendo ancor di più la Synth.
Lei si strinse nelle spalle e a quel punto chinò lo sguardo, sentendosi in completa soggezione.
Sapeva cos'erano le bambole, ed esser paragonata ad un oggetto, o meglio ad un giocattolo, non le piacque per niente.
Poteva apparire una ragazza ormai più che adolescente dall'aspetto, ma dentro di lei si celava una bambina, piccola e spaventata, la si poteva vedere dentro i suoi occhi.

« Ti . . . ringrazio. » Sussurrò Niska, mordendosi appena il labbro inferiore, sentendo la mano di David abbandonare la ciocca di capelli chiari con un gesto secco, e andarle a prendere il viso con forza, alzandolo.

« Non basta ringraziarmi, piccola mia. Io ti ho creato, ti ho donato tanto, ora tocca a te donarmi ciò che io stesso ti ho dato. » Esclamò il suo creatore, obbligandola a guardarlo negli occhi.
Lei a quel punto s'irrigidì come una statua, mentre l'altra mano dell'uomo andò a toccarla ovunque, in ogni punto del proprio corpo sintetico.
Niska si sentì andare a pezzi in quel momento, e se avesse potuto emettere lacrime, l'avrebbe fatto.
David iniziò a spogliarla, a metterla a nudo sotto i suoi occhi e le sue mani, per poi abusare di lei come se fosse davvero una bambola.
La bionda si chiese il motivo di quel gesto, la natura di quell'abuso che le costò un immenso dolore fisico e morale.
Si ritrovò a stringere le mani in due pugni, così come serrò le labbra per non emettere singhiozzi o lamenti, impaurita dal mostro che aveva sopra e dentro di lei.
Pareva di vivere un incubo, e in quel momento rimpianse di essere una Synth speciale, perché se fosse stata priva di coscienza non avrebbe sofferto così tanto.
Lasciò che l'uomo l'usasse fino in fondo, approfittando di lei fino all'ultimo, restando immobile ed in silenzio.
Quando lui ebbe finito, Niska aprì gli occhi e li portò sul proprio corpo, sentendolo improvvisamente sporco e malato, nonostante lei non potesse ammalarsi.
Con lentezza, alzò lo sguardo verso quel mostro del suo creatore e sentì come se qualcosa si fosse spezzato in lei, nel suo insieme di ingranaggi.

« Non dovrai dirlo a nessuno, mia piccola bambola, né a Leo, né a tua sorella. /Nessuno/. Altrimenti la prossima volta non sarò così gentile. » Le promise David, guardandola dritto in quegli occhi che sembrarono aver perso vivacità in quel verde ormai spento.
La bionda annuì con un gesto impercettibile del capo, per poi parlare con un tono supplichevole, il quale nessun Synth normale avrebbe potuto usare.

« Ti prego, fammi dimenticare.... » Mormorò piano, chinando lo sguardo nuovamente sul proprio corpo ancora nudo e segnato dalla violenza di poco fa.
David scosse il capo, e si alzò da lei lasciandola libera.

« Non posso Niska, ti ho creata affinché ricordassi ogni cosa, e così sarà. » Concluse il suo creatore prima di andarsene, lasciandola lì da sola, con il primo di una lunga successione di orribili ricordi, marchiati a fuoco nella sua coscienza sintetica, i quali crearono a lungo andare la sua immensa oscurità.

   
 
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