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Autore: HolyBlackSpear    05/10/2015    1 recensioni
Confuso.
È così che mi definirei al momento mentre ti fisso, la spalla appoggiata in maniera quasi dolorosa allo stipite della porta. È l'ostinazione della posizione a procurarmi il male, più che la scomodità della posa in sé.
Dire che sei bello in questo momento sarebbe un po' forzato: sei steso malamente sul letto in diagonale, un braccio giù dal materasso. Una sottile striscia di saliva cola dall'angolo delle labbra aperte a mo' di tunnel della metropolitana, e già si è formato un laghetto poco gradevole sul guanciale scuro. Nel rigirarti, più tardi, so che grugnirai di disappunto per il bagnato.
Trovarti è stata per me una gioia indicibile. Solo il cielo sa quanto ti ho cercato, nonostante i miei ricordi fossero offuscati e confusi. Eppure, adesso che sei qui, non posso che interrogarmi.
Mi sosterrai nel mio piano?
__
{slight DantexVergil } - DMC: Devil May Cry
Basata sulla mia visione personale della controversa figura di Vergil.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dante, Vergil
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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ooodi et amo

Note: lieve Dante x Vergil | R-Giallo
Parole: 485


Odi et Amo  .
{I love you so much I'd kill ya.}
.
.
__


Confuso.
È così che mi definirei al momento mentre ti fisso, la spalla appoggiata in maniera quasi dolorosa allo stipite della porta. È l'ostinazione della posizione a procurarmi il male, più che la scomodità della posa in sé.
Dire che sei bello in questo momento sarebbe un po' forzato: sei steso malamente sul letto in diagonale, un braccio giù dal materasso. Una sottile striscia di saliva cola dall'angolo delle labbra aperte a mo' di tunnel della metropolitana, e già si è formato un laghetto poco gradevole sul guanciale scuro. Nel rigirarti, più tardi, so che grugnirai di disappunto per il bagnato.
Trovarti è stata per me una gioia indicibile. Solo il cielo sa quanto ti ho cercato, nonostante i miei ricordi fossero offuscati e confusi. Eppure, adesso che sei qui, non posso che interrogarmi.
Mi sosterrai nel mio piano?
Mundus è un ostacolo bello e buono, un despota, la mia fonte personale di rancore. Il mio intento, il nostro, è quello di rovesciarlo. Sarai anche al mio fianco mentre deciderò di diventare io, con te, la nuova guida degli umani? Mentre decideremo di regnare assieme, fratello mio?
Un tuo verso mi distoglie dai miei pensieri. Ti tiri malamente la coperta sul petto nudo, il ciondolo rosso che ti ha regalato nostra madre in bella vista. Non posso trattenermi dall'avvicinarmi a te per rivolgerti una piccola carezza fra i capelli.
Mi sei mancato al punto da farmi dimenticare quanto ti ho odiato e ti odio.
Mi vedi adesso, Dante? Hai visto quanto infinitamente sono diventato più forte di te, meglio di te? Non sarai più tu a sovrastarmi e oscurarmi con la tua ombra, ora sono io ad essere il fratello migliore, quello che sceglierebbero tutti. Vergil non è più la seconda scelta.
Una fitta di dolore alla tempia è la seconda distrazione, è ciò che interrompe il flusso improvviso dei miei pensieri. Sono sveglio da due, forse tre giorni. I piani procedono bene, ma hanno bisogno di un'organizzazione solida e una premeditazione curata fin nei minimi dettagli. Poco importa se ciò significa dar spazio alla parte di me che odio di più.
Tenermi a bada è difficile. La mia mente è come una bandiera frustata dal vento: un attimo prima è placida, nella brezza della sera, un attimo dopo un tifone improvviso la spazza, dimenandola a destra e a sinistra.
Non so bene cosa provo per te. Mentre scorro il mio sguardo sul tuo viso e sui tuoi occhi chiusi non so se vorrei più stringerti a me o picchiarti fino a renderti irriconoscibile. E questo mio struggimento mi fa male, mi dilania per la sua impossibilità, per la sua incoerenza.
È come rigare col pennarello nero una bella foto di famiglia.
Con un un ultimo, breve sospiro scivolò via, chiudendo la stanza e abbandonandoti alla luce della luna che filtra appena dalle imposte chiuse malamente.
Forse non ti ho mai davvero odiato, Dante.
O forse non ti ho mai voluto bene, e sarò io l'unico a comandare.
__



{Post Scriptum:

La figura di Vergil in DMC5 mi è sembrata molto controversa.
Alla prima esperienza l'ho visto chiaramente legato a Dante, per quanto serbi un profondissimo rancore nei suoi confronti, dal mio punto di vista.
Eppure, andando avanti nella storyline, mi è capitato più volte di chiedermi se Vergil voglia davvero bene a suo fratello. Più di una volta ignora i suoi consigli, più di una volta fa quello che vuole come e quando vuole. Alla fine della plot principale lancia una proposta che non era nei patti, una proposta che lo mette in luce alla stregua di Mundus: non ha voluto ribaltare la monarchia, ha solo voluto sostituirla. Questo a Dante, tuttavia, non l'ha mai detto mentre combattevano assieme e si alleavano, e ai miei occhi è sembrato che Vergil lo stesse più usando che altro.
Infine, nello speciale dedicato al "secondo fratello", Vergil nel suo immaginario uccide Dante, che gli si pone come "il fratello migliore, non quello vigliacco". Per questa serie di motivi, il legame che ha con il gemello mi pare confuso al limite della bipolarità.
Con questo piccolo scritto senza pretese ho provato a mostrare come io vedo il figlio albino di Sparda, e la visione complicata che ho del suo odi-et-amo verso Dante.

   
 
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