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Autore: DremerRock    05/10/2015    3 recensioni
i personaggi sono quelli del film ma si muovono all' interno di un universo parallelo in cui non sono ne dei, ne supereroi, ma bensì persone normali privi di super poteri,all' intero di un mondo moderno.
dal testo:
"Thor ricordava molto un dio della mitologia vichinga per la sua mole massiccia e i suoi biondi capelli fluenti, il corpo muscoloso, perfetto per ogni ideale femminile di uomo. Aveva 24 anni il giovane, e cosa faceva?? Nulla, la sua vita era concentrata a bere e a divertirsi, partecipava a feste quasi ogni giorno, la sua vita era perfetta, perfetta per un nullafacente, qualcuno che non ha mai avuto un vero desiderio nella vita, era sempre stato affermato nella società poiché di bella presenza e figlio di un influente politico,chiamato Odino.
La sua vita insomma andava avanti così, fra feste e divertimenti, andando sempre più alla deriva. Fino a che un giorno…"
Paring: Thorki (ho intenzione di variare il Rating della storia durante il suo corso!)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: Incest
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torki lal

Prologo

Thor ricordava molto un dio della mitologia vichinga per la sua mole massiccia e i suoi biondi capelli fluenti, il corpo massiccio e muscoloso, perfetto per ogni ideale femminile di uomo.  Aveva 24 anni il giovane, e cosa faceva?? Nulla, la sua vita era concentrata a bere e a divertirsi, partecipava a feste quasi ogni giorno, la sua vita era perfetta, perfetta per un nullafacente, qualcuno che non ha mai avuto un vero desiderio nella vita, era sempre stato affermato nella società poiché di bella presenza e figlio di un influente politico,chiamato Odino. 
La sua vita insomma andava avanti così, fra feste e divertimenti, andando sempre più alla deriva.  Fino a che un giorno…

 

Frigga, la mamma di Thor era una bella donna dal fascino tipicamente nordico, tutti in famiglia giovavano di quella gene scandinavo, bionda, alta,dagli occhi chiari, non occupava un posto di particolare rilievo all’ intero della società come suo marito. Faceva la maestra in una scuola elementare, tutti i bambini l’adoravano, Un po come l’adorava la sua famiglia. 
Vivevano ad Asgard, la capitale della regione, un enorme città florida e ricca di vita e di affari.

Quella mattina frigga prima di andare a lavoro aveva preparato una sostanziosa colazione per i suoi due uomini, Thor anche quella sera aveva fatto tardi ritirandosi poco prima che la madre si svegliasse, quindi chissà quando si sarebbe alzato. In compenso Odino era stato mattiniero, Si era seduto in cucina e aveva richiamato l’attenzione di frigga con un colpo di tosse, la donna gli aveva dolcemente sorriso e dopo un veloce e casto bacio si era rimessa a preparare la colazione. Un sospiro dell’ uomo colpì l’attenzione di Frigga che lo osservò meglio: Era strano, cupo pensieroso come se dovesse dirle qualcosa di importante. Frigga allora lasciò tutto quello che stava facendo e si accostò al fianco del marito barbuto prendendogli la mano. L’uomo voltò lo gli occhi verso quelli della moglie, creando così un indefinibile gioco di sguardi, una comunicazione che solo due persone che si conoscono da molto tempo potevano riuscire ad avere, non per nulla erano sposati da più di 25 anni, con parecchi anni di fidanzamento alle spalle.

L’uomo passò dei fogli alla donna  fra i quali anche alcune pagine del giornale di quella mattina frigga li osservò velocemente, si trattava di alcuni estratti conti di carte di credito, multe e ricevute di pagamento, mentre sul giornale in prima pagina vi era una foto del figlio abbracciato ad alcune belle ragazze mentre guidava una sgargiante auto sportiva rossa e il titolo riportava esattamente “Ecco che fine fanno i soldi dei contributi statali?” la donna sospirò: -cosa pensi di fare?- chiese poi in preda ad uno sguardo di sconforto. L’uomo addrizzò la schiena  e con sguardo deciso ribatté -ho intenzione di far smuovere questo ragazzino!-

Con piede deciso si diresse verso la stanza del ragazzo, spalancando poi la porta sbattendola sonoramente contro il muro fece saltare il ragazzo biondo sul letto sull’ attenti.

-Padre…ma cosa??...-

La stanza di Thor era grande e luminosa, con un enorme letto matrimoniale nel centro,  sulla destra vi era una portafinestra che dava su un piccolo balconcino dal quale si apriva la vista sulla città, i muri della camera erano tappezzati di poster di giovani ragazze in atteggiamenti e vestiario provocante, di macchine e cantanti famosi. Sulla sinistra una grande scrivania  in disordine con una montagna di abiti accatastati sulla sedia. Vicino ad essa una cabina armadio con all’ interno tutti i sontuosi abiti del giovane. Non mancava nulla in quella stanza, era un vero e proprio appartamento, con tanto di bagno privato per il ragazzo. La famiglia del biondo aveva un sacco di soldi, ma non per questo al padre andava bene il comportamento sconsiderato e spendaccione del figlio, Odino era un uomo che si era formato da solo iniziando dai bassi fondi. E per questo aveva deciso che anche il figlio avrebbe dovuto imparare. 
-Hai due ore di tempo per radunare le tue cose e andartene.-
il ragazzo con un colpo secco si alzò dal letto sbadigliando e stiracchiandosi, Era in boxer, Thor non era abituato a dormire vestito: 

-Ho…quindi mi mandi a fare un viaggetto?? Bello! Qual’ è la destinazione?- 
-non si tratta di un viaggetto figlio mio! Mi sono stancato del tuo comportamento sconsiderato e della tua nullafacenza! Da domani andrai a Midgard e sarai solo. Dovrai trovarti un lavoro e una casa! Dovrai imparare a vivere!-
Il ragazzo rimase pietrificato per alcuni istanti: -Cosa?? ma padre…sai perfettamente che non ho soldi da parte, dove vivrò??-  
L’uomo dritto e deciso impuntatosi sulla sua decisone -non mi interessa. Sei giovane, troverai un modo e Una casa.  A costo di vivere sotto i ponti per i primi tempi!- 
Il ragazzo non sapeva che fare, non si aspettava tutto questo, Odino era stato sempre un padre severo, ma aveva sempre nutrito una sorta di predilezione per il figlio biondo, non si sarebbe mai aspettato una decisione simile. -Ma….come farò a vivere senza un centesimo?- 
-Non è un mio problema! Ormai la mia decisione è presa.-
Il biondo era spaesato, preda degli eventi, uno sguardo completamente perso, che riuscì a intenerire almeno in parte il padre: -E sia, ti lascerò 200 dollari. Ti basteranno almeno per mangiare i primi giorni! Inoltre ti requisisco tutte le tue carte di credito! Ora prepara le tue cose. Il tuo treno partirà fra tre ore!- 
-T…treno? Ma…ma io non ho mai viaggiato in treno!- 
-C’è una prima volta per ogni cosa!- rispose Odino sprezzante per poi girare sui tacchi e per uscire dalla stanza -Mi dispiace figliolo…- Aggiunse poi prima di chiudersi la porta alle spalle in un sontuoso tonfo -Ma non ti lascerò andare alla deriva in questo modo!-

Thor rimase ancora qualche minuto spaesato, guardandosi attorno in preda al panico, elaborando la situazione, per poi stringere i pugni in preda alla rabbia, afferrare il cestino li nelle vicinanze e lanciarlo contro la porta. 
Maledizione come avrebbe fatto da solo a Midgard? Con soli duecento dollari?? E poi…perché proprio a Midgard?  

note dell' autrice:
hei hei heiiiii salve gente, questa è la mia prima Thorki! 
Per questo capitolo insomma non ho detto molto, ancora non è apparso nemmeno il fratellino, ma vi assicuro che nel prossimo si parlerà di lui e comparirà. 
Si tratta di un universo alternativo nel quale i personaggi del film non sono ne supereroi ne dei, ma bensì persone normali senza superpoteri, ho cercato di fare qualcosa di diverso insomma. 
Chiedo venia se il mio modo di scrivere non è un granchè, ma cercherò mi migliorarmi. 
In tutto questo spero davvero che l'inizio della storia vi abbia intrigato! Mi farebbe molto piacere ricevere dei vostri pareri in modo da essere spronata nell' andare avanti. 
un bacio a tutti e a rileggerci al più presto! <3

  
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