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Autore: LightBluez    07/10/2015    0 recensioni
Luke non è un damerino, Luke è un ragazzo senza controllo che ha avuto la fortuna di ereditare sangue blu,i cui dannati pantaloni attillati da equitazione costano più del mio intero armadio.
© Tutti i diritti riservati.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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LEGGETE LO SPAZIO AUTORE, PERFAVORE.


Quando girai la maniglia della porta di casa, mi sentii prosciugata, sentii le mie emozioni riversarsi sul pavimento del mio soggiorno, fino a farmi sprofondare.

Ero stanca di tutti i sotterfugi, sul lavoro, in famiglia.

Ero stanca di dover provare qualcosa ai miei genitori, e di dover sottostare ad Amanda.

Non avevo ancora risposto a Sam, e pensai quindi di farlo in quel momento, mentre mi sfilavo le scarpe e subito dopo i jeans stretti, così da essere comoda.

Digitai un messaggio breve, privo di vere emozioni, ma sufficiente per far sentire meglio Sam.

Non ero davvero in vena di smancerie.

Per qualche strano motivo, avevo un peso sullo stomaco più o meno dall'inizio della cena di famiglia, i sensi di colpa forse, dovuti a quello che avevo fatto il pomeriggio stesso.

O due pesi, forse.

Cercai di convincermi per la centesima volta della personalità egocentrica e egoista di Luke Hemmings, per non pentirmi delle mie scelte troppo affrettate .

Mentre mi infilavo una t-shirt gigante mi sdraiai sul divano, ragionando.

Avrei riavuto indietro il mio lavoro, avrei riavuto indietro la mia vita esattamente come volevo, era andato tutto al proprio posto come avevo predetto.

Sentii il mio stomaco contorcersi dolorosamente, al ricordo del sorriso subdolo di Jack Hemmings.

Quelle persone, i reali, vogliono tutto o niente.

Mi alzai dal divano, per prendere una scatola di cereali da sgranocchiare pacatamente, quando aprii l'anta della mia dispensa, il mio sguardo cadde su una bottiglia di vino rosso, che afferrai lentamente, guardandone l'etichetta.
Era un regalo di natale, da parte di mio zio, mia madre aveva fatto un sacco di storie al riguardo, ma lui le aveva detto che oramai avevo l'etá per comprarmi degli alcolici, quindi, lui si stava solo assicurando che bevessi qualcosa di decente.
Mio zio aveva tutta la mia stima, un'uomo dalla carriera brillante, un antropologo, e dallo spirito libero.
Mi ricordai di come all'etá di 16 anni lo idolatrassi, convinta di voler intraprendere una carriera libertina come la sua.
Poi, finii a studiare giornalismo, e mi appassionai.
Spostai una ciocca dei miei capelli crespi a causa dell'umiditá dietro un'orecchio e sorrisi, con la bottiglia ancora tra le mani.
Afferrai la scatola di cereali al suo fianco e me la potai al petto, lasciando la presa sulla bottiglia.
Non sono il tipo che si distrae così.
Con i cereali tra le braccia mi avviai verso il divano, piena di aspettative riguardo i programmi televisivi in onda, ma finii per addormentarmi sul divano, con i cereali di fianco e il telecomando ancora avvolto tra le dita.

**

" luke Robert Hemmings viene ritratto come un ragazzaccio viziato, abbiamo avuto la centesima conferma del suo esserlo davvero grazie a queste foto "
Aprii lentamente gli occhi, mentre la voce del giornalista alla tv rimbombava nella mia testa.
Fui sorpresa della fitta allo stomaco che provai, quando vidi delle foto di Luke Hemmings su un marciapiede, svenuto.
La minuta presenza di un ragazzo con uno spinello tra le dita copriva le sue lunghe gambe, lasciando vidibile il suo busto.
Mi sollevai dal divano, spengendo la tv.
Non é che io potessi fare molto per quel ragazzo.
Mi ricordai delle bravate finite al telegiornale che lui aveva compiuto insieme ai suoi amici, poi ripensai alle sue fossette, e non riconobbi quel viso come quello di un pazzo.

Riconobbi quel viso come il mio, qualcosa di rotto, pieno di colla gocciolante.

Vidi i suoi frammenti di ragazzo distrutto brillare intorno a lui, come luminosi pezzi di vetro, e mi sentii male.
Nella mia vita, soffrivo per gli altri, non per me.

Tutti noi, dobbiamo dire che pensiamo solo a noi stessi, quando in realtá, ci importa più degli altri.

Avevo sempre avuto il bisogno di riparare gli altri, far si che sorridessero, sicuramente più di quanto mi assicuravo di farlo io stessa, ma quando sentii quel bisogno nei confronti di Luke, mentre lasciavo vagare il mio sguardo nella mia mente, alla ricerca delle immagini di lui sdraiato su un marciapiede
, capii di essere fottuta.
Capii di dover soffrire ancora, come una masochista.



Spazio autrice:

allora, vi do il permesso di odiarmi, lo faccio anche io, quindi, nessun problema.
Mi dispiace di aver fatto passare dei mesi (?) prima di aggiornare, ma ero nel vuoto, nel vuoto più totale.
Non vi dirò che avevo impegni importanti etc, si, ho la scuola, e una vita sociale, ma non sono scuse per non prendersi un'ora e scrivere un capitolo.
Quindi, in tutta sincerità, avevo uno dei miei blocchi e piuttosto che scrivere merdate, vi ho lasciato senza niente, scusate.
Volevo dirvi che se siete iscritti anche a Wattpad, la mia storia è anche li, e di solito aggiorno prima perchè posso farlo dal cellulare (che ho comprato perchè il mio era rotto) quindi se volete potete seguirla anche li.
Comunque, riguardo al capitolo, penso sia piuttosto personale, dal punto di vista caratteriale, quindi, se pensate che Adelaide si sia ammosciata (?) è colpa del mio carattere.

A presto, e ringrazio quelli che commenteranno e continueranno a seguire la storia. (SCUSATE SE IL CAPITOLO E' BREVE COME AL SOLITO
LOL)

Tante cose belle
LightBluez

 

  
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